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Riflessioni sull'Alchimia

Riflessioni sull'Alchimia

di Elena Frasca Odorizzi   indice articoli

 

L'evoluzione della Simbologia degli Arcani Maggiori nei mazzi di Tarocchi delle Scuole Esoteriche Tradizionali del XIX – XX secolo, tra Ermetismo e Magia

Aprile 2009
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2. Le Scuole Esoteriche Europee dal XIX al XX secolo

 

1) Court de Gobelin  e l’origine egiziana dei Tarocchi.

La trasformazione dei trionfi in teatro della Memoria Magico operativa delle Scuole Esoteriche europee ebbe inizio con l’opera di un archeologo, scrittore e massone, Antoine Court de Gebelin (1725 - 1784), che a proposito dell’origine dei Tarocchi nel 5° libro 1) del suo Le Monde Primitif analysé et comparé avec le monde moderne (1773 o 1781) scrisse:

 

«Se ci apprestassimo ad annunciare che, ai nostri giorni, sussiste un'Opera degli antichi Egizi sfuggita alle fiamme che hanno distrutto le loro superbe biblioteche, un'Opera che contiene la più pura dottrina degli Egizi, chi non sarebbe impaziente di conoscere un Libro tanto prezioso, tanto straordinario! E se aggiungessimo che questo Libro è molto diffuso in gran pArte dell'Europa, che da secoli va per le mani di tutti [...] riguardato come un mazzo di strane figure prive di senso! Chi non penserebbe che scherziamo o che vogliamo approfittare della credulità degli ascoltatori? E tuttavia quanto sostengo è rigorosamente vero: questo Libro egizio, il solo rimasto delle loro superbe Biblioteche, esiste ai nostri giorni, e ciò che è più stupefacente, esso è talmente comune che nessuno, prima di noi, ne aveva intuito l'illustre origine. [...] Questo libro è il Gioco dei Tarocchi 2)

 

Lo stesso Athanasius Kircher (1602 -1680), un secolo prima, convintosi di aver decifrato l’egiziano antico nel suo Mensa Isiaca parlò della possibilità che nei Tarocchi si celassero quello che credeva essere un Alfabeto egiziano 3). Gebelin si avvalse anche di quanto aveva elaborato, prima di lui, (XVII secolo) Guillaume de Postel , il quale, nel suo Clef des Choses Cachées sosteneva che vi fosse addirittura una relazione tra i quattro semi e le classi dell’antico Egitto: Spade: il faraone e i militari; Bastoni: il mondo dedito all’agricoltura; Coppe: i sacerdoti; Denari: i commercianti 4).

 

2) Etteilla e la nascita della Cartomanzia

Al tempo di Gebelin, era già in circolazione quello che sarebbe divenuto il più famoso e imitato mazzo di Tarocchi di matrice Cabalistica: il Tarocco di Marsiglia (1751) 5). Contemporaneamente sul finire del settecento la Francia stava vivendo una nuova fase di Egittomania 6), in seguito alla campagna militare di Napoleone 7). In questo clima le rivelazioni di Gobelin non passarono  inosservate e di li a poco, un suo allievo, Jean Françoise Alliette 8), (1738-1791) noto ai circoli esoterici come Etteilla, (pseudonimo derivante dal palindromo del cognome), ispirandosi all'Ermetismo Ficiniano e al Pimandro di Ermete Trismegisto 9) sostenne che «i Tarocchi furono ideati nel 2170 a.C. durante un convegno di maghi egiziani presieduto da Ermete Trismegisto; poi, nel corso dei secoli, le figure dei Tarocchi avrebbero perso le caratteristiche originarie.». Convintosi quindi di doverne «restaurare la forma primitiva 10) » pubblicò nel 1785 il libro Etteilla, ou manière de se récréer avec un jeu de cartes, il primo testo che conteneva tutte le spiegazioni delle lamine e le regole per una corretta lettura, rifacendosi probabilmente  a «un sistema pre-esistente, mutuato dalla Tradizione popolare 11)»Nel 1788 dette alle stampe anche un  nuovo mazzo di carte il cui nome si ricollegava chiaramente alle teorie di Gobelin: Il Libro di Toth  o gioco di 78 Tarocchi egiziani. Questo nuovo mazzo, nel quale comparivano corrispondenze zodiacali 12), chiamato anche Grand Etteilla, Egyptian Gypsies Tarot, the first deck specifically for esoteric purposes, including divination 13), portò strategicamente nello stesso anno alla fondazione della prima associazione dedicata ai Tarocchi egiziani: la Sociétée des Interprétes du Livre de Thoth 14). Nacque così la cartomanzia 15).

 

3) Eliphas Levi e  l’origine Ebraica dei Tarocchi.

Nel 1854, Eliphas Levi, al secolo Alphonse Louis Constant, (1810 -1875) pubblicò a Parigi, Dogma e Rituale dell’Alta Magia, nel quale sosteneva, al contrario di Gobelin, che i Tarocchi avessero raggiunto l’Europa nel medioevo, attraverso i cabalisti, in quanto la loro origine era da attribuirsi agli Ebrei 16). A spianare la strada a quest'idea, ci avevano pensato numerosi studi apparsi nei primi anni dell’800 17) tra cui l’Origine de tous les cultes ou Religion Universelle(1794) del  massone Charles-François Dupuis, un  trattato di mitologia in cui si voleva dimostrare «che tutte le dottrine, le leggende e le feste, hanno come fonte comune una religione universale 18) basata sui fenomeni astronomici 19)». A questo erano seguite nuove pubblicazioni e scoperte. Nel 1813 erano stati pubblicati i Versi Aurei di Pitagora (Les Vers Dores de Pythagore Expliques) da parte di Antoine Fabre d'Olivet che avevano portato lo studioso Antonio Dargoni, l’anno dopo, a descrive le connessioni tra la struttura dei Tarocchi e i Numeri Pitagorici. Sempre d'Olivet nel 1816  dette alle stampe anche La langue hébraïque restituée, una grammatica di Ebraico biblico, pubblicata pochi anni prima che François Champollion decifrasse finalmente, nel 1822, i cartigli egiziani della Stele di Rosetta, mettendo la parola fine a ogni fantasiosa elucubrazione riguardante la lingua egiziana 20). Mentre nel 1823 Jean- Lenain pubblicava La Science  Kabbalistique ed  Eusebe Solverte scriveva Des Sciences Occultes (1829), già Michel Constant Leber e d'Ambly ipotizzavano nuove origini per i Tarocchi. Il primo riteneva che alcuni degli arcani maggiori derivassero dagli antichi Idoli Occidentali (1842), mentre il secondo era dell’idea che la loro origine fosse da ricercarsi tra gli Zingari (1854). In questo filone si inserì Eliphas Levi, le cui rivelazioni influenzarono  profondamente i suoi contemporanei, soprattutto per l’assimilazione degli arcani maggiori alle 22 lettere dell’Alfabeto Ebraico e ai 22 sentieri dell’Albero della Cabala. D’altra parte era lui che nel suo Dogme et rituel de la haute magie aveva scritto che « I Tarocchi, questo libro miracoloso, la fonte di ispirazione di tutti i libri sacri dell'antichità, sono il più perfetto strumento di divinazione, da usare con totale fiducia per la precisione analogica di numeri e simboli 21)».

 

4) I Mazzi più famosi delle Scuole Esoteriche ed Occultistiche del XIX – XX secolo

Stabilita l'associazione tra arcani e alfabeti Magico-planetari, il secondo importante contributo, che Eliphas Levi dette allo sviluppo de Tarocchi, fu quello di mettere in risalto la necessità di trasformare le figure in un sistema simbolico universale 22). Questo rivoluzionario paradigma venne accolto con tale entusiasmo dalle scuole esoteriche del tempo e da quelle successive, che i nuovi mazzi prodotti come espressione di specifiche realtà tradizionali e iniziatiche, sono diventati   famosissimi e di uso comune.

 

I) Joseph Paul Oswald Wirth, (1860-1943), partendo dal Tarocco di Marsiglia ne creò una sua elaborazione correggendo gli errori di stampa in esso presenti: dalla giusta attribuzione dei colori ai particolari delle figure. Nel 1889 pubblicò Les 22 Arcanes du Tarot Kabbalistique un tarocco altamente significativo dal punto di vista esoterico massonico cristiano e altrettanto valido per la pratica della cartomanzia 23). Su ciascun  arcano maggiore inserì l'attribuzione di una lettera ebraica, secondo lo schema ideato da Eliphas Levi, sintetizzando il pensiero, i principi ed il simbolismo delle più importanti correnti massoniche. Se ne servì per l’interpretazione dei segreti della Grande Opera, dedicandosi allo studio dell’Alchimia, della Cabala e dei Tarocchi. Nel 1909 scrisse The Tarot of The Magicians quello che è considerato ancora uno dei migliori testi sui Tarocchi in cui definisce l'Arte della divinazione come una sorta di sacerdozio 24).

 

II) Gérard Encausse, (1865-1917), noto con il nome di Papus  (derivato dal Nuctemiron di Apollonio di Tiana), fu membro dell'Ordine Kabalistico della Rosa Croce e capo dell' Ordine Massonico dei Marinisti. Autore di numerose opere di Occultismo, Magia e Cartomanzia scrisse nel 1889, Le Tarot des bohémiens, edito poi anche in inglese. Nel 1909 pubblicò il suo mazzo Le Tarot Divinatoire, influenzato dallo stile egizianeggiante dell'epoca. In esso perfezionò le teorie di Eliphas Levi , giungendo non solo a una completa assimilazione tra i 22 Arcani Maggiori e le corrispondenti Lettere Ebraiche, ma affiancando a esse anche i geroglifici egiziani, il sanscrito, l’archeometria, le figure della geometria sacra e i nomi dei pianeti, rendendo questi arcani simbolicamente più complessi e affascinanti.

 

III) Arthur Edward Waite, (1857-1942) , entrò nel 1891 nell'ordine della Golden Dawn 25). Grande studioso della Divinazione, decise di ideare un nuovo mazzo di Tarocchi basato sui suoi personali studi esoterici. Per esaltarne al massimo la carica simbolica affidò la parte grafica a una giovane artista affiliata all'Ordine, Pamela Coleman Smith 26).  Il Mazzo fu stampato nel 1927 e prese il nome di Tarocchi di Rider Waite (Raider era l’editore) 27). Pamela Coleman Smith« dipinse il mazzo di Waite coi colori della pittura “pre-elisabettiana” a partire dalla propria esperienza di scenografa e quindi pone il corpo e le sue posture al centro del messaggio.»

 

IV) Edward Alexander Crowley ovvero Aleister Crowley (1875 28)-1947) entrò a far parte della Golden Dawn ma ne uscì presto per fondare nel 1907 l’ A:. A:. (Astrum.Argentium), influenzando contemporaneamente anche la formazione dell’O.T.O. (Ordo Templi Orientis).  Scrisse il Libro di Thot 29) nel quale illustrava il suo omonimo mazzo di Tarocchi pubblicato nel 1944 e disegnato da Lady Frieda Harris. Nonostante intorno a Crowley vi sia un'aurea di dubbia moralità spirituale, il mazzo ha una carica simbolica che non ha niente da invidiare a tutti gli altri. Frieda Harris, «la poliedrica artista-esoterista […] lavorò per trent’anni al mazzo “di Crowley” producendo un’opera che sintetizza la Tradizione esoterica occidentale e l’avanguardia estetica del Novecento dagli impressionisti, ai cubisti, agli espressionisti 30). »

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NOTE
1) Nell’8° libro http://www.tarotpassages.com/mkgtimeline.htm « […] claiming Egyptian origin of Tarot, as a book of wisdom. Includes an essay by le Comte de M*** According to Court de Gébelin the cards were: [Mellet] which explains how to use the cards for divination. De Gébelin says there are 22 Trumps just as there are 22 Hebrew letters. Le Comte de Mellet gives only the following correspondences (based on the cards running in a descending order): The Sun = Gimel (signifying "recompense or happiness"); The Devil = Zain ("inconstancy, error or crime"); Death = Teth ("the action of sweeping"); Fortune = Lamed ("law or science"); The Fool = Tau . We can assume that The World = Aleph, Judgment = Beth, etc. De Mellet also uses these significances for divinatory purposes. It is de Mellet also who first changes coins to "talismans" (pantacles) which is later developed by Éliphas Lévi. According to Court de Gébelin the cards were:                 0 - Le Fou
                I - Le Joueur de Gobelets (Thimble-rigger), ou Bateleur (Juggler, Montebank)
                Chefs Temporels & Spirituels de la Société
                II - Roi
                III - Reine
                IV - Grand Prêtre (Chef des Hiérophantes)
                V - Grande Prêtresse
                VI - Le Mariage
                VII - Osiris Triomphant
                Planche V. No. VIII, XI, XII, XIIII: Les quatre VERTUS Cardinales
                XI - La Force [coming to the aid of Prudence. Moakley]
                XIIII - La Tempérance.
                VIII - La Justice
                XII - La Prudence
                IX - Le Sage ou le Chercheur de la Vérité & du Juste. [Seeking Justice. Moakley]
                XIX - Le Soleil
                XVIII - La Lune (Tears of Isis). Creation of the Moon & Terrestrial Animals
                XVII - La Canicule (Dog-star) Sirius (Sothis). Creation of the Stars & Fishes
                XIII - La Mort
                XV - Typhon
                XVI - Maison-Dieu, ou Château de Plutus. [House of God overturned, with man and woman precipitated from
                the earthly Paradise. Moakley]
                X - La Roue de Fortune
                Planche VIII:
                XX - Le Jugement Dernier (Last Judgment) ou La Création
                X - Le Tems ou le Monde, représenreroit le Globe de la Terre & ses révolutions. [Moakley says “The Word”] »

2) Vedi: 1) GIORDANO BERTI, Ma che Tarocchi d’Egitto …, Articolo pubblicato sul bimestrale «Atmosphere» anno XI, n° 56, Dicembre 1998  - http://www.giordanoberti.it/html/articoli_ma_che_Tarocchi.htm , 2) GIORDANO BERTI, Storia dei Tarocchi. Verità e leggende sulle carte più misteriose del mondo, Milano, Oscar Mondadori, 2007, pp. 100-103 riportato anche su http://www.astercenter.net/libri/Berti/Tarocchi_berti.htm, 3) Stelio Calabresi, Tarocchi Misteriosi, Storia delle Origini e dell’Evoluzione http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/Tarocchi.htm

3) « 1652-1654: Athanasius Kircher describes the Mensa Isiaca, or Tablet of Isis, a folding plate of possibly ancient origin containing symbolism found in the Tarot, specifically the 21 sacred signs of the alphabet of Thoth. »           http://www.luxlapis.co.za/at/bembine.htm

4) La Magica Storia dei Tarocchi . L’Egitto. In http://www.museodeiTarocchi.net/egitto.htm

5) ALEXANDRE JODOROWSKY ed il Restauro del Tarocco di Marsiglia su   http://www.camoin.com/it/restoration/restoration_jodo.asp

6) Nel 1771  Cagliostro (1743-95) porta a Londra ed a Parigi la Massoneria di Rito Egizio.

7) Nel 1799 fu scoperta la Stele di Rosetta. una pietra di granito scuro, di forma irregolare, perché mancante degli angoli. Su di essa sono presenti contemporaneamente tre diverse incisioni: in greco, in geroglifico ed in demotico. Questa iscrizione trilingue permetterà al glottologo francese J. F. Champollion (1790-1832) di  scoprire la chiave per tradurre i geroglifici. Fu rinvenuta durante la campagna d'Egitto di Napoleone che come Alessandro Magno si faceva accompagnare in guerra da una nutrita corte di storici, cartografi ed artisti. C. W. CERAM, Civiltà Sepolte, il romanzo dell’Archeologia, Torino, Einaudi, 1968, pp. 92 - 1127

8) « [...] Alliette suo discepolo [di Gebelin], continuerà la sue ricerche sui Tarocchi e l’Egitto e fonderà un ordine iniziatico misterioso, i Perfetti Iniziati d’Egitto »  in Magnetismo ed Egiziosofia http://www.amorc.it/storia12.htm

9) ERMETE TRISMEGISTO, Il Pimandro, Roma, Atanòr, 1984

10) in GIORDANO BERTI, Ma che Tarocchi d’Egitto, op. cit. Cfr. anche «Dichiarò che i Tarocchi erano l'opera di diciassette magi, discendenti da Mercurio-Thoth, del Tempio del Fuoco vicino Menfi, generati 1828 anni dopo la creazione o 171 anni dopo il diluvio. »  in La Magica Storia dei Tarocchi . L’Egitto. op. cit.

11) in La Magica Storia dei Tarocchi . L’Egitto. op. cit.

12) Le corrispondenze sono le seguenti in  Time Line Tarots http://www.tarotpassages.com/mkgtimeline.htm
                1 - Etteilla - Le Consultant (Male). Aries. (Papus says this is "special to the Tarot of Etteilla" - I'd make it the
          Bateleur (as does Edmond))
                2 - Eclaircissement (Enlightenment/Fire). Taurus. (Papus: Sun)
                3 - Propos (Discussion/Water). Gemini. (Papus: Moon)
                4 - Dépouillement (Loss/Air). Cancer. (Papus: Star)
                5 - Voyage (Travel/Earth). Leo. (Papus: World)
                6 - Nuit (Night/Day). Virgo. (Papus: Empress - I'd make it the Popess)
                7 - Appui (Support/Protection). Libra. (Papus: Emperor)
                8 - Etteilla - Le Consultante (Female). Scorpio. (Papus: Popess - I'd make it the Empress)
                9 - La Justice (Justice/Jurist). Sagittarius. (Papus: Justice)
                10 - La Tempérance (Temperance/Priest). Capricorn. (Papus: Temperance)
                11 - La Force (Strength/Monarch). Aquarius. (Papus: Force, i.e., Strength)
                12 - La Prudence (Prudence/The Masses). Pisces. (Papus: Hanged Man)
                13 - Mariage (Marriage/Union). (Papus: Lovers)
                14 - Force Majeure (Absolute Necessity/Absolute Necessity). (Papus: Devil)
                15 - Maladie (Illness/Illness). (Papus: Bateleur - I'd make it the Pope - it shows the same person as performed
               the Marriage (in bishop's fish-hat) holding a wand over an altar table with ram's heads on the corners; one of the reversed meanings is "Mage".
                16 - Jugement (Judgment/Judgment). (Papus: Judgment)
                17 - Mortalité (Death/Nothingness). (Papus: Death)
                18 - Traître (Traitor/Traitor). (Papus: Hermit)
                19 - Détresse or Misere (Poverty/Prison). (Papus: Tower)
                20 - Fortune (Fortune/Raise). (Papus: Wheel of Fortune)
                21 - Dissension (Disagreement/Disagreement). (Papus: Chariot)
                68 - Ten of Coins = Part of Fortune
                69 - Nine of Coins = South Node
                70 - Eight of Coins = North Node
                71 - Seven of Coins = Saturn
                72 - Six of Coins = Jupiter
                73 - Five of Coins = Mars
                74 - Four of Coins = Moon
                75 - Three of Coins = Venus
                76 - Two of Coins = Mercury
                77 - Ace of Coins = Sun

13) Tarot Time Line - http://home.earthlink.net/~yvonr/tarot/further/tartime.html

14) in La Magica Storia dei Tarocchi . L’Egitto. op. cit.

15) La produzione di Tarocchi non si fermò, ma anzi i mazzi divinatori "egizi" si diffusero nella Francia dell’800. Ispirandosi a quelli di Etteilla furono successivamente creati: le Tarot Egyptien: Grand Jeu de l'Oracle des Dames 1865, le Jeu de la Princesse Tarot 1843. Intorno al 1770, per altri il 1791 creò anche il Petit Etteilla, un mazzo basato sulle carte da gioco francese piquet che era costituito da 32 carte  (King, Queen, Jack, Ace, 10, 9, 8 and 7 for each of the four suits) alle quali aggiunse altre 33 carte con funzione di significatori.

16) - «simboli della scienza sacra degli Ebrei” dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Simboli conservati da saggi cabbalisti Ebrei e da qui si trasmessi alla cultura medioevale  » - in Giordano Berti, Ma che Tarocchi d’Egitto …, op. cit.

17) Tarot Time Line - http://home.earthlink.net/~yvonr/tarot/further/tartime.html

18) Idea mutata dal pensiero neoplatonico di Gemisto Pletone ed ereditata dal quello ermetico di Marsilio Ficino.

19) in Magnetismo ed Egiziosofia,  http://www.amorc.it/storia12.htm

20) Le teorie più fantasiose sono raccolte in ALBERTO ELLI, Guida ai Geroglifici, i principi fondamentali della lingua e della scrittura degli antichi egizi, Milano, Anotnio Vallardi Editore,  2003 (3a rist.), pp. 13 – 17. Un esempio: gli Hieroglyphica di Orapollo del IV secolo, furono pubblicati nel rinascimento con una spiegazione autorevole, ma errata, di quasi 200 segni scatenando comunque una vera passione per i geroglifici. Il grande Artista Albrecht Dürer volle illustrare la traduzione tedesca, ed il filosofo Marsilio Ficino, che in quel periodo traduceva Platone ed il Corpus Hermeticum, definì i geroglifici «rappresentazione delle idee divine delle cose». Seguirono riferimenti negli Emblemata, di Andrea Alciato pubblicato nel 1531 e nell’ Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna. Nel 1643 il padre gesuita studioso di alchimia, Athanasius Kircher , scrisse Lingua Ægyptiaca restituta a cui fece seguire nel 1652-55 l’ Oedipus Ægyptiacus, nel quale spiegò, erroneamente, come i geroglifici racchiudessero in sé la somma di tutto lo scibile consegnato all’eternità da Ermete Trismegisto.

21) Riportato in STELIO CALABRESi, Tarocchi Misteriosi, Storia delle Origini e dell’ Evoluzione op. cit. , citato in http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/ta_ca303.htm

22) In GIORDANO BERTI, Ma che Tarocchi d’Egitto, op. cit.

23) Nel 1909 viene pubblicato anche a Parigi con il nome di Le Tarot, des Imagiers du Moyen Age. Subtitled Designed for the use of initiates by Oswald Wirth in accordance with the indications of Stanislas de Guaita. This was the first published set of occult Tarot cards other than those deriving from Etteilla. He revised the design in 1926. This first version is distinguished by its art nouveau borders. In http://www.tarotpassages.com/mkgtimeline.htm

24) Oswald Wirth, I Tarocchi, Roma,  Mediterranee, 1997.

25) Nel1888 Viene fondato The Hermetic Order Of The Golden da Samuel Liddell Mathers conosciuto anche come Mc Gregor Mathers. Autore, tra le altre cose , del testo "The Tarot, Its Occult Signification, Use in Fortune-telling, and Metod of Playing" (Londra, 1888). Nello stesso anno Madam Blavatsky  da alle stampe il suo   The Secret Doctrine.

26) In  http://www.erbasacra.com/aree_tematiche/d_esoteriche/cartomanz.html

27) Fu autore di ricerche ed opere fondamentali tra cui: "The Pictorial Key to the Tarot of a Secret Tradition under the Veil of Divination" (Londra, 1910) e "The Holy Kabbalah" (New York, 1960).

28) Crowley nasce lo stesso anno (1875) in cui Madam Blavatsky  fonda la Theosophical Society

29) MASTER THERION (ALEISTER CROWLEY), Il Libro di Thot (Tarocco Egiziano), Imola, ed.Sarva, 1989.

30) In  http://www.erbasacra.com/aree_tematiche/d_esoteriche/cartomanz.html


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