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Pietro Citati

 

Opere

Nel panorama letterario italiano Citati si afferma come saggista e critico, eccellente nel genere della biografia. Il grande impegno narrativo gli ha permesso di conseguire il Premio Viareggio per il suo libro Goethe, edito nel 1970 da Mondadori e ristampato nel 1990 da Adelphi.
Tra le altre biografie si trovano Immagini di Alessandro Manzoni (Mondadori 1973; col titolo La collina di Brusuglio, Oscar Mondadori 1977), Alessandro (Rizzoli 1974, Oscar Mondadori 1985), Vita breve di Katherine Mansfield (Rizzoli 1980, Oscar Mondadori 2001), Tolstoj (Longanesi 1983, premio Strega 1984, Adelphi 1996), Kafka (Rizzoli 1987, Oscar Mondadori 2000), Ritratti di donne (Rizzoli 1992), La colomba pugnalata (Mondadori 1995). Pur essendo una documentazione storica, lo scrittore cerca di ricostruire in queste opere, in base alla sua sensibilità e al suo stile raffinato, la personalità dei protagonisti, approfondendo il loro profilo psicologico.
Il resto della sua produzione letteraria è vario: comprende anche favole per bambini in I racconti dei gatti e delle scimmie (Rizzoli 1981) e opere in cui lo scrittore tratta temi cruciali della cultura moderna. Di questi scritti si ricordano Il tè del cappellaio matto (Mondadori 1972), La primavera di Cosroe (Rizzoli 1977, Oscar Mondadori 2000), I frantumi del mondo (Rizzoli 1978), Il migliore dei mondi impossibili (Rizzoli 1972), Il sogno della camera rossa (Rizzoli 1986), Storia prima felice, poi dolentissima e funesta (Rizzoli 1989, Oscar Mondatori 2002), La luce della notte (Mondadori 1996), L’armonia del mondo. Miti d’oggi (Rizzoli 1998), Il male assoluto (Mondadori 2000), La mente colorata (Mondadori 2002) fino al più recente Israele e L’Islam. Le scintille di Dio (Mondadori 2003).

 

Biografia

1930 Pietro Citati nasce a Firenze. Studia a Torino all’Istituto Sociale e in seguito al liceo classico D’Azeglio.
1942 Torino viene bombardata. La sua famiglia si trasferisce in Liguria. Qui comincia a leggere e a studiare da autodidatta libri di diversi autori tra cui Shakespeare, Byron, Platone, Stendhal, Omero, Dumas e Poe.
1951 Si laurea alla Scuola Normale Superiore di Pisa in Lettere moderne. Inizia la sua carriera di critico letterario collaborando a riviste come Il Punto (al fianco di Pier Paolo Pasolini), L’Approdo e Paragone.
1954 Insegna italiano fino al 1959 nelle scuole professionali di Frascati e alla periferia di Roma. Negli anni Sessanta comincia a scrivere su Il Giorno.
1973 Si occupa di articoli di cultura per il Corriere della Sera fino al 1988.
1988 È critico letterario de la Repubblica. Dirige la collana “Scrittori greci e latini” della fondazione Lorenzo Valla per l’editore Mondadori.
Per la sua opera ha ricevuto numerosi e importanti premi. Fra i più recenti il “Prix de la latinité”, conferitogli dall’Académie francaise e dall’Accademia delle lettere brasiliana nel 2000. Sposato, con un figlio, attualmente vive a Roma.
fonte: www.tracce.it

 

- Nella rubrica Riflessioni in forma di conversazioni curata da Doriano Fasoli: La civiltà letteraria europea. Conversazione con Pietro Citati

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