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Gustave Flaubert

 

Biografia

Gustave Flaubert nacque a Rouen nel 1821, secondogenito dei tre figli del chirurgo primario di Rouen. Gustave cominciò a scrivere fin dall'adolescenza. Nel 1836 sulla spiaggia di Trou ville incontrò Elise Foucault (una ragazza sposata con un tale Schlésinger), oggetto della grande e mai soddisfatta passione della sua vita, che gli ispirerà poi "L'educazione sentimentale". Nel 1840 si iscrisse alla facoltà di legge a Paris, ne seguì i corsi con scarso impegno, preferendo frequentare gli ambienti letterari e artistici. Colpito da una grave malattia nervosa, tornò a Rouen. Dopo la morte del padre e della sorella (1846) si stabilì con la madre e con la nipote nella casa di campagna di Croisset. Qui dimorò quasi sempre, tranne che per brevi soggiorni invernali a Paris e per alcuni viaggi all'estero.

Nel 1846 conobbe la scrittrice Louise Colet. La relazione, dopo i fervori dei primi tempi, continuò con incontri saltuari e con una abbondante corrispondenza fino alla rottura del 1855. Era a Paris durante la rivoluzione del 1848 cui assistette. Negli anni 1849-1851 viaggiò insieme con l'amico Maxime du Camp, in medioriente, grecia e italia. Nel 1857 è il processo per "Madame Bovary". La guerra franco-prussiana lo costrinse a lasciare momentaneamente Croisset. Questa guerra e gli avvenimenti della Comune ebbero gravi conseguenze sulla sua salute nervosa. Nel 1872 gli morì la madre. Nel 1875 per salvare dal fallimento il marito della nipote, vendette tutte le proprietà e si ridusse a vivere con gli scarsi proventi del suo lavoro di scrittore. Negli ultimi tempi accettò, con riluttanza, una modesta pensione governativa. Morì a Croisset nel 1880.

 

Gustave Flaubert: opere

Al 1843-1845 risalgono le prime stesure dell' Educazione sentimentale (L'éducation sentimentale). Dopo "L'educazione sentimentale" fu La tentazione di sant'Antonio (La tentation de sainte Antoine, 1847-1849) che lesse solo a pochi intimi. In quest'opera Flaubert, attraverso la narrazione della vita di Antoine abate e santo cattolico, volle illustrare le infinite possibilità che l'uomo ha di lasciarsi dominare dalle tentazioni dello spirito e dei sensi.

Nel 1851-1856 è la prima opera veramente importante di Flaubert, che lo portò a una notorietà immediata. Madame Bovary uscì a puntate sulla «Revue de Paris», e nel 1857 in volume. Il romanzo si impose all'attenzione della critica, allora dominata da Sainte-Beuve, e ottenne grazie allo scandalo del processo un grosso successo di pubblico. Un libro scandaloso per la sua originalità stilistica e contenutistica, in cui agiva un forte anti-romanticismo, con una potente demistificazione degli ideali della protagonista. Mentre sul piano formale era l'adozione di un metodo di lavoro scrupolosamente documentaristico e di uno stile strenuamente oggettivo. Al centro del romanzo è una donna inquieta, insoddisfatta, simbolo di una insanabile frustrazione senti mentale e sociale. Questa frustrazione sarà poi definita con il termine di 'bovarismo'.

Charles Bovary, modesto medico di provincia, sposa in seconde nozze Emma Rouault, figlia di un proprietario terriero. Emma ha un temperamento sognatore, nutrito dalle letture romantiche dell'adolescenza, è presto delusa dalla mediocrità del marito che pure l'ama profondamente, e della vita che le offre. Comincia a intristire. Bovary, preoccupato del suo stato, si trasferisce a Yonville, nella speranza che il cambiamento d'aria le giovi. A Yonville Emma è corteggiata da Léon, praticante notaio. Il giovane non osa dichiararsi e parte per Paris. Emma si lascia sedurre da Rodolphe Boulanger, un banale dongiovanni di provincia. Ha un breve periodo di felicità, ma non tarda a stancare l'amante con i suoi eccessi. Rodolphe, spaventato dalla proposta di fuggire insieme, l'abbandona. Emma ne è sconvolta, cerca di stordirsi. A Rouen ritrova Léon, più ardito dopo il soggiorno Parigino, convinta di legarlo a sé finisce per stancare anche lui. Si indebita con un usuraio, all'insaputa del nemico. Non sa come pagarlo. Chiede inutilmente l'aiuto a Léon e a Rodolphe. Disperata, si uccide. Charles Bovary, assillato dal ricordo della moglie, alla quale ha perdonato i tradimenti, si lascia lentamente morire.

 

Salammbô (1862) è un affresco rievocativo dell'antica Cartagine. Flaubert esprime qui il bisogno di sfrenare la sua fantasia creatrice su grandi argomenti. Il libro passò inosservato.

Flaubert tornò al romanzo di costumi contemporanei riscrivendo L'educazione sentimentale (L'éducation sentimentale) nel 1863- 1869, le cui prime stesure risalgono al 1843-1845. Nel destino di Federico Moreau e dei suoi amici Flaubert volle descrivere il fallimento morale e pratico della sua generazione, fallimento sottolineato dalla sconfitta della repubblica quarantottesca a opera del secondo impero. Del 1874 è la terza e definitiva versione della "Tentazione". Il romanzo è ambientato nel 1840, protagonista è Frédéric Moreau, giovane baccelliere che sogna intense passioni e grandi successi artistici. Sul ponte di un battello, resta turbato dal fascino di una giovane donna, Madame Arnoux. Quando si stabilisce a Paris per frequentare la facoltà di legge, cerca di rivederla. Intanto frequenta giovani animati da una ambizione non inferiore alla sua, tra cui Deslauriers che aspira al potere politico. Frédéric, incapace di azione, non riesce a imporsi in alcun settore. La sua vita oscilla tra la seduzione di facili amori, le tentazioni del gran mondo, e l'amore che sente nonostante le resistenze, in Madame Arnoux. Passano gli anni e tutti i suoi sogni si infrangono al contatto con la realtà. Una sera, nel 1867, si presenta, ormai invecchiata, Madame Arnoux che egli aveva perso di vista da molto tempo. Con emozione rievocano i ricordi passati, si confessano il loro reciproco amore ma poi la donna se ne va, lasciandogli per ricordo una ciocca dei suoi capelli bianchi. Due anni dopo, Frédéric e Deslauriers confrontano i loro destini: entrambi hanno fallito.

Nel 1874 Flaubert assistette all'insuccesso della sua commedia Il candidato (Le candidat). Del 1877 è la pubblicazione dei Tre racconti (Trois contes), tra cui spicca Un cuore semplice (Un coeur simple).

Un anno dopo la morte uscì incompiuto nel 1881 Bouvard e Pécuchet (Bouvard et Pécuchet), cui Flaubert si era dedicato fin dal 1874. E' un capolavoro di umorismo nero, dallo stile perfettamente asciutto, impassibile. Flaubert esprime il suo disprezzo per la società contemporanea, elevando un monumento all'imbecillità. Bouvard e Pécuchet sono due copisti, uniti da una salda amicizia. Quando Bouvard riceve una cospicua eredità, la divide con Pécuchet. I due possono così dedicarsi a una serie di esperienze che toccano i campi più diversi, dall'agricoltura al magnetismo, dall'archeologia alla pedagogia, dall'astrologia alla teologia. Tentano anche la vita mondana, l'amore. Ogni volta incontrano penose delusioni. Decidono di uccidersi. Salvati da una resipiscenza religiosa, ripiegano su un'altra soluzione, più sensata: torneranno all'umile, serena vita di copisti. Gli eroi del libro sono due brav'uomini impegnati nel desiderio di sapere. Tutto si risolve nel disastro, e perciò nello scetticismo banale, come accade ai dilettanti pasticcioni. Ne deriva una enciclopedia critica che si conclude in farsa amara e un po' crudele. Accanto alla critica per l'ignominia delle 'verità', si mescola il senso comune della vita, e in certi momenti la pietà e la simpatia dell'autore. I suoi eroi sono degli 'stupidi' ma che non deflettono dall'amicizia, che supera le sconfitte le avversità le delusioni le figure meschine.

Importante per la comprensione delle idee estetiche di Flaubert è la raccolta dell'Epistolario (Correspondance), i cui primi volumi uscirono nel 1887.

 

Bibliografia

L'éducation sentimentale (1843-1845, 1863-1869, 1874)
La tentation de sainte Antoine (1847-1849)
Madame Bovary (1851-1856, 1857)
Salammbô (1862)
Le candidat (1874)
Trois contes (1877)
Bouvard et Pécuchet (1881)
Correspondance (1887)

fonte: www.girodivite.it/antenati  - an open content project

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