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Riflessioni sull'Esoterismo

di Daniele Mansuino   indice articoli

 

100 articoli di esoterismo

Luglio 2014

 

Un pomeriggio degli ultimi anni del secolo scorso, fui uno dei primi esoteristi italiani a entrare nel web. Un amico programmatore mi portò a casa un ingombrante Pentium 2 e trafficò tutto il pomeriggio, cristando. Quando ebbe finito mi insegnò sommariamente a usarlo, così potei trascorrere la mia prima serata da navigatore.
Verso mezzanotte cominciai ad avvertire strani brividi e vampate di calore, e pensai : Che strani effetti ha internet sul corpo umano ! Invece avevo 39 di febbre : proprio quel giorno mi ero preso la varicella.
Era un web molto diverso da adesso. La possibilità - fornita oggi dai social network - di trovare persone che condividono i nostri stessi interessi, era offerta allora dai motori di ricerca, che erano tanti (Google era solo l’ultimo arrivato : un parvenu, antipatico a tutti per il modo aggressivo in cui si faceva pubblicità).
Coi motori funzionava anche meglio, perché a quei tempi imperava la mentalità secondo cui, se qualcuno era in rete, era di per sé una persona di mente aperta e propensioni intellettuali - insomma, c’era tra gli internauti un sentimento di fiducia e solidarietà reciproca oggi ormai perduto, che favoriva i contatti anche interdisciplinari.
Per esempio, l’amicizia più bella che ricordo di quel primo periodo fu con un ragazzo americano, Joe Strout (chissà che fine ha fatto !) che si occupava di mind uploading : ovvero la possibilità di riprodurre la rete neuronale del cervello su un supporto elettronico, e poi di trasferire su di essa la consapevolezza di un essere vivente, in modo di assicurargli l’immortalità.
Joe era in contatto con un gruppo che stava tentando il primo esperimento del genere, riproducendo in rete uno dei più semplici cervelli conosciuti in natura, ovvero quello di un microorganismo che mi sembra si chiamasse nemathode.
Erano, insomma giovani scienziati in gamba (nota : ho ripreso l’argomento del mind uploading nel mio ultimo libro, Signori di Volontà e Potere). Vi lascio immaginare il risultato se oggi un quidam come noi cercasse di contattare gente del genere via email ; eppure a quei tempi era possibile - per un certo tempo partecipai all’esperimento, e soprattutto mantenni con Joe una corrispondenza di elevata qualità sui rapporti tra esoterismo e scienza, che mi insegnò molte cose.
Feci un sito (a quei tempi, fare un sito corrispondeva, nella coscienza collettiva, alla realizzazione iniziatica dell’internauta - era un po’ come diventare Maestro in Massoneria), e lo quotai sul motore di ricerca dei siti esoterici (mi sembra che si chiamasse Avatar).
Dopo circa una settimana, ricevetti un email dagli Stati Uniti : era una studentessa di informatica dell’Ohio, Spice Lockhart, che sognava di creare un portale di esoterismo a livello mondiale.
Accettai la sua proposta, e nel raggio di pochi giorni mi ritrovai coinvolto nell’esperienza di un sito che raggiunse in breve il livello - per quei tempi vertiginoso - di oltre quindicimila visitatori al giorno. Poi Spice si ammalò di asma, si innamorò di un giocatore di pallacanestro, aprì un portale sul basket e la cosa finì in una bolla di sapone ; la conseguenza per me fu di crearmi un bel po’ di contatti nell’ambiente esoterico anglosassone, che fino all’epoca preinternettiana era stato veramente un altro mondo.
Per quattro o cinque anni, separai il mio percorso esoterico dalla rete. Poi una sera, tornando a casa dal lavoro verso le undici, accesi la TV e feci in tempo a vedere scorrere i titoli di coda di un programma che aveva parlato di esoterismo e comunismo : tra i libri citati come fonti c’era L’esoterismo nelle culture di destra e di sinistra, di Fabrizio Ponzetta.
Poiché era un tema al centro delle mie ricerche di quel momento (stavo indagando sulle forme in cui si evolse lo sciamanesimo nelle civiltà sedentarie) lo cercai, e fu proprio Fabrizio a mettermi in contatto con Ivo Nardi, il mitico webmaster di Riflessioni.it.
A quei tempi Riflessioni.it non era ancora quello che è oggi, ovvero il più autorevole portale culturale italiano ; però i germi c’erano già, perché Ivo aveva colto in pieno il verbo di interdisclipinarietà che il web aveva portato nel mondo, e a fianco di severe rubriche di carattere scientifico o umanistico (affidate magari a nomi importanti) si potevano trovare anche rubriche dedicate a discipline alternative, da lui affidate fiduciosamente ad autori giovani e poco noti, fondandosi come unica bussola sul suo istinto e sul livello di qualità che supponeva di riscontrare.
E’ proprio grazie a questo suo sistema che Riflessioni.it è diventato la cosa importante che è adesso. In lui trovai un sostenitore comprensivo e un amico, e non posso che ringraziarlo.
La nostra collaborazione si rivelò arci-fortunata fin dall’inizio. Ivo mi chiese tre articoli per avviare la rubrica, e io gli inviai : Trasmutazione Interiore, Cagliostro e la Scuola Napoletana e Sul concetto di regolarità massonica.
Trasmutazione Interiore lo sapevo già che era un bell’articolo : difatti ancora oggi viene letto da centinaia di persone ogni mese, e non si contano le decine di riproduzioni abusive (se Ivo si decidesse a perseguire quelli che rubano i contenuti di Riflessioni, oggi sarebbe miliardario - purtroppo, non è nella sua natura) ; ma su Cagliostro e la Scuola Napoletana, non avrei puntato un centesimo - d’accordo, aveva il pregio di presentare la materia in una forma coordinata che era nuova anche in Italia, però un critico malevolo avrebbe potuto dire che quelle erano solo le mie opinioni, e comunque sul piano dei contenuti non diceva niente di nuovo.
Ma pensando così, non mi rendevo conto di ragionare con la mentalità dell’ambiente esoterico italiano pre-web nel quale mi ero formato ; in realtà, a livello internazionale della Scuola Napoletana non si sapeva niente, salvo che per mezzo dei suoi (autorevolissimi) divulgatori anglosassoni, Bulwer-Lytton e gente del genere. C’era una fame di scuola napoletana da far paura.
Mi scrissero almeno in venti, tra cui un sito del nord-Europa (non ricordo il nome) che si fece carico di tradurre il mio articolo in dodici lingue : a tutt’oggi, credo che l’abbia letto qualche milione di persone (e io non ho visto una lira).
Ancora più fortunato fu il destino di Sul concetto di regolarità massonica : un articolo nato da una conversazione tenuta con Ponzetta via email, nella quale gli avevo spiegato (tutto sommato, in modo abbastanza svogliato e superficiale) alcuni concetti di base che per me - Massone da molti anni - erano scontati, e che non avrei mai pensato potessero interessare a qualcuno.
In realtà, a quei tempi, per me l’essere Massone era una parte abbastanza scontata del mio essere sociale : assonnato dal GOI, avevo mantenuto i contatti con qualche dozzina di Fratelli di indirizzo esoterico, coi quali mi vedevo al bar a dibattere dei grandi temi cari alla Massoneria - filosofia, fede, eccetera.
Non avrei mai potuto pensare (chi avrebbe potuto immaginarlo ?) che tra gli effetti della diffusione del web si sarebbe creato un proliferare di siti - seguiti da milioni di persone - che propongono alle folle complotti ad opera di Massoni extraterrestri, Massoni mezzi uomini e mezzi rettili, eccetera.
La maggior parte delle persone che li seguono non ha la minima idea del fatto che per documentarsi seriamente sulla Massoneria basterebbe entrare in una qualunque libreria e chiedere consiglio al libraio, o meglio rivolgersi a un qualunque Massone della loro città ; al contrario, surfano febbrilmente nel web in cerca di nuove informazioni - così un bel giorno Ivo mi scrisse che il mio articolo sulla Massoneria andava alla grande, e mi chiese di farne altri.
Sorse per me un problema, perché come ho già detto la ricerca massonica non era affatto, a quei tempi, al centro dei miei interessi : le mie ricerche sui rapporti tra sciamanesimo ed esoterismo erano giunte a un punto cruciale, e di lì a poco sarebbe cominciata la mia grande avventura (non ancora esaurita) con il voodoo e le macumbe nelle loro varie forme.
Però, devo dire, i miei primi articoli sullo sciamanesimo erano andati malissimo : sebbene a mio giudizio siano forse i più interessanti di questa rubrica, non li legge nessuno o quasi (forse è una questione di keywords, o forse di snobismo culturale : molte persone in Italia si rivolgono ancora all’esoterismo con l’idea di elevarsi socialmente, e se qualcuno gli dice che non l’ha inventato Gandalf ma i selvaggi, non gli fa piacere).
E poi, mi fu chiaro da subito che il gran numero di antimassoni che leggeva i miei articoli comportava una mission : cercare di spiegargli quello che è veramente la Massoneria.
Questa era una pia illusione, come mi sarei reso conto successivamente, dibattendo in privato con molti di loro : perché, purtroppo, per tante persone la forza del pregiudizio è invincibile.
Per esempio : gli dici che non è vero che la Massoneria non ammette le donne - ti fai il mazzo a spiegarglielo nel dettaglio, analizzando la distinzione tra ordini regolari e irregolari, citando e sviscerando i landmarks, portando citazioni storiche, links, saggi, eccetera - e quando pensi di aver spiegato proprio tutto, arriva qualcuno che dice vorrei capire perché questo Massone sta cercando di confonderci le idee
Fuck off !
Invece non immaginavo affatto che molti Fratelli di tutte le obbedienze sarebbero diventati miei lettori, e che la mia rubrica sarebbe diventata un punto di riferimento per molti Massoni - anche perché, senza volerlo, gestii bene la cosa.
Come ho già detto, di scrivere articoli sulla Massoneria non ne avevo voglia ; ma c’era un mio amico, Giovanni Domma, che mentre io correvo dietro agli sciamani sugli atolli del Pacifico era diventato una specie di boss della Massoneria internazionale.
Era un signore più anziano di me, che di web allora non ne voleva sapere (poi cambiò idea), e quando lo ricontattai nella vita aveva solo due interessi (oltre alla moglie, alla figlia e ai nipoti) : promuovere la reintroduzione nella Massoneria latina del quarto grado, e diffondere in Italia il rituale di Installazione dei Maestri Venerabili.
Ci volle del bello e del buono per convincerlo a collaborare ; lui mi chiese che attraverso gli articoli sostenessimo i suoi ideali.
Ebbe origine in questo modo Massoneria in quattro gradi : un altro evergreen che ancora oggi va per la maggiore, ma del quale mi vergogno un po’ - perché, sebbene fossimo riusciti a tirar fuori cose nuove, interessanti e sconosciute, non sfiorammo neanche da lontano gli argomenti fondamentali in favore dei quattro gradi, racchiusi nella storia della Massoneria britannica, che a quei tempi non conoscevo affatto bene (adesso, devo dire, mi difendo).
Ma ancora più trionfale - al di là di ogni possibile previsione - fu l’esito dell’altra battaglia : in seguito ai nostri articoli, il rituale di Installazione dei Maestri Venerabili fu reintrodotto nel GOI (anche se non in forma obbligatoria : per ora, la sua pratica è affidata alla discrezione dei Consigli Circoscrizionali).
Molti Fratelli, ormai, ci scrivevano da tutta Italia : vuoi manifestandoci approvazione e solidarietà, vuoi criticandoci, ma sempre nello spirito di vera fratellanza che incarna il meglio della Massoneria.
Questa, per me, fu una scoperta. Per quanto bella fosse stata l’esperienza massonica della mia gioventù, non avevo mai sperimentato fino in fondo le potenzialità insite in quel livello superiore che non si fonda sulle normali attività nella propria Officina o nei Riti, ma si crea spontaneamente tra Fratelli - separati magari tra loro da migliaia di chilometri - che condividono lo stesso approccio culturale e la stessa visione.
Difficile spiegare a parole il valore di questo dono, che è forse al di là dei miei meriti ; ma se posso accennare alle sue conseguenze pratiche (il che equivale a sminuirlo), recentemente il Gran Maestro di una lontana nazione mi ha invitato a prendere parte al risveglio della Massoneria nel suo Paese, dopo un lungo periodo di assonnamento generato da complesse vicende politiche.
Queste sono, per un vero Massone, soddisfazioni che non hanno prezzo, e tutto è venuto fuori dagli articoli di questa rubrica.
Negli ultimi anni Giovanni, altri Fratelli e il sottoscritto si sono fatti carico di una nuova gatta da pelare : la diffusione in Italia della ritualità massonica britannica (Massoneria del Marchio, Royal Ark Mariner, Monitor Segreti ecc.).
In questo campo, i nostri articoli stanno adempiendo a un ruolo di informazione e coordinamento che è già stato determinante per la nascita di alcune Officine. Ci scrivono anche molti Fratelli della Gran Loggia Regolare d’Italia, ed è per noi un piacere dare un contributo al dialogo tra le famiglie massoniche italiane.
Un altro tema che inaugurai qualche mese dopo (e del quale ancora oggi credo di avere il monopolio, o quasi) è quello dei rapporti tra esoterismo e comunismo, che come ho detto era stato galeotto nel mio incontro con Riflessioni.it.
Senza dubbio, una delle ragioni per cui non se ne parla è che pochi hanno idea del significato delle due parole. Non è passato molto tempo dal giorno in cui incontrai per strada un amico (niente affatto incolto) che non vedevo da molto tempo, e quando seppe che mi interessavo di esoterismo mi chiese : ah, quindi credi agli UFO ?
E riguardo al comunismo, le cose vanno anche peggio : i giovani proprio non hanno idea di quanto sia enorme il processo di disinformazione messo in atto dopo la caduta del muro di Berlino - e anche molta gente della mia età, devo dire, non ha mai sentito l’esigenza di documentarsi su cosa il comunismo sia veramente.
Lo identificano col vecchio PCI e le sue metamorfosi successive ; capita di trovare persone che pensano che Prodi sia comunista.
Era forse un po’ approssimativo e troppo superficiale il mio articolo, in cui collegavo (credo per primo al mondo) il ternario hegeliano non alla Santissima Trinità, ma al ternario alchemico ; molti dei contributi che mi giunsero dopo la sua pubblicazione - da intellettuali postmarxisti più in gamba di me - mi avrebbero permesso di far meglio.
Ma adesso, a sei anni di distanza, il discorso è andato avanti : è proprio in virtù dei suoi sviluppi che ho potuto penetrare i misteri dell’organizzazione esoterica che domina il mondo, dando vita a un filone nuovo e inedito dei miei articoli, che sta avendo ancora più successo dei precedenti.
Enorme soddisfazione mi è venuta poi dai consensi che mi hanno tributato alcuni ragazzi dell’autonomia. In Italia, il divorzio tra esoterismo e sinistra rivoluzionaria è di lunghissima data (il Congresso di Ancona del 1914, nel quale i Massoni vennero espulsi dal Partito Socialista, fu solo l’emersione di attriti le cui radici risalgono a molto prima), e le vicende del ventesimo secolo non contribuirono certo a sanarlo ; ma adesso ci sono giovani disponibili ad approfondire il discorso senza pregiudizi, e sarà solo questione di tempo - credo - prima che qualcosa di interessante venga alla luce.
Comunque, secondo me, il tema della riconciliazione tra spiritualità e materialismo sarebbe doveroso non tanto per motivi politici, quanto perché - veramente - di questa falsa contrapposizione e dei danni che ha causato non se ne può più : è quella la fonte primaria dell’immane quantità di cretinismo esoteroide che alligna in rete.
Nel 1989 ci illudevamo che la caduta del muro l’avrebbe cancellata, ma era una vana speranza : fa sempre comodo a tanti il poter disporre di categorie dialettiche utili a indirizzare la rabbia e l’infelicità della gente verso un qualche Male, e distogliere in questo modo la loro attenzione dai veri problemi.
Così il mio percorso iniziatico va avanti, lungo sentieri che gli articoli di questa rubrica spero possano continuare a riflettere con fedeltà ; e ci sono sempre giovani lettori che mi fanno l’onore di dibattere con me le loro opinioni, spesso inviandomi begli articoli che sono felice di pubblicare.
Questo credo sia, in assoluto, il risultato migliore che ho raggiunto con i miei modestissimi 100 articoli di esoterismo.

 

Daniele Mansuino

 

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