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di Daniele Mansuino   indice articoli

Le Dieci Tribù Perdute d'Israele

Marzo 2015

 

Nel piccolo libro 666, che ho offerto in download gratuito ai lettori di questo sito, ho zoomato sul progetto dell’organizzazione esoterica che domina il mondo concentrandomi su una sua parte : il quarto rituale maggiore, volto a propiziare il sorgere della modernità.
In questo modesto articolo intendo effettuare una seconda zoomata, focalizzandomi su quello che del quarto rituale maggiore può essere considerato un dettaglio, ma innegabilmente importante : il mito delle Dieci Tribù Perdute di Israele.
Le origini del mito sono molto anteriori al rituale. Al rientro dalla cattività babilonese (ovvero intorno al 520 a. C.), gli Ebrei liberati che posero mano alla Riedificazione del Tempio appartenevano alle sole Tribù di Giuda, Levi e Beniamino, e della sorte delle altre la Bibbia non dà più notizia.
Le Tribù Perdute sarebbero dunque Ruben, Dan, Neftali, Gad, Aser, Issachar, Zabulon, Efraim e Manasse, ovvero nove ; si pensa che la formula Dieci Tribù abbia prevalso per il senso simbolico di globalità legato al numero dieci.
In realtà, oggi gli Ebrei che si riconoscono come tali dichiarano di discendere da tutte e dodici le Tribù, quindi nessuna sembrerebbe essere andata perduta ; però, la supposizione che quasi tutto il popolo ebraico sia sparito misteriosamente salvo un piccolo resto ha forti valenze simboliche - implica, tra le altre cose, una forte concentrazione energetica nelle persone dei superstiti, e quindi la loro possibilità di incidere più profondamente nella storia del mondo.
Così, si parla delle Tribù Perdute in varie parti dei testi ebraici tradizionali, ed è articolo di fede che con l’avvento dell’era messianica l’interezza del popolo (di Israele) verrà restaurata, con il ritorno delle Dieci Tribù rimaste disperse per tutto il mondo (da Wikipedia).
Dalla fondazione dello Stato di Israele, il recupero degli Ebrei sparsi nel mondo (Radunanza degli Esuli) è in atto : molti ricorderanno per esempio l’Operazione Mosè del 1984-85, quando venne creato un ponte aereo per portare in Israele circa ottomila Falascià (Ebrei etiopi) minacciati nel loro Paese dalla carestia.
L’attività dell’organizzazione per collegare il mito delle Tribù Perdute alla realizzazione del quarto rituale maggiore cominciò probabilmente nel 1644 : quattro anni prima che Sabbathai Zevi si dichiarasse Messia alla cerchia dei suoi seguaci, quindi presumibilmente quattro anni prima che il rituale fosse intrapreso.
In quell’anno, l’Ebreo spagnolo Aaron Levi - di ritorno dall’America - diede notizia di aver trovato membri della Tribù di Ruben in Ecuador, e membri di Efraim e Manasse nei Caraibi ; avanzando dunque l’ipotesi che le Tribù Perdute si fossero recate in America prima di Colombo, notizia che si diffuse destando grande scalpore sia tra gli Ebrei che tra i Gentili.
Poi, nel 1655, il rabbino Menasseh Ben Ysra (la cui qualifica di membro dell’organizzazione è generalmente nota) pubblicò La Speranza di Israele. In questo libro, che ebbe nel nord Europa un successo enorme, egli citava Deuteronomio, 28: 64 : E vi disperderà il Signore tra tutti i popoli da un angolo all’altro della Terra, sostenendo che i due angoli in questione erano l’America (in quanto Luogo Estremo, o Capo della Terra) e l’Inghilterra (Angle-Terre, Terra d’Angolo).
La Speranza di Israele giovò a indurre negli Ebrei l’opinione che dall’America e dall’Inghilterra sarebbe partito il loro riscatto, e introdusse per la prima volta la possibilità di due Radunanze degli Esuli preliminari.
Ed era anche la prima volta che un’interpretazione della Scrittura su base allegorica - modello interpretativo molto diffuso nel mondo cristiano, ma che i rabbini consideravano eterodosso - si affermava tra gli Ebrei a livello popolare.
In verità, era solo il primo sassolino di una valanga. Quando nel 1665 Sabbathai Zevi si proclamò Messia pubblicamente, gli Ebrei che gli credettero supponevano che la sua attività si sarebbe svolta secondo i canoni tradizionali, con la Radunanza degli Esuli a Gerusalemme, ecc. ; invece, le cose andarono in modo diverso. Nel 1666 Sabbathai andò a Costantinopoli, fece atto di sottomissione al Sultano e si convertì all’Islam : allora, per quanti credevano in lui, non restava altra possibilità che trasferire il suo insegnamento dal piano storico a quello allegorico - ovvero in eventi destinati a realizzarsi in un contesto non più ebraico, bensì universale.
Così, il pool di aspettative che fino ad allora erano state rivolte a Gerusalemme si riciclò in breve tempo a favore di un obbiettivo diverso, che i teologi sabbataisti di seconda e terza generazione (Cardoso, Frank) avrebbero delineato in termini progressivamente sempre più chiari : concentrare il lavoro sulle Terre d’Angolo, al fine di compenetrare dei valori dell’Ebraismo la civiltà dei Gentili.
Nel mondo cristiano, il mito delle Tribù Perdute era stato seminato dall’organizzazione fin dal sedicesimo secolo, tramite l’uso protestante di favorire la lettura della Bibbia da parte dei fedeli.

Era nata così l’idea che gli anglosassoni fossero i discendenti delle Tribù Perdute, e da questa il fenomeno oggi noto come anglo-israelismo : ovvero la credenza che gli Inglesi siano parte del Popolo Eletto.

Il secolo d’oro dell’anglo-israelismofu proprio il Seicento, quando Cromwell citava in Parlamento Daniele e l’Apocalisse per affermare che il Regno di Dio non verrà affidato a una nazione che non sia l’Inghilterra ; e quanto fondamentale sia stato il suo ruolo nella diffusione del quarto rituale maggiore lo si vede dai perfezionamenti britannici del grado di Maestro Massone, che in massima parte possono essere considerati di ispirazione anglo-israelita.
Così, in Inghilterra la diffusione del Sabbataismo aveva contato su un ambiente favorevole fin dal principio, e la conversione di Sabbathai all’Islam suscitò uno scalpore non inferiore a quello che aveva destato tra gli Ebrei.
Anche le reazioni dei teologi sabbataisti furono attentamente seguite ; e la loro scelta di applicare alle Tribù Perdute il metodo dell’interpretazione allegorica, imitato nei Paesi anglosassoni, sortì l’effetto di un vero e proprio passaggio dell’anglo-israelismo a un’ottava superiore.
Tra i molti autori - Ebrei e no - che svilupparono l’argomento in ogni senso, posso citare :

 

- John Wilson (1799-1840), che in Our Israelitish Origin afferma la discendenza degli Inglesi dalla Tribù di Efraim;
- George Moore (1803-1880), autore di The Ten Tribes ;

- Edward Hein (The English Nation Identified with the Lost House of Israel by Twenty-seven Identifications, altro enorme successo editoriale : secondo lui, gli Americani discendevano dalla Tribù di Manasse) ;

- Alfred Edersheim (1825-1889 - Israel’s Watchman and Prophetic Expositor) ;

- William Henry Poole (Anglo-Israel, or The British Nations The Lost Tribes of Israel).

Joseph SmithMa più di tutti è importante lo statunitense Joseph Smith (1805-1844), il Profeta dei Mormoni : era lui l’uomo destinato a trasferire il mito delle Tribù Perdute in termini metafisici definitivi, convertendolo in una delle più possenti forze di trasformazione e sviluppo in seno alla modernità.

Nell’opinione dei Mormoni, la Chiesa cristiana originaria aveva deviato dalla Verità fin dai primi secoli, e la sua apostasia era durata fino al 1829, quando Dio l’aveva ristabilita per mezzo di Joseph Smith. Questi ricevette il sacerdozio di Aronne per le mani di Giovanni Battista, e il Sacerdozio di Melchisedec (ovvero, la Tradizione Primordiale) per le mani di Pietro, Giacomo e Giovanni.
Nel Libro di Mormon, dettato a Joseph Smith da un Angelo, si narra di come le Tribù Perdute raggiunsero, in tre ondate successive, il continente americano.
La prima ondata fu quella dei Giarediti, che poco dopo la costruzione della Torre di Babele attraversarono l’Oceano e si stabilirono nell’America Centrale. Qui prosperarono per diversi secoli, prima di autodistruggersi in una micidiale guerra civile ; tra coloro che sopravvissero c’era il Profeta Ether, che narrò le vicende del suo popolo su Ventiquattro Tavole.
Nella seconda migrazione l’Ebreo Lehi, per sfuggire alla cattività babilonese, fuggì da Gerusalemme e guidò il suo popolo attraverso l’Arabia, l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico, giungendo in America nel 590 avanti Cristo. Alla sua morte, il suo popolo si divise tra i Nefiti e i Lamaniti : questi ultimi sarebbero gli attuali Indiani d’America.

Nel quarto secolo a. C., una terza ondata sarebbe stata capitanata da Mulec, figlio del Re Sedechia.
Poi, negli stessi giorni della sua manifestazione in Palestina, Gesù Risorto sarebbe apparso anche in America ai Nefiti e ai Lamaniti, fornendo loro una Rivelazione che i Mormoni considerano più completa di quella riportata nei Vangeli ; e che comunque è indiscutibilmente più moderna, per la sua connotazione materialista.
Dio non creò il mondo dal nulla : quello che Egli si limitò a fare è riorganizzare la materia, che è sempre esistita. La Terra non fu il primo mondo abitato da lui creato (e anche gli abitatori dei mondi precedenti credono in Lui)

Dio un tempo era un Uomo, ed è ancora provvisto di un corpo di carne e ossa, altrettanto tangibile quanto quello dell’Uomo. Negare la materialità della persona di Dio significa negare Dio, perché un corpo immateriale non può esistere.

Egli era come noi siamo oggi : è un Uomo esaltato Colui che siede sul Trono nell’alto dei Cieli ! Questo è il grande segreto (…), e voi dovete imparare come essere Dei voi stessi (...), come hanno fatto tutti gli Dei prima di voi : cioè andando da un piccolo grado all’altro, e da una piccola capacità ad una grande, da grazia a grazia, da esaltazione ad esaltazione.
Padre, Figlio e Spirito sono tre Persone distinte, occupanti ciascuna un diverso luogo. Ma oltre a loro ci sono altri Dei, tra i quali Gesù e altri Spiriti : Michele (che è un altro nome di Adamo), Enoch, Noè, Abramo, Mosè, Pietro, Giacomo, Giovanni e Joseph Smith.

Ci sono poi gli spiriti umani, che è sbagliato supporre siano stati creati ex nihilo : la nostra esistenza, infatti, è frutto della trasformazione operata da Dio di una sostanza da sempre esistita, l’Intelligenza.

Prima della Creazione, anche noi stavamo in Cielo con gli Dei, ed eravamo felici ; eppure, Essi sapevano che non avremmo potuto progredire al di là di un certo punto, se non ci avessero lasciati per qualche tempo. Soltanto in questo modo avremmo potuto anche noi sviluppare ogni qualità divina che Essi già possedevano.
A questo fine, dovevamo essere chiamati a scegliere il Bene sul Male. I nostri Spiriti dovevano essere rivestiti di un corpo fisico ; avremmo poi dovuto abbandonare il nostro corpo fisico alla morte, per riunirci ad esso nella Risurrezione.
Allora avremmo ricevuto Corpi Immortali simili a quelli dei nostri genitori celesti ; e se fossimo riusciti a superare ogni prova, avremmo anche ottenuto la pienezza di gioia che Loro hanno già ricevuto.
Il Mormonismo rigetta quindi la dottrina del peccato originale, ovvero l’idea che l’umanità sia oggi castigata per la colpa di Adamo : la disubbidienza era necessaria perché l’umanità potesse moltiplicarsi, offrendo agli spiriti umani la possibilità di incarnarsi per diventare Dei.
Un requisito assolutamente indispensabile è il Battesimo, senza il quale nessuno può essere salvato : quindi deve essere somministrato non solo ai vivi, ma anche alle persone già morte.
A questo scopo, i Mormoni compiono intense ricerche genealogiche al fine di rintracciare le identità di tutti gli esseri umani, da Adamo in poi.
Tutte le persone così individuate vengono battezzate secondo una procedura segreta (è noto comunque che il Battesimo ai morti è amministrato nei Templi, in vasche battesimali poste sopra a Dodici Buoi scolpiti, come da 1° Re, 7: 25).
Il ritorno di Cristo è imminente, perché i segni che lo devono precedere sono ormai quasi tutti compiuti. Questi segni sono 1 - Le guerre ; 2 - La malvagità e le sofferenze presenti nel mondo ; 3 - la restaurazione del Vangelo per opera di Joseph Smith ; 4 - La riscoperta del Libro di Mormon ; 5 - Il ritorno di Elia (apparso a Joseph Smith e Oliver Cowdery il 3 Aprile 1836) ; 6 - L’edificazione della Nuova Gerusalemme (è la città di Independence, nel Missouri) e 7 - Il Raduno dei Giudei e degli Israeliti.
Il decimo Articolo di Fede della Chiesa Mormone recita : Noi cre­diamo nel letterale Raduno di Israele, nella restaurazione delle Dieci Tribù e che Sion sarà costruita sopra questo continente (americano).
In accordo con la tradizione ebraica, il Raduno avverrà in occasione della comparsa del Messia, ovvero (per i Cristiani) del Secondo Avvento di Cristo.
I Mormoni sono destinati a svolgere un ruolo fondamentale nella sua organizzazione, perché nel 1836 Mosè apparve a Joseph Smith e Oliver Cowdery affidandogli le Chiavi del Raduno d’Israele dai quattro canti della Terra, e della conduzione delle Dieci Tribù dalla Terra del Settentrione.
E’ destinato ad essere preceduto da tre Adunanze preliminari :

  1. - L’Adunanza della Tribù di Efraim. Secondo i Mormoni, Joseph Smith era un puro Efraimita. Dopo il ricevimento del Libro di Mormon da parte sua, il Sacerdozio è quindi passato alla Tribù di Efraim, che sarà la prima a radunarsi. Poiché molti Mormoni ritengono di appartenere a questa Tribù, il loro Raduno è già in corso (non ancora ad Independence, ma per il momento sulle Montagne Rocciose).

  2. - L’Adunanza della Tribù di Giuda avverrà invece a Gerusalemme (e poiché anche questa Adunanza dovrà svolgersi al cospetto di Gesù, Egli - dopo il Suo ritorno - regnerà contemporaneamente da Independence e da Gerusalemme).

  3. - L’Adunanza delle rimanenti Dieci Tribù : questi sono gli Israe­liti che i Mormoni ritengono siano nascosti nella Terra del Settentrione - quelli ai quali, secondo il Libro di Mormon, Gesù Risorto andò a predicare nella sua apparizione americana (dopo avere visitato i Nefiti). Queste tribù arriveranno a Independence in un secondo tempo, e verranno accolte dagli Efraimiti con grande onore.

Quando tutte e tre le Adunanze saranno compiute, Gesù proclamerà il Suo Regno : un’epoca di amore e pace della durata di mille anni.
Per quanto il Mormonismo sia il fenomeno più rilevante dell’anglo-israelismo nella storia recente, molti altri potrebbero essere citati.
A partire dalla Società Fabiana : elitaria variante del socialismo riformista nel mondo anglosassone, la cui influenza nella genesi del cosiddetto mondialismo di sinistra (le cui origini filosofiche ho trattato nel diciannovesimo capitolo di Signori di Volontà e Potere) fu forse pari a quella del post-teosofismo di scuola Lucis Trust.
Del resto, ancora nel 1934 - secondo Arnold Toynbee - fra i Protestanti di lingua inglese si trovavano alcuni fondamentalisti che si reputano il Popolo Eletto nel senso letterale del termine, quale viene usato dal Vecchio Testamento. Questo Israele Britannico fa fiduciosamente risalire il suo ceppo fisico alle scomparse Dieci Tribù - ed è, possiamo aggiungere, il primo cemento dell’inossidabile asse politico che collega (a dispetto di qualsiasi rivoluzione o rivolgimento) le due Angle-terres, l’Inghilterra e gli Stati Uniti :

Tutte le profezie che si dovevano realizzare prima di Armageddon sono avvenute. Nel trentesimo capitolo del profeta Ezechiele si dice che Dio raccoglierà i figli di Israele dalle lande pagane dove sono stati dispersi per riunirli di nuovo nella Terra Promessa. Dopo duemila anni, questo momento è finalmente giunto ; per la prima volta nei tempi, ogni cosa è pronta (…) per il Secondo Avvento di Cristo (Ronald Reagan, 1984).

Oggi in rete si può trovare il sito del movimento British Israel, del quale è stato detto che anche Tony Blair faccia parte. La sua ideologia è stata riassunta così :

La Gran Bretagna, i Dominions, gli Stati Uniti e gli Ebrei costituiscono la razza di Israele, a cui spetta di instaurare il Governo Mondiale, chiamato nelle Sacre Scritture il Regno di Dio. La Dinastia ed il Trono d'Inghilterra sono la discendenza e il Trono del Re Davide.

 

Daniele Mansuino

 

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