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Riflessioni sull'Esoterismo

di Daniele Mansuino   indice articoli

L'Uomo e il Tempo

di Frost

Aprile 2016

 

Riprendo la tradizione di pubblicare i migliori articoli proposti dai lettori con un lavoro che considero molto valido per acume e qualità. L’amico che si nasconde dietro allo pseudonimo di Frost è a mio avviso uno dei più profondi esoteristi italiani contemporanei, e di lui sentiremo parlare ancora. I suoi articoli sul sistema delle correnti sottili agenti nell’Uomo e sulla magia sessuale saranno (spero) uno dei punti di attrazione di questa rubrica il prossimo anno.

 

Daniele Mansuino

 

 

L'Uomo e il Tempo

di Frost

 

E’ la divisione che opera mentalmente l’origine della speculazione sulle cause e sugli effetti.

Nella divisione si annida il germe dell’analisi del come, del quando e perché. Se fossimo uniti e baricentrati, impedendo di fatto il continuo oscillamento tra veglia e sonnambulismo, non temeremmo il tempo e la sua manifestazione in quella forma che senza sosta indaghiamo, scrutiamo e sezioniamo; nell’incauta mossa di cercare di comprendere un flusso inarrestabile ed indivisibile, la cui espressione più ovvia e lampante sono gli eventi - un movimento di trasformazione lento, capace di plasmare la realtà intorno a noi.

Indagare il flusso degli accadimenti di quanto appare è pura follia se noi stessi oscilliamo con gli eventi, intimiditi e stretti dalla olimpica e spietata presa del tempo e delle sue mutevoli sorelle, le forme.

Ogni passo che viene fatto in avanti, è sostenuto dal piede che sta dietro; perché il pilastro che regge il futuro, per forza di logica, è ancorato nel suo stesso passato.

Sappiamo leggere davvero la differenza tra ieri e oggi, o viviamo nella sua illusione? Il flusso è qui e non si è mai spostato: quando lo fa, dipende solo dal modo in cui lo percepiamo.

Il flusso è Qui e Ora, e sebbene inganni per mezzo del suo buon rappresentante che è il divenire, mai si è spostato dal punto in cui è, e sempre sarà.

La forza del cambiamento è sempre stata dentro il cambiamento stesso, e mai fuori da questo. Noi vorremmo fosse diverso perché oscilliamo tra presente e futuro, tra una mente che pensa e una che reagisce, tra quanto è chiaro ed evidente e quanto invece è celato ed impalpabile.

Per mutare il futuro, allora, non si deve guardare al passato, né agire sulle cause che lo hanno generato: il solo modo di cambiare il futuro e gli eventi è farlo dal presente, per quanto la mente - ipnotizzata a guardare il disegno del divenire - non possa comprendere cosa significhi agire nel Qui e Ora.

Ogni cosa su questo pianeta ci sposta dal momento.

Ogni cosa  è  creata nel Presente, sebbene il prodotto stesso della creazione abbia come effetto - una volta purificato e filtrato dal potere della mente sonnambula - una sorta di traslazione leggera e impercettibile della percezione psichica (capace di traslare il punto di una creazione statica in una successione di punti che è la linea temporale) sulla quale illusoriamente scorriamo, e che potremmo definire un apparente dinamico.

Tutto si crea e si trasforma da quel punto fisso da milioni di anni, nel mentre che un uomo nasce, cresce, tocca il suo apice e infine dimentica la sua orgogliosa primavera.

Il movimento apparente produce l’inganno più evidente e nascosto della creazione: perché, ogni volta che ti muovi dal Qui e Ora, il risultato è la perdita del controllo del tempo.

Per controllo del tempo non si vuole intendere il poterlo dominare nelle sue manifestazioni sulle tre dimensioni: si vuole intendere invece il potere di muoversi lungo la sua linea d’azione. Controllare il tempo equivale alla capacità di traslare lungo la sua linea di espressione - siamo noi che ci muoviamo lungo la sua linea di azione, ipotizzando così l’unico vero controllo che l’essere umano possa attuare sulla materia e le sue manifestazioni.

Di conseguenza: o diventi il tempo, o il tempo diventa te. Nel primo caso, partecipi; nel secondo, sei partecipato.

Come è possibile farlo? Chiederebbe allora lo studente, impegnato nel suo ciclo di vita.

Lo puoi fare, risponderebbe il Maestro, controllando l’oscillazione (come la ha definita Daniele Mansuino, in quell’incredibile scritto che è Signori di Volontà e Potere) tra la mente in stato attivo (Beta frequenza) e quella sonnambula (Alfa, Delta e Theta).

Spostarsi consapevolmente lungo la linea del tempo significa accedere coscientemente alle diverse frequenze mentali esposte poc’anzi; farlo da presenti è una forma di controllo, definibile come compartecipazione alla scala temporale delle manifestazioni - in quel luogo vi è Volontà e Potere.

Il Ricordo di Sé di cui ci parla Gurdjieff, è riuscire a portare su di un piano cosciente il mondo a frequenza Beta (dai 14 hertz ai 30 hertz) e il mondo subconscio (Alfa, Delta, Theta) con le sue frequenze via via più basse; riuscire in questa impresa significa essere connessi, perché - se qualcuno ancora avesse dei dubbi - i Signori di Volontà e Potere, o Influenza C, o Antichi Signori, o semplicemente Loro, vivono radicati stabilmente all’interno degli stati più profondi della mente.

Da quegli stadi, Loro agiscono sul metabolismo energetico-ormonale del corpo, sintetizzando quella che si potrebbe definire la sostanza ; la quale, in ragione della sua potenza vibratoria e della forza mentale di colui che la ospita-genera, produce degli effetti sulla realtà oggettiva.

La New Age spiccia – per capirci: quella che si insegna nei seminari del weekend - non solo butta qua e là qualche perla di saggezza più o meno condivisibile, ma cosa più rilevante insegna il concetto di fusione con l’Energia Cosmica, o Vuoto mentale, o Trascendenza nel Divino eccetera; il che significa portare il seminarista del fine settimana a produrre stati mentali a bassa frequenza, senza averne il ben che minimo controllo.

Il segreto incredibile del Ricordare Sé stessi sta proprio nel riuscire ad entrare in luoghi bui e assai popolati, tenendo ben stretta fra le mani la torcia accesa della consapevolezza.

Gurdjieff chiamava l’assenza di questo potere sui mondi interiori il Santo stupido: ossia, colui che si fonde con gli stati profondi dell’essere e quindi dell’esistenza, senza la minima possibilità di dialogare e mantenere una forza attiva con le forze che in quei mondi vivono.

Se si vuole aiutare il mondo a costruire se stesso non basta meditare, fare vuoti mentali e immolarsi alla Deità del Tutto:è necessario invece mantenere una attività di consapevolezza a volte forte, a volte solo in traccia, ma tale da sostenere la loro frequenza senza che questa ci divori.

Rodney Collins, studente di Ouspensky, disse che solo gli uomini consci fanno la storia; solo che non la possono fare tutta da soli, nonostante la loro consapevolezza. Per farlo, hanno necessità di stringere amicizia - a volte alleanze altre - con gli stati più profondi della loro mente, ove tutto fluisce e accade; perché, sia ben inteso che per quanto l’Universo sia sconfinato e incommensurabilmente imperscrutabile, senza una mente che lo osserva e lo trasmuta tutta la sua immensità si riduce a questo: al niente.

La fisica ci dice che se si lascia uno spazio vuoto in natura, qualcosa cercherà di occupare quello spazio; e questo è esattamente quanto succede con l’uomo del nostro tempo - lascia spazio a causa del suo stato di sonno profondo e qualcosa ne occupa il rimanente.

Questo non è esproprio; in quanto nessuno porta via niente - in quanto per portare via qualcosa a qualcuno, per definizione, qualcuno ci deve essere; mentre l’uomo latita da se stesso da molto, molto tempo… in questo caso, allora si dovrebbe parlare di occupazione e non di esproprio, esattamente come succede con le case popolari - uno va in vacanza e lascia la casa incustodita; arriva un’altra famiglia, apre la porta e cambia la serratura, e così quando si rientra dalla vacanza ci si ritrova a spasso.

La questione maggiormente rilevante concerne lo stato Beta (ossia quello stato nel quel versiamo la stragrande maggioranza della nostra vita, eccezion fatta per il tempo passato a dormire - nel letto, intendo).

La difficoltà di controllare lo stato Beta risiede nella sua incoerenza.

Lo stato Beta va da 14 a 30 hertz, il che lo rende pericolosamente oscillatorio; e noi ce ne accorgiamo bene di queste oscillazioni, perché veniamo sballottati di qua e di là come foglie secche al vento - ogni volta che il cervello altera la sua frequenza, noi alteriamo il nostro metabolismo energetico-ormonale, con conseguenze decisamente intuibili. L’incoerenza mentale è il debito maggiore che siamo chiamati ad estinguere con noi stessi per una vita fatta di pigrizia e vanità; perché Loro non fanno di certo eccezioni, e divorano tutto quello che incontrano - non certo per cattiveria, ma per quell’universale legge del pesce grosso che mangia quello piccolo.

Funziona in natura; figuriamoci nel resto!

Lo stato Beta, in virtù della sua ampia gamma di frequenze, è in questo senso influenzabile non solo dalla mente stessa ma anche da forze subconscie: migliaia di idioti nel mondo riferiscono di parlare con gli Angeli o i Demoni senza possedere il minimo controllo delle oscillazioni Beta - soltanto gli iniziati di un certo grado, e dotati di potere personale su loro stessi, possono essere in grado di lasciare influenzare la propria mente da entità estranee, lasciandola oscillare senza perdere di mano la fiaccola che tutto illumina.

A questo proposito e senza entrare troppo nel dettaglio, consiglio vivamente la lettura dei quattro libri di Banshei

Uomini come Hitler - ma anche come Churchill, Gandhi, Martin Luther King e moltissimi altri - sono stati influenzati nelle loro azioni dal profondo del loro subconscio: da quelle forze che da sempre respirano su questo pianeta. Ma, non essendo in grado di controllare consapevolmente lo stato oscillatorio della mente Beta, sono usati per lo scopo di creare la storia e poi scaricati: alcuni in parcheggi di lusso altri in umidi bunker pieni di muffa e umidità, altri uccisi e altri caduti nel dimenticatoio.

La storia è fatta dal tempo che scorre; ma solo una mente che possiede il potere di restare ferma vede la storia passare senza che questa gli passi sopra. Credo che pochissimi uomini siano riusciti a varcare il portale della connessione con Loro, riuscendo a stabilire una comunicazione biunivoca che dia all’uomo singolo il suo onore, e all’umanità la sua storia.

Le forze insite nel subconscio (potenti e coscienti a loro volta) non vengono tanto controllate, quanto piuttosto cooptate. Due volontà si fondono in un’unica direzione. Due volontà si cooptano vicendevolmente, per dare luogo ad eventi misurabili e quantificabili nel mondo della realtà oggettiva; ma la cui cagione è - e rimane - confinata nella scala universale delle possibilità.

Quale possibilità viene scelta?

Le volontà dell’uomo e quella dei Signori di Volontà producono Potere: il Potere della manifestazione.

Ci sono infinite possibilità, ma una sola Volontà.

 

   Frost

 

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