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Esperienze di vita

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L'Iniziato

Anonimo - Maggio 2015
capitolo 6 -
Il Servizio

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Il Servizio

 

Nei luoghi ordinari dell’esistenza insana  
ove imperano malignamente  
vili omissioni e infami negligenze,
di sorpresa l’alto aspetto del Dovere,
anteponendosi al diritto,
gli si para davanti con fermezza,
come l’unico degno agire
che dia credito all’esistere.

 

La Coerenza si impone
sull’immatura inquieta volubilità
del sentire, fare,  pensare.
L’ottusità del misero orgoglio,
tristemente asservito al piccolo sé,
che non sa riconoscere
prossime evidenti incongruità
di vita e di rapporti
trasmuta nel sorriso del donatore
che legge l’interiore,
apre il cuore allo svelamento del Vero
e sente nell’intimo l’Unità.
La coscienza elevata
si apre libera al luminoso Servizio
che fonde le coscienze.

 

Divenuto Servitore del Mondo,
pur sentendosi impotente,
tende l’orecchio
al grido dell’Umanità implorante.
Sente come un macigno sul cuore
l’immenso dolore del mondo,
e si dona interamente.

 

E’ uomo d’amore, privo di appartenenza,
è magnete che attrae i cuori
sostenendo ideali e propositi
della nuova Civiltà umana.
Pensa all’universale, agisce nel particolare;
dedizione e gratuità diventano abiti usuali
e pronti comportamenti dell’Anima.
Usa il suo limitato Tempo umano
come opportunità di illimitata ricchezza divina.
L’avere coincide con il Dare senza fine
poiché non esiste ristagno nel Cosmo
e perde chi si ostina a conservare.

 

Comprende d’impulso
che i suoi vani beni terreni sono per il Mondo
e che la libertà dalla materia
reca bellezza, sottili compensi superiori
e inattese letizia e gloria del cuore.
Maturato nel dolore e nell’amore,
impara a donare anche la cura che non ha ricevuto,
l’amicizia che è stata violata
l’ascolto che non ha ottenuto
il riconoscimento che gli è stato rifiutato.

 

Rovescia la propria fragilità
in forza attrattiva e sicurezza d’azione
e opera nel campo come nucleo irradiante.
Porta con sé il talismano della Buona Volontà
che magnetizza l’essenza di luce della sua natura.
Diviene  Energia che muove la Rete
poiché chi è ben orientato è la Via
e connette con l’Intero.

 

Nel Servire umilmente si innalza,
nell’Opera impersonale si illumina.
Aspira ad essere strumento del Superiore
e afferma: ‘Nulla origina da me
ma ogni cosa può avvenire attraverso di me’.
Diventa Gioia dare aiuto in modo nascosto,
benedire il Mondo e soccorrere ignoto.

 

Apprende che la ragione, radice di separazione,
può diventare origine di unione
se si agisce nel segno della Fratellanza.
Nel Gruppo dei fratelli ritrovati
porta presenza della mente e vicinanza del cuore,
condivisione dell’Opera e tensione all’Intento.
Con essi impara ad agire nell’Amore impersonale
e a non disperdere i frutti del lavoro
in vane dispute della personalità.

 

Pensiero e azione
simili a risoluti laser incandescenti
mirano concordi al seme del Proposito
come alla fulgida stella polare
custodendolo con fermezza
e ad esso orientando ogni azione
per il Servizio alla Terra.
La chiara luce della Ragione
e l’ardore incontenibile del Cuore
si intessono in una trama preziosa 
di Sintesi di Luce.

 

Si struttura nella mente con fermezza adamantina
la Volontà di amare. 
La sacra Cura per i viventi
si manifesta all’animo ardente
come invincibile antidoto 
alla millenaria insensata incosciente crudeltà
che assoggetta uomini, vite ed eventi.
Nella sanguinaria Terra di Caino 
la Fratellanza innalza le sue insegne.

 

Nella tensione ad un Servizio alto e ampio
l’assenza vile figlia dell’ego
si trasfigura in Presenza che salva.
La libertà si sublima in Obbedienza,
l’opaco egoismo in Offerta.
L’abile vacua dialettica si arrende alla Verità,
il vano disperso interloquire
si concentra nel ritiro della mente,
il vagabondaggio dei pensieri guizzanti
si arresta stabile nella contemplazione del Fulcro.
L’ombra dell’inquietudine si dissolve
nella lieta e verace novella
del Mondo d’Amore che verrà.

 

L’eternità trionfa sull’effimero,
e il Pellegrino regola la propria vita
scegliendo semplicità e sobrietà
per rendersi libero per un più esteso Servizio.
Tempo e Denaro diventano tesori da condividere,
la separazione svanisce nell’Uno.
Ogni moto del vivere
scaturisce dalla chiara Fonte dell’Etica vivente
che nobilita atti e aspirazioni
e la Cura ai più vince l’interesse di ciascuno.

 

Divenuto Curatore della Bellezza terrestre
lavora per preservare i beni del Creato
poiché non si possono distruggere
le accumulazioni maturate nel cosmo
attendendo spensierati
nuove energie immeritate.
Non tende più ad afferrare e a  trattenere
e sceglie di vivere con poco e in pienezza. 
Il Sentimento per i regni di natura divampa fervido   
ed ogni creatura è fratello.

 

L’intelligenza superiore impara lentamente
a manifestare  la Saggezza della Condivisione
edificata con lungo lavoro su Conoscenza e Amore.
Distinguendo il Reale dall’irreale
l’anima avanzata si apre
a sfere più alte di potenza ed evoluzione
che additano la via superiore della Comunione.

 

Si svela la Grande Sintesi,
che mostra la natura intima unitaria delle cose
ove ogni azione è Rete e Servizio.
Il Pensatore indaga nella mente del Logos,
Creatore dell’immenso scenario del Cosmo,
percependone l’intimo Intento di Unità.
Armonizza sé e ciò che lo circonda
con il Piano e con quanto è superiore
nel Servizio gioioso al Tutto
di cui si riconosce minuscola particella.
Intuisce che solo il ‘Regno di Dio in noi’
può creare il ‘Regno di Dio fuori di noi’.

 

Il Pellegrino infine risuona con la Vita Una
e respira solidalmente con tutte le sue creature
manifestando nella Cooperazione
Bellezza perfetta.

 

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