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Esperienze di vita

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Sul sentiero - Parte terza

Anonimo - novembre 2009
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Psico-logia, “scienza dell’anima”

 

L’Educazione della Nuova Era si avvarrà sempre più dell’ausilio della Psicologia, intesa nel significato etimologico di “scienza dell’anima” (psichè logos), organizzando logicamente e sintetizzando con discriminazione gli elementi di verità contenuti nelle varie scuole di psicologia; questa disciplina si fonderà esplicitamente sullo studio dei sette raggi, che hanno dato vita alla Creazione e che sono presenti in varia misura e disposizione nella costituzione dell’uomo e dei gruppi umani.
Attraverso tale studio si identificheranno con chiarezza le predisposizioni innate; gli scopi dell’anima nell’incarnazione; le potenzialità evolutive di individui e gruppi, alle quali andranno date consapevolmente  attenzione e possibilità di espressione, per accrescerne l’energia (“L’energia fluisce dove va l’attenzione”, afferma un assioma orientale).
Sarà praticata la meditazione - nel senso di riflessione profonda, che riduca gradatamente la rispondenza agli stimoli esterni - su qualsiasi soggetto (filosofico, storico, ecc.). Si allenerà in tal modo  la mente a focalizzarsi sul mondo dei significati, così che possa prepararsi all’irrompere dell’Intuizione.
Si studieranno la costituzione dell’uomo dal punto di vista esoterico: i tre veicoli d’espressione dell’anima (corpo fisico, emotivo, mentale) e il rapporto tra di essi; la relazione tra anima e personalità; la formazione dell’Antahkarana, il ponte tra l’uomo e il mondo spirituale, che si costruisce attraverso il dominio dei tre corpi e la disciplina della meditazione.
A tal proposito si insegnerà che la mente ha una duplice funzione:

  • analizzare, sintetizzare ed elaborare dati, informazioni e  conoscenze (mente inferiore, analitica e concreta);

  • carpire le idee superiori con l’Intuizione per trasformarle in opere  e attività concrete che rispecchino quanto più possibile la luce intravista (mente superiore, sintetica e astratta).

Sarà nota la Legge della Rinascita, e pertanto molte attitudini e atteggiamenti che hanno origine in vite precedenti e nella storia passata dell’umanità saranno compresi, indirizzati e sublimati, avendo di mira il progresso dell’anima. Gli educatori sapranno individuare il livello evolutivo dei loro allievi e li sosterranno nell’individuazione del loro compito individuale e di  gruppo.
I giovani saranno pertanto riconosciuti nella loro essenza, e amorevolmente accompagnati con  stimoli adeguati al cammino da compiere, diverso per ciascuno. Ciò darà loro la possibilità di avanzare con sicurezza e rapidità, evitando le confusioni e le disarmonie, evidenti negli attuali processi educativi, non ancora illuminati dalla luce delle nuove conoscenze.
Tra i contenuti  iniziali di ogni processo educativo saranno evidenziati:

  •  il rispetto e la dignità che si devono ad ogni individuo, qualsiasi sia il suo grado nella scala evolutiva;

  • la necessità che ognuno, particella di un unico Corpo, faccia in Esso  la sua parte, nella consapevolezza che “Tutto è Uno”, e che “dare è ricevere”;

  • la costante riflessione sulla qualità della Cooperazione, che sostituirà gli atteggiamenti competitivi basati sulla difesa, sulla separatività, sulla  paura dell’altro, sul senso di carenza e insufficienza personale. Tali  atteggiamenti, che  nascono dalla ignoranza della Legge, sono  destinati a scomparire con la maggiore progressiva comprensione.

Si rifletterà sull’atteggiamento da tenere con gli allievi più piccoli, talvolta vezzeggiati o viziati, talaltra trattati con superficialità o abbandonati, poche volte compresi e sostenuti con un giusto atteggiamento, fermo e amorevole.
Gli educatori della Nuova Era, accogliendo con apertura di cuore gli studenti, terranno conto della loro eredità genetica, familiare, culturale; del loro ambiente nazionale, sociale e culturale; delle loro capacità mentali ed emotive, e li avvieranno a diventare consapevoli cittadini mondiali.
Nel corso del processo educativo, al fine di formare tali nuovi cittadini mondiali, che sapranno inserirsi nel contesto sociale con seria competenza e amorevole disponibilità, si insisterà su alcuni orientamenti e conseguimenti:

  • l’esigenza di sintetizzare la parte migliore delle conoscenze del passato a cui sovrapporre la ricerca dell’umanità più avanzata;

  • la creazione di retti rapporti di gruppo;

  • la sempre maggiore capacità di assumere responsabilità;

  • il dominio del corpo emotivo, che sarà favorito con l’attenzione costante  allo sviluppo del corpo mentale;

  • la necessità di ampliare la visione, per poter meglio intravedere nuove potenzialità e sviluppi in ogni fatto, evento, situazione;

  • la tensione a “essere pace”, secondo l’espressione di Tich Nhat Han, in ogni contesto di vita.

Maria Montessori insiste sulla necessità di educare i bambini in un’atmosfera di accoglienza e di pace, per avere un mondo di accoglienza e di pace. Ella sottolinea che atteggiamenti violenti e oppositivi si sviluppano inconsciamente nei primi anni di educazione, se sono carenti amore, libertà e comprensione. (1) Insicurezza e paura vissute nei primi anni di vita sviluppano sfiducia, aggressività e competitività, stimolando la mente a inventarsi modalità di relazione basate sulla difesa e sulla tensione a prevalere sugli altri; in tal modo si instaura la durezza e la coscienza perde la sua innata delicatezza di reazione.
Analogamente, Rudolf Steiner sottolinea che il compito dell’educazione è essenzialmente  terapeutico; una sana pedagogia - ripeteva agli insegnanti delle Scuole Wardolf, da lui fondate - è la migliore medicina preventiva. Il corpo, in tutti i suoi organi e processi, è strumento fedele dell'anima; ogni funzione psichica ha come presupposto una funzione corporea e viceversa. Il compito dell’insegnante è non solo quello di creare le basi per un sano sviluppo fisico, psichico e spirituale dell'uomo, ma anche quello di formare un sano organismo sociale. La volontà non educata e non impegnata può riversarsi caoticamente nel mondo in atteggiamenti aggressivi o violenti o ritirarsi sconfitta in se stessa nell'abulia, nel disimpegno sociale e nell'indifferenza.
Creando le basi per un vigoroso sviluppo del volere e della vita morale, di un'armonica e cordiale vita del sentire, di un'autonoma vita del pensare, la Scuola pone nel mondo uomini che hanno la volontà e la capacità di trasformarlo irradiandolo delle loro migliori qualità. Così la salute sociale è il punto finale del compito terapeutico dell'educazione.
Se sono state poste le giuste premesse per lo sviluppo del volere, del sentire e del pensare nel periodo della Scuola, l'uomo potrà sempre più sollevarsi verso le sfere del Bene, del Bello e del Vero, realizzando la sua piena dignità umana.

 

Lo sviluppo delle qualità dell’anima

 

La necessità della Nuova Educazione è quella di coordinare i contenuti ed i procedimenti dello sviluppo mentale umano al mondo interiore del significato, collegando alto e basso, dentro e fuori, così che la mente inferiore comprenda che il suo compito è quello di divenire capace di pensare realmente e di servire quella superiore intuitiva.
Afferma Maria Montessori che la scuola è ‘coltivazione’ dell’umanità, aiuto alla sua espansione e formazione: “le menti in via di sviluppo hanno l’avidità di un corpo affamato”. E’ la sua stessa natura che ‘comanda’ al bambino, attraverso spinte interiori, impulsi delicati ma profondi, di realizzare il proprio sviluppo psichico. La cultura è il risultato del libero lavoro dell’allievo, nel quale confluiscono le esperienze personali da cui egli trae gli elementi costitutivi, che, fissati nel suo spirito, preparano nuove fioriture. Se l’ambiente è certamente necessario affinché il bambino agisca e “incarni se stesso”, in realtà la personale creazione psichica e mentale di se stesso è il risultato di una ‘volontà interna’, di un più segreto procedimento vitale; la mente registrerà le informazioni sensoriali ed emotive, ma sotto il controllo e la guida dell’Anima, di cui essa si considererà lo strumento sulla terra, atto a svolgerne i piani con gioiosa creatività:

 

In questi rapporti sensitivi tra il bambino e l’ambiente, sta la chiave che può aprirci al fondo misterioso in cui l’embrione spirituale compie i miracoli della crescenza.   (Maria Montessori)

 

Tutti i sistemi educativi elementari  insegnano a leggere, a scrivere, a far di conto; il loro significato interiore, che rimanda simbolicamente alle tappe evolutive dell’Umanità, si è perso, ma sarà riformulato dalla Nuova Educazione:

 

La lettura ha a che fare con il rivestire le idee di forma, ed è correlata alla prima fase del processo creativo, quando la Divinità, governata e sospinta da un’Idea (che incorpora proposito e piano di Dio) la convertì nella sostanza desiderata e la rivestì della necessaria apparenza esteriore.

Lo scrivere simboleggia il metodo con il quale il processo prosegue, ma naturalmente è molto più personale nelle sue implicazioni. La lettura concerne essenzialmente la realizzazione di un’idea di qualche genere, rivestita di una forma, mentre lo scrivere si riferisce alla relazione cosciente dell’individuo tra se stesso e le idee e l’uso che fa delle parole nello scrivere dà la misura di quanto egli abbia afferrato di quelle idee universali.

L’aritmetica (e il potere di sommare, sottrarre e moltiplicare) è anch’essa in rapporto al procedimento creativo e concerne la generazione sul piano fisico di quelle forme che produrranno adeguatamente l’idea e la porteranno in manifestazione….

In altre parole, l’uomo legge il suo destino nel cielo, e lo scrive con la sua vita sulla terra; riduce, coscientemente o no, l’idea della sua anima ad una forma debita e propria, sì che ogni vita aggiunge, sottrae e moltiplica finché la somma dell’esperimentare di ogni anima sia completa.   (A. A. Bailey, L’educazione nella Nuova Era)

 

L’anima manifesta le sue specifiche qualità  attraverso la giusta educazione; può così evocare gli aspetti superiori e irradiarli nell’ambiente, raffinandolo e trasformandolo.
Gli educatori cureranno pertanto in primo luogo lo sviluppo di alcune qualità ed espressioni essenziali dell’anima:

  • Volontà-di-bene, che è la consapevolezza di appartenere al Tutto e che  permette la definizione di propositi alti e ampi;

  • Amore-saggezza, che è la scelta di inserire la propria piccola vita ed il proprio operare nella Vita maggiore: l’individuo diventa responsabile dell’evoluzione del gruppo e ne condivide interiormente attività ed obiettivi; l’interesse per sé si trasforma in interesse di gruppo;

  • Intelligenza attiva, che regola l’apparizione nel mondo concreto delle Forme-pensiero più evolute, intuite  tramite il contatto col mondo superiore; vengono così manifestate le idee di Bellezza, di Verità, di Servizio attraverso opere letterarie, scientifiche, artistiche, sociali, filantropiche. L’Educazione stimolerà una lettura sempre più definita e precisa delle Idee intraviste, per poter riportare la visione sulla terra in modo adeguato e fedele;

  • Armonia, che può essere  raggiunta attraverso il superamento del conflitto. Il processo riguarda anche la condizione di “divina inquietudine” di molte anime che soffrono e lottano nel mondo della dualità e dell’imperfezione poiché avvertono - prima oscuramente, poi in modo sempre più chiaro - l’aspirazione alla perfezione e all’Unità. E’ questo stimolo ardente alla Bellezza intravista che sospinge il ricercatore  al ritorno alla Casa del Padre;

  • Ordine, che dà ritmo ed equilibrio allo sviluppo individuale e di gruppo, senza imposizioni e forzature, anzi  potenziando maieuticamente - nel rispetto della nota fondamentale di ciascuno -  talenti, intelligenza, creatività.

Avendo imparato a conoscere le energie dei suoi allievi, l’educatore lavora affinché siano colmate le manchevolezze e siano potenziati gli aspetti divini. Insegnerà a controllare la mente attraverso la pratica dell’ attenzione focalizzata così da poterla concentrare su qualsiasi oggetto scelto.
Sa che ogni allievo manifesta le qualità, variamente espresse, dei sette raggi della creazione: Raggio della Volontà o Potenza, dell´Amore-Saggezza, dell´Attività Intelligente, dell´Armonia e della Bellezza, della Conoscenza Concreta, dell´Idealismo e della Devozione, dell´Ordine, dell´Organizzazione e del Cerimoniale. Sa che ciascuno rappresenta, microcosmicamente, aspetti del macrocosmo; considererà pertanto il suo lavoro come un servizio carico di sacra responsabilità reso all’Evoluzione.
Sa che sarà necessario comprendere quali delle sette energie sono presenti in modo più evidente ed ampio nell’allievo per poter pianificare le tappe successive della sua educazione.
Sa che il percorso verso la sintesi ultima, che riguarda la costruzione del ponte tra personalità e anima, e tra sè e il gruppo, comincia con lo spostamento delle energie dal piano emotivo a quello mentale, e con il dominio di quest’ultimo; esso  procede attraverso sintesi parziali le cui fasi possono essere così sintetizzate:

 

Abbiamo per obiettivo la necessità più immediata e universale di coprire il varco aperto fra i vari aspetti del sé inferiore, sì che ne emerga una personalità integrata; in seguito quello tra l’anima e la triade spirituale, affinché ne scaturisca libertà di coscienza e perfetta identificazione con la Vita Una, con la perdita del senso di separazione e il fondersi della parte nel Tutto, senza perdere l’identità, ma senza più riconoscere un sé individuale.   (A. A. Bailey, L’educazione nella Nuova Era)

 

Il procedimento maieieutico

 

La Nuova Educazione sarà maieutica, nel senso che farà emergere ciò che è ancora inespresso e potenziale, secondo quanto suggerisce l’etimologia del termine “educazione”: e duco, conduco fuori. Si occuperà dello sviluppo mentale dell’allievo non più, come avveniva nel passato, imponendo di ritenere una certa mole di informazioni, ma ponendo continuamente domande alla sua mente allo scopo di potenziare le capacità indagatrici e maieutiche. Platone narra che Socrate basava il suo insegnamento sull’arte “maieutica” cioè sul procedimento di far nascere all’interno dell’allievo le idee con interrogazioni logiche, così che fosse il discente a scoprire da sé la verità sviluppando l’intuizione; nel processo si partiva dal particolare per arrivare all’universale, poiché nell’universale si trova la Verità.

Il pedagogista Johann Pestalozzi era convinto che nell’uomo si trovassero in germe tutte le facoltà razionali necessarie per la crescita e che l’educazione avesse il compito di stimolarle all’espressione sviluppandole dalle forme del cuore, della religione e dell’arte.
L’allievo sarà pertanto stimolato a ricercare le risposte all’interno di sé piuttosto che ad aderire alle conoscenze e alla visione del mondo proposte dal passato.

E’ importante permettere che il bambino, e poi il ragazzo, divengano “protagonisti della propria educazione”, consentendo la scoperta autonoma e incoraggiando la ricerca del significato delle cose; in tal modo l’esperienza, guidata da un “maestro interiore”, viene integrata, sostenendo lo sviluppo della personalità:

 

…l’uomo non si sviluppa all’università ma incomincia il suo sviluppo mentale sin dalla nascita…guidato da un maestro interiore che lavora instancabilmente secondo un preciso programma alla costruzione di quella meraviglia della natura che è l’uomo.   (Maria Montessori, La mente del Bambino)

 

La Nuova Educazione pertanto, privilegiando il metodo maieutico, condurrà gli individui meno avanzati alla cultura, e coloro che sono più avanzati all’illuminazione.
Si evidenzierà chiaramente che fini ultimi dell’educazione sono l’allineamento dei tre corpi dell’uomo: fisico, emotivo e mentale; l’emergere delle qualità dell’anima e del senso del sacri-ficio, che si attua nel consapevole procedimento di sostituire persistentemente il superiore all’inferiore.
Si insegnerà agli studenti a sapersi rapportare al proprio ambiente, traendo da  esso strumenti e qualità necessari al progresso; si sosterrà sia lo sviluppo della conoscenza che la capacità di dominio delle proprie energie, così da poter  strutturare se stessi e trasformare il contesto di vita e di servizio con immaginazione, creatività e capacità di visione.
E’ questo anche il procedimento indicato da Assagioli, fondatore della Psicosintesi, all’uomo che intende “sintetizzare” la propria personalità per sottometterla all’anima: Conosci te stesso, padroneggia te stesso, cambia te stesso.
Il  percorso inizierà con un atto di volontà dell’uomo, che scopre la sua natura di essere in evoluzione e decide, con chiara determinazione, di prendere in mano le redini della sua vita, e quindi della sua evoluzione. Per intraprendere questo  itinerario consapevole, è necessario che il ricercatore - afferma Assagioli - decida di “volere il volere”; scelga, cioè, di usare la propria volontà al servizio dell’evoluzione. D’ora in poi, l’uomo, divenuto Pensatore, non sarà più trascinato dalle forze  dell’evoluzione ma diventerà demiurgo di se stesso, homo faber della sua storia personale, e infine cooperatore intelligente del Piano.
A tale fine, l’Educazione studierà la realtà delle energie, varie e complesse, sottoposte alla Legge di Causa ed Effetto, e sconosciute all’uomo profano; gli allievi saranno educati a riconoscere le energie, a distinguerne i vari tipi, e a collegare costantemente il visibile con l’ invisibile che lo determina. Allo studente-esoterista sarà insegnato ad operare nella consapevolezza  che tutto ciò che esiste nella realtà di cui è parte può essere controllato dallo spirito, poiché ogni elemento e sostanza dell’esistente è energia che si manifesta in molteplici forme e qualità, più o meno evolute a seconda dei  diversi stati di vibrazione.
Per poter agire efficacemente, egli dovrà sviluppare la qualità del sacrificio e la capacità di risposta alle vibrazioni, cominciando da quelle vicine al suo piano fino a quelle che hanno a che fare con la  Vita più grande del Pianeta.
L’Educazione proporrà pertanto la necessità di lavorare con persistenza per accrescere sensibilità e rispondenza al mondo superiore del significato risalendo costantemente, con acuta osservazione interiore, alle cause di eventi pubblici e di comportamenti individuali. Ricercando il senso profondo dei fatti e degli eventi, lo studente imparerà ad indagare nel mondo del significato, addestrandosi ad operare in esso con sempre maggiore maestria; in questa immersione nella più ampia Vita, la sua piccola vita perderà importanza, ed egli dimenticherà il suo piccolo sé per il più grande Sé che ha intravisto.
Per poter operare in tal modo, deve imparare ad  essere polarizzato nella mente e a usare le sue forze in modo creativo per redimere le forze meno evolute; diventando canale tra il superiore e l’inferiore, lavorerà per favorire l’immissione delle energie più elevate sulla Terra e fissarle nella coscienza degli uomini.
Anche la scienza moderna ha riconosciuto che la materia è luce; il nuovo esoterista opererà con la luce, poiché  trasformerà la materia redimendola e facendone emergere la luce non ancora manifesta.
Si svilupperanno in tal modo le qualità dell’anima portatrice di luce  e “redentrice”:

 

Sotto questo aspetto l’esoterismo è la scienza della redenzione, e tutti i  Salvatori del mondo ne sono gli eterni simboli e gli esponenti. Fu per redimere la sostanza e le sue forme che il Logos Planetario venne in manifestazione, e tutta la Gerarchia con il suo grande Capo, il Cristo (l’attuale simbolo mondiale) si può considerare come una Gerarchia di redentori, provetti nella scienza di redimere.   (A. A. Bailey, L’educazione nella Nuova Era)


1) M. Montessori, Peace and Education

 

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