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Sul sentiero - Parte quarta

Anonimo - novembre 2010
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Verso la  “religione dell’umanità

 

Scienza e spiritualità

 

Giordano Bruno affermava che le cose naturali sono “autoespressioni di Dio”, rappresentano “il linguaggio divino”. L’occultista e il mistico si avvicinano al Grande mistero del Creato con “senso sacro” ma con modalità e sentimento diversi. L’occultista cerca “razionalmente” la conoscenza di Dio, anche attraverso la scienza; il mistico insegue “sentimentalmente” l’unione col divino. L’occultista osserva e analizza  le idee archetipiche e le forme-pensiero che si concretizzano nel reale; il mistico è teso alla scoperta della sua divinità interiore che può manifestarsi nel mondo.

Naturalmente non vi sono distinzioni nette tra i due itinerari: al termine del Sentiero, infine, lì dove i percorsi apparentemente diversi si ritrovano nell’unità,  il mistico confluisce nell’occultista e viceversa.

L’uomo illuminato ha sviluppato le caratteristiche di entrambi.

Le forze che muovono la Natura, permettendone il continuo mutamento e l’evoluzione, sono nascoste agli occhi degli uomini e sono studiate dagli scienziati soltanto per quanto riguarda il “come” i fenomeni avvengono per “come” essi si presentano all’osservazione; sono nascosti il “perché”, il fine ultimo di tali trasformazioni, le energie nascoste che agitano il Tutto, le sorgenti di tale inesauribile attività, la vitalità impellente che, seppur segreta, a molti appare come teleologicamente orientata.   Quando la scienza abbandona i riferimenti alla morale, all’etica e alla spiritualità  sperimentando ogni cosa in ogni campo senza discernimento, può produrre conseguenti devastanti per il Pianeta:

 

E’ pericoloso dare alla scienza carta bianca per dominare le menti e per soggiogare la natura. La scienza ha acquisito un tale status di superiorità che attualmente ha la totale adesione dell’industria, degli affari, dell’educazione, della politica. Alcuni esperimenti scientifici sono talmente crudeli da arrivare al di là dei limiti civili. I valori etici, morali e spirituali sono essenziali per moderare il potere della scienza.

Così come la scienza necessita della spiritualità, anche la spiritualità ha bisogno della scienza. Senza un certo livello razionale, analitico ed intellettuale la spiritualità può facilmente diventare una ricerca settaria ed egoica. (Satish  Kumar, Terra, Anima e Società, vol. I)

 

La differenza tra la conoscenza di tipo scientifico e la conoscenza esoterica è stata spesso identificata  nel fatto che la scienza si basa su dati sperimentali  oggettivi, aperti alla verifica e al controllo, e quindi ripetibili,  mentre l'esoterismo per sua natura è aperto solo a pochi, che condividono  l'accesso a un sapere o a una esperienza esclusiva, che ha caratteristiche di non ripetibilità. Scientifico sarebbe dunque sinonimo di oggettivo, esoterico di soggettivo, cioè non oggettivo e quindi non ripetibile. Ma con lo sviluppo della Mente intuitiva Scienza e spiritualità, per secoli inconciliabili e spesso ostili, si riveleranno infine come strumenti diversi di conoscenza, conciliandosi in una visione unica superiore.

 

Tale è anche la concezione del Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov:

 

La scienza, tanto quanto la religione, è responsabile dell’evoluzione dell’umanità. I veri scienziati sono quelli che vedono le conseguenze che le loro scoperte possono avere in tutti i campi dell’esistenza, fino al campo psichico; questo perché il mondo fisico e il mondo psichico obbediscono alle stesse leggi, e ogni scoperta nel mondo fisico può avere un’applicazione anche nel mondo psichico… Per essere un vero progresso, il progresso scientifico deve indicare nuovi orientamenti psichici e spirituali. (Omraam Mikhaël Aïvanhov, Pensieri quotidiani)

 

Sempre più evidente è il parallelismo tra le affermazioni dei fisici contemporanei e le intuizioni dei mistici; nel 1929 il fisico Heisemberg ebbe un incontro significativo con il poeta e mistico indiano Tagore riguardo ai rapporti tra la mistica orientale e la fisica quantistica. Il parallelismo che ne risultò confermò i concetti di relatività, di interconnessione, di dinamismo e non permanenza. La scienza va confermando che in ogni attività di osservazione esiste un rapporto tra osservatore e osservato, che mantiene i due in stato di reciproca dipendenza e  relazione; anche nella visione teosofica si afferma che entrambi sono parte di un unico processo. Einstein, in una conversazione avvenuta nel 1935, rilevava a proposito della “Dottrina segreta” di H. P. Blavatsky:

 

C’è qualcosa in quegli argomenti che mi rende perplesso e sono sorpreso di quanto essi siano vicini alla fisica moderna…

 

Ogni epoca culturale esprime idee-seme che pervadono il pensiero e la sensibilità di una società: il Medioevo era dominato dall’idea di gerarchia e di “religiosità”; il Rinascimento da quella dell’homo faber, artefice del proprio destino, microcosmo nel macrocosmo; il Romanticismo dalla valorizzazione del sentimento; l’Illuminismo dall’enfasi sulla Ragione umana; il nostro tempo privilegia i concetti di Evoluzione, Relatività, Sistemi, Esoterismo, Olismo:

 

Evoluzione. Il termine “evoluzione” è stato assente nella cultura europea fino al XIX secolo, quando, dopo la pubblicazione de “L’evoluzione della specie” di Darwin, divenne uno dei modelli validi per pensare il mondo.  Oggi è la norma pensare all’evoluzione come al cambiamento necessario per progredire, e l’esoterismo la considera il movimento teleologico guidato da un Principio intelligente  che dà risposte consapevoli e direzionate al reale, pur se ancora l’uomo comune non riesce a leggere  la regola interiore dietro a fatti ed eventi.

 

Relatività.  Il concetto di relatività, introdotto da Einstein, ha guidato i fisici a pensare lo spazio e il tempo in relazione l’uno con l’altro; anche da un punto di vista interiore, Spazio e Tempo fanno parte di un continuum ancora difficilmente comprensibile per la mente umana all’attuale stato di evoluzione. La relatività ha permeato aspetti della vita culturale e di pensiero dei nostri tempi; nulla sembra avere significato e valore di per sé, ma ogni cosa ha identità solo in quanto riferita ad altre cose.  La Saggezza antica considera che “Tutto è Maya”, ovvero nella Manifestazione nulla è ciò che sembra essere e ogni cosa assume importanza se collegata al tutto.

 

Il pensiero sistemico. Il pensiero sistemico è correlato al concetto di relatività: poiché le cose hanno valore solo in relazione ad altre cose, i sistemi di relazione, o modelli, assumono importanza per spiegare il mondo. Sappiamo che non un solo atomo dell’universo può essere spostato senza cambiare l’equilibrio del tutto, in cui ogni cosa ha la sua utilità e la sua parte da svolgere. Lo scienziato Ilya Prigogine descrive gli esseri viventi come sistemi che possono sfuggire all’entropia mediante la loro auto-organizzazione; la Saggezza antica parla di cicli e corrispondenze, proponendo un’evoluzione della storia, sia cosmica che umana, che procede attraverso “sistemi” di mondi situati su diversi piani interiori.

 

Esoterismo. Riguardo ai concetti di manifesto ed esoterico, molta parte della ricerca del nostro tempo è rivolta a far emergere la realtà nascosta dalle apparenze di superficie; così, il concetto dello scienziato Bohm dell’“ordine implicito” dell’universo è un tentativo di individuare il livello più profondo della realtà, sottostante all’ordine osservabile, e la psicanalisi di Freud ricerca le cause di nevrosi e disturbi della personalità nell’inconscio, inosservabile a livello superficiale. Anche  la Saggezza antica e i moderni ricercatori spirituali del nostro tempo ricercano la Realtà oltre i fenomeni evidenti e mayavici del mondo, riservando a pochi i risultati di scoperte, percorsi e intuizioni.

 

Olismo. Evidenti tendenze portano alla sintesi di diverse vie di ricerca, in una costante tensione a formulazioni  olistiche, che riconoscano l’essenziale e mirino a sintesi sempre più ampie. Sembra che gli scienziati del nostro tempo aspirino a scoprire una sorta di grande Teoria Unificata, che dia senso al mondo spiegando tutti i processi naturali attraverso un’unica Legge sulla quale poggia l’intera realtà. Viviamo in un grande “oceano di pensiero”, dove tutte le menti sono collegate, e di cui Internet è la manifestazione visibile nella materia. Da un punto di vista politico, è evidente la tendenza al superamento delle differenze razziali e all’unità dei popoli più avanzati attraverso “procedimenti di unificazione”: Stati Uniti, ONU, Comunità Europea. Gli ecologisti sostengono che siamo parte di un Pianeta vivente ed evolvente e la medicina olistica considera l’uomo nella sua interezza di psiche e soma, e non un agglomerato di organi che possono essere curati separatamente.

 

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