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Esperienze di vita

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Sul sentiero - Parte quarta

Anonimo - novembre 2010
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Verso la  “religione dell’umanità

 

L’  “ordine implicito

 

Oggi molti percepiscono il nostro globo come un sistema vivente, capace di auto-organizzazione e inserito nel più vasto spazio del Sistema Solare. La sua vita si svolge non solo attraverso una fitta rete di relazioni, interne ad esso, intessuta dagli esseri minori che vi dimorano, ma anche mediante un complesso di relazioni esterne, che si stabiliscono con gli altri globi del Sistema maggiore. La Scienza ci ha permesso di intuire lo spazio in cui questi mondi sono immersi come un “vuoto pieno di energie” di straordinaria potenza. Le più recenti ipotesi scientifiche si avvicinano alle conoscenze occulte della Saggezza di tutti i tempi. Il fisico David Bohm, che ha risentito profondamente dell’influenza di Krishnamurti, si interroga sull’ “unità”, sul  “senso” del reale e sul rapporto visibile-invisibile; egli si riferisca a:

 

un ordine implicito, un ordine nascosto…che opera al di sotto del caos apparente e della discontinuità delle singole particelle di materia descritte dal quantum meccanico…la sorgente di tutta la visibile materia del nostro universo spazio-temporale. (R. Weber, Dialoghi con scienziati e saggi)

 

Per la Saggezza antica, lo scopo della vita è quello di evolvere attraverso diversi sistemi dell’universo manifesto, per cogliere infine, quando avremo elaborato la necessaria conoscenza e saggezza, i dati oltre l’esistenza fenomenica, approdando alla sottostante Realtà vivente che è Unità. L’unità è, pertanto, suprema Verità; è l’illusione dell’uomo a cogliere la separatezza:

 

La radicale unità dell’essenza ultima che è parte costituente di tutti i composti in natura…. - nella più totale accezione del termine, sia sul piano spirituale che su quello intellettuale, o nel mondo fisico – è la legge fondamentale della Scienza Occulta. (Helena Petrovna Blavatskj, Dottrina segreta)

 

Possiamo percepire i tre Regni di natura come sistemi complessi intercomunicanti;  il regno degli uomini è attualmente impegnato in un cambiamento profondo, poiché si avvia a passare dalla condizione di “consumatore” dei beni della Terra al ruolo più evoluto di “custode responsabile” degli stessi; sempre più è recepita dalla Mente intuitiva la forza delle grandi Leggi della Vita: la Legge di Sintesi, la Legge di Attrazione, la Legge di Economia, che gli individui risvegliati percepiscono chiaramente come superiori alle piccole leggi degli uomini, poiché le includono e le trascendono.
L’evoluzione della mente ha permesso infatti non solo di potenziare il procedimento del pensiero logico-lineare ma anche di evidenziare le possibilità del pensiero analogico-intuitivo, che ci permette di percepire la presenza delle grandi Leggi, su scale diverse, nella manifestazione della Vita. Tale nuovo approccio ci permette di cominciare a unificare quei saperi separati che, invece di contrapporsi dialetticamente  delegittimandosi reciprocamente, possono ora cominciare ad integrarsi in una visione comune complessa ed articolata.

Einstein così si esprimeva a proposito del rapporto tra scienza, intuizione e religiosità:

 

…alla base di ogni lavoro scientifico un po’ delicato si trova la convinzione, analoga al sentimento religioso, che il mondo è fondato sulla ragione e può essere compreso... La missione più alta del fisico è dunque la ricerca di queste leggi elementari, le più generali, dalle quali si parte per raggiungere, attraverso semplici deduzioni, l’immagine del mondo. Nessun cammino logico conduce a queste leggi elementari: l’intuizione sola, fondata sull’esperienza, ci può condurre ad esse. A ciò che viene felicemente chiamata “l’armonia prestabilita”.

 

Nelle menti di molti si manifesta sempre più chiaramente la coscienza di essere strettamente interconnessi e reciprocamente dipendenti non solo con i propri simili, ma con tutte le forme di vita e di coscienza.

Questa consapevolezza di interdipendenza favorisce potenzialità di visione e progettazione in comune, e la possibilità, per l’Umanità Una, di determinare i destini dei popoli e degli individui. Sempre più spesso, pertanto, l’attenzione collettiva si focalizza sull’aspetto relazionale della vita e sulla qualità della relazione e si rivolge a percepire se sessi e il mondo nell’“essenza” più che nell’aspetto “forma”. Riguardo a se stesso, l’individuo risvegliato scopre che la propria essenza è costituita da un centro di consapevolezza in cui agisce l’energia del pensiero e della volontà; da qui la responsabilità di ogni essere umano rispetto all’uso che egli fa del proprio pensiero, che crea e determina la forma e la qualità della realtà.

Secondo la medicina cinese l’essere vivente non va concepito come una materia animata dall’energia.  Il concetto di Ch’i come materia e nello stesso tempo energia universale porta a considerare materia ed energia come un tutto unico e universale; esse sono in essenza la stessa cosa e possono quindi trasformarsi l’una nell’altra dando origine a un dinamismo nel quale tutto si muove, è in vibrazione e trasformazione. La vita è pertanto una complessa catena di mutamenti dell’energia universale.

 

Analogamente, David Bohm intravede un’unità sottostante alla materia e alla coscienza:

 

…siamo separati solo perché ci immergiamo sempre più nel mondo manifestato, che assumiamo come realtà di base…Nella realtà non manifesta tutto si interpenetra, si interconnette, è uno. Perciò possiamo dire che, nel profondo, la coscienza dell’umanità è una sola. (R. Weber, Dialoghi con scienziati e saggi)                  

 

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