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Vecchio 28-02-2012, 15.57.47   #51
L'Unità
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

Ulysse, tu hai la certezza che ciò che chiamiamo coscienza sia un "effetto collaterale" dell'evoluzione: un illusione di avere un qualcosa di spirituale per guidare le nostre azioni, per mandare avanti e riprodurre la nostra macchina-corpo in una realtà tuttavia destinata alla morte dell'universo...
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Vecchio 28-02-2012, 22.49.49   #52
Tempo2011
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

Citazione:
ulysse

Temo che "spiegare" la "coscienza" senza alludere ad una origine e ad un contenuto (argomento) sia abastanza difficile: comunque di dove si origina e di che tratta la nostra coscienza? Cercherò si svolgere il tema!

Tempo intende (ma è solo mia interpretazione) che tutto sia un esplicazione di una memoria universale… anche le leggi di natura…come, ad esempio, il ripetersi ciclico delle stagioni…fino al giungere dell’autunno quando gli alberi “ricordano” di lasciar cadere le foglie...il non farlo rimorde...
La stessa legge di gravità che costringe l’acqua a scendere dalle montagne e costituire rivoli e fiumi, sarebbe “memoria” insita nelle molecole di H2O e prima ancora nei singoli atomi, nelle particelle, nel bosone di Higgs, ecc….ma ancora niente coscienza! Potenza della interpretazione!!!

Per quanto riguarda la vita, però, una memoria all’origine,(3 o 4 miliardi di anni fa) è stata essenziale…come, del resto, lo è ora.
Non certo un carattere della materia, o, all’opposto, una memoria neurale: intendo invece il RNA o il DNA (memorie/programmi genetici) senza le quali non ci sarebbe riproduzione e ripetizione delle specie, monocellulari o pluricellulari che siano.
Certo che la coscienza di un sé cosciente è roba molto più recente…forse questione, non di miliardi, ma solo di un qualche milione di anni o meno…tanto che ancor oggi non sappiamo bene di che parliamo.
Caro ulysse.
Una volta, parlando di me, hai affermato: Il ragazzo sta sulla buona strada, però si dovrebbe applicare di più. Leggendo questo tuo lunghissimo post, come solito, ho avuto la stessa sensazione, poiché sull'interpretazione della nascita della coscienza, sei sulla buona strada. Di fatto, come tu affermi, è difficile, se non impossibile, aggiungo io, parlare di un qualcosa se non sappiamo: né come sia nato né il perché. Il_Dubbio, dal canto suo, continua a sperare di non doversi più ripetere, come se avesse esternato la verità ultima e definitiva, mentre, secondo me, ancora non è entrato nelle mie ipotesi interpretative, poiché parla di svuotare la coscienza di tutta la sua memoria, come se questa ne avesse una personale; mentre di unico, vi sono solo le esperienze che facciamo e i patrimoni che sono dentro di noi fin dalla nascita, ma da noi non accumulati. In pratica, sto parlando di quelle che sono le uniche memorie che abbiamo; ovvero: la fisica e la mnemonica. Ora, anch’io spero di non ripetermi ancora, perché poi si diventerebbe noiosi. In pratica, tutte le peculiarità che abbiamo, e che chiamiamo coscienza, l'intelligenza, dignità, spiritualità ecc. non è altro che un comportamento prodotto da milioni di esperienze che sono dentro di noi, e custodite in quell'ambito chiamato memoria. In pratica, quando questa è nata, ancora non esistevano le peculiarità elencate e che, come giustamente tu fai rilevare, alcune di esse si saranno formate milioni di anni dopo, in base alle esperienze accumulate. In sostanza, qualsiasi discorso che vogliamo affrontare non può esimersi di ricordare il punto di partenza che, è quello della memoria genitrice. L'esempio del DNA e RNA è un esempio calzante di memoria fisica, ma anch’essi sono arrivati molto tempo dopo la prima forma di vita. In tal senso, non voglio addentrarmi nel discorso tecnico che lascio volentieri a te che sei più addentrato.
Citazione:
Credo, comunque che tutto il pasticcio ed il discutere che si contrappone, derivi dal fatto che ci è difficile sfuggire all'idea che la parola "coscienza" implichi un significato etico...una sorta di guida per mantenerci in rotta eticamente oltre il raziocinio, addirittura, per i teisti, un qualcosa di extraumano.
Per i teisti, infatti (e lo siamo un pò tutti, più o meno, data la comune origine culturale) la coscienza non sarebbe una semplice questione di sensazioni, controllo di sé e interazioni con l'ambiente, fino a costituire esperienza, conoscenza e raziocinio, ecc… ma sarebbe una questione di “anima” (!?)
In effetti, tu hai abbinato due parole cui, secondo me, si vogliono dare dei significati morali o spirituali che nella realtà non hanno, poiché anima deriva da animato, o viceversa: qualcosa che si muove; mentre coscienza vorrebbe indicare di essere vigili e consapevoli sulla realtà che ci circonda. Inserire la coscienza nella serie di valori rappresentati dall'etica, si può senz'altro fare, nessuno lo proibisce, ma è sempre una convenzione della società di appartenenza, e in cui la coscienza è differente per ognuno di noi oltre che per ogni etnia.
Citazione:
Comunque, sebbene l’indagine scientifica della mente sembri dimostrare che le manifestazioni coscienti dipendono da fenomeni biologici, una nostra tensione istintuale sembra ancora mantenere il vecchio dualismo cartesiano.
La “coscienza” è comunque sempre un fatto eminentemente personale, poichè personale, e non sociale o collettiva, è la responsabilità.
Diversamente sarebbe per la coscienza sociale e collettiva…che pure dovrebbe avere un senso…anzi sarebbe auspicabile.
Citazione:
Tentare di penetrare la coscienza di qualcuno sarebbe “manipolazione” e “violazione”, quasi un reato: solo chi ne abbia licenza o patente e autorizzazione lo può fare…tipo il sacerdote per i teisti o il terapeuta dedicato per i laici.
La coscienza è persino protetta dalla costituzione, tanto che
“l’obiezione di coscienza” è legalmente riconosciuta e quando questa viene opposta, oltre non si può andare…una specie di quinto emendamento della costituzione USA.
Mi sembra giusto, poiché alterare o violentare le coscienze significa alterare o violentare qualcosa che è unico, giacché formato da milioni di esperienze irripetibili.
Citazione:
Non che ci sia niente di male sul piano etico, ma credo che, così impostata, la questione non abbia niente di scientifico e che quindi, su questa strada, una "conoscenza oggettiva della coscienza" non abbia sbocco e non possa andare molto lontano: non si può sperimentare l'anima o scriverne l'algoritmo!
Possiamo invece sperare di capirci qualcosa se pensiamo lo “stato di coscienza” come risultanza di un processo biologico che si è evoluto, sia nelle varie specie che ci hanno preceduto, che in noi stessi: l’ideale sarebbe, come sopra accennato, giungere a definire una correlazione fra vari e successivi stati della mente/coscienza e corrispondenti stati fisico/neurali…e non è detto che qualcosa del genere non sia in corso: dalla macchina indagante emerge la coscienza!?
Insieme, infatti, si sono evolute strutture sempre più adeguate dell’l'organo cerebrale per funzioni ad hoc intese come sensazioni e capacità di autocontrollo coerente vigile e cosciente, in interazione continua con l’ambiente… per sfociare in esperienza, affettività, conoscenza, raziocinio...fino al costituire ed emergere, in noi umani, dell'astrazione della “mente” che potrebbe essere il corrispettivo laico “dell'anima teista”.

Su di un piano cartesiano la mente cosciente di sè, in relazione ad eventi interni/esterni, potrebbe estendersirsi fra le ordinate della consapevolezza e le ascisse della vigilanza.

Parlo di noi umani perché siamo noi a scrivere la storia e a fare scienza…certo sarebbe diverso se le conclusioni le traesse un team di scimpanzé!
Infatti non credo che possiamo arrogarci l’esclusiva della “coscienza di sé” sopra ogni altra specie.
Caro ulysse, come Il_Dubbio non vorrei ripetermi, ma l'ho già detto che sei sulla buona strada?
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Vecchio 29-02-2012, 00.27.24   #53
mioara_elena62
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

Citazione:
Originalmente inviato da ulysse
Temo che "spiegare" la "coscienza" senza alludere ad una origine e ad un contenuto (argomento) sia abastanza difficile: comunque di dove si origina e di che tratta la nostra coscienza? Cercherò si svolgere il tema!

Tempo intende (ma è solo mia interpretazione) che tutto sia un esplicazione di una memoria universale… anche le leggi di natura…come, ad esempio, il ripetersi ciclico delle stagioni…fino al giungere dell’autunno quando gli alberi “ricordano” di lasciar cadere le foglie...il non farlo rimorde...
La stessa legge di gravità che costringe l’acqua a scendere dalle montagne e costituire rivoli e fiumi, sarebbe “memoria” insita nelle molecole di H2O e prima ancora nei singoli atomi, nelle particelle, nel bosone di Higgs, ecc….ma ancora niente coscienza! Potenza della interpretazione!!!

Per quanto riguarda la vita, però, una memoria all’origine,(3 o 4 miliardi di anni fa) è stata essenziale…come, del resto, lo è ora.
Non certo un carattere della materia, o, all’opposto, una memoria neurale: intendo invece il RNA o il DNA (memorie/programmi genetici) senza le quali non ci sarebbe riproduzione e ripetizione delle specie, monocellulari o pluricellulari che siano.
Certo che la coscienza di un sé cosciente è roba molto più recente…forse questione, non di miliardi, ma solo di un qualche milione di anni o meno…tanto che ancor oggi non sappiamo bene di che parliamo.

Credo, comunque che tutto il pasticcio ed il discutere che si contrappone, derivi dal fatto che ci è difficile sfuggire all'idea che la parola "coscienza" implichi un significato etico...una sorta di guida per mantenerci in rotta eticamente oltre il raziocinio, addirittura, per i teisti, un qualcosa di extraumano.
Per i teisti, infatti (e lo siamo un pò tutti, più o meno, data la comune origine culturale) la coscienza non sarebbe una semplice questione di sensazioni, controllo di sé e interazioni con l'ambiente, fino a costituire esperienza, conoscenza e raziocinio, ecc… ma sarebbe una questione di “anima” (!?)

Quando, dopo aver commesso una marachella, non solo ci pentiamo...(e saremmo ancora in un ambito senso/raziocinante umano)..., ma diciamo che “ci rimorde la coscienza”...alludiamo, forse anche inconsciamente, a qualcosa che è oltre noi e di qui all'anima ed al suggerimento/disapprovazione del divino, fino a concepire il peccato, il passo è breve: il peccato è la macerazione dell’anima che la cattiva coscienza provoca!

Comunque, sebbene l’indagine scientifica della mente sembri dimostrare che le manifestazioni coscienti dipendono da fenomeni biologici, una nostra tensione istintuale sembra ancora mantenere il vecchio dualismo cartesiano.

La “coscienza” è comunque sempre un fatto eminentemente personale, poichè personale, e non sociale o collettiva, è la responsabilità.
Diversamente sarebbe per la coscienza sociale e collettiva…che pure dovrebbe avere un senso…anzi sarebbe auspicabile.

Tentare di penetrare la coscienza di qualcuno sarebbe “manipolazione” e “violazione”, quasi un reato: solo chi ne abbia licenza o patente e autorizzazione lo può fare…tipo il sacerdote per i teisti o il terapeuta dedicato per i laici.
La coscienza è persino protetta dalla costituzione, tanto che
“l’obiezione di coscienza” è legalmente riconosciuta e quando questa viene opposta, oltre non si può andare…una specie di quinto emendamento della costituzione USA.

Non che ci sia niente di male sul piano etico, ma credo che, così impostata, la questione non abbia niente di scientifico e che quindi, su questa strada, una "conoscenza oggettiva della coscienza" non abbia sbocco e non possa andare molto lontano: non si può sperimentare l'anima o scriverne l'algoritmo!

Possiamo invece sperare di capirci qualcosa se pensiamo lo “stato di coscienza” come risultanza di un processo biologico che si è evoluto, sia nelle varie specie che ci hanno preceduto, che in noi stessi: l’ideale sarebbe, come sopra accennato, giungere a definire una correlazione fra vari e successivi stati della mente/coscienza e corrispondenti stati fisico/neurali…e non è detto che qualcosa del genere non sia in corso: dalla macchina indagante emerge la coscienza!?

Insieme, infatti, si sono evolute strutture sempre più adeguate dell’l'organo cerebrale per funzioni ad hoc intese come sensazioni e capacità di autocontrollo coerente vigile e cosciente, in interazione continua con l’ambiente… per sfociare in esperienza, affettività, conoscenza, raziocinio...fino al costituire ed emergere, in noi umani, dell'astrazione della “mente” che potrebbe essere il corrispettivo laico “dell'anima teista”.

Su di un piano cartesiano la mente cosciente di sè, in relazione ad eventi interni/esterni, potrebbe estendersirsi fra le ordinate della consapevolezza e le ascisse della vigilanza.

Parlo di noi umani perché siamo noi a scrivere la storia e a fare scienza…certo sarebbe diverso se le conclusioni le traesse un team di scimpanzé!
Infatti non credo che possiamo arrogarci l’esclusiva della “coscienza di sé” sopra ogni altra specie.
Ciao! Secondo me la coscienza è percezione dell'Essere, che ha diversi livelli di percezione, mentale(informazioni), sensoriale(sensazioni) e quello fuori dalla mente e corpo. La propia percezione crea continuamente la vita ed il mondo.
mioara_elena62 is offline  
Vecchio 29-02-2012, 10.02.52   #54
Il_Dubbio
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

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Originalmente inviato da Tempo2011
Il_Dubbio, dal canto suo, continua a sperare di non doversi più ripetere, come se avesse esternato la verità ultima e definitiva, mentre, secondo me, ancora non è entrato nelle mie ipotesi interpretative, poiché parla di svuotare la coscienza di tutta la sua memoria, come se questa ne avesse una personale; mentre di unico, vi sono solo le esperienze che facciamo e i patrimoni che sono dentro di noi fin dalla nascita, ma da noi non accumulati. In pratica, sto parlando di quelle che sono le uniche memorie che abbiamo; ovvero: la fisica e la mnemonica. Ora, anch’io spero di non ripetermi ancora, perché poi si diventerebbe noiosi. In pratica, tutte le peculiarità che abbiamo, e che chiamiamo coscienza, l'intelligenza, dignità, spiritualità ecc. non è altro che un comportamento prodotto da milioni di esperienze che sono dentro di noi, e custodite in quell'ambito chiamato memoria.

Non voglio ripetermi, ma non voglio nemmeno che mi si metta in bocca cose che non ho detto.

La mia frase è questa:
se svuotassimo la coscienza della memoria e non rimanesse alcun che (ammesso che non rimanga alcun che) in senso contrario, non possiamo pensare di lasciare solo la memoria e pensare di aver dato alla coscienza una spiegazione.

Lo sto dicendo da un bel po' (cercando di farti ragionare) che quel che tu sembri affermare non c'entra nulla con questo argomento, tanto è vero che arrivi anche a interpretare malamente quel che scrivo. Questo può dipendere solo dal fatto che non segui il ragionamento.

P.s.
non l'ho scritto ancora, e per questo, anche per una maggiore comprensione di chi voglia approfondire, rendo noto un libro che lessi alcuni anni fa
di Daniel C. Dennett "Illusioni filosofiche sulla coscienza".
Quando lessi questo libro, avevo già approfondito, per mio conto, le "problematiche" sulla coscienza. Perchè ora aggiungo questo libro come approfondimento? Posso dire questo, Dennett arriva a conclusioni (seguendo alcuni ragionamenti per me poco soddisfacenti) che non condivido, ma la "base", ovvero le problematiche sulla coscienza, da cui parte, sono buone.
Quindi è un libro che consiglio, non per le conclusioni, ma per l'individuazione di alcuni aspetti problematici relativi alla coscienza.
A maggior ragione avendo constatato che è difficile (per molti) anche solo capire di cosa stiamo parlando.
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Vecchio 29-02-2012, 21.00.56   #55
ulysse
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

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Originalmente inviato da L'Unità
Ulysse, tu hai la certezza che ciò che chiamiamo coscienza sia un "effetto collaterale" dell'evoluzione: un illusione di avere un qualcosa di spirituale per guidare le nostre azioni, per mandare avanti e riprodurre la nostra macchina-corpo in una realtà tuttavia destinata alla morte dell'universo...
Ma, caro amico, tu hai la certezza che ciò che chiamiamo "coscienza" non sia una risultanza della evoluzione darwiniana?
Io credo, in effetti che di certezze "certe" non ve ne siano se non nei dogmi religiosi, che, appunto, sono solo "dogmi".

La scienza (il sapere umano) è in continua evoluzione e da millenni macina teorie su teorie: oggi le teorie valide (non verità inconfutabili, ma teorie valide falsificabili) a spiegare il micro/macro universo sono almeno 3...cioè: la teoria della evoluzione estedentesi al neodarvinismo, la relatività di Einstein, la teoria quantistica...e qualche altra ipotesi in nuce...non sostituiva, ma estensiva.

LA teoria evolutiva (per selezione naturale) è la più longeva: resiste dal 1850 circa ad interpretare eventi biologici al tempo di Darwin insospettabili. Mi pare e conforta che tale longevità sia un notevole punto a favore.

Ecco qundi che quando cerco di interpretare e spiegare/spiegarmi un qualche evento/fenomento mi riferisco non alla "impossibile, utopica certezza", ma all'umana maggior probabilità che la "scienza" (probabilistica fonte di sapere) pone al momento...per qunto ne so.
Il resto è improbabile opinione...forse.
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Vecchio 02-03-2012, 20.47.49   #56
ulysse
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

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Originalmente inviato da mioara_elena62
Ciao! Secondo me la coscienza è percezione dell'Essere, che ha diversi livelli di percezione, mentale(informazioni), sensoriale(sensazioni) e quello fuori dalla mente e corpo. La propria percezione crea continuamente la vita ed il mondo.
Amica mioara_elena62, ciao!
temo che il tuo "secondo me" abbia una corrispondenza scientifica assai improbabile... soprattutto quando accenni ad una percezione fuori dalla mente e dal corpo che crea non solo la vita, ma anche il mondo!
Creare il mondo! Mi pare un pò esagerato!
Non ci aveva già pensato qualcun altro?
Ma io sono solo un miscredente cinico!
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Vecchio 02-03-2012, 21.05.50   #57
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

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Il_Dubbio

Non voglio ripetermi, ma non voglio nemmeno che mi si metta in bocca cose che non ho detto.

La mia frase è questa:
se svuotassimo la coscienza della memoria e non rimanesse alcun che (ammesso che non rimanga alcun che) in senso contrario, non possiamo pensare di lasciare solo la memoria e pensare di aver dato alla coscienza una spiegazione.

Lo sto dicendo da un bel po' (cercando di farti ragionare) che quel che tu sembri affermare non c'entra nulla con questo argomento, tanto è vero che arrivi anche a interpretare malamente quel che scrivo. Questo può dipendere solo dal fatto che non segui il ragionamento.
Ripetendo il tuo stesso concetto, il mio pensiero è questo: se noi svuotassimo "completamente" la coscienza dalla memoria, semplicemente, a mio modo di vedere non esisterebbe la coscienza, punto e basta. Come ho sempre scritto, e suggerito da ulysse, è molto difficile poter parlare di coscienza, d’intelligenza ecc. se prima non individuiamo da cosa sia formata; e questo, prima ancora parlare della sua funzione. Perciò, non puoi affermare che quello da me affermato non centri con il discorso, poiché, secondo me, ne è il perno centrale. Ed è questo su cui non riesco a farti ragionare. Per finire, tutti i discorsi, ragionamenti, ipotesi e speculazioni, inserite in questo campo, non potranno arrivare mai a nessuna conclusione se prima non troviamo la matrice che ha formato la coscienza, proprio perché questa è una peculiarità che è apparsa alla luce milioni di anni dopo che è apparsa la vita e la memoria.
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Vecchio 03-03-2012, 00.27.19   #58
Il_Dubbio
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

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Ripetendo il tuo stesso concetto, il mio pensiero è questo: se noi svuotassimo "completamente" la coscienza dalla memoria, semplicemente, a mio modo di vedere non esisterebbe la coscienza, punto e basta. Come ho sempre scritto, e suggerito da ulysse, è molto difficile poter parlare di coscienza, d’intelligenza ecc. se prima non individuiamo da cosa sia formata; e questo, prima ancora parlare della sua funzione. Perciò, non puoi affermare che quello da me affermato non centri con il discorso, poiché, secondo me, ne è il perno centrale. Ed è questo su cui non riesco a farti ragionare. Per finire, tutti i discorsi, ragionamenti, ipotesi e speculazioni, inserite in questo campo, non potranno arrivare mai a nessuna conclusione se prima non troviamo la matrice che ha formato la coscienza, proprio perché questa è una peculiarità che è apparsa alla luce milioni di anni dopo che è apparsa la vita e la memoria.

Va bhe... ma allora lo fai apposta?

Io ti ho più volte chiesto di dimostrarmi che, facendo il ragionamento al contrario, ottieni lo stesso risultato. Ti ho proposto decine di esempi contrari per farti capire che quel che dici è errato, ma tu nemmeno li tieni presente per una controdeduzione.
Non so se hai presente la prova del 9. Un risultato, che hai ottenuto dopo una moltiplicazione ( o qualsiasi altra operazione), se risultasse negativo dopo la prova del 9 indicherebbe che deve essere senz'altro errato.
Tu mi stai continuado a proporre l'operazione con un risultato, io invece ti sto chiedendo di provarlo. Come mia buona volontà al dialogo, ti ho mostrato molte volte che il risultato che ottieni è errato; per farlo ho usato molte "prove del 9"!!! Basta andare indietro e rileggere quel che ho scritto.

Rimaniamo all'ultimo però, perchè è più semplice:
se svuotassimo la coscienza della memoria e non rimanesse alcun che (ammesso che non rimanga alcun che) in senso contrario, non possiamo pensare di lasciare solo la memoria e pensare di aver dato alla coscienza una spiegazione.


Tenta quindi una controdeduzione, se ci riesci. Altrimenti lascia perdere!
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Vecchio 03-03-2012, 12.05.02   #59
mioara_elena62
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Riferimento: Cos'è la coscienza?

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Amica mioara_elena62, ciao!
temo che il tuo "secondo me" abbia una corrispondenza scientifica assai improbabile... soprattutto quando accenni ad una percezione fuori dalla mente e dal corpo che crea non solo la vita, ma anche il mondo!
Creare il mondo! Mi pare un pò esagerato!
Non ci aveva già pensato qualcun altro?
Ma io sono solo un miscredente cinico!
Ciao!!! Tu mi sei caro, quanto io sono cara a me stessa. La mia affermazione arriva dalla nia esperienza ed il mio sperimentare. Però, se la vogliamo mettere dal punto di vista scientifico, la fisica quantista rivella una MATRIX DIVINA dentro e fuori di noi, che ci fa, creatori dell'esperienza di vita ed innevitabilmente del mondo. Permetto, di essere solo un essere umano, che sperimenta la vita, in modo consapevolle...ben consapevolle anche dalla mia esperienza di inconsapevolezza e tutto ciò, non grazie alla scienza, e tanto meno a qualche religione o guru spirituale con qualche tecnica offerta. Un abbraccio, che arriva dalla mia convinzione che mette in armonia mente ed anima.
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Vecchio 03-03-2012, 13.32.35   #60
Tempo2011
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Il_Dubbio

Va bhe... ma allora lo fai apposta?

Io ti ho più volte chiesto di dimostrarmi che, facendo il ragionamento al contrario, ottieni lo stesso risultato. Ti ho proposto decine di esempi contrari per farti capire che quel che dici è errato, ma tu nemmeno li tieni presente per una controdeduzione.
Non so se hai presente la prova del 9. Un risultato, che hai ottenuto dopo una moltiplicazione ( o qualsiasi altra operazione), se risultasse negativo dopo la prova del 9 indicherebbe che deve essere senz'altro errato.
Tu mi stai continuado a proporre l'operazione con un risultato, io invece ti sto chiedendo di provarlo. Come mia buona volontà al dialogo, ti ho mostrato molte volte che il risultato che ottieni è errato; per farlo ho usato molte "prove del 9"!!! Basta andare indietro e rileggere quel che ho scritto.

Rimaniamo all'ultimo però, perchè è più semplice:
se svuotassimo la coscienza della memoria e non rimanesse alcun che (ammesso che non rimanga alcun che) in senso contrario, non possiamo pensare di lasciare solo la memoria e pensare di aver dato alla coscienza una spiegazione.

Tenta quindi una controdeduzione, se ci riesci. Altrimenti lascia perdere!
E' vero! Hai ragione che sono duro a comprendere, però, normalmente, dopo ripetute spiegazioni, riesco a interpretare le varie logiche concettuali che si portano. A quanto pare, però, con te non riesco a far quadrare il cerchio. A tale motivo invito qualcuno del forum che conosce il mio e il tuo pensiero, avendoci letto, (ulysse, Giorgiosan e altri) se si riesce, con altre parole, a farmi comprendere quello che vuoi affermare; poiché dopo averti riletto, ancora rimango della convinzione che sia tu a non comprendere il mio punto di vista. Posso sbagliarmi, per questo chiedo l'aiuto di chi ci legge.
In pratica: che cosa vuole significare l'ultimo intervento del IL_Dubbio? Ovvero, se io affermo che la coscienza può esistere grazie alle esperienze che sono nell'archivio della memoria, che cosa otterrei se la svuotassi di tutto quell’archivio, se non la sua scomparsa?

Ultima modifica di Tempo2011 : 04-03-2012 alle ore 03.28.22.
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