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Vecchio 24-07-2007, 14.26.42   #1
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Giovanni Allevi

Molti l'hanno definito il Mozart contemporaneo, ma lui, sentito questo accostamento, ha detto: "Troppo noioso, meglio Chopin".

Alcune delle sue melodie, al confine con la musica classica, sono state scelte da Spike Lee per la pubblicità della BMW e dalla Fiat nel recente spot per la nuova cinquecento.

Ascoltarlo è un piacere senza fine: le melodie che ha scovato nell'infinito universo musicale trasportano verso una dimensione di ineffabile leggerezza e bellezza.

Siamo davanti ad un grande. Uno mai banale nemmeno quando parla. Uno che, pensate, non ha il pianoforte in casa. Non gli serve. Gli basta solo un pentagramma su cui scaricare la sua musica, tratta dalle remote lande dell'ispirazione...

Il suo ultimo concerto in Piazza Duomo a Milano ha mandato in visibilio migliaia di persone, giovani e meno giovani, incantati da quel virtuosismo che regala emozioni senza fine...
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 05-09-2007, 16.55.06   #2
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Riferimento: Giovanni Allevi

Visto che non avete raccolto, vi consiglio di andarlo a vedere al MTV day del 15 settembre a Roma e poi mi sapete dire...
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 11-09-2007, 20.34.05   #3
Leni
Ma dov'è l'universo...
 
L'avatar di Leni
 
Data registrazione: 11-09-2007
Messaggi: 8
Riferimento: Giovanni Allevi

Giovanni Allevi... altrove si "ammazzano di botte", chi in sua difesa, chi contro di lui.
Io personalmente l'ho suonato, l'ho comperato, l'ho ascoltato. Compone quella che lui definisce "musica classica contemporanea", un miscuglio fra jazz e classica. Ad oggi ha pubblicato 4 cd, inizialmente fresco di conservatorio scriveva studi, fughe e pezzi "seri", intendo dire, con sostanza. Pian piano si è semplificato maggiormente, poche note, poco accompagnamento...
Questo secondo me è avvenuto perchè
1) tendenze musicali attuali: MINIMALISMO. Ossia scrivi poco, poche note, e ripeti sempre lo stesso tema, con piccole variazioni. Dicono che così il pubblico è incuriosito dalla nota che seguirà per esempio tutta una lunga serie di LAAAAA ripetuti lentamente (...... io personalmente dormo )
2) ragioni commerciali e di vendibilità. Scrive musica ORECCHIABILE, facile da capire, da ascoltare, immediata.

Comunque sia, potrebbe essere visto anche come un pregio, scrivere musica per pianoforte semplice e coinvolgente oggi, dato che i bambini, i ragazzini, sono attirati e desiderano poi suonarla anche loro. Che può forse anche andare bene per iniziare...
Quindi questo signore qui vendeeeeeeeeeeeeeeee

Il fatto di non avere il pianoforte a casa, beh, non è difficile imparare un pezzo (scritto da sè) a memoria. Anche con la musica classica lo si fa. Solo che poi deve essere perfezionata e riperfezionata e studiata ancora, invece per le qualità pianistiche di Allevi io ho un sacco di dubbi....

Anni fa andava di moda un certo signor Clayderman, pianista, che diciamo rivisitava i temi più orecchiabili della classica e ne scriveva di nuovi. Affascinante, soprattutto affascinante, ha venduto un sacco di dischi, ma oggi... dov'è finito? E lo stesso io credo valga per Allevi, capelli ricciolini ribelli, jeans, scarpette da ginnastica... assomiglia molto ad un ragazzo come ne vediamo tanti per la strada. E dico, ben venga finchè attira i ragazzi alla musica classica. Ma io tutta sta folla oceanica in suo onore proprio non ce la vedo, comunque, c'è.
Leni is offline  
Vecchio 12-09-2007, 10.57.28   #4
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Riferimento: Giovanni Allevi

Citazione:
Originalmente inviato da Leni
Giovanni Allevi... altrove si "ammazzano di botte", chi in sua difesa, chi contro di lui.
Io personalmente l'ho suonato, l'ho comperato, l'ho ascoltato. Compone quella che lui definisce "musica classica contemporanea", un miscuglio fra jazz e classica. Ad oggi ha pubblicato 4 cd, inizialmente fresco di conservatorio scriveva studi, fughe e pezzi "seri", intendo dire, con sostanza. Pian piano si è semplificato maggiormente, poche note, poco accompagnamento...
Questo secondo me è avvenuto perchè
1) tendenze musicali attuali: MINIMALISMO. Ossia scrivi poco, poche note, e ripeti sempre lo stesso tema, con piccole variazioni. Dicono che così il pubblico è incuriosito dalla nota che seguirà per esempio tutta una lunga serie di LAAAAA ripetuti lentamente (...... io personalmente dormo )
2) ragioni commerciali e di vendibilità. Scrive musica ORECCHIABILE, facile da capire, da ascoltare, immediata.

Comunque sia, potrebbe essere visto anche come un pregio, scrivere musica per pianoforte semplice e coinvolgente oggi, dato che i bambini, i ragazzini, sono attirati e desiderano poi suonarla anche loro. Che può forse anche andare bene per iniziare...
Quindi questo signore qui vendeeeeeeeeeeeeeeee

Il fatto di non avere il pianoforte a casa, beh, non è difficile imparare un pezzo (scritto da sè) a memoria. Anche con la musica classica lo si fa. Solo che poi deve essere perfezionata e riperfezionata e studiata ancora, invece per le qualità pianistiche di Allevi io ho un sacco di dubbi....

Anni fa andava di moda un certo signor Clayderman, pianista, che diciamo rivisitava i temi più orecchiabili della classica e ne scriveva di nuovi. Affascinante, soprattutto affascinante, ha venduto un sacco di dischi, ma oggi... dov'è finito? E lo stesso io credo valga per Allevi, capelli ricciolini ribelli, jeans, scarpette da ginnastica... assomiglia molto ad un ragazzo come ne vediamo tanti per la strada. E dico, ben venga finchè attira i ragazzi alla musica classica. Ma io tutta sta folla oceanica in suo onore proprio non ce la vedo, comunque, c'è.

Grazie del ricco contributo, molto più esperto di un profano come me.

A me piace ascoltarlo, ma non posso giudicarlo con la tua stessa cognizione di causa.
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 25-09-2007, 20.46.26   #5
nuvola^
silenzio-sa
 
L'avatar di nuvola^
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 146
Riferimento: Giovanni Allevi

Non comprendo come la semplicità e la chiarezza possano essere un difetto.
Io trovo Allevi assolutamente coinvolgente dal punto di vista emotivo; e non è una strada che passa solo per la *semplicità.
nuvola^ is offline  
Vecchio 05-10-2007, 09.31.25   #6
pallina
...il rumore del mare...
 
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
Riferimento: Giovanni Allevi

Per me G. Allevi, con tutto il rispetto parlando, copia alla grande Ludovico Einaudi che, in assoluto, preferisco.
Di Allevi ho comprato "Joy" ma penso che non ne acquisterò altri mentre ho tutti i cd di Einaudi. La prima volta che l'ho sentito è stato per caso, guardando il film "Luce dei miei occhi". Mi ero sorbita tutti i titoli di coda per poter scoprire l'autore della colonna sonora.
pallina is offline  
Vecchio 05-10-2007, 14.30.14   #7
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Riferimento: Giovanni Allevi

Citazione:
Originalmente inviato da pallina
Per me G. Allevi, con tutto il rispetto parlando, copia alla grande Ludovico Einaudi che, in assoluto, preferisco.
Di Allevi ho comprato "Joy" ma penso che non ne acquisterò altri mentre ho tutti i cd di Einaudi. La prima volta che l'ho sentito è stato per caso, guardando il film "Luce dei miei occhi". Mi ero sorbita tutti i titoli di coda per poter scoprire l'autore della colonna sonora.


A me, pallina, piacciono entrambi. Tu dici che copia Einaudi?

Non so, a me Einaudi dà sensazioni diverse rispetto ad Allevi.
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 06-10-2007, 10.36.35   #8
pallina
...il rumore del mare...
 
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
Riferimento: Giovanni Allevi

Citazione:
Originalmente inviato da vagabondo del dharma
A me, pallina, piacciono entrambi. Tu dici che copia Einaudi?

Non so, a me Einaudi dà sensazioni diverse rispetto ad Allevi.



Io preferisco Einaudi perchè il suo modo di suonare, le immagini che scaturiscono in me mentre lo ascolto, sono in assoluto molto più coinvolgenti di quelle che provo nel sentire Allevi.

Fare paragoni con Mozart o Chopin, poi, a me sembra un pò fuori luogo: quella è ALTRA musica.....non solo con la A maiuscola. Mi chiedo se lui suonasse Chopin chissà se riscuoterebbe lo stesso successo....

Il primo cd di Einaudi che ho comprato - Le Onde - faceva parte di una collezione "Ambient" di Repubblica.
All'interno si trovano queste parole scritte dall'autore:

Le Onde

"Se fosse una storia sarebbe ambientata sul lungomare di una spiaggia lunghissima.
Una spiaggia senza inizio e senza fine.
La storia di un uomo che cammina lungo questa riva e forse non incontra mai nessuno.
Il suo sguardo si sofferma ogni tanto ad osservare qualche oggetto o frammento portato dal mare, le impronte di un granchio, un gabbiano solitario.
Il paesaggio è sempre la sabbia, il cielo, qualche nuvola, il mare.
Cambiano solo le onde, sempre uguali e sempre diverse, più piccole, più grandi, più corte, più lunghe."

Quando io sono al mare spesso lo ascolto, soprattutto quando la stagione finisce, d'inverno....

......

Ma tu hai ascoltato Roberto Cacciapaglia? Il suo "Incontri con l'anima" merita.....
pallina is offline  
Vecchio 25-12-2007, 22.29.44   #9
marcogiannone
Ospite
 
Data registrazione: 17-01-2007
Messaggi: 14
Riferimento: Giovanni Allevi

ragazzi non scherziamo!! Allevi ha delle belle idee e un buon senso musicale! ma è stato anche un tantino sopravvalutato! piano con i paragoni illustri!
marcogiannone is offline  
Vecchio 25-04-2008, 13.20.27   #10
Mariantonietta
Ospite
 
Data registrazione: 24-04-2008
Messaggi: 13
Riferimento: Giovanni Allevi

Ludovico Einaudi ha lanciato Allevi quasi quanto Muti, oso dire. Ma non lo supera.
Secondo voci corridoio, Allevi si è buttato troppo a capofitto nel mercato . Mi sono fatta una idea di entrambi sebbene non li abbia potuti ascoltare dal vivo (vivo al Sud e non mi risulta siano mai venuti più giù di Roma). Tuttavia li ascolto (e ricevo informazioni anche da una mia amica milanese che frequenta Einaudi e i suoi concerti. )
Tramite il "podcast" di "Rai International" ho ascoltato una intervista corposa rivolta a Giovanni Allevi.Sono rimasta perplessa da due dati:
1)sbandiera ( veri o presunti ) attacchi di panico.
2)l'esegesi del suo disagio deriverebbe da troppa energia.Ora chi ha un minimo di conoscenza dei quei dinamismi e della loro eziologia diffida questa interpretazione. Sarà verità quella dell'intervista oppure politica personale per coprire "defaillance" avvenute? La sua semplicità la intuisco esibita, un "look" per accattivarsi il pubblico dei giovani.Ma forse mi sbaglio.
Salute a tutti
Mariantonietta is offline  

 



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