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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 30-12-2006, 16.38.01   #1
Spaceboy
...cercatore...
 
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Due Italie.

Mi sfugge qualcosa...

Classifica sulla qualità della vita , classifica del PIL prodotto dai comuni, classifiche ecoambientali, classifiche sull'occupazione, sulla scolarità, sulle città a misura di bambino, sulle infrastrutture, sui servizi sanitari, sull'efficienza della pubblica amministrazione...

...le città del sud sono lontanissime e in coda a queste classifiche, rispetto a quelle del centro-nord...

...ieri tre casi evidenti di malasanità a Palermo...

...perchè così tanto divario...

...mentalità? Mafia? Eredità borbonica? Roma ladrona?

...cosa manca al sud?



P.S.: io sono un polentone, ma non un leghista eh!
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Vecchio 30-12-2006, 18.20.37   #2
Mr. Bean
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Riferimento: Due Italie.

Io ho letto da qualche parte che il Sud dell'Italia è stato volutamente dato in pasto alle varie mafie, dagli americani, subito dopo la fine della II guerra mondiale. Percé questo? Perché serviva a contrastare il comunismo che in Italia, più ancora che in altri paesi europei avrebbe potuto attecchire.
Credo però che l'Italia sia una contraddizione unica, un contrasto unico. Infatti, in un altro Paese, non ci sarebbe stato il voltafaccia che avenne nel 1943. Sarebbe stato o tutto di qui o tutto di lì, da subito e fino in fondo alla guerra (ammesso che vi entrasse). Dalla caduta dell'Impero Romano, l'Italia non è più esistita. E' sempre stata in balia dei popoli barbari di ogni nazione. Il fatto che il nord fosse stato colonizzato da Astroungarici e Francesi, mentre il sud da Spagnoli, ha fatto sì che vi fossero due italie distinte. Con le conseguenze del caso.
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Vecchio 30-12-2006, 21.52.49   #3
Patri15
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Riferimento: Due Italie.

Citazione:
Originalmente inviato da Mr. Bean
Io ho letto da qualche parte che il Sud dell'Italia è stato volutamente dato in pasto alle varie mafie, dagli americani, subito dopo la fine della II guerra mondiale. Percé questo? Perché serviva a contrastare il comunismo che in Italia, più ancora che in altri paesi europei avrebbe potuto attecchire.
Credo però che l'Italia sia una contraddizione unica, un contrasto unico. Infatti, in un altro Paese, non ci sarebbe stato il voltafaccia che avenne nel 1943. Sarebbe stato o tutto di qui o tutto di lì, da subito e fino in fondo alla guerra (ammesso che vi entrasse). Dalla caduta dell'Impero Romano, l'Italia non è più esistita. E' sempre stata in balia dei popoli barbari di ogni nazione. Il fatto che il nord fosse stato colonizzato da Astroungarici e Francesi, mentre il sud da Spagnoli, ha fatto sì che vi fossero due italie distinte. Con le conseguenze del caso.

Anch'io l'ho letto da qualche parte, anzi da più parti - non so se internet o su qualche libro.
Non sono leghista, ma visitando le regioni del Sud, ci si rende conto di differenze abissali e non solo culturali (anche nel DNA? )

[CODE]..mentalità? Mafia? Eredità borbonica? Roma ladrona?[/CODE]

Penso che l'elenco postato da Spaceboy sia abbastanza completo.
Patri15 is offline  
Vecchio 31-12-2006, 14.16.53   #4
Weyl
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Riferimento: Due Italie.

Citazione:
Originalmente inviato da Patri15
Anch'io l'ho letto da qualche parte, anzi da più parti - non so se internet o su qualche libro.
Non sono leghista, ma visitando le regioni del Sud, ci si rende conto di differenze abissali e non solo culturali (anche nel DNA? )

[CODE]..mentalità? Mafia? Eredità borbonica? Roma ladrona?[/CODE]

Penso che l'elenco postato da Spaceboy sia abbastanza completo.

Sottolineate di non essere leghisti, ma a me pare che qualche opinione loro sia un po' "entrata", forse per osmosi, tra i punti di vista di tantissimi italiani del nord.
Io vi inviterei a considerare un'altra differenza.
Se considerate più la mentalità e l'indole, e persino le tendenze micro e macroeconomiche, l'Italia parrebbe più opportunamente divisa "sagittalmente"che "trasversalmente".
Trovo molte più affinità tra le regioni e i popoli ad "est", così come tra regioni e popoli ad "ovest", piuttosto che nel nord rispetto al sud.
Le varie mafie sono tutte ad ovest e, dove non ci sono, come in toscana o piemonte, vi è una solida tradizione massonica, la quale non opera, nè ha mai operato in modo troppo dissimile, prima che le mafie si organizzassero in termini di criminalità comune.
Il cosiddetto "miracolo" veneto, così come la ricchezza romagnola, strutturate economicamente in modo simile, si è da tempo diffusa alle marche e sta scendendo, pian pianino agli abruzzi, procedendo lentamente verso sud.
I problemi di città come Genova e Napoli, oppure Palermo, con le dovute distinzioni in termini di ricchezza, sembrano ugualmente irrisolvibili, strutturali e cronici, altrettanto irreversibili ed irredimibili: tutte queste città hanno quartieri impraticabili da dove la legalità è definitivamente espulsa.
Persino Torino, per certi versi, condivide lo stesso tipo di problemi.
Non è così a Venezia, ma neanche a Ravenna, Ancona, Pescara: ed anche Bari o Brindisi non hanno quartieri simili alla Sanità napoletana, lo zen, palermitano o San Salvario a Torino.
Inoltre, paiono tutte città "duttili", ossia in grado di modificarsi uniformemente nel tempo.
Anche la sostanziale mitezza e laboriosità delle popolazioni muta di poco scendendo da Vicenza a Lecce, Trieste e Foggia.

Ignoro, insomma, i dati cui fate riferimento, ma parlo per esclusive impressioni personali: le popolazioni dell'ovest sono molto più chiuse ed "ispide", mentre assai più aperte e naturalmente gentili sembrano quelle dell'est.
Persino i dialetti sono più "morbidi" da una parte e più "duri" dall'altra.
Qualcuno è d'accordo con me?
Weyl is offline  
Vecchio 31-12-2006, 19.02.10   #5
Patri15
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Riferimento: Due Italie.

Citazione:
Originalmente inviato da Weyl
Sottolineate di non essere leghisti, ma a me pare che qualche opinione loro sia un po' "entrata", forse per osmosi, tra i punti di vista di tantissimi italiani del nord.
Io vi inviterei a considerare un'altra differenza.
Se considerate più la mentalità e l'indole, e persino le tendenze micro e macroeconomiche, l'Italia parrebbe più opportunamente divisa "sagittalmente"che "trasversalmente".
Trovo molte più affinità tra le regioni e i popoli ad "est", così come tra regioni e popoli ad "ovest", piuttosto che nel nord rispetto al sud.
Le varie mafie sono tutte ad ovest e, dove non ci sono, come in toscana o piemonte, vi è una solida tradizione massonica, la quale non opera, nè ha mai operato in modo troppo dissimile, prima che le mafie si organizzassero in termini di criminalità comune.
Il cosiddetto "miracolo" veneto, così come la ricchezza romagnola, strutturate economicamente in modo simile, si è da tempo diffusa alle marche e sta scendendo, pian pianino agli abruzzi, procedendo lentamente verso sud.
I problemi di città come Genova e Napoli, oppure Palermo, con le dovute distinzioni in termini di ricchezza, sembrano ugualmente irrisolvibili, strutturali e cronici, altrettanto irreversibili ed irredimibili: tutte queste città hanno quartieri impraticabili da dove la legalità è definitivamente espulsa.
Persino Torino, per certi versi, condivide lo stesso tipo di problemi.
Non è così a Venezia, ma neanche a Ravenna, Ancona, Pescara: ed anche Bari o Brindisi non hanno quartieri simili alla Sanità napoletana, lo zen, palermitano o San Salvario a Torino.
Inoltre, paiono tutte città "duttili", ossia in grado di modificarsi uniformemente nel tempo.
Anche la sostanziale mitezza e laboriosità delle popolazioni muta di poco scendendo da Vicenza a Lecce, Trieste e Foggia.

Ignoro, insomma, i dati cui fate riferimento, ma parlo per esclusive impressioni personali: le popolazioni dell'ovest sono molto più chiuse ed "ispide", mentre assai più aperte e naturalmente gentili sembrano quelle dell'est.
Persino i dialetti sono più "morbidi" da una parte e più "duri" dall'altra.
Qualcuno è d'accordo con me?

Se i leghisti non fossero leggermente poco credibili nelle loro manifestazioni, nelle loro attuali proposte (ne hanno?) ecc.. , per intenderci al tempo di Miglio,
ora come ora ri-prenderei in considerazione il discorso delle federazioni.

Perchè è indubbio che il Nord si accolla il peso, il malfunzionamento del Sud.
Alla fine chi paga le tasse: i napoletani? ho seri dubbi. E' vero che da Roma non si sono sprecati a migliorare la situazione disastrosa della Campania, ma non si capisce il motivo per cui debbono essere i cittadini onesti a pagare tutto (riconosco di dire le solite cose ..).

Ciò che dice Weyl sulla divisione sagittale non mi trova se non in parte d'accordo: per esempio, il paragone fra la laboriosità di un vicentino e quella di un foggiano mi sembra eccessivo; mentre è vero che ad est si trovano persone più gentili, anche nella parlata.

Andando a vedere da vicino, ogni regione ha una cultura diversa dall'altra: già tra l'Emilia e la Toscana, confinanti, ci sono differenze.

Non è il mio un discorso politico, ma considerazioni buttate giù in fretta che potrebbe essere interessante rivedere insieme.

Certo Weyl sei davvero grande, mitico:

[CODE]Sottolineate di non essere leghisti, ma a me pare che qualche opinione loro sia un po' "entrata", forse per osmosi, tra i punti di vista di tantissimi italiani del nord.[/CODE]

Anche questo è vero!!!

Ciao a tutti e BUON NUOVO ANNO!
Patri15 is offline  
Vecchio 31-12-2006, 21.47.15   #6
Mary
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Riferimento: Due Italie.

Il Sud è in mano alle organizzazioni mafiose. Questo è già un disincentivo a qualsiasi crescita. E' come un verme solitario dentro un organismo. Una sanguisuga, un parassita che lo Stato non ha intenzione alcuna di debellare.

Non può farlo visto che è strumento essenziale per la sopravvivenza dei parassiti. Fa le leggi su misura contro gli onesti in generale.

Se non c'è lavoro è più facile il reclutamento di manovalanza bassa.
Con gli anni la gente si rassegna, tira avanti, si sente impotente.
Se apri un negozio devi pagare le tasse allo Stato e ai "protettori".

Il Sud da decenni e decenni è un ottimo riciclaggio di denaro pubblico. Si danno milioni di euro ad una azienda per incentivare la crescita ma quei soldi prendono subito altre strade e dopo qualche anno l'azienda fallisce e se ne riapre un'altra e via altri incentivi. E nessuno prende provvedimenti perchè quei soldi da qualche parte vanno a finire, e non certo nelle tasche degli onesti cittadini.

L'impoverimento del Sud è costante e inarrestabile, i giovani devono andare al Nord per trovare lavoro e tra affitto e cibo lasciano quasi tutto quello che guadagnano.
Stavamo meglio quando stavamo peggio, recito un motto. Sì, io lo posso affermare tranquillamente.

Quarant'anni fa i capifamiglia emigravano al Nord o in Germania per mantenere la famiglia, oggi sono i pensionati a mantenere figli e nipoti. I giovani più in gamba se ne vanno e rinforzano l'economia nordica.

Se non verranno fatte leggi che impediscano VERAMENTE il proliferare della delinquenza noi saremo nei guai ma anche per gli altri non ci sarà da ridere.

Mary
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Vecchio 01-01-2007, 09.03.09   #7
Carlo Forin
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Ho studiato il problema del Mezzogiorno dal 1968, di come l'unità d'Italia abbia scatenato lo sviluppo industriale del Nord e il brigantismo al Sud degenerato in mafia. L'idiota che abbiamo alimentato negli ultimi decenni al Nord (Bossi) bilancia il pescivendolo rivoltoso del Sud (Masaniello). Adesso che abbiamo bilanciato gli idioti e siamo pari in idiozia, potremmo indagare sulle soluzioni intelligenti possibili.
Gli amici italiani del Sud (lasciamo stare le baggianate est-ovest, umori astorici che non portano che confusione), che non credono che i poteri anti-Stato siano eterni, provino ad indagare quali connivenze portino a durate infinite i lavori pubblici, che si trasformano in erogazioni pubbliche a COSA NOSTRA, o ndrangheta, o camorra, o sacra corona unita o altro di 'particulare contro il generale'.
I magistrati indagatori, i giudici, i poliziotti che sono morti per far cambiare la guida dello Stato nel Sud hanno mostrato la strada. Non molliamola!
Carlo Forin is offline  
Vecchio 01-01-2007, 20.29.42   #8
dany83
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Classifica sulla qualità della vita , classifica del PIL prodotto dai comuni, classifiche ecoambientali, classifiche sull'occupazione, sulla scolarità, sulle città a misura di bambino, sulle infrastrutture, sui servizi sanitari, sull'efficienza della pubblica amministrazione...

...le città del sud sono lontanissime e in coda a queste classifiche, rispetto a quelle del centro-nord...

...ieri tre casi evidenti di malasanità a Palermo...

...perchè così tanto divario...

...mentalità? Mafia? Eredità borbonica? Roma ladrona?

...cosa manca al sud?



P.S.: io sono un polentone, ma non un leghista eh!


sulle classifiche del PIL prodotto dai comuni, classifiche ecoambientali, classifiche sull'occupazione, sulla scolarità, sulle città a misura di bambino, sulle infrastrutture, sui servizi sanitari, sull'efficienza della pubblica amministrazione siamo daccordo che il nord è più avanti,ma sulla qualità della vita non sarei così sicuro...cosa si intende per qualità della vita?
dany83 is offline  
Vecchio 02-01-2007, 01.31.44   #9
acquario69
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Riferimento: Due Italie.

...cosa si intende per qualità della vita?[/quote]

di sicuro non alzarsi alle 5 del mattino per rimanere intrappolati nel traffico per almeno un paio di ore,dopo avere fatto qualche decina di chilometri per arrivare al posto di lavoro,stare dentro un ufficio o un luogo chiuso per piu di otto ore al giorno mentre ce qualcuno che ti dice quello che devi fare magari sapendo che e' pure sbagliato senza avere la possibilita di metterci del tuo per contribuire a migliorare le cose..arrivare a casa stressato,mangiare cosi tanto perche lo dobbiamo fare senza avere il tempo e il gusto di assaporare le cose,ingurgitandole come un imbuto,mettersi davanti la televisione e sorbire programmi tipo porta a porta,ballando con le stelle,varie fiction,il grande fratello...e fare il conto alla rovescia per quando si avra la possibilita di avere non piu di 15 giorni di vacanza l'anno,magari scegliendo una localita lontanissima ma esotica,cosi per dire agli amici,anchio sono stato li! dove pero ci sono tutti i comfort possibili e immaginabili,ossia la palestra,il tennis,la sauna,insomma tutte quelle attivita che di solito si usano fare durante i 350 giorni prima di andare in vacanza cosi da non rendersi conto che non cera bisogno di fare tutti quei chilometri,visto che le stesse identiche cose da fare erano a poche centinaia di metri da casa tua...allora chissa forse fanno bene quelli del sud che stanno seduti al bar a prendere il sole o a fare una chiacchierata con gli amici in completo ozio,una partita a carte o una semplice passeggiata
acquario69 is offline  
Vecchio 02-01-2007, 04.46.24   #10
Lucio Musto
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Riferimento: Due Italie.

Che tra nord e sud, e che tra est ed ovest ci siano differenze, ed anche profonde, come è stato rilevato, è indiscutibile.

Andando a sbirciare nella storia. quella recente dll'ultimo secolo e mezzo e quella più remota dal tempo dei Comuni in poi (prima forse non andrei) le spiegazioni si trovano, e le colpe non sono così ben attribuibili come vorrebbero i patrioti delle singole fazioni.

Ma scoprire queste cose è puro diletto culturale. Parlarne, sterile dialettica.

Dobbiamo augurarci solo che nord, sud, est, ovest... e tanti, tanti altri si rendano ben conto che non c'è, a breve, altra soluzione possibile che l'integrazione, la collaborazione attiva e proficua fra tutti, siciliani e belgi, spagnoli e rumeni.

Perché che ci piaccia o no... qui o si fa l'Europa, o si muore!
Lucio Musto is offline  

 



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