Credo che il divertimento puro, la felicità non esista. Però ci fa bene e ci fa tirare avanti credere che essa esista... altrimenti si deve vivere, come il nostro Leopardi, in maniera titanica. La vita sociale serve ad andare avanti nella vita senza troppi pesi e sofferenze che se no ci opprimerebbero. Tuttavia quando non è possibile uscire ad esempio il sabato sera, allora forse sarebbe meglio concentrarsi nell'otium come lo intendevano i latini, come lo intendeva Seneca. otium & negotium devono essere equilibrate nella nostra vita, altrimenti è una vita spesa male.

Condivido.
Ho alle mie spalle più di mille messaggi solo in questo forum. E vi assicuro che con il tempo i temi si ripetono (ciclicamente).

Non che quanto tu (qwerty) abbia riportato non sia importante, ma non mi intriga momentaneamente affrontare il discorso.

(Questo non vi vienta di affrontarlo).

Passando ad altro:

Che è? Mi ribatti con una citazione da un'altra canzone (Dipende, di Jarabe De Palo), dopo che io ho risposto con Jovanotti?
Ovvio che dipende, da punto guardi il mondo, tutto dipende.

(Non sono contrario ad esempio a chi - dovendo stare a lavorare 16 ore al giorno in una piantagione di non so che - si conceda il lusso di masticare non so quale sostanza naturale stupefacente, per alleviare il dolore e la fatica immane, innaturale, disumana che deve patire ogni giorno).

Ciao cara.

[quote=Caesar]Credo che il divertimento puro, la felicità non esista. Però ci fa bene e ci fa tirare avanti credere che essa esista... altrimenti si deve vivere, come il nostro Leopardi, in maniera titanica. La vita sociale serve ad andare avanti nella vita senza troppi pesi e sofferenze che se no ci opprimerebbero.QUOTE]


Personalmente non credo che la miglior vita sia "tirare avanti", perchè se nulla ha un valore, allora non esiste neanche un non valore oltre a non esistere valore.

Cioè, come si fa a dire che l'assenza di sofferenza è il massimo che si può ottenere? La felicità è effimera quanto la sofferenza, perchè sono in fondo la stessa cosa.

Il problema è che un sorriso (felicità) ci manca, ma un mal di denti (sofferenza), no.

Certo so bene anch'io che distruggere è più facile che costruire. Ma per questo dovremmo rinunciare a costruire? Restare sempre fermi?

Ciao a tutti.
Ho trovato il vostro forum questo sabato sera, trovandomi ancora una n-sima volta a casa a ciondolare in casa,
quando milioni di giovani "fanno festa" più o meno con coscienza e rispetto di sé stessi.
Nel passato ho investito molto sulla mia personalità, per innalzare delle difese e dei ponti sulla realtà assolutamente necessari.

Al liceo ero trattato come un cagnetto, portavo le merende a uno stuolo di compagne mangiando rabbia
a chili tutti i giorni. Ho cominciato a lavorare su me stesso all'università, a 19 anni inoltrati. Insomma, mi sono sevgliato "tardi" e i miei vecchi compagni delle medie sono per conto loro. Mi sono scoperto troppo "diverso".

Esco assai di rado. ANcora più di rado da quando ho rotto con un gruppetto di amiche. (sono un ragazzo!) Acqua passata, certo.
Da allora, mesi fa, non ho ancora trovato un vero gruppo in cui poter stare. E, sapete, la cosa mi manca.
Soffro vedere di non essere invitato a compleanni, non scambiare regali...fare le vacanze solo...non "sentirmi" in gruppo,
divertirmi poco con gente che non conosco, o con gruppi già fatti da una vita che non ti conoscono se non da fuori,
e con cui non condividi quasi nulla, e ti lasciano la fredda sensazione che, senza di te non è che non si viva.

Non è che non ne abbia, di amici...non sono vissuto fino a desso in una bolla di vetro, sono contento di queste.
Però sono sparsi in gruppi e luoghi così diversi, che metterli assieme servirebbe forse a una di quelle "ricostruzioni di
personalità" che si fanno a Chi l'ha Visto o per fare degli epitaffi "alla memoria"...
Certo, forse sono frutti che dovrei avere la pazienza di aspettare che crescano, questa è la cantilena... però ciò che è
successo finora mi scoraggia e mi lascia pensare che dovrò aspettare che mi passi la voglia...

Benvenuto,

Mi sembra di vedere me tanti e tanti anni fa.

Era quella che ogni tanto si portavano dietro perchè serviva o per mera compassione. Silenziosa, super timida, riservata, fuori posto ovunque andassi.

Spaventata a morte dalla solitudine ho imparato a conviverci fino a farla diventare un dono meraviglioso. Stare bene con se stessi è semplicemente fantastico. E solo da quel momento in poi che tutto può avvenire.

Così mi sono ritrovata con tante persone che mai e poi mai avrei potuto immaginare di ritrovarmi. Amicizie non superficiali ma vere, condivisioni vere e piacevoli. E non conta quante volte esci o quante volte si sta insieme, conta come esci e come stai insieme.

La vita è una cosa veramente meravigliosa ma per imparare ad apprezzarla davvero dobbiamo prima imparare ad apprezzare e amare noi stessi.
Quando ti ami, ti accetti, non fai niente per essere accettato se non essere quel che sei allora sembra che una calamita attiri verso di te le persone che sono come te o quasi.

Non so come si fa a trovare amicizie, ma c'è un vecchio adagio che dice: "meglio soli che male accompagnati"

A volte basta guardarsi attentamente intorno e vedere quel che non eri in grado di vedere prima.
Il primo lavoro resta sempre quello su se stessi e poi......poi il nostro Fato ci viene incontro o noi gli andiamo incontro

Se hai gli occhi chiusi e passi vicino alle cascate del Niagara non sei in grado di vederle e apprezzarle.

Ciao
mary

la cosa che mi rattrista è che ho qualche anno in piu' del 19venne Zeta...

... ma la cosa che mi rallegra è che non sento piu' il bisogno di avere un gruppo con cui fare cagnara...fare gruppo, fare quantità...dire noi!.

Preferisco di gran lunga dire Io! e non ho nessun bisogno ...anzi trovo assurdo lavorare su me stesso per essere acolto dagli altri...sono io che accolgo gli altri... se mi vanno..e infatti sono pochi quelli che accolgo cioè gli amici o le amiche con cui trovo interessante intratenermi.

Ed invero è anche da tempo che ho superato il periodo delle discoteche...preferisco concerti , teatro, ristoranti et similia...magari con qualche amico/a che tovo conforme ai gusti miei...anche in reciproco

I compleanni poi, o anniversari e consimili ...li aborro.
Ovviamente, se non ci sono costretto da un qualche impegno sociale che non ho potuto evitare, cerco sempre di non uscire il sabato sera:troppo pieno , troppa confusione, troppa gente che strilla o parchegia in seconda e terza fila.

Sentite ammè ...uscite di venerdì...ma non tutti però...solo qualcuno..se no si ricomincia da capo!

Non se ne dispiaccia dunque l'amico Zeta...forsa ha imbroccaro la strada giusta e non lo sa.
ciao

Ulysse, (ciao ) hai travisato le mie parole quand ho detto che ho lavorato su me stesso. Non hai compreso il vero significato ..ma d'altronde, da un post non può rivelarsi la storia e la personalità di nessuno, quindi non me ne posso lamentare.
Ti assicuro che ciò che ho fatto era indispensabile. mI lasciavo mettere i piedi in testa da chiunque mi contraddicesse. Non avevo alcuna difesa da prese in giro, intimidazioni...che mi impietrivano sempre. Ed ero molto più offensivo...ed era quasi impossibile fare due parole con me.
Mi ero rintanato a forza in casa.
Prima di comprendere e amare sé stessi, bisogna cercare gli altri e capire questo dal confronto co essi, però devi essere ad armi pari. D'gni modo non è questo il punto del mio primo intervento su questo forum (anche per questo ho ingannato ulysse, ma non importa), il punto è che mi sento solo di sabato sera, ma non solo. E' bello divertirsi con altri. C' tantissima gente simpatica là fuori... e aspetto solo di trovarla, e il solo pensiero mi rallegra...
Mary, spero un giorno di darti ragione...!!!
(grazie per le tue parole)!

p.s. se volete un aggornamento, per il sabato sera sto cercando lavoro!!!

beh cosa intendi per posto isolato ???
non penso che in italia ci possa essere posto isolato se non in certi tratti montani o forse nelle isole.
Anzi neppure li.
D'altra parte uscire il sabato sera non è una conseguenza del divertiemnto.
Di solito anzi si dovrebbe uscire più che per i posti giusti con le persone giuste ed allora anche andare a casa di qualcuno ci si diverte anche che ne so a giocare a Risiko o alla play o semplicemente parlare.
D'altro canto molto importante sono le prospettive che uno ha...
se ha determinate intezioni viene obbligatorio fare dei km ...

Certamente se uno si fa mettere i piedi in testa..deve lavorare molto su se stesso...ma proprio questo hio detto..che non solo ci si deve far mettere i piedi in testa, ma nemmeno adattarsi troppo al conformismo della folla: certo che c'è gente simpatica là fuori, ma non tutte le simpatie sono eguali..ed ognuno è solo simpatico per qualcuno..cerchiamo e acettiamo quelli giusti per noi.
Intanto riconosco che occorre anche lavorare su se stessi , ma non tanto per adattarsi ed acquisire la simpatia altrui , ma per essere se stessi al meglio di cio' che pensiamo essere il meglio...anche a confronto con gli altri...i migliori però.
Comunque auguri e abbi fede per te e per cio' che cerchi,
ciao

grazie, ero certo che saresti stato d'accordo e non posso dissentire da ciò che dici. Grazie dell'aiuto, ciao!