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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 15-03-2008, 10.11.31   #61
frollo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
Riferimento: Chi non esce il sabato sera?

Quando ero ragazzo, diciamo fino a 20/22 anni, mi allenavo in piscina tutti i giorni. Dal luned' al sabato, dalle 6 alle 9 di sera mi facevo i miei bravi 6 chilometri di nuoto. Tre volte alla settimana aggiungevo all'allenamento serale anche un'oretta e mezzo la mattina presto, dalle 6 alle 7 e mezzo, prima di andare a scuola. La domenica mattina, quasi sempre, me ne andavo in giro per le piscine di Roma (e talvolta dell'Italia) a fare le gare. Non ho raggiunto risultati di vertice, ma mi sono tolto le mie soddisfazioni. Soprattutto credo di aver fatto un'eperienza sana che mi ha consentito di conoscere tanti amici, con i quali ho condiviso lunghe ore di allenamenti e tanti momenti allegri e che sono rimasti amici anche oggi a 25 anni di distanza. Va da se che tra scuola e piscina e poi l'Università, i miei sabati sera di ragazzo si chiudevano verso le 11 di sera nel letto casa.
In vita mia sarò stato in discoteca una decina di volte e anche quando ho smesso di nuotare seriamente, verso i 25 anni ho conservato quell'abitudine.
Forse per indole, preferisco dei passatempi più riflessivi. Non mi piace la confusione, preferisco giocare e parlare con i miei amici: ricordo le mie sere di estate passate a casa a giocare a "bigliettini" (se non sapete cos'è ve lo spiego) o a organizzare giochi e gare di abilità. Una volta facemmo il Provolon Party. A Roma il "provolone" è quello che ci prova spesso e volentieri con le ragazze, ma è anche un formaggio, per cui la serata era un mix di prove a squadre basate sulla dimostrazione di "abilità seduttorie" (un po' quei giochi che fanno gli animatori dei villaggi turistici) e di prove comico-linguistiche: per esempio si doveva scrivere una poesia sui formaggi.
Non rinnego di aver passato moltissime sere a fare giochi di società: Risiko, D&D, ma non solo. Giocavo a Bridge. Ho imparato nel periodo universitario e vi posso garantire che il bridge è il più bel gioco al mondo. Non solo di carte! E moltissimi sabati li ho passati anche a chiaccherare "dei massimi sistemi", che per degli amici ventenni erano rigorosamente le donne e il pallone.
Intorno ai 23 anni mi sono fidanzato con la ragazza che oggi è mia moglie e le sere (tutte) le passavo a casa sua a chiaccherare o a vedere la TV, poi, verso le 11 e mezza, la salutavo e tornavo a casa con il fidanzato della sorella, che poi è diventato mio cognato e con lui, molto spesso, facevo le 2 di notte, in macchina sotto casa mia, a parlare del più e del meno.
La mia vita è divisa in due, come in fondo penso lo sia quella di tutti: il periodo più libero e spensierato degli anni "prelavorativi", che per me è durato fino a 27 anni e quello successivo che è stato riempito dagli impegni lavorativi e familiari.
Le mie "sere" degli anni "prelavorativi" sono prevalemtemente "estive", nel senso che in inverno, tra il nuoto, lo studio e la stanchezza, raramente -se non proprio mai- uscivo e, se lo facevo, era solo per ritrovarmi con gli amici in un'altra casa (ai tempi del liceo -fine anni 70 primi anni 80- non era infrequente la partecipazione a feste danzanti rigorosamente pomeridiane a casa del benefattore di turno). D'estate invece, abitando al mare, le giornate trascorse sulla spiaggia finivano frequentemente a tarda sera sempre a casa di qualcuno di noi della comitiva (circa una 30ina di ragazzi), anzi, preferibilimente in quella di Lucilla e Sabina, che avevano il giardino.
Poi si cresce e le "buone abitudini" si perdono, le amicizie indissolubili ed eterne, si sciolgono e non sembrano più tanto durature e il tempo diventa sempre meno. Quelli sono stati gli anni in cui tutti i sabati andavamo in pizzeria. Saranno stati una decina di anni: ogni sabato pizza, chiaccherata e a casa a mezzanotte più o meno con gli stessi amici di sempre. Oggi, con i bambini e tanti altri impegni, usciamo sempre meno e la pizza me la faccio portare a casa per mangiarmela davanti all'anticipo di campionato su Sky, quanlche volta insieme a un paio di amici, molto più spesso da solo. Non gioco più a bridge, anche se mi piacerebbe riprendere, non faccio più i provolon party, anche se lo spirito ci sarebbe ancora e non sono deluso dagli anni della mia gioventù: non mai preso una "pasticca", non ho mai fumato una sigaretta, non mi sono ubriacato mai una volta, non mi sono mai cappottato con la macchina e, in generale, non ho mai fatto nulla di più azzardato che fare 3 kilometri sul lungomare per andare a mangiare i cornetti caldi all'una di notte. Spero che le mie due bambine facciano un percorso simile al mio.
Il consiglio che posso dare a chi soffre di solitudine è quello di crearsi degli interessi. Ho parlato dello sport, ma capisco che quello che ho fatto io è stato a un livello non comune, però io ho conosciuto comitive che si riunivano spessissimo per fare delle partite a pallavolo, io oggi faccio un torneo di calciotto che mi accompagna una sera a settimana per tutto l'inverno e che frequentemente termina in pizzeria dopo ogni partita. Ho parlato di giochi. Ci sono decine di persone che si riuniscono per fare i più svariati giochi di società. Qui da me, la domenica mattina, la pineta si riempie di persone vestite da elfi, nani, orchi e cavalieri, con tanto di armature e spadoni che giocano come se si trovassero nella Terra di mezzo. Si possono organizzare viaggi a tema, week end in agriturismo, visite culturali, trekking in montagna, rafting sui fiumi, pesca sportiva, paracadutismo e deltaplano. Si può seguire un hobbie. C'è gente che impazzisce dietro ai modellini di auto e che fa le corse con le minimoto, altri che fanno aeromodelli. C'è il bridge (che consiglio vivamente), gli scacchi, il risiko, i giochi da tavolo, il campeggio, il teatro, la palestra, il ciclismo... insomma un interesse qualunque che riempia il tempo libero. Attraverso quello si creano le amicizie e si riempie la vita.
frollo is offline  
Vecchio 20-03-2008, 14.52.09   #62
nettunia
Ospite
 
Data registrazione: 27-12-2006
Messaggi: 0
Riferimento: Chi non esce il sabato sera?

Ciao!!!

Io abito in un piccolo centro...e quando uscivo facevo parecchia strada per andare nei posti che preferivo. ma da 2 anni posso dire che non esco più il fine settimana (anche perchè faccio la cameriera quindi lavoro!) oltre a questo penso che sia piuttosto inutile uscire sempre e per forza! ogni tanto esco con gli amici ma raramente...così ci divertiamo ancora di più quando ci rivediamo!
guarda dal canto mio le uniche uscite serali alle quali non rinuncio sono i concerti...per i quali faccio anche follie del tipo andare su da sola e tornare a casa con gente conosciuta sul posto...mi da un pò di brio alla monotona quotidianità!!!
nettunia is offline  

 



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