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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 30-06-2007, 22.49.09   #21
Mary
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Riferimento: La riforma delle pensioni - l'impopolarità dello scalone

è solo una guerra tra poveri.

La pensione dovrebbe essere quella condizione di civiltà che permette ad un individuo di non dover più essere competitivo, di non essere costretto ad alzarsi la mattina alla stessa ora per guadagnarsi il pane.

Pensione dovrebbe voler dire libertà di lavorare, di fare quel che veramente desideriamo. Una mattina poter restare a letto se proprio non ci va di alzarci.

Pensione non dovrebbe voler dire vegetare in attesa della morte. Tanti lo fanno, ed è sbagliato. Dovrebbe solo permettere all'individuo di gestire meglio la propria vita con dignità e qualità.

Non ci avete mai fatto caso che i ricchi non vanno mai in pensione?

I politici poi non ne parliamo, fino a quando si reggono in piedi non mollano la poltrona. Epppure prendono pensioni e stipendi da nababbi.

Se fosse garantito il diritto al lavor per tutti non dovremmo preoccuparci più tanto della pensione.

Io la chiamo EQUA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE.

Ma siccome di equo ormai non c'è più niente ci ritroviamo a lottare contro i mulini a vento.

Un tempo le persone anziane erano fonte di esperienza e pazienza, erano una grande ricchezza. Oggi che tutto è USA E GETTA si cestinano vecchi e giovani che non possono essere spremuti come limoni per arricchire chi è già ricco.

Vorrei che ci fermassimo un attimo a riflettere su come potrebbe essere una società umana e non solo produttiva e alienante come la nostra.
Mary is offline  
Vecchio 30-06-2007, 23.10.28   #22
VanLag
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Riferimento: La riforma delle pensioni - l'impopolarità dello scalone

Citazione:
Originalmente inviato da justinian
Il sistema delle pensioni come è ora funziona solo in casi in cui vi sia una forte crescita demografica.Questo è dovuto al fatto che le pensioni da chi lavora attraverso i contributi e quindi va naturalmente più è alta la percentuale della parte produttiva del paese più è possibile avere pensioni più alte.
Circa 10 15 anni fa la parola d’ordine era svecchiare le aziende e molta gente fu mandata in mobilità o incentivata a pre-pensionarsi….. perché…perché….. a qualcuno faceva comodo così, perché si può manipolare la coscienza collettiva e fare credere quello che è necessario e quello che non lo è.

Quando ci fu la psicosi collettiva dell'aviaria molti pollivendoli fallirono, nonostante il senso critico di molti che avevano denunciato il falso propagandistico dei giornali.

Oggi, forse le lobbie delle assicurazioni, o i grandi istituti di credito, stanno dando addosso all’Inps, facendoci credere che è allo sfascio e che non ci saranno i soldi in futuro per i giovani.

La società va dove vogliamo noi e non c’è nessun fatalità, nessuna inevitabilità. E se noi oggi vogliamo che vada contro l’interesse di molti e verso l’interesse di pochi, significa che c’è tanta, tanta mala fede sotto.

Il sistema delle pensioni è, per lo più tenuto in vita dai lavoratori dipendenti e, più che essere soggetto al numero di giovani che iniziano a lavorare è soggetto al numero di lavoratori dipendenti che entrano nel mondo del lavoro.
Nel corso della nostra storia abbiamo visto diminuire le grandi industrie del dopo guerra, con la massa di operai che ci lavoravano ma per contrasto abbiamo visto aumentare il terziario e la grande distribuzione e sinceramente, con una stima a colpo d’occhio, credo che il fenomeno sia tuttora in forte crescita. Basta vedere i centri commerciali che sbucano come i funghi, ad ogni angolo dove si incrocino 4 vie. Le commesse, i magazzinieri, i rifornitori degli scaffali, che lavorano in quei centri sono o dovrebbero essere dipendenti e come tali soggetti alla contribuzione Inps e futuri fruitori della pensione.
Se ci crediamo il sistema continuerà a lungo e chissà che in un futuro, visto che in Italia non si fanno quasi più figli, a pagare i contributi saranno i lavoratori cinesi, pachistani, o magrebbini assunti in regola nelle imprese italiane.

Gridare al lupo, il sistema stà crollando, l’Europa ce lo chiede, facciamo per i giovani, è il gioco, sordido e sporco, di quelli che vorrebbero eliminare l’Inps per fare venire avanti tante assicurazioni private, ma è un bel sogno perché il privato, l’azionista dell’assicurazione, si farebbe l’ulteriore villa in qualche località turistica lasciando all’assicurato le briccole. Togliamocelo dalla testa – nessuno regala niente a nessuno ed il massimo al quale possiamo sperare è un sistema equo, un sistema che non lucri e lo stato che è l’associazione dei cittadini non è un ente a fine di lucro. –

Citazione:
Originalmente inviato da justinian
I giovani sono per questo sistema?I giovani se lo meritano?Scusa ma allora che dovrei dire io (inteso come giovane visto che cmq lo sono)che mi ritovo un paese allo sfacio,con una corruzione spaventosa,una evasione ancora maggiore,mafia,camorra,emergen ze continue e più ne ha ne mette?Di chi è la colpa di tutto questo?Voi dove eravate mentre vedevate il paese andare allo schifo?Di chi è la colpa di tutto questo?Cosa avete fatto voi per dare un paese presentabbile a chi verrà dopo di voi?Le lotte che i nostri padri hanno portato avanti che risultati hanno avuto?
Questo paese è stato comandato per 50 anni da una classe politica di ispirazione cristiana ed anche oggi la destra, vera erede della d.c. è fortemente clericale, basta vedere lo schierarsi repentino della destra contro i dico, a favore della famiglia, contro l’eutanasia etc.
I comunisti, sono sempre stati “il demonio” e non appena si avvicinavano ai santuari del potere scoppiava una strage. Vedi piazza fontana, piazza della loggia, l’italicus, la stazione di Bologna etc….
Evidentemente la contrapposizione mondiale tra i due blocchi ha avuto il suo peso e noi, che eravamo sotto il blocco occidentale abbiamo dovuto mettere da parte alcune spinte che c’erano nel nostro paese, che forse erano spinte sane.

Non voglio dire che se fossimo stati sotto il blocco sovietico saremmo stati meglio. Le rovine dell’Unione Sovietica hanno mostrato uno scenario ben diverso dalle utopie comuniste che cullavamo, ed oggi siamo tutti abbastanza coscienti che, per molti versi, è stata una fortuna essere dall’altra parte. Questo però ci è costato in termini di incancrenimento della classe politica che nel nostro paese, diversamente da altri, non ha mai avuto ricambio e che ha creato i potentati che tu citi e le aberrazioni che tu citi.

Bisognerebbe dare fede alle voci fuori dal coro, a chi ha veramente idee politiche nuove e diverse ma io, a parte la sinistra così detta massimalista, non ne vedo in questo paese.

Il tutto era per sottolineare come è potuto succedere questo spiacevole pasticcio nel quale ci troviamo nonostante la buona volontà di molti. E dicendo: - buona volontà di molti – non voglio indicare solo le lotte operaie o chi credeva veramente in un mondo più giusto, ma indico anche molti personaggi di una destra etica e spesso laica, che era veramente per la legge e per il diritto e che oggi non esiste più.

Vuoi i responsabili di questo paese allo sfascio,con una corruzione spaventosa,una evasione ancora maggiore,mafia,camorra,emergen ze continue e più ne ha ne mette?

Cercalo tra quelli che hanno dato delle “toghe rosse” ai giudici di mani pulite è li che troverai chi ha voluto fermare il rinnovamento del paese.

Citazione:
Originalmente inviato da justinian
In questo ultimo caso quindi interviene lo stato ma anche così lo stato non può peprmettersi di pagare le pensioni a tutti perchè altrimenti non avrebbe più soldi per il resto. Niente scuola,niente sanità niente di niente.
La scuola, la sanità, le infrastrutture come i piloni della luce, gli acquedotti, i gasdotti etc, non vengono dai contributi pensionistici ma dalle tasse. Quelle tasse che scandalizzano enormemente gli artigiani ed i negozianti. I contributi pensionistici dovrebbero servire solo a pagare le pensioni, mentre è successo che si è attinto alle risorse dell’Inps per pagare altro.

Citazione:
Originalmente inviato da justinian
Io vorrei lasciarti andare il problema è però che poi io dovrò pagare e salato quello che oggi tu ti prendi.
Ma guarda per me andrebbe bene che mi ridessero tutti i soldi che ho versato nei più di 35 anni di contribuzione, (parlo di contribuzione e non delle tasse sul mio stipendio…. Sono due cose diverse), e poi penso io alla mia vecchiaia. Sposerei anche la legge dell’”ognun per se”, visto che ormai è la legge trainante…… Ma chiedere ancora sacrifici di cui qualche furbo beneficerà e no basta èh.

Siete giovani, avete le energie e l’intelligenza, cercate di usarla al meglio, lottate per i vostri diritti e per i diritti dei più deboli, contro quella risma vergognosa di avidi sfruttatori che, seppur pieni di denaro, ne vorrebbero ancora di più, sempre di più.


Ultima modifica di VanLag : 30-06-2007 alle ore 23.37.00.
VanLag is offline  
Vecchio 04-07-2007, 11.52.00   #23
bside
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Riferimento: La riforma delle pensioni - l'impopolarità dello scalone

Citazione:
...lo stato non può peprmettersi di pagare le pensioni a tutti perchè altrimenti non avrebbe più soldi per il resto. Niente scuola,niente sanità niente di niente.

L'inps non finanzia le scuole o la sanità ch'io sappia. E' l' Istituto che paga le pensioni e l'assistenza sociale. L'insostenibilità del sistema, se mai venisse dimostrata, deriva dal fatto che si dirottano i contributi previdenziali verso l'assistenza sociale (es: cassa integrazione, malattia) che invece dovrebbero essere a carico della fiscalità generale.
I contributi previdenziali servono a pagare le pensioni e solo a quello e non si possono usare per altre cose.
bside is offline  
Vecchio 05-07-2007, 20.59.17   #24
Mary
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Riferimento: La riforma delle pensioni - l'impopolarità dello scalone

Citazione:
Originalmente inviato da bside
L'inps non finanzia le scuole o la sanità ch'io sappia. E' l' Istituto che paga le pensioni e l'assistenza sociale. L'insostenibilità del sistema, se mai venisse dimostrata, deriva dal fatto che si dirottano i contributi previdenziali verso l'assistenza sociale (es: cassa integrazione, malattia) che invece dovrebbero essere a carico della fiscalità generale.
I contributi previdenziali servono a pagare le pensioni e solo a quello e non si possono usare per altre cose.

Mi torna in mente una intervista ad un direttore generale dell'INPS di molti anni fa. Diceva che i conti INPS sarebbero stati in attivo di parecchi miliardi di lire di allora se lo Stato non avvesse imposto all'Ente di prelevare fondi dai contributi previdenziali per destinarli altrove. Se non vado errata erano per la cassa integrazione, per gli assegni familiari e per altre destinazione che io non ricordo.

Non so come stanno le cose, ma credo che i soldi per le pensioni vengono deviati per altre imprese e, ovviamente, diminuiscono quelli che devono servire allo scopo principale.

Forse tutto questo al fine subdolo di offrire nuove e fresche e sostanziose risorse alle Assicurazioni e ai fondi privati?

Stanno facendo di tutto e di più e ancora di più per distruggere tutto il pubblico possibile che dovrebbe essere rivolto esclusivamente ai cittadini tutti, senza profitto se non per i cittadini stessi in modo giusto ed equo, per offrire nuove fonti di guadagno senza limite alcuno ai pochi privilegiati privati.

Nessuno si ricorda più quando, qualche anno fa, migliaia di lavoratori francesi si ritrovarono senza pensione perchè l'ente privato aveva dilapidato tutti i loro versaemnti?
Mary is offline  
Vecchio 05-07-2007, 23.36.59   #25
Elusin
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Riferimento: La riforma delle pensioni - l'impopolarità dello scalone

Restando in tema, consiglio di ascoltare bene questi filmati:
http://www.youtube.com/slaicobas

Non li ho ancora visti tutti, ma quei pochi che ho avuto il piacere di ascoltare sono stati una conferma ai miei dubbi.
Sfortunatamente non ne ho cavato nemmeno una certezza nella direzione di una possibile utilità pratica, ma magari qualcuno di voi ne potrebbe trarre qualcosa di buono.


un abbraccio
Elusin is offline  
Vecchio 17-07-2007, 21.25.06   #26
justinian
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Riferimento: La riforma delle pensioni - l'impopolarità dello scalone

Vorrei chiarire alcune cose che mi sa forse sono state fraintese

Credo che sia naturale che l'inps non paghi la scuola o la sanità ci mancherebbe!!!

Altrettanto ovvio che l'inps sia in attivo altrimenti chi pagherebbe le pensioni?

Però la domanda sorge spontanea: sapete perchè l'inps è in attivo? Non sarà perchè è lo stato a dargli i soldi oltre ai contributi che tutti versano normalmente per la pensione?

Nel bilancio inps ci sono voci ad esmpio come "contributi dello stato a copertura dei maggiori oneri derivanti dalla conferma dei miglioramenti pensionistici" che consistono solo della modica cifra di 1.200.000.000 (circa)

Questo è un esempio ma di voci simili ve ne sono molte altre.

Adesso siccome i soldi lo stato li prende dalle tasse ecco perchè i contributi vengono pagati due volte una con i contributi normali e una volta con le tasse.

Per questo non si può superare una certa spesa perchè ciò toglie risorse ad altri campi come appunto la sanità o la scuola ma anche infrastrutture.

ciao
justinian is offline  
Vecchio 22-12-2007, 23.59.00   #27
VanLag
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Riferimento: La riforma delle pensioni - l'impopolarità dello scalone

Supponiamo che stiate lavorando per un’azienda, all’improvviso entra il direttore e dice: - da domani l’orario di lavoro non è più di otto ore ma di nove – perché l’ho deciso io.

Questo è un po’ quello che era successo a chi stava per andare in pensione e si è visto allungare la data di pensionamento da 55 a 57 anni, (prima riforma Dini) poi da 57 a 60 anni (la riforma Maroni). Un’ingiustizia profonda perché toccava uno dei diritti più importanti per un lavoratore dipendente, che è il “diritto alla pensione” e che colpiva tutti quei lavoratori che erano prossimi alla pensione. Che fosse un diritto, di cui avremmo potuto beneficiare dopo 35 anni di contributi, ci era stato raccontato, quando, ai miei tempi, io assieme a molti altri abbiamo iniziato a lavorare scegliendo il lavoro dipendente e, direi che non è etico ne civile cambiare unilateralmente e senza nessuna coscienza le “regole del gioco” caricando su una parte “debole” del paese le spese avventate dei vari governi, (vedi ad esempio finanziamenti indiscriminati ai giornali).

L’abolizione dello scalone attuata dal governo Prodi, sana, in parte, questa profonda ingiustizia che era stata fatta, ripristinando una certa equità nella scalarità di chi deve andare in pensione. Mi sento comunque defraudato dal popolo italiano, di tre anni della mia vita che, come diceva qualcuno, “non hanno prezzo” e che nessuno potrà mai ripagarmi, ma questo è un problema che si risolverà a livello di coscienza.

VanLag is offline  

 



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