Com'e' possibile che ci siano quasi 14.000.000 di analfabeti in Italia???
Sbaglio io a leggere?
Guardate la p. 199 dell'annuario statistico italiano 2006!
http://www.istat.it/dati/catalogo/20...0/PDF/cap7.pdf

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Penso che non sbagli.
Nel 2004 chi sapeva leggere e scrivere il Italia era il 97% degli italiani, mentre in Spagna i cittadini analfabeti superavano in percentuale i nostri .
Da qualche tempo, anche la Spagna ci ha sorpassati e ha meno analfabeti di noi.
In Europa, culturalmente, siamo sopra al Portogallo e alla Grecia.
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Non trovo il dato ad essere sincero...

Però non ci credo assolutamente, 14.000.000 (quattordici milioni) di persone sono quasi un quarto della popolazione, questo vorrebbe dire che ogni 4 tuoi conoscenti ci dovrebbe essere un analfabeta, se io conosco 200 persone e nessuna è analfabeta sono proprio un'anomalia statistica impressionante...

Forse 1.400.000 (che già sarebbero moltissimi)....

Il dato, comunque preso, è inquietante.

Conobbi un analfabeta durante la leva, vidi con sgomento che ritirava i caricatori del fucile per il servizio di gurardia firmando con una croce.
Era un ragazzo siciliano, ogni due parole diceva "arruso" che penso non fosse proprio un complimento, a chiunque fosse il suo interlocutore e qulaunque fosse l'argomento di conversazione.
Personalmente mi ricordava quel personaggio che non parlava mai e a qualsiasi domanda alzava l'indice verso il cielo sgranando gli occhi.

Mia nonna saperva solo firmare, quando doveva leggere qualche cosa lo chiedeva a me che ero piccolo, dicendomi "leggi tu che io ci vedo poco".
Mi strizzava l'occhio ed entrambi facevamo finta che fosse vero (mia nonna aveva una vista d'aquila anche passati gli 80 anni).
Mia nonna era un essere fantastico, mezzo umano e mezzo semidio, una chimera, capace di ogni arguzia e con un spirito di sopravvivenza degno di un vietcong nella giungla.
Lei che aveva sotterrato due mariti, passato la guerra, allevato tre figlie da sola, non era mai depressa.
Non aveva mai usato la lavatrice perchè diceva che quelle cose non fanno il bucato pulito, aveva anche alcune stranezze, era convinta che l'uomo non fosse mai andato sulla luna che era tutta una fregatura.
Quando morì mi raccontarono che si mise a ridere.

Ogni tanto mi visita in sogno, ma quello che mi dice sono fatti miei.

Si alzava alle 5 e andava a letto alle 21.30, era forte come un bufalo capro e riusciva a centrare la mia testa di bimbo pestifero con una borsa a 15 metri di distanza.
Non aveva mai letto un libro in vita sua.
Quando gli chiedevo ragione di ciò mi gurdava di traverso, con quegli occhi azzurri da bambina e mi diceva: "Ndeeeeeeee" (che in pugliese significa tipo macchè).

A parte queste mie riminiscenze, non trovo però il dato che a me interssa di più in queste statistiche, e cioè chi sappia vivere pienamente e con saggezza, a prescindere (direbbe Totò) dagli studi completati, la propria vita.

Questo dato farebbe certamente vacillare anche la mente più forte.

Popolazione residente di 15 anni e oltre per titolo di studio, regione e sesso - Anno 2005 (valori assoluti in migliaia e composizioni percentuali)
Licenza elementare,nessun titolo:
13.796
27,7 %



Se hai almeno quindici anni e hai "o la licenza elementare o nessun titolo", o sei analfabeta o poco ci manca.
Peccato non abbiano separato i due dati.

Analfabetismo di ritorno.

Molto probabilmente sono da includere anche le persone che hanno concluso le scuole obbligatorie (elementari e medie), ma che dopo 30 anni di "inattività" non sanno più né leggere bene (giornale, ecc.), né scrivere lettere di un certo livello (per lavoro, o altro ancora), come nemmeno compiere calcoli matematici (imposte, i conti a fine mese, ecc.).

L'analfabetismo di ritorno è un problema da non sottovalutare.

Al giorno d'oggi comunque, visto il dilagare di internet, pc, chat, forum, ecc., le cose non sono più come una volta. Uno continua a scrivere e leggere anche dopo gli studi base, anche se il livello a volte è veramente scarso.

Se contiamo anche gli "ignoranti" in senso lato, superiamo di molto il doppio di quella cifra!

che differenza passa fra un alfabeta ed un analfabeta?... al mondo si legge e si scrive in 3000 modi diversi, se sai leggere e scrivere anche in italiano conosci un solo modo in piu' per comunicare...

saluti

non so se sia vero,ma se così fosse per me non vuol dire niente,ognuno è libero di fare cosa gli pare nella propria vita.siamo liberi o no?se uno vuole essere analfabeta che male fa?

Nessuno, ma di solito non si sceglie di essere analfabeti, dato che se si conosce la scrittua non lo si è, e se non la si conosce non si può scegliere di non apprenderla