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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 05-09-2007, 09.47.33   #1
nuvolari
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-07-2007
Messaggi: 47
overdose [di riflessione]

Non vi capita mai di avere la sensazione che tutta questa "riflessione" possa portare ad una overdose di riflessione?
Se gli opposti si toccano, vale anche per tutto e niente. Tutta la comunicazione equivale a nessuna comunicazione.
Uno viene qui e riflette sulla verginità, l'amore, la morte, l'universo che si espande, San Pancrazio, i metodi per non fare impazzire la maionese, corna, malinconie, estasi. E tutto si ramifica, ogni rivolo viene scandagliato e condotto alle estreme conseguenze fino a morire per sfinimento e consunzione.
Non vi capita mai di pensare che tutto questo comunicare non significhi proprio un accidente di nulla, che vada solo ad ingrossare l'immane marea di marmellata di tutto che si riversa ogni giorno nelle nostre teste, mai come ora attraverso internet?
Vi coglie mai un senso di nausea davanti a questo?
Vi viene mai il sospetto di essere solo degli occidentali viziati buoni solo a blaterare?
Vi sentite mai come quelli del Grande Fratello (tanto irrisi), con il loro piccolo sogno di calcare per una volta il loro piccolo palcoscenico?
Io si.
nuvolari is offline  
Vecchio 05-09-2007, 12.02.04   #2
Patri15
Frequentatrice abituale
 
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Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
Riferimento: overdose [di riflessione]

Citazione:
Originalmente inviato da nuvolari
Non vi capita mai di avere la sensazione che tutta questa "riflessione" possa portare ad una overdose di riflessione?
Se gli opposti si toccano, vale anche per tutto e niente. Tutta la comunicazione equivale a nessuna comunicazione.
Uno viene qui e riflette sulla verginità, l'amore, la morte, l'universo che si espande, San Pancrazio, i metodi per non fare impazzire la maionese, corna, malinconie, estasi. E tutto si ramifica, ogni rivolo viene scandagliato e condotto alle estreme conseguenze fino a morire per sfinimento e consunzione.
Non vi capita mai di pensare che tutto questo comunicare non significhi proprio un accidente di nulla, che vada solo ad ingrossare l'immane marea di marmellata di tutto che si riversa ogni giorno nelle nostre teste, mai come ora attraverso internet?
Vi coglie mai un senso di nausea davanti a questo?
Vi viene mai il sospetto di essere solo degli occidentali viziati buoni solo a blaterare?
Vi sentite mai come quelli del Grande Fratello (tanto irrisi), con il loro piccolo sogno di calcare per una volta il loro piccolo palcoscenico?
Io si.

S, ma anche no

Da internet veniamo a conoscenza di molte notizie, informazioni che la stampa, la televisione, si guardano bene dal dare.

Così come ci sono tanti ciarlatani anche su internet, esiste tuttavia un mondo di cultura a portata di tastiera: a me questo sembra favoloso.

Dal forum di Riflessioni, debbo dirti che ho imparato - per esempio mi sono accorta che leggendo alcuni thread, scoprivo delle lacune nella mia conoscenza e questo mi ha portato ad approfondire l'argomento.

Ho imparato, proprio qui, a frenare la mia impulsività: essendo un forum moderato dialoghiamo con gli altri, calmando la nostra eventuale disparità di opinione.
Possiamo essere in disaccordo, ma continuare a rispettarci (quasi sempre). E questa è civiltà, sei d'accordo?

Poi, è vero, giungono i momenti di saturazione.
Anche il cervello merita riposo.
Basta - in questo caso - staccare la spina,letteralmente

Per quanto riguarda il grande fratello, mi sembra un paragone decisamente esagerato.

Su questo forum, si incontrano di tanto in tanto persone che amano atteggiarsi a "so tutto io", ma si impara a tollerarli, e di solito sono in grande minoranza.

C'è invece una funzione particolare del forum e - per questa - con la speranza che tu non mi creda una che vuole far sapere di avere letto, ecc.. - vorrei ricorrere (l'ho fatto anche su altro thread, proprio oggi ) a Simone Weil:

<La nostra immaginazione di solito mette delle parole nei rumori, come ci si diverte pigramente a scorgere delle forme nella biancheria sgualcita o nel fumo. Ma quando siamo troppo sfiniti, quando non abbiamo la forza di giocare, allora abbiamo bisogno di parole vere. Gridiamo per averne. Il grido ci lacera le viscere. Non otteniamo altro che il silenzio,> Quaderni, III, p. 363

Penso che sia una funzione non da poco.

Ciao a tutti!
Patri15 is offline  
Vecchio 05-09-2007, 13.23.32   #3
acquario69
Moderatore
 
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Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
Riferimento: overdose [di riflessione]

Citazione:
Originalmente inviato da nuvolari
Non vi capita mai di avere la sensazione che tutta questa "riflessione" possa portare ad una overdose di riflessione?
Se gli opposti si toccano, vale anche per tutto e niente. Tutta la comunicazione equivale a nessuna comunicazione.
Uno viene qui e riflette sulla verginità, l'amore, la morte, l'universo che si espande, San Pancrazio, i metodi per non fare impazzire la maionese, corna, malinconie, estasi. E tutto si ramifica, ogni rivolo viene scandagliato e condotto alle estreme conseguenze fino a morire per sfinimento e consunzione.
Non vi capita mai di pensare che tutto questo comunicare non significhi proprio un accidente di nulla, che vada solo ad ingrossare l'immane marea di marmellata di tutto che si riversa ogni giorno nelle nostre teste, mai come ora attraverso internet?
Vi coglie mai un senso di nausea davanti a questo?
Vi viene mai il sospetto di essere solo degli occidentali viziati buoni solo a blaterare?
Vi sentite mai come quelli del Grande Fratello (tanto irrisi), con il loro piccolo sogno di calcare per una volta il loro piccolo palcoscenico?
Io si.

(Aldous Huxley-il mondo nuovo)....Sotto molti aspetti la società del Mondo Nuovo può essere considerata utopica e ideale: l'umanità è finalmente libera da preoccupazioni, sana, tecnologicamente avanzata, priva di povertà e guerra, permanentemente felice. L'ironia tuttavia è che questa condizione ideale è ottenuta sacrificando le cose che generalmente consideriamo importanti per l'essere umano: la famiglia, l'amore, la diversità culturale, l'arte, la religione, la letteratura e la filosofia. In questo senso la società del Mondo Nuovo è una "distopia", cioè un'utopia ironica o negativa....È considerato normale essere molto mondani, avere una vita sessuale totalmente promiscua, allontanare i pensieri negativi con il soma, praticare sport ed essere, in genere, buoni consumatori. È invece inaccettabile passare del tempo in solitudine, essere monogami, rifiutarsi di prendere il soma ed esprimere opinioni critiche nei confronti degli altri e della società.

si,siamo tutti in overdose!
acquario69 is offline  
Vecchio 05-09-2007, 14.57.53   #4
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: overdose [di riflessione]

Citazione:
Originalmente inviato da nuvolari
Non vi capita mai di avere la sensazione che tutta questa "riflessione" possa portare ad una overdose di riflessione?
Se gli opposti si toccano, vale anche per tutto e niente. Tutta la comunicazione equivale a nessuna comunicazione.
Uno viene qui e riflette sulla verginità, l'amore, la morte, l'universo che si espande, San Pancrazio, i metodi per non fare impazzire la maionese, corna, malinconie, estasi. E tutto si ramifica, ogni rivolo viene scandagliato e condotto alle estreme conseguenze fino a morire per sfinimento e consunzione.
Non vi capita mai di pensare che tutto questo comunicare non significhi proprio un accidente di nulla, che vada solo ad ingrossare l'immane marea di marmellata di tutto che si riversa ogni giorno nelle nostre teste, mai come ora attraverso internet?
Vi coglie mai un senso di nausea davanti a questo?
Vi viene mai il sospetto di essere solo degli occidentali viziati buoni solo a blaterare?
Vi sentite mai come quelli del Grande Fratello (tanto irrisi), con il loro piccolo sogno di calcare per una volta il loro piccolo palcoscenico?
Io si.

Assolutamente sì, infatti cerco di parlare il meno possibile (anche se è difficile a volte!).
Non ci crederai ma sento anche dei rimorsi, c'è come una saturazione di concetti, le strade per uscirne sono due, o tacere e lavorare manualmente per tenersi occupati o elevare le proprie riflessioni ad una qualità superiore, esplicitandole col contagocce.

Detto questo, vado a fare qualcosa và....
S.B. is offline  
Vecchio 05-09-2007, 17.18.21   #5
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: overdose [di riflessione]

tutto può trasformarsi in overdose. Dipende sempre dall'uso che ne facciamo.

Se c'è una magnifica tavola imbandita e noi ci strafochiamo tutte le praline al cioccolato bene che ci vada avremo un bel mal di pancia e nausea per le praline al cioccolato per parecchio tempo. Ma ospitalità vuole che ad una tavola imbandita tutti gli invitati possano avvicinarsi e prendere quel che vogliono, o possono.

Da quando sono iscritta a questo forum mi sono imbattuta in discussioni sterili, fatte solo per parlarsi addosso (e forse l'ho potuto fare anch'io), con grandi paroloni o frasi fatte e rifatte. Ma non ho mai pensato che il forum avesse qualcosa di sbagliato. Il forum è fatto da chi scrive ed anche da chi legge.

Nessuna frase può mai, veramente, essere ripetitiva se viene dal proprio cuore e dal proprio cammino. Una frase, un pensiero letto prima dell'estate è molto probabile che ora risuoni dentro di me in modo diverso.

Quel che rende un forum costruttivo e arricchente è la capacità di essere se stessi, di mostrarsi per quello che si è in quel momento e non quello che si pensa di dover essere. E' anche la capacità di mettersi in discussione e rispettare le idee altrui che in quel momento non condividiamo e che forse mai condivideremo. Ma..... proverbio avverte di non dire: fiume mai berrò alle tue acque.

Più volte mi sono ritrovata a modicare o ammorbidire i miei impulsi emotivi, i pensieri istintivi.
E poi, come ho detto altre volte, dovremmo imparare a portare fuori, nella nostra vita quotidiana, quel che qui apprendiamo, impariamo, riconosciamo.
Sperimentarlo anche se in dosi minime.

I dosaggi sono sempre individuali e anche per lo stesso individuo possono variare da momento a momento.
Fermo restando l'uso del nostro buon senso e della critica costruttiva.
Mary is offline  
Vecchio 07-09-2007, 14.37.11   #6
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
L'avatar di katerpillar
 
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Riferimento: overdose [di riflessione]

Nuvolari
Citazione:
Non vi capita mai di avere la sensazione che tutta questa "riflessione" possa portare ad una overdose di riflessione?
Se gli opposti si toccano, vale anche per tutto e niente. Tutta la comunicazione equivale a nessuna comunicazione.
Uno viene qui e riflette sulla verginità, l'amore, la morte, l'universo che si espande, San Pancrazio, i metodi per non fare impazzire la maionese, corna, malinconie, estasi. E tutto si ramifica, ogni rivolo viene scandagliato e condotto alle estreme conseguenze fino a morire per sfinimento e consunzione.
Mary

Citazione:
tutto può trasformarsi in overdose. Dipende sempre dall'uso che ne facciamo.
katerpillar

Condivido, e se leggi qui sotto potrai costatare che stiamo in buona compagnia.

Platone e l'overdose di libertà.
Citazione:
Quando un popolo divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino a ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre piu’ esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni.

E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è piu’ rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretenono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è piu’ riguardo nè rispetto per nessuno.

In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta : la tirannia .
katerpillar is offline  
Vecchio 07-09-2007, 17.56.45   #7
Mary
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Riferimento: overdose [di riflessione]

katerpillar

hai ragione, ma vorrei precisare solo una cosa "facciamo come c..o ci pare" non è libertà. Non può essere definità libertà.

Non credo ci possa essere overdose di libertà se vi è consapevolezza.

La consapevolezza non potrà mai fare un abuso della libertà.

Overdose corrisponde ad una dosa eccessiva e il proverbio che dice "il troppo storpia" ne è una chiara definizione.

Se è troppo, in eccesso diventa negativo. Persino un eccesso di quel che si chiama amore può trasformarsi in possessione e malattia.

Se io bevo mezzo dito di martini mi gira la testa e divento rossa come un peperone, c'è chi ne beve un bicchiere e non gli fa alcun effetto.
Mary is offline  
Vecchio 07-09-2007, 18.58.58   #8
S.B.
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Riferimento: overdose [di riflessione]

katerpillar

Platone e l'overdose di libertà.
Citazione:
Quando un popolo divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino a ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre piu’ esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni.

E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è piu’ rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretenono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è piu’ riguardo nè rispetto per nessuno.

In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta : la tirannia .


Bellissima citazione! Di preciso da dove l'hai presa, per curiosità?
S.B. is offline  
Vecchio 07-09-2007, 20.50.57   #9
Patri15
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Riferimento: overdose [di riflessione]

Citazione:
Originalmente inviato da S.B.
katerpillar

Platone e l'overdose di libertà.
Citazione:
Quando un popolo divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino a ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre piu’ esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni.

E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è piu’ rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretenono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è piu’ riguardo nè rispetto per nessuno.

In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta : la tirannia .


Bellissima citazione! Di preciso da dove l'hai presa, per curiosità?

E' La Repubblica di Platone, caro S.B.- Libro VIII - dove Platone esprime il suo concetto di Stato, basandosi sul fatto che il singolo svolge la sua funzione nell'armonia del tutto, "temperando" il proprio egoismo privato;
lo Stato diventa così la condizione logica dell'individuo secondo una relazione di reciprocità in cui individuo e Stato, virtù e legge, anima e classi sociali vengono a coincidere.

La Repubblica culmina nella celebre definizione del bene che non coincide con nessuna virtù ma è la condizione che le permette tutte, come il sole non è nessuna delle cose che illumina, ma è condizione del loro esistere ed essere conosciute.

Ciao!
Patri15 is offline  
Vecchio 08-09-2007, 01.59.40   #10
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
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Riferimento: overdose [di riflessione]

S.B Per katerpillar
Citazione:
Bellissima citazione! Di preciso da dove l'hai presa, per curiosltà
Patri15
Citazione:
E' La Repubblica di Platone, caro S.B.- Libro VIII - dove Platone esprime il suo concetto di Stato, basandosi sul fatto che il singolo svolge la sua funzione nell'armonia del tutto, "temperando" il proprio egoismo privato;
lo Stato diventa così la condizione logica dell'individuo secondo una relazione di reciprocità in cui individuo e Stato, virtù e legge, anima e classi sociali vengono a coincidere.
katerpillar

Caro S.B, sono rientrato in ritardo ma vedo che la mia segretaria ti ha risposto tempestivamente, anche se debbo precisare che all'epoca si parlava più di città ideale che non di stato....così mi sembra di ricordare dalle poche reminescenze. Un saluto.
katerpillar is offline  

 



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