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Vecchio 02-11-2007, 20.19.30   #31
nexus6
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Exclamation Ancora notizie dalla Birmania.

Mi è giunta, da una cara Amica, una email con numerose notizie dalla Birmania, in forma di lettere diffuse tramite gli yahoogroups; qui di seguito riporto la traduzione delle parti salienti. Ci sono degli appelli nei links riportati, che vi invito a sottoscrivere ed a diffondere. Non guardo la tv, ma dando uno sguardo ai quotidiani su internet, poche, sparute e non aggiornate sono le notizie dalla Birmania e proprio si deve giungere a qualche carneficina, le cui foto ci sono arrivate chissà per quale fortuito caso o forse no, se possiamo sapere qualcosa in più riguardo alla realtà di questo paese che, direi, è anche il nostro... paese...

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

I militari continuano a dare la caccia a coloro che hanno partecipato alle manifestazioni di pace. Vi invitiamo ad impiegare solo qualche momento per prendere parte alla voce globale che si sta levando a favore della fine degli abusi sui monaci e i civili arrestati.

http://salsa.democracyinaction.org/o...KEY=1690 9&t=

(ndt: appello al Segretario Generale della Nazioni Unite, Ban Ki-Moon. E' un appello USA, ma io ho comunque selezionato per "State" -other- per "City" la mia città più -Italy- e per "zip", che è il codice d'avviamento postale statunitense, il mio cap, non so se sia una procedura valida, ma io l'ho fatto ugualmente.)

Lo scorso fine settimana, i militari hanno catturato 4 importanti attivisti, incluso Htay Kywe, uno degli ultimi leaders rimasti della “Generazione degli studenti dell’88” che ancora non era stato catturato. La “Generazione degli studenti dell’88” è stata in prima linea nell’organizzare le proteste, avendo il coraggio di opporsi frontalmente contro il brutale regime militare, senza badare alle conseguenze di tale gesto. Htay Kywe aveva eluso l’arresto finora. Durante gli ultimi due mesi, la sua azione è stata vitale per sapere cosa stava accadendo all’interno del suo paese, la Birmania. Siamo molto preoccupati circa il suo stato di sicurezza e salute.

Inoltre è stata arrestata Mee Mee, la cui immagine con il suo pugno in aria si è trasformata in un’icona della popolazione birmana durante le proteste di Agosto e Settembre. Temiamo per lei e per le sofferenze a cui dovrà resistere, come prigioniero politico e come donna.

I pochi membri restanti della “Generazione dell'88” hanno appena trasmesso una lettera al segretario generale Ban Ki-Moon in cui lo pregano di agire urgentemente per proteggere i prigionieri, fermare gli arresti e dobbiamo sostenere il loro appello!

Ci sono molte altre cose che ci preoccupano oltre questi arresti. Migliaia di monaci e civili sono stati arrestati nelle ultime due settimane ed abbiamo ricevuto dei rapporti veramente preoccupanti sul trattamento dei prigionieri. Torture, negazione dei trattamenti medici e del cibo, monaci denudati e perfino la morte risulta regolare tra questi prigionieri. Siamo profondamente preoccupati per il destino di questi esseri umani. Molti attivisti hanno problemi medici seri a causa delle loro precedenti carcerazioni subite. Per una lista dei monasteri perquisiti, delle persone arrestate, scomparse, uccise, andate sul sito della AAPP (Associazione di Assistenza per i Prigionieri Politici della Birmania): www.aappb.org .

Utilizzate un poco del vostro tempo per firmare l'appello al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki – Moon, affinché urgentemente prenda le misure più concrete per accertarsi del brutale trattamento dei prigionieri arrestati. Deve prendere in mano oggi stesso il telefono e chiedere ai generali birmani che gli arresti e le torture ai prigionieri si fermino immediatamente. Deve imporgli la propria personale priorità, per chiedere che il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) e le altre organizzazioni possano almeno aver accesso ai prigionieri e spingere affinché tutti i prigionieri politici vengano rilasciati.

Thelma Young

°°°

Il mondo sta a guardare mentre il popolo birmano sta lottando contro la dittatura militare.

Nelle Filippine, gli operai hanno rasato le loro teste per solidarietà con i monaci buddisti birmani, che stanno sopportando il peggio dopo gli ultimi severi provvedimenti (ndt: arresti, uccisioni). Come gli ambientalisti, siamo interessati ad agire per sostenere i monaci che stanno dimostrando anche contro l’esorbitante aumento dei prezzi del cibo e del carburante, che ha lasciato molta gente in Birmania senza la possibilità di spostarsi e di nutrire la propria famiglia. Vi prego di utilizzare un vostro minuto per firmare le petizioni che manderemo alle Nazioni Unite, chiedendo di intraprendere un’azione urgente per la salvaguardia dei diritti del popolo birmano. Spargete vi prego la parola, passate questo messaggio a tutti i vostri conoscenti e consigliate loro di fare lo stesso. Grazie per il vostro supporto.

Debra Broughton
Friends of the Earth International

°°°

Sono sicuro che avete visto le straordinarie – e terrorizzanti – immagini dei monaci vestiti in rosso che hanno affrontato a viso aperto la polizia militare pesantemente armata per le strada della birmania. (ndt. in Italia abbiamo visto ciò?)

Il loro coraggio di fronte ad una repressione brutale – per lottare a favore dei diritti umani – è ciò che pienamente abbraccia Amnesty International. Mentre io e voi viviamo lontano dalla Birmania, possiamo aiutare queste coraggiose forze a favore della democrazia attraverso il nostro supporto ad Amnesty International.

Mentre sto scrivendo questo, gli attivisti di Amnesty in più di 20 Paesi stanno partecipando a dimostrazioni ed incontri con i leaders di governo, affinché facciano una pressione internazionale sul regime militare birmano, ed i relativi alleati chiave India e Cina, per arrestare le violenze e ristabilire i diritti dell’uomo. Amnesty sta lavorando in Birmania per la liberazione delle centinaia di attivisti a favore della democrazia, incluso il premio Nobel Daw Aung San Suu Kyi, a lungo ancora prigioniera per aver nient’altro che svolto azioni di dissenso pacifico.

http://takeaction.amnestyusa.org/c.g...53489&aid=9450

http://takeaction.amnestyusa.org/c.g...53489&aid=9451

(ndt: Per fare pressione sulla Cina e sull’India affinché esercitino un ruolo positivo in Birmania. Le petizioni sono sul sito di Amnesty USA, ma le possiamo firmare anche noi, è sufficiente naturalmente identificarci e selezionare per "Country" –Italy- e per "State" –Not in USA-... e poi "Send Now"!)

Vi prego uniamoci mano nella mano con le forze pacifiche vestite di rosso per la democrazia ed i diritti dell’uomo.

Larry Cox
Executive Director
Amnesty International USA

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° °°°°

Altri links.

Appello di Amnesty Italia: http://www.amnesty.it/appelli/appelli/Myanmar_16.10.07

In inglese, con foto, aggiornamenti ed azioni attive: http://www.burmacampaign.org.uk/

Uno strumento molto potente per far muovere il gigante cinese potrebbe proprio essere quello della -seria- minaccia di boicottare le prossime olimpiadi, ma, mi chiedo, nel mondo attuale... è utopia?

Lascio che risponda Aung San Suu Kyi: "A volte, 24 ore sono sufficienti per un cambiamento rivoluzionario."

"L'unica reale prigione è la paura e l'unica reale libertà è la libertà dalla paura."


Un saluto.
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Vecchio 03-11-2007, 11.52.03   #32
nexus6
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Riferimento: L'orrore...

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Dove sta la cosa sbagliata? perchè ci deve essere qualcosa che non funziona nella società da qualche millennio a questa parte.
...
Che cosa c'è che non va nell'uomo che tenta di evolversi?
Gli animali ignorano le atrocità che per l'uomo costituiscono quasi una "normalità".
...
C'è un che di sbagliato, una falla nel sistema evolutivo. O dobbiamo pensare che questo buco, questo neurone impazzito faccia parte dell'evoluzione stessa?
Sto riflettendo molto su ciò, ma lasciamo ora per un momento da parte i "non c'è nulla di sbagliato, nessuna strada da prendere, si sta bene così come si è, lasciando che il ciò che è agisca per mano nostra".

Io, per esempio, odio le banche e la finanza -tutta- ed un moto di rigurgito mi sorge spontaneo verso le infami azioni delle persone che vi lavorano. Eppure sono la banca ed il businessman di me stesso. Devo mutare, devo conoscere, devo acquisire. Io odio il cartellino da timbrare. Eppure sono il capoufficio di me stesso. Spesso mi chiedo a che servano i confini tracciati sulle mappe. Quelle linee inesistenti, sai. Eppure sono la polizia doganale di me stesso.

Alt... passaporto, prego!

La realtà, dunque, non è che proiezione di me stesso
ed allora capisco perché il mondo faccia così schifo.

La sento, a volte, la trama che collega le cose, tutto è maledettamente collegato, ogni più minuta cosa. -Tutto-. Quando so, per esempio, che negano i fondi per una ricerca che potrebbe mutare -realmente- a breve il futuro dell’intera umanità, vedo la cristallina connessione con questi eventi, con la porta blindata di casa e con le stupide ed inutili chiacchiere che si fanno al bar... e mi chiedo che senso abbia continuare quest’orrenda ipocrita farsa.

“Ciò che odio
più d’ogni altra cosa
è il fetore
della menzogna.”

K.

“E’ difficile
sopportare la vista
delle proprie mani
sporche di sangue.”

A.
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Vecchio 17-12-2007, 09.29.44   #33
paodam
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Riferimento: L' esempio... di Myanmar

Ringrazio l'editore per aver riproposto in rilievo un argomento che rischia l'oblio...
Navigando qua e la fra la spazzatura quotidiana della mia posta elettronica mi e’ arrivato ieri mattina un messaggio SOS BURMA che mi invitava a collegarmi ad un sito per visionare un video per non dimenticare la tragedia birmana.
Il video mi ha colpito molto e lo propongo come uno spot per Pechino 2008.
Invito tutti a vederlo e rinnovo a tutti l’invito al dialogo.
Io non voglio dimenticare ma…il silenzio sulla Birmania sta diventando assordante
Il video e' presente su you tube all'indirizzo:
http://www.youtube.com/watch?v=84eY81G9Z24
paodam is offline  
Vecchio 06-01-2008, 22.19.05   #34
albatro
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Riferimento: L' esempio... di Myanmar

Citazione:
Originalmente inviato da paodam
Ringrazio l'editore per aver riproposto in rilievo un argomento che rischia l'oblio...
Navigando qua e la fra la spazzatura quotidiana della mia posta elettronica mi e’ arrivato ieri mattina un messaggio SOS BURMA che mi invitava a collegarmi ad un sito per visionare un video per non dimenticare la tragedia birmana.
Il video mi ha colpito molto e lo propongo come uno spot per Pechino 2008.
Invito tutti a vederlo e rinnovo a tutti l’invito al dialogo.
Io non voglio dimenticare ma…il silenzio sulla Birmania sta diventando assordante
Il video e' presente su you tube all'indirizzo:
http://www.youtube.com/watch?v=84eY81G9Z24

Molto coinvolgente il video, ben realizzato. Ottima l'idea di collegare la situazione birmana con la celebrazione delle Olimpiadi cinesi. La cortina di silenzio che è calata sulla drammatica vicenda autorizza ben tristi riflessioni.
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Vecchio 20-01-2008, 23.31.22   #35
nexus6
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... a dda passa' 'a nuttata...

L’”esempio di... Myanmar” è anche uno dei tanti esempi di come funzionino i media di maggior rilievo e diffusione e dunque di come proceda l’informazione in generale con il tremendo silenzio che spesso cala su vicende che servono solo, quando esplodono, per riempire le colonne dei quotidiani per quei pochi giorni che chi-decide-cosa-dobbiamo-sapere ce lo mostra ad ampi titoloni, per poi spolverarlo sotto il tappeto delle notizie attuali, un penoso “rumore di fondo” fatto di notizie da italietta e di stronzate estere.

In Myanmar, a parte i chissà quanti monaci e civili uccisi durante le manifestazioni e le bombe mortali esplose nell’ultima settimana, diciamo la tranquilla quotidianità di questa nazione, la notizia di un paio di settimane fa, che misura il metro della situazione e dell’informazione sotterranea che non ci giunge, è che il regime pare abbia aumentato di 166 volte il canone annuale della tv satellitare. Non c’è da sorprendersi, si tratta propriamente di una “dittatura” e fa il suo mestiere, conoscendo bene il pericolo dell’informazione e della comunicazione; sono strumenti di controllo, ricerca e costruzione del consenso. Il tarlo che mi pungola, tuttavia, è che, di fatto, questi metodi vengono scientemente utilizzati anche da “noi”, nelle nostre luminose democrazie. E siamo talmente addestrati che osservo una parte di me che, rileggendo le mie precedenti parole, mi considera un dietrologo nullafacente...


La notizia...

"Durante le manifestazioni dello scorso settembre, la gente di Yangon passava le sue serate di coprifuoco chiusa in casa incollata alla televisione satellitare per vedere su Cnn e Bbc cosa stesse veramente succedendo nel loro Paese. D’ora in poi non sarà più possibile.

Come regalo di capodanno alla sua amata popolazione, la giunta militare ha deciso di aumentare di 166 volte il prezzo delle licenze annuali per avere una parabola satellitare, da 6mila kyat, pari a circa 3 euro, a un milione di kyat, ovvero circa 530 euro. Contando che lo stipendio medio annuo di un dipendente pubblico è di circa 100 euro all’anno, questo aumento significa che solo pochissimi ricchi – ovvero gli alti funzionari del regime – potranno d’ora in poi permettersi il lusso della tv via satellite. Il popolo birmano è da oggi ancora più isolato dal resto del mondo."

Da http://www.peacereporter.net/dettagl...=51&idart=9673
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Vecchio 22-01-2008, 09.56.56   #36
paodam
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Riferimento: L' esempio... di Myanmar

Corriere della Sera 12/01/2008

Cina, ci sono 1.045 Laogai Nell’anno delle Olimpiadi (Dario Fertilio)


“Le censure in materia di diritti umani sono sempre calunnie”
“i giochi olimpici invece sono sempre una cosa buona”
“Dunque chi critica il regime di Pechino viola lo spirito olimpico”

Così Jiang Yu , la portavoce del ministro degli Esteri cinese ha accusato “alcune organizzazioni ed individui” di “insultare il paese” .
Che splendido sillogismo degno di un giocoliere della Città Proibita.

Diverse opinioni e fatti vengono denunciati da un suo connazionale, Harry Wu 19anni ai lavori forzati nei Lager cinesi, i laogai, per sospetto anticomunismo.
Nel libro “Controrivoluzionari” edito da San Paolo racconta di questi campi 1.045 in cui schiavi torturati alimentati con un tozzo di pane e un po’ di brodaglia producono di tutto dagli autobus ai pomodori, dai giocattoli ai casalinghi.
Vi sono venute in mente bambole e scodelle dei lager nazisti? Attenzione : forse “state violando lo spirito olimpico”

Ma ci stanno forse prendendo in giro?

Invito tutti alla lettura su un interessante sito trovato in rete che raccoglie molto materiale interessante sulle piu' o meno losche attivita' del governo cinese
http://www.unmadeinchina.org

Invito anche tutti voi a discutere su un blog che sto cercando piano piano di allestire sempre sperando nel vostro contributo
http://unmadeinchina.wordpress.com
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Vecchio 22-01-2008, 11.53.21   #37
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La "Stampa" di ieri nel suo sito ufficiale dà una notizia assai interessante, utile a meglio riflettere sul significato di queste Olimpiadi:

CINA DA INCUBO, GLI ATLETI SCAPPANO

"Saranno Giochi da pendolare, senza un centro e con un villaggio che ospiterà solo aspettative da vigilia. Gli atleti e le loro storie vivranno da un'altra parte, sparsi e lontano dalla Cina: Giappone o Corea, ovunque si respiri e si mangi meglio. Persino Hiroshima si candida a ospitare federazioni, la città della bomba atomica oggi è certa di avere un'aria migliore di Pechino...".
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Vecchio 22-01-2008, 12.57.23   #38
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Vorrei aggiungere il sito della "Stampa" dal quale ho tratto l'ultima informazione:

http://www.lastampa.it/sport/cmsSezi...3030girata.asp

Inoltre, mi riprometto di tornare al più presto sul tema principale del topic, purtroppo sulla Birmania è da tempo calata una cortina di silenzio...
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Vecchio 15-02-2008, 12.36.42   #39
nexus6
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Traduco e riassumo un articolo giuntomi per posta elettronica ieri sera, sugli ultimi fatti di cronaca birmana, da parte della "US Campaign for Burma".

°°°

Assassinato uno dei più importanti leader dell’opposizione al regime birmano; Phado Mahn Sha è stato ucciso qualche giorno fa, i dettagli non sono chiari, anche se si pensa che l’assassinio sia stato organizzato in qualche modo dal regime militare. Mahn Sha era il leader dell’etnia Karen, una popolazione che abita sin dalle origini i territori birmani.

Molto impegnato a livello internazionale per far conoscere le violenze del regime sulla sua popolazione, paragonabili a quelle per esempio del Darfur (si stima che il doppio dei villaggi del Darfur siano stati distrutti creando un milione e mezzo di profughi), accanto al movimento di Aung San Suu Kyi si è fatto promotore di azioni dirette a far sì che a tutte le etnie birmane fossero riconosciuti uguali diritti ed ha portato la sua azione anche nei negoziati con le Nazioni Unite (UN).

Il regime birmano ha rifiutato le richieste delle Nazioni Unite e continuato gli attacchi e le violenze contro la popolazione, anche e soprattutto favorito dalla protezione cinese presso il Consiglio di Sicurezza delle UN. Il Consiglio di Sicurezza è l’unico organo delle Nazioni Unite che ha l’autorità di forzare degli Stati a prendere o mutare delle decisioni, ma la Cina ha esercitato il suo potere di veto presso tutte le decisioni del Consiglio, paralizzando così effettivamente le intere Nazioni Unite. Come risultato del veto cinese, le UN stanno facendo gli stessi errori fatti in Ruanda, Bosnia e Darfur e così via...

Mahn Sha ha agito pure per fornire protezione, tramite il suo movimento, ai soldati-bambini arruolati dal regime (più di 70000) ed ai disertori dell’esercito, fornendogli una casa e delle speranze. Il regime ha nel mirino numerosi leaders delle etnie minori: per esempio ha emesso una sentenza di 93 anni di prigione contro quello dell’etnia Shan, pur essendo tale leader membro del parlamento, alleato con il partito di Aung San Suu Kyi.

Mahn Sha ha ispirato con la sua ferma risolutezza migliaia di persone che hanno lavorato con lui per la democrazia e l’autodeterminazione, per cui è nostro dovere tentare di porre fine all’orribile violazione dei diritti umani che sta proseguendo in Birmania. Ringraziamo tutti per il supporto a questa campagna ed invitiamo a porre attenzione alle azioni* volte a boicottare le prossime olimpiadi cinesi.

Aung Din, Jeremy Woodrum, Jennifer Quigley e Thelma Young

°°°

* = la US Campaign for Burma sta organizzando per l’8/8/08 una grande manifestazione negli USA in occasione del ventesimo anniversario del massacro degli attivisti politici in Birmania, per porre ancora maggiormente l’attenzione sulle prossime olimpiadi cinesi di Beijing.

www.uscampaignforburma.org
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Vecchio 15-02-2008, 14.02.40   #40
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Riferimento: L' esempio... di Myanmar

Ciao Paodam, leggo con piacere il tuo blog (http://unmadeinchina.wordpress.com) dove vedo che anche personalità in vista come Steven Spielberg e Sylvester Stallone si sono schierati apertamente contro la Cina e la cortina di silenzio mediatico che è calata sulla Birmania; sapevo anche dell’azione di numerosi altri bloggers nostrani con lettere e petizioni verso politici e comitati olimpici (es. http://turnoffpechino2008.splinder.co m/). Invito alla lettura della petizione... e ad informarsi!

Sai, sapete, inoltre, se è prevista per i prossimi mesi anche l'organizzazione di manifestazioni di massa dal "basso", diciamo? Credo che la rete internet, come si sta dimostrando, sia un grande mezzo per l'organizzazione e la promozione di possibili manifestazioni che siano, inoltre, "trasversali" ai partiti e schieramenti politici: qui si tratta dei diritti umani di base e questa potrebbe essere una grande occasione per ribadire con forza il fatto che il "potere" ovvero in questo caso gli organizzatori delle olimpiadi cinesi potranno pure obbligare, come stanno facendo, al silenzio le delegazioni olimpiche degli altri Paesi, ma non possono zittire l'opinione della gente su quanto sta avvenendo!

Ricordo: https://www.riflessioni.it/encicloped...itti-umani.htm

Sottolineo, perchè credo sia importante, che tali manifestazioni dovrebbero essere prive di "bandiere", sia per il significato profondo di una manifestazione di questo genere e sia per l'efficacia nei confronti dell'opinione pubblica. Fammi sapere ed in caso contrario propongo a quanti stanno leggendo di iniziare ad organizzare qualcosa, diffondendo la voce (dai vostri blogs, siti, forums, caselle e-mail...)... potremmo partire proprio da qui...
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