io non vedo molta differenza tra il mondo che noi definiamo "civilizzato" e una giungla.anzi,secondo me le popolazioni che noi definiamo "primitive" sono molto più civili di noi.Non so negli altri stati,ma in italia la vita di una persona di oggi consiste solo nello studiare e nel lavorare,tutto questo in compagnia di persone che fin dalla tua infanzia sono sempre pronte a fregarti e a cercare di prevalere su di te.I valori veri della vita non esistono più(e non mi dite che questi sono i soliti discorsi perchè mi arrabbio eh),la vita ormai è una guerra continua contro tutto e tutti.Esempi?
Si deve combattere contro lo stato per via delle tasse e cose simili,si combatte contro i colleghi di lavoro per (l'assurda) competizione,si combatte da ragazzi quando si va a scuola contro il solito bullo che c'è in ogni classe messo apposta li per farti patire ancora di più,si combatte contro i professori,si combatte con i vigili quando giriamo nelle nostre città sempre più grige,caotiche,piene di traffico e smog,si combatte col vicino di casa o con i condomini,insomma...che differenza c'è tra il mondo attuale e la giungla??

Nessuna differenza....forse è meglio la giungla! infatti, ogni giorno che passa, siamo sempre più schiavi dei nostri bisogni; ogni novità tecnologica diviene ben presto per noi una necessità: andiamo in paranoia se, per caso, dimentichiamo di portare con noi il cellulare; abbiamo forti problematiche di guida in luoghi diversi da quello abituale, se non abbiamo installato il navigatore satellitare sulla nostra auto; la sera, per rilassarci, abbiamo bisogno di poter scegliere tra una vasta gamma di canali televisivi, ovviamente con l'ausilio di un televisore la plasma di almeno 27 poliici......tutto questo in aggiunta a quello che hai detto nel tuo post precedente; ma pensa se vivessimo una vita senza emozioni, arrabbiature, competizione, necessità da esaudire......in breve tempo la nostra esistenza diventerebbe piatta, noiosa, senza incentivo.....potremmo regredire, invece di migliorare e progredire; certo potremmo sforzarci di convivere con il mondo che ci rincorre, in maniera meno vorticosa; concedersi ogni tanto qualche minuto di relax e pensare solamente al nostro benessere interiore senza ausilio tecnologico alcuno.....come si dice, "staccare la spina"....quindi credo che la "giungla" che sta invadendo il nostro mondo debba essere accettata ma, allo stesso tempo, controllata e ben gestita da ognuno di noi; in questo modo trarremmo il massimo vantaggio dovuto all'innovazione di qualsiasi genere e in diversi campi, senza diventarne succubi....è un'utopia? non lo so...ma dovremmo provarci.....

Non direi proprio... a noi sembrano più civili forse perchè non sappiamo le vere realtà in cui vivono gli uomini della giungla.
Proprio ieri ho visto il film cannibal holocaust... vi posso assicurare che è molto molto meglio come viviamo noi, non c'è alcun paragone.

dipende da COME uno vive.se hai la fortuna di vivere in un paesino di provincia tranquillo dove trovi facilmente un posto di lavoro,hai ragione te.ma se vivi in una delle nostre città sempre più caotiche,con smog e stress,forse mi sa che è molto ma molto meglio la giungla!e comunque il mio è anche un discorso di tipo sociologico.perchè ci vogliamo così male?fin dalla scuola devi combattere contro questo e quello e questa storia va avanti fino a quando non vai in pensione!è triste dirlo,ma è così...

sono daccordo fino a un certo punto,perchè secondo me lo stress fa solo male.non ci fa progredire...per progredire dovremmo prendere esempio dai monaci tibetani,mica dal nostro mondo occidentale sempre più caotico!io non sono contro la tecnologia a priori,ma non dobbiamo esagerare.la vita è più importante...

certo! lo stress fà male, è scientificamente provato; ma se riuscissimo a dosarlo diventerebbe il sale della nostra vita, lo stimolo per andare avanti, l'incentivo per migliorare....i monaci tibetani!....beh, rispetto il loro stile di vita, ma cosa fanno concretamente per l'umanità? la loro vita ascetica è rivolta verso sè stessi, al fine di raggiungere una certa pace interiore; un po' come i frati e/o le suore nei conventi di clausura; scelgono di isolarsi dal mondo per il proprio "egoismo" spirituale; magari raggiungono lo scopo che si erano prefissati....ma quale contributo danno alla società?

Lo sai, ho letto da qualche parte che le preghiere collettive aiutano le energie positive ad espandersi.
Non so se sia vero, so che è comune alle preghiere dei monaci tibetani ed a quelle della clausura.
Loro pregano per l'umanità, per tutti noi.
Ed è buffo, se fosse vero, pare che quella preghiera abbia un "raggio d'azione", ovvero nell'arco di un tot di km da dove si svolge sembrerebbe diminuissero i fatti "brutti" del mondo, a favore di una maggiore armonia.
Sarebbe bello, se fosse confermato, ma non riesco a ricordare dove l'ho letto...

Sul 2012... "il sole che con le sue potenti sun spots o macchie solari ci invierà il monito per un cambiamento interiore da attuarsi entro il 2012, data da molti ed a torto considerata nefasta. Il mondo dell'Ego deve cedere il suo impero alla Gioia dell'Uno, alla polarità d'Amore presente in ciascuno di noi."

da...
http://www.ilgiardinodeilibri.it/lib...ito_uno_cd.php

Se tu studiassi un po' a fondo certe popolazioni primitive ti renderesti conto che le suddette sono molto meno civili di noi.
Ad esempio, lo sai che per decenni gli "antropologi di pace" hanno negato che siano mai esistiti gruppi umani dediti al cannibalismo?
Invece, le prove in contrario non hanno fatto che accumularsi e, tra di esse, ce n'è ora una incontrovertibile. In un sito del Sudovest statunitense, vecchio di 850 anni, gli archeologi hanno trovato ossa umane tagliate a pezzi come quelle degli animali che servivano da cibo e inoltre tracce di mioglobina umana (una proteina dei muscoli) in frammenti di stoviglie e, prova schiacciante, in un escremento umano fossilizzato. Anche gli appartenenti alla specie Homo antecessor, parenti dell'antenato comune ai Neanderthal e agli uomini moderni, si scagliavano l'uno contro l'altro e si massacravano, il che indica che violenza e cannibalismo risalgono ad almeno 800.000 anni fa.
Di più. Nelle attuali società occidentali la percentuale di omicidi è fra un decimo e un centesimo di quella che era mille anni fa.

Gli uomini delle caverne e delle foreste avevano qualcoa in più: erano in viaggio.
Qui, noi, oggi ci siamo fermati, abbiamo smesso di camminare. Ci siamo seduti sul costone di una montagna e stiamo tornando giù per forza d'inerzia.

Nella mia vita ho sperimentato il mio personale inferno che però non rinnego, non rifiuto. Lo accetto perchè mi ha permesso di imparare, comprendere, forgiare.

Lamentarci della realtà di oggi è cosa buona e giusta solo nella misura in cui ci impegnamo a venirne fuori.
Ricordiamoci che la società non è una cosa che puoi toccare o modificare come un'auto dal carrozziere. La società non esiste se non come termine astratto per dire tante tante persone che stanno lì e non là.

La società siamo noi, è ogni singolo individuo. E il termine società potrebbe essere più adatto ad indicare una massa di Tizi che si lascia dominare da un Tale, come un gregge di pecore che è controllato da un solo cane che esegue gli ordini di un solo pastore.

Fino a che noi siamo un gregge resteremo delle marionette incivili e vuote, quando saremo in grado di trasformarci in uccelli migratori allora conosceremo la civiltà vera.

E' una dura lotta, lo so. Ma non abbiamo altra scelta.

Siamo connessi gli uni agli altri con fili invisibili e indistruttibili, ma ciascuno di noi ha la sua parte, il suo compito da portare a termine, la propria storia da scrivere anche se insieme agli altri.
Una cosa è scrivere sotto dettatura altro quel che esce dal proprio essere.

Per uscire dalla nostra giungla dobbiamo impegnarci a divenire individui liberi dentro, incamminarci con i nostri piedi sulla via della ricerca di noi stessi.
Quando avremo trovato noi stessi troveremo gli altri e persino Dio.

Il mio cuore trema per le future generazioni, l'Anticristo, la Bestia sembra aver vinto su tutti i fronti. E forse avrà anche vinto una battaglia. Ma chi è per la vita, per l'Amore, per la Speranza non deve arrendersi.

Io già combatto in casa, sul posto di lavoro, al supermercato, sulla strada, ovunque mi trovi io combatto. Combatto anche qui in mezzo a voi.
Ma non ho spade, non ho fucili ho solo la mia storia che scrivo giorno per giorno. Accetto di sbagliare, accetto di imparare, di andare avanti per amore di chi verrà dopo di me.

Le colpe dei padri ricadranno sui figli. Non ci credevo ma è vero. I miei errori, ovvero il mondo che io creo sarà, è il terreno sul quale i miei figli coltiveranno le loro messi.

La vita su questo pianeta è simile ad un orticello che si tramanda di generazione in generazione. Se io avveleno il mio orto i miei figli mangeranno insalata avvelenata. Se ben concimo la mia terra altri raccoglieranno frutti copiosi.

Oggi manca totalmente il senso del futuro. Raccogliamo frutti che non abbiamo coltivato buoni o cattivi che siano e insozziamo e deprediamo i campi che le future generazioni erediteranno. Siamo incapaci di amare, privi d'amore.

ti ringrazio per le informazioni.....certo tutto è possibile anche se estremamente improbabile; non credo ci possa essere un concreto beneficio alla popolazione vicinoria, solo per mezzo delle preghiere; esse sono molto importanti per la nostra interiorità e per il conforto che ci donano.....ma estendere queste sensazioni nell'arco di tot Km da dove si prega.....scusa il mio scetticismo, ma faccio molta fatica ad accettarlo; per quanto concerne la data del 2012, penso e ribadisco sia una delle tante previsioni che sono sempre "di moda".....specialmente dalla fine del secolo scorso....