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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 01-03-2008, 22.58.55   #51
frollo
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Data registrazione: 23-02-2008
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

Naturalmente nella mia accezione, matrimonio, matrimonio civile, unione hanno tutti il medesimo significato che non ha niente di sacro o sacramentale. Nelle considerazioni che ho fatto, ma penso che chiunque sostenga le unioni tra omosessuali la pensi così, mi sono riferito sempre e solo al codice civile e alle unioni celebrate al comune davanti al messo comunale. Mai mi sognerei di chiedere per gli omosessuali il riconoscimento del matrimonio religioso e del sacramento, ma credo che neanche loro lo chiedano.
E' necessario capirsi, lo dico per Valerio, prima di discutere.
Mi sembra altrettanto ovvio che le adozioni non sono in discussione, perchè stiamo parlando di altro.
Io peraltro sarei profondamente contrario a concedere la possibilità di adottare bambini ad una coppia omosessuale. Se infatti per la questione "matrimonio" ci sono in ballo i diritti di due persone che, avendo orientamenti sessuali diversi dalla maggior parte della gente, si vedrebbero negate una serie di opportunità e vantaggi, nel caso dell'adozione occorre considerare i diritti della persona più debole e cioè del bambino, che devono prevalere sui desideri di paternità/maternità dei possibili genitori.
Quindi rassicurerei Valerio sull'aspetto adozioni: non credo proprio che, ove passasse una legge per le unioni omosessuali, questa aprirebbe automaticamente la strada anche alle adozioni.
frollo is offline  
Vecchio 01-03-2008, 23.31.30   #52
manacoddi
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

Citazione:
Originalmente inviato da Koli
Il dibatito sulle coppie civili nel nostro paese si è ormai arenato. Figurarsi quello sulla possibilità da parte degli omosessuali di potersi sposare.
I paesi che ammettono il matrimonio di coppie dello stesso sesso come l'Olanda, il Belgio, la Spagna, il Canada e il Sud Africa (si, avete capito bene, persino il Sudafrica), non hanno riscontrato quella instabilità sociale che viena da più parti invocata come motivo per non far passare nessuna legge in questo senso.
Credo fermamente che dare la possibiltà, a queste persone, di sposarsi, sia un segno di grande civiltà e democrazia che in nessun modo pùo nuocere alla nostra società. Siete d'accordo?
Sapete addurre qualche motivo valido per sostenere la posizione opposta alla mia?



Certamente. L'unione di due persone dello stesso sesso è un atto contro natura. Quindi nuoce anche alla società perchè la snatura. Si vuol considerare naturale qualcosa che naturale non è .
manacoddi is offline  
Vecchio 02-03-2008, 09.18.27   #53
frollo
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

Citazione:
Originalmente inviato da manacoddi
Certamente. L'unione di due persone dello stesso sesso è un atto contro natura. Quindi nuoce anche alla società perchè la snatura. Si vuol considerare naturale qualcosa che naturale non è .

Ripeto che secondo me non ha senso tirare in ballo etica, natura e religione.
Saranno pure contro natura, ma gli omosessuali esistono. Non si può far finta di non vederli. Questa è condizione sufficiente -non essendo un crimine- per fare delle leggi che ne regolino l'unione, altrimenti ci sarebbe discriminazione.
Anche l'aborto provocato è contro natura, eppure c'è una legge che lo regola (giusta o sbagliata che sia... e io sono contro l'aborto).
Le considerazioni etiche, morali, religiose, attengono la sfera privata e personale, non possono riguardare -o meglio, non solo quelle- la sfera pubblica.
Quello che poi fanno le persone in camera da letto, riguarda solo loro e anche se fanno atti contro natura (e pure qui ci sarebbe da discutere, perchè se la natura crea queste "deviazioni dalla normalità" evidentemente anche le deviazioni fanno parte della naura!), non penso proprio che quello "nuocerebbe" alla società, anzi: semmai una società che prendesse in considerazione le esigenze di una minoranza, quale quella degli omosessuali, sarebbe una società più democratica e forse addirittura migliore di quella negazionista che alcuni vorrebbero.
Insomma, non si tratta di "aprire una diga" che provocherebbe un'inondazione. Non è che dando agli omosessuali la possibilità di unirsi, tutta la società diventerebbe omosessuale. Omosessuale o lo sei o non lo sei, non è che ci puoi diventare. Si tratta di dare una regolamentazione per quella ridottissima minoranza che la chiede. Nulla di più.
Viceversa io sono profondamente contrario a dare alle coppie eterosessuali nuove possibilità di unione. Già esistono il matrimonio religioso, quello civile, la convivenza regolata e quella spontanea. Mi sembrano possibilità sufficienti
frollo is offline  
Vecchio 02-03-2008, 11.42.03   #54
Valerio2
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

Citazione:
Originalmente inviato da bside
Citazione:
Originalmente inviato da Valerio
Vorrei però che qualcuno, informato, mi spiegasse perchè vogliono sposarsi.
Al di là delle formule (matrimonio, unione civile, ecc) il riconoscimento giuridico delle coppie gay ha importanti implicazioni e conseguenze.
Consentirebbe l'accesso agli stessi diritti e doveri previsti e contemplati per le coppie etero, sancendo la fine di quella che di fatto è una discriminazione.
Vedi caro frollo che alla fine si vuole metterli in grado di adottare?

Aiuterebbe a cambiare la percezione dell'omosessualità nella società. Considera che i pregiudizi sugli omosessuali sono ancora molto forti e radicati sapientemente alimentati dalle varie religioni.
Anche questa non è una vera motivazione, basterebbe una campagna di informazione, non occorre una apposita legislazione.

Se pensi che la Chiesa considera tra le altre cose l'amore gay non amore, puoi immaginare che duro colpo riceverebbero queste posizioni se lo Stato riconoscesse al contrario il valore affettivo e sociale dell'unione fra due uomini o due donne.
Appunto, si vuole scardinare un concezione diffusa, non con lo strumento del dialogo, della convinzione, della crescita culturale, ma a colpi di legge.

Inoltre, secondo me, aiuterebbe quel processo di emancipazione dei gay, che cerca di liberarli da quelle forme introiettate di sudditanza e soggezione che li tiene ancorati ad una percezione negativa di sè stessi con conseguenze a volte drammatiche.
Anche qui si rinnova l'idea che l'inversione di una tendenza culturale vada ottenuta con la violenza del legislatore.

Tanto per farti un esempio, per amico ho avuto per un certo periodo un ragazzo molto credente che considerava se stesso (testuali parole) un "fallimento biologico" e riteneva del tutto normale e perfino giusto per una coppia gay vivere nascosta o in semiclandestinità. Per lui vivere nascosti era una condizione "naturale". E' come se uno schiavo, conscio dell'essere schiavo ritenesse giusto e normale essere e fare lo schiavo.
E queste percezione di se stesso così negativa poi lo portava a frequenti depressioni e a vivere veramente molto male la proria omosessualità.
Sono disponibile a partecipare ad una campagna di promozione della cultura dell'accettazione nei confronti degli omosessuali. Questo fa parte del mio vissuto di cristiano, di insegnante, di uomo libero e fiero della propria indipendenza di giudizio.


BSIDE ha provato a spiegarmi perchè gli omosessuali vogliono il matrimonio. Quello che dice koli, che sia un fatto di civiltà consentire loro il matrimonio, è una affermazione non suffragata da motivazioni.

Continuo a pensare che sia una scorciatoia ad una modificazione della cultura sociale e che nasconda solo un tentativo di legittimare le adozioni per le coppie non eterosessuali. Tutti gli altri diritti civili sono già contemplati dalle unioni di fatto.
Valerio2 is offline  
Vecchio 02-03-2008, 15.19.15   #55
Koli
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

Citazione:
Originalmente inviato da Valerio2
BSIDE ha provato a spiegarmi perchè gli omosessuali vogliono il matrimonio. Quello che dice koli, che sia un fatto di civiltà consentire loro il matrimonio, è una affermazione non suffragata da motivazioni.

Continuo a pensare che sia una scorciatoia ad una modificazione della cultura sociale e che nasconda solo un tentativo di legittimare le adozioni per le coppie non eterosessuali. Tutti gli altri diritti civili sono già contemplati dalle unioni di fatto.

Le unioni di fatto, come saprai, non sono regolarizzate. Quindi non si può parlare di diritti che sono già contemplati.

Una legge che per sbaglio concedesse il diritto ai gay di sposarsi, inevitabilmente comporterebbe una modificazione della cultura sociale, cosi com'è sucesso con il diritto di voto alle donne. Nessun si sogna di dire che le donne non dovrebbero votare, malgrado la maggioranza degli uomini, la poteva pensare cosi all'inizio del secolo.
Tale modificazione, come la chiami tu, non credo che avrebbe delle conseguenze drammatiche per la famiglia tradizionale come viene spesso detto. La famiglia ha altri problemi a cui pensare. Mi rifiuto di credere che gli etero dovrebbero soffrire solo perchè esitono le coppie gay.

Per quanto riguarda le adozioni confesso che è un punto delicato. Mi sono già espresso ma credo che non abbia neanche più senso che le sostenga in quanto lontane da ogni realistica previsione.

Io comunque, non sono cosi illuso da pensare che in Italia saranno promulgate, in un futuro prossimo o relativemente lontano, delle leggi che ufficializzino il matrimonio gay. Non si è riusciti neanche ad approvare le coppie (eterosessuali) di fatto.

Nel tuo intervento di prima dici che si vuole scardinare una concezione diffusa non con lo strumento del dialogo... della crescita culturale ma a colpi di legge.
Tralascio il tuo lapsus linguistico in quanto parli di crescita culturale come se volessi ammettere (controvoglia) che la nostra è bassa.
Non porrei tuttavia, la discussione su questi termini perchè quando parli di colpi di legge e di dialogo, dimentichi che la posizione cattolica fa leva proprio su tali colpi che attualmete esistono nella nostra giurisdizione per impedire ogni riconoscimento e il suo No è a priori e non curante di nessun dialogo.
Koli is offline  
Vecchio 02-03-2008, 23.13.18   #56
frollo
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

Scusate... ma che c'entra la Chiesa e la concezione cattolica?
Io continuo a non capirlo!
Magari pure gli induisti e i soci del circolo bocciofilo di Frattamaggiore sono profondamente contrari alle unioni gay, ma mica siamo qui a ricordarcelo a ogni minuto.
Qui stiamo parlando di codice civile e di leggi dello Stato.
Sorrido alla frase di Valerio che non vorrebbe modificare le cose "a colpi di legge"... ma le leggi mica sono "colpi di Stato", Valè! Nascono da votazioni e da maggioranze che sono espressione del popolo. Quindi, modificare le cose "a colpi di legge" mi sembrerebbe semmai l'unico modo per farlo, sicuramente il migliore e il più democratico.
Però sono in disaccordo anche con chi dice che: "non siamo riusciti a fare una legge neanche per le unioni di fatto normali, figuriamoci per quelle gay".
Questo è il punto.
Le coppie eterosessuali, non hanno bisogno di una legge fatta apposta per loro.
Se vogliono stare insieme, le coppie "normali" possono farlo in almeno 5 modi:

1) Matrimonio "segreto" solo in Chiesa, non denunciato in Comune: ci si sposa solo religiosamente "davanti a Dio"
2) Matrimonio religioso con effetto civile: il matrimonio in chiesa viene registrato in Comune
3) Matrimonio solo civile
4) convivenza "more uxorio", regolata dal codice civile
5) Convivenza di fatto, ma libera (gli eterni fidanzatini)

Le coppie gay non hanno tutte queste possibilità, ma men che meno ne hanno qualcuna che regolamenti giuridicamente la loro unione. E ciò non è dovuto a un capriccio, come nel caso dei due etero che non volendo optare per una delle 5 possibilità elencate, ne cercano una sesta che conceda loro solo diritti e nessun dovere, ma è una scelta obbligata: loro sono omosessuali per natura e non per capriccio e, non riconoscendo lo Stato le unioni tra persone dello stesso sesso, le coppie omosessuali per lo Stato non possono esistere.
C'è evidentemente qualcosa che non va e chi ha un po' di onestà intellettuale non può non riconoscerlo.
E se lo dico io, che sono certamente eterosessuale e politicamente orientato più a destra di Storace , non dovrebbe essere difficile accettarlo anche per persone politicamente più moderate.
Infine sulle adozioni.
Intanto penso che si possa concedere alle coppie omosessuali la possibilità di sposarsi civilmente, ma non quella di adottare bambini.
Tuttavia chi vuole adottare un bambino sa quanto è difficile farlo e a quanti esami bisogna sottostare. Per l'adozione non si tratta solamente di una legge che la consente, bisogna essere idonei e decine di assistenti sociali sono pronti a rivoltarti come un calzino per accertare la tua idoneità, psichica, di stabilità emotiva, di solidità di coppia, di capacità economica, e altro ancora.
Anche se nessuna legge stabilisse formalmente il divieto di adozione per le coppie gay, nascerebbe un divieto di fatto nelle procedure normali di adozione, nel senso che nessuna commissione approverebbe mai un'adozione a coppie dello stesso sesso (come del resto l'adozione viene, almeno fino ad oggi, preclusa ai single).
frollo is offline  
Vecchio 03-03-2008, 09.52.19   #57
iulbrinner
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

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Originalmente inviato da frollo
Le coppie gay non hanno tutte queste possibilità, ma men che meno ne hanno qualcuna che regolamenti giuridicamente la loro unione. E ciò non è dovuto a un capriccio, come nel caso dei due etero che non volendo optare per una delle 5 possibilità elencate, ne cercano una sesta che conceda loro solo diritti e nessun dovere, ma è una scelta obbligata: loro sono omosessuali per natura e non per capriccio e, non riconoscendo lo Stato le unioni tra persone dello stesso sesso, le coppie omosessuali per lo Stato non possono esistere.
C'è evidentemente qualcosa che non va e chi ha un po' di onestà intellettuale non può non riconoscerlo.
Ho già espresso in precedenza il mio punto di vista personale sull'argomento ma intervengo per una semplice puntualizzazione (da moderato quale sono, anche come convinzioni politiche).
Le prime tre possibilità che hai elencato, le uniche disciplinate dalla legge, non hanno solo a che fare con diritti e doveri ma delineano un'entità sociale di primaria importanza per la società stessa: la famiglia.
Essa rappresenta il cardine della convivenza sociale e civile ed è in questa ottica che se ne occupa l'ordinamento giuridico; non se ne occupa affatto, se non latamente, in quanto entità affettivo-sentimentale (quegli aspetti attengono alla sfera privata delle persone, non a quella pubblica) e torno a sottolinearlo.
Obiettivo della legge, ancora una volta, non è stabilire quale sia l'unione più bella o desiderabile o come debba esserlo ovvero la semplice registrazione notarile di uno stato di fatto; bensì l'obiettivo sociale è quello di garantire che la famiglia sia il luogo elettivo per la nascita, la crescita armoniosa e sana, la protezione e lo sviluppo psico-sociale dei bambini (i figli).
Le ultime due possibilità - convivenza more uxorio e unione di fatto - non sono affatto disciplinate dalla legge ma, semmai, contemplate come possibilità di qualche residuo rilievo legale.
L'istituzionalizzazione di una sesta possibilità che - per usare le tue stesse parole - "conceda solo diritti e nessun dovere", fuoriesce completamente dal quadro di interesse legislativo e costituzionale sulla famiglia e lo Stato (organi politico-parlamentari e Governo) dovrebbe, secondo i sostenitori del matrimonio omosessuale, limitarsi a svolgere il ruolo di notaio.
Ossia dovrebbe escludere la propria funzione di indirizzo delle dinamiche di sviluppo sociale.
Io credo che ci sia questo che non va, con la massima onestà intellettuale.
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Vecchio 03-03-2008, 21.35.07   #58
Valerio2
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

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Originalmente inviato da iulbrinner
Ho già espresso in precedenza il mio punto di vista personale sull'argomento ma intervengo per una semplice puntualizzazione (da moderato quale sono, anche come convinzioni politiche).
Le prime tre possibilità che hai elencato, le uniche disciplinate dalla legge, non hanno solo a che fare con diritti e doveri ma delineano un'entità sociale di primaria importanza per la società stessa: la famiglia.
Essa rappresenta il cardine della convivenza sociale e civile ed è in questa ottica che se ne occupa l'ordinamento giuridico; non se ne occupa affatto, se non latamente, in quanto entità affettivo-sentimentale (quegli aspetti attengono alla sfera privata delle persone, non a quella pubblica) e torno a sottolinearlo.
Obiettivo della legge, ancora una volta, non è stabilire quale sia l'unione più bella o desiderabile o come debba esserlo ovvero la semplice registrazione notarile di uno stato di fatto; bensì l'obiettivo sociale è quello di garantire che la famiglia sia il luogo elettivo per la nascita, la crescita armoniosa e sana, la protezione e lo sviluppo psico-sociale dei bambini (i figli).
Le ultime due possibilità - convivenza more uxorio e unione di fatto - non sono affatto disciplinate dalla legge ma, semmai, contemplate come possibilità di qualche residuo rilievo legale.
L'istituzionalizzazione di una sesta possibilità che - per usare le tue stesse parole - "conceda solo diritti e nessun dovere", fuoriesce completamente dal quadro di interesse legislativo e costituzionale sulla famiglia e lo Stato (organi politico-parlamentari e Governo) dovrebbe, secondo i sostenitori del matrimonio omosessuale, limitarsi a svolgere il ruolo di notaio.
Ossia dovrebbe escludere la propria funzione di indirizzo delle dinamiche di sviluppo sociale.
Io credo che ci sia questo che non va, con la massima onestà intellettuale.
Ecco, adesso mi pare che il discorso si faccia più circostanziato.

A cosa serve, dunque, questa presa d'atto da parte dello Stato, della volontà di due omosessuali di unirsi in matrimonio?

Come dice giustamente iulbrinner escludiamo di porre le basi di una famiglia! OK?

Ed allora qual'è questa struttura che dovrebbe scaturire dal matrimonio gay? Ha ragione iulbrinner ritenendo che si voglia solo una presa d'atto notarile da parte dello Stato?

Con tutta la mia buona volontà non riesco a vedere altro che un pallido simulacro di famiglia, e questo mi sembra molto triste.

Se invece si cerca solo una regolamentazione di diritti e di doveri reciproci nella vita di coppia, perchè la richiesta della formula del matrimonio?

Una curiosità. Dal momento che in Europa ci sono già stati dei matrimoni di questo tipo, qualcuno ha notizie sui cambiamenti intervenuti nella vita di queste coppie?
Valerio2 is offline  
Vecchio 03-03-2008, 22.14.20   #59
frollo
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Originalmente inviato da iulbrinner
Ho già espresso in precedenza il mio punto di vista personale sull'argomento ma intervengo per una semplice puntualizzazione (da moderato quale sono, anche come convinzioni politiche).
Le prime tre possibilità che hai elencato, le uniche disciplinate dalla legge, non hanno solo a che fare con diritti e doveri ma delineano un'entità sociale di primaria importanza per la società stessa: la famiglia.
Essa rappresenta il cardine della convivenza sociale e civile ed è in questa ottica che se ne occupa l'ordinamento giuridico; non se ne occupa affatto, se non latamente, in quanto entità affettivo-sentimentale (quegli aspetti attengono alla sfera privata delle persone, non a quella pubblica) e torno a sottolinearlo.
Obiettivo della legge, ancora una volta, non è stabilire quale sia l'unione più bella o desiderabile o come debba esserlo ovvero la semplice registrazione notarile di uno stato di fatto; bensì l'obiettivo sociale è quello di garantire che la famiglia sia il luogo elettivo per la nascita, la crescita armoniosa e sana, la protezione e lo sviluppo psico-sociale dei bambini (i figli).
Le ultime due possibilità - convivenza more uxorio e unione di fatto - non sono affatto disciplinate dalla legge ma, semmai, contemplate come possibilità di qualche residuo rilievo legale.
L'istituzionalizzazione di una sesta possibilità che - per usare le tue stesse parole - "conceda solo diritti e nessun dovere", fuoriesce completamente dal quadro di interesse legislativo e costituzionale sulla famiglia e lo Stato (organi politico-parlamentari e Governo) dovrebbe, secondo i sostenitori del matrimonio omosessuale, limitarsi a svolgere il ruolo di notaio.
Ossia dovrebbe escludere la propria funzione di indirizzo delle dinamiche di sviluppo sociale.
Io credo che ci sia questo che non va, con la massima onestà intellettuale.

Intanto chiarisco, perchè forse hai male interpretato il mio pensiero che riassumo così: io sono contrario ai DICO e favorevole al matrimonio civile tra omosessuali.
Ho scritto che gli eterosessuali hanno già tante opzioni per convivere in maniera "ufficiale". Gli omosessuali non ne hanno nessuna. Questa affermazione mi sembra di una evidenza sconcertante. Quindi il punto è se uno Stato debba prendere in considerazione questa situazione, oppure no. Secondo me deve.
Anzi, dirò di più. Se è pur vero che lo Stato deve dare degli indirizzi sociali, è altrettanto vero che deve rispettare le aspirazioni e i diritti di tutti. Quindi, non può negare un riconoscimento legale a chi, per motivi naturali (gli omosessuali), non può formare una famiglia nel senso tradizionale del termine, ma che ha comunque dei sentimenti in tutto e per tutto paragonabili a quelli di una coppia etero.
Si, in questo caso lo Stato deve limitarsi a fare il notaio, prendendo atto che gli omosessuali ci sono e legiferando sulle loro convivenze.
Ma questo non significherebbe rinunciare alla funzione di indirizzo per un semplice motivo: il matrimonio gay riguarderebbe una minoranza estremamente esigua, rispetto a quello naturale e tale da non spostare di una virgola tutto quello che lo Stato continuerebbe a fare per la famiglia.
Nè mi sembra del tutto calzante l'obiezione velata secondo cui le coppie etero potendo procreare sarebbero le destinatarie naturali dell'azione legislativa. La legge infatti non discrimina tra le coppie che possono accedere al matrimonio quelle che procreano e quelle che non fanno figli (per scelta o per forza maggiore): il coniuge eredita dall'altro coniuge anche se non hanno fatto figli, riceve una pensione di reversibilità in ogni caso, ha gli assegni familiari, ecc.
In questo senso direi che è necessario più pragmatismo.
Paradossalmente lo Stato ammette il matrimonio tra un extracomunitaria/o che sposa un italiano/a al solo fine di prendere la cittadinanza, tra un 90enne e una ventenne al solo fine di percepire la pensione di reversibilità, tra un pedofilo e un'alcolista semplicemente perchè sono uomo e donna, ma non ammette che due omosessuali possano "coronare" il loro sogno d'amore. Così... a naso... mi sembra che ci sia qualcosa che non va.
frollo is offline  
Vecchio 04-03-2008, 00.28.14   #60
frollo
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Riferimento: Coppie omosessuali. Le ragioni del Si.

Continuo a non capire, Valerio.
E' la parola MATRIMONIO che ti da fastidio?
Se la si chiama UNIONE o SPOSALIZIO o INFARFARELLAMENTO, va meglio?
Bisogna fermarci su una questione lessicale?
Quando io scrivo MATRIMONIO, intanto, mi riferisco sempre e solo a quello CIVILE che si fa al Comune, ovvero alla formalizzazione di un CONTRATTO che dia diritti e doveri.
Parlo di matrimonio non a caso, perchè la ritengo una forma IMPEGNATIVA per chi la sceglie e l'unica che "garantisce" ciascuno dei due coniugi in caso di "difetto" dell'altro.
Il discorso è simile a quello che faccio nel forum dei preti: quello che mi interessa è il rispetto della promessa, la lealtà e la coerenza con se stessi. L'unico istituto che assieme ai diritti sancisce anche dei doveri, che poi sono tutelati anche in sede giudiziaria, è il matrimonio. Ecco perchè sono profondamente contrario alle forme meno vincolanti di convivenza.
Ami una persona? Vuoi conviverci? Bene! Assumiti le tue responsabilità e sposala. Se opti per altre forme, vuol dire che non sei convinto e che vuoi lasciarti una porta sempre aperta... non si sa mai! Ecco, è quel "non si sa mai" che mi da fastidio. Se fai una promessa assumi un impegno vincolante e per la vita: se la rompi devi "pagare" la tua incapacità di mantener fede alla parola data.
Quindi "MATRIMONIO" anche per i gay, cosicchè anche loro siano vincolati al rispetto della promessa o al pagamento di una penale in caso di rottura.
Di ogni riferimento religioso e sacramentale a me non me ne impippa una cippa lippa e naturalmente sono convinto che anche lo Stato debba bypassarlo.
frollo is offline  

 



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