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Vecchio 10-06-2003, 09.20.24   #1
lelle 79 ;o)
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Palladium! (Part 1)

Nei computer del prossimo futuro potrà girare soltanto software autorizzato
(indovinate da chi), in modo da offrire finalmente diritti digitali
realmente protetti all'industria del software, del cinema e del disco. I
primi prototipi sono già in vendita. Effetti collaterali trascurabili:
l'eliminazione definitiva di Linux e delle libertà degli utenti.
I piani di Microsoft per il futuro dell\'informatica sono stati rivelati in questi giorni con un'anteprima nelle pagine di MSNBC/Newsweek: in un'iniziativa denominata Palladium, Microsoft si è alleata con Compaq, HP, IBM, Intel e AMD per creare una nuova generazione di software da abbinare a processori nei quali saranno integrate direttamente potenti funzioni di sicurezza.
Sicurezza realizzata non più soltanto a livello software, come
adesso, ma anche a livello hardware, come nei sistemi militari.

Per capire perché in realtà Palladium è la materializzazione dei nostri peggiori incubi ci vuole una parentesi tecnica.
L'intera architettura del PC, anziché essere aperta e pubblica, viene blindata: la comunicazione fra i vari componenti (tastiera, dischi, monitor) è cifrata, proprio come fa (parzialmente) l'X-Box, e il PC si avvia partendo da un chip speciale il cui contenuto è cifrato.
Questo chip è un componente di monitoraggio che sorveglia costantemente lo stato del sistema e ne controlla il funzionamento (donde il nome Palladium, che non si riferisce all'elemento chimico ma all'omonima statua della dea Atena che sorgeva a Troia e proteggeva la città).

Tutte queste verifiche e certificazioni consentono di avere un computer il cui stato è sicuramente conforme alle specifiche del produttore dell'hardware e del software. In altre parole, non può contenere modchip (i circuiti che si aggiungono adesso alle console per ampliarne le potenzialità) o programmi non autorizzati, che possano ad esempio intercettare un flusso di dati (un film o una canzone) per farne copie abusive. E' una scatola chiusa nella quale non può entrare nessuno, neppure l'utente.
I sistemi anticopia introdotti finora sono sempre stati fallimentari perché basati esclusivamente sul software, che per natura è facilmente modificabile. Palladium, invece, usa anche hardware dedicato. Rispetto al software, decifrare e modificare l'hardware è enormemente più impegnativo, per cui questo sistema ha ottime possibilità di essere inviolabile non solo per l'utente comune ma anche per l'hacker più attrezzato.
In altre parole, tutto ciò che passa per il nostro computer sarà controllato da un sistema di autorizzazioni gestito dai produttori di musica, film, hardware e software. L'utente non avrà modo di autorizzare nulla. Potrà soltanto aprire il borsellino, anzi, per dirla come Ross Anderson, per imporre i diritti digitali su un PC è indispensabile trattare l'utente come un nemico.

Fondamentalmente, ogni software scritto per Windows dovrà essere certificato. Da Microsoft, ovviamente: il che significa che spetterà a Microsoft decidere quali programmi sono degni di entrare nel suo regno blindato. Questo potere si presta a ogni sorta di abuso.

Il problema è che Palladium/TCPA non è concepito per proteggere noi utenti come ci vogliono far credere: è concepito per tutelare gli interessi dei produttori di hardware, software e media. Per esempio, è vero che un computer TCPA non eseguirà un virus (sarebbe software non certificato), ma non farà nulla contro un worm o una semplice pagina Web che contenga script che sfruttano una falla del sistema operativo. Non ci proteggerà dai furti dei codici delle carte di credito, che usano meccanismi su cui il TCPA non ha alcun effetto. Non ci proteggerà contro i crash delle applicazioni che ci fanno perdere ore di lavoro: il fatto che un programma sia certificato non ne garantisce affatto la robustezza.

Una macchina Palladium può essere impostata in modo da bloccare l'accesso a pagine Web ritenute pericolose. Ad esempio, un pirata decide di mettere online una copia di un film, o un pedofilo pubblica la propria collezione fotografica di brutalità. Invece di perdere tempo con costose cause e indagini
internazionali, è possibile riprogrammare da remoto tutti i computer
Palladium in modo che non possano accedere a questi siti. Per restare al passo con i pirati, infatti, le autorizzazioni di Palladium sono gestite tramite server centrali e sono revocabili e aggiornabili in qualsiasi momento.

E' un sistema molto efficiente, ma chi lo controlla? Usare Palladium
significa togliere l'amministrazione della giustizia ai tribunali e metterla nelle mani delle aziende. Supponiamo che io scriva sul Web qualcosa di sgradito a Microsoft!!
La tentazione è forte, anche perché il sistema è rapido e indolore. Niente tribunali, niente cause, niente avvocati: due comandi su un terminale, e il gioco è fatto. Gli utenti Palladium non si accorgeranno neppure della censura. Non sapranno mai che è avvenuta.


Le cose peggiorano ulteriormente quando cercherete di andare sul Web. Se il sistema prende piede, in nome della sicurezza i siti Web commerciali rifiuteranno le connessioni dagli utenti che non usano macchine protette da Palladium. Questo costituirà un grande incentivo ad acquistare queste nuove macchine.

Palladium andrà a ruba negli uffici, non appena gli amministratori
di sistema si renderanno conto che impedisce ai dipendenti di
installare nei PC aziendali ogni sorta di programmi (dai giochi ai
sistemi di scambio come WinMx, edonkey eccetera) e di alterare il
funzionamento del computer. Sono le aziende a trainare il mercato
dell'informatica: se smettono di comperare PC tradizionali, i loro
prezzi schizzeranno verso l'alto a causa del calo dei volumi di
vendita, contraendo il numero di utenti smanettoni (che non potranno permettersi un vero computer). In più, conquistando l'ambiente di lavoro, Palladium abituerà le nuove leve ad avere PC che non si possono toccare e considereranno normale questo fatto, proprio come oggi si considera perfettamente normale il fatto che il software del telefonino non è modificabile da parte dell'utente. Questo portera a una minore diffusione della cultura informatica (hacking).

...spero di esser stato abbastanza chiaro!!
lelle 79 ;o) is offline  
Vecchio 24-06-2003, 20.03.33   #2
Rolando
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Ciao lelle 79

Sembra che sia importante stare attento a che cosa succede entro questo campo, ma che cosa si può fare ? C'è qualche tipo di "movimento antipalladium" o dibattiti critici ?

A me sembra ovvio che man mano che il mondo diventa sempre più "globale" ed internazionale in sempre più settori o campi, sia necessario creare delle leggi ed istituzioni internazionali che controllano questi attività.
Forse Palladium sarebbe a vantaggio per tutti se fosse controllato e usato a favore alla gente. ecc ?
Ciao.
Rolando is offline  
Vecchio 24-06-2003, 20.17.57   #3
sisrahtac
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No comprerò mai un computer con palladium.E poi voglio dire,se uno si vuole assemblare un pc per i fatti suoi,selezionando le componenti non può?Già ho fatto un favore a Billy comprando l'x-box...mi sa che prima o poi passerò a linux..
sisrahtac is offline  
Vecchio 27-06-2003, 19.13.24   #4
Dani
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Citazione:
mi sa che prima o poi passerò a linux..
E' la cosa migliore da fare...
Dani is offline  
Vecchio 27-06-2003, 19.21.49   #5
sisrahtac
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Più che altro trovare la voglia di imparare ad usarlo!
Quale versione mi consigliate per iniziare?
Possibilmente scaricabile da internet,quindi non troppo ingombrante.
sisrahtac is offline  
Vecchio 27-06-2003, 22.50.34   #6
Dani
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Le versioni su internet sono tutte piuttosto ingombranti... poi dipende da quanto devono essere ingombranti per te... se hai l'adsl non hai problemi, puoi andare sul sito www.linux.org e partire da lì...
in ogni caso io ti consiglio di acquistare qualche rivista (tipo quella di linux o una qualsiasi rivista di computer che te lo dia tra i cd). Attenzione alla versione... se è del tipo (esempio)2.4.2 va bene perchè il secondo numero è pari ed è una versione definitiva... se invece il secondo numero è dispari è una versione beta...
se poi vuoi anche avere i manuali per l'uso acquista la confezione con il S.O., costa poco (pochissimo rispetto a winzozz) e hai una versione + completa...
a te la scelta!
p.s. io ho mandrake 8.0 e mi è uscito da computer magazine... ti basta andare in edicola e chiedere quali riviste ti offrono il S.O., così puoi anche sceglierti la versione che preferisci (ti consiglio mandrake oppure suse).
Dani is offline  
Vecchio 27-06-2003, 23.06.05   #7
sisrahtac
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Grazie!
Si,ho l'adsl.Comunque credo che opterò anch'io per l'edicola.Anche se non so se l'edicolante capirà qualcosa quando gli chiederò una rivista con allegato Linux....Per le guide m'arrangerò su internet.
sisrahtac is offline  
Vecchio 29-06-2003, 20.35.03   #8
lelle 79 ;o)
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...mi sono accorto di aver scritto alcune inesattezze:
Palladium è un software che gestisce le autorizzazioni;
mentre TCPA è l'architettura dell'hardware.

...detto questo, in risposta alla domanda di Rolando:
"Forse Palladium sarebbe a vantaggio per tutti se fosse controllato e usato a favore alla gente. ecc ?"
mi viene da pensare se davvero gli utenti sono così importanti per la nostra società, se non per ottenere il "loro" fine?

Purtoppo su Linux non posso esprimere alcun giudizio, l'ho installato pomeriggio per la prima volta (ho passato 20 minuti di terrore perchè non riuscivo a tornare su Window XP).
Il problema più grande che ho trovato finora, è che la documentazione (anche quella per principianti) necessita di conoscenze di base di alto livello.


...il TAM TAM stà davvero crescendo, se ne parla un pò dappertutto, basta aprire qualche ricerca con le parole chiave "Palladium TCPA", per trovare decine di Forum dì discussione che affrontano l'argomento.
lelle 79 ;o) is offline  

 



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