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Vecchio 13-06-2003, 12.45.22   #1
Franco1
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-01-2003
Messaggi: 85
Questo mondo fa paura

Questo mondo fa paura
Rapporto annuale di Amnesty: la guerra al terrorismo aumenta la violazione dei diritti umani

La guerra al terrorismo avrebbe dovuto regalarci un mondo più sicuro. Invece l'ha reso ancora più pericoloso. È un duro attacco quello che arriva dal rapporto annuale di Amnesty international presentato proprio in questi giorni a Londra. Secondo l'organizzazione, nell'ultimo anno sono cresciute le violazioni dei diritti umani e delle normative internazionali; sono aumentate le divisioni tra razze, culture e religioni diverse; è accresciuta la possibilità di nuovi conflitti tra Stati.

«In ogni parte del mondo la gente è più insicura oggi di quanto lo sia mai stata dalla fine della Guerra Fredda». Sono le parole di Irene Khan, segretaria generale di Amnesty International, che ha presieduto la presentazione del rapporto annuale. «Nell'ultimo anno - ha spiegato - la guerra in Iraq ha dominato l'agenda internazionale, ma lontano dagli occhi del mondo, una miriade di conflitti dimenticati ha causato alti costi in termini di diritti umani e vite umane, in luoghi assai diversi tra loro». Secondo l'organizzazione, ci sono popoli dimenticati da media dove le tragedie di migliaia di persone non fanno notizia: «Quello che accade in Iraq in Israele e nei Territori Occupati - ha precisato Irene Khan - fa notizia al contrario di quanto succede nella zona di Ituri, nella Repubblica Democratica del Congo. Occorre spostare l'attenzione sulle crisi nascoste, proteggere i diritti delle vittime dimenticate è la più grande sfida che abbiamo davanti a noi».

Il rapporto, sottolinea come i governi di ogni parte del mondo spendano miliardi per rafforzare la sicurezza nazionale e la "guerra al terrore", ma per milioni di persone la vera fonte di insicurezza è rappresentata da sistemi politici e giudiziari corrotti e inefficaci, dalla brutale repressione del dissenso politico, da gravi forme di discriminazione e ineguaglianza sociale, dall'estrema povertà e dalla diffusione di malattie prevenibili. Secondo Amnesty, inoltre, in un periodo segnato da una più elevata insicurezza, i governi hanno scelto di ignorare e indebolire il sistema di sicurezza collettiva che è rappresentato dal primato del diritto internazionale.

Ecco la situazione nei vari continenti stilata da Amnesty

Africa
La situazione in materia di diritti umani è grave nella maggior parte dei Paesi. In particolare in Burundi, Congo, Costa d'Avorio, Liberia, Uganda, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo (Rdc), Senegal e Sudan. Poi, ci sono Paesi in cui ancora viene praticata la tortura: Angola, Camerun, Eritrea, Kenya, Liberia, Rdc, Togo e Zimbabwe. Positiva la creazione di un tribunale speciale per i crimini perpetrati durante la guerra civile in Sierra Leone (1991-2000).

America
Si è assistito spesso alla violazione dei diritti umani in nome della guerra al terrorismo. Cosa avvenuta in molti Paesi del continente, e in particolare negli Stati Uniti. In Colombia, ad esempio, la nuova politica di sicurezza voluta dal presidente Alvaro Uribe ha fatto aumentare la violenza politica. Poi c'è il caso degli Usa, unico Paese dell'America dove ancora si pratica la pena di morte. Lo scorso anno le esecuzioni sono state 60, di cui 33 nel solo Texas.

Asia e Pacifico
Gli attentati ai diritti umani sono aumentati in molti Paesi, in particolare quelli dove si combatte una guerra civile o quelli impegnati nella lotta al terrorismo o nella repressione della criminalità. Ci sono anche governi che hanno adottato leggi discriminatorie: Australia, Bangladesh, Corea del Sud, India, Indonesia, Malaysia e Pakistan. Infine, c'è il caso dell'Afghanistan, dove "il rispetto dei diritti umani non c'è mai stato, ne sembra ci possa essere a breve".

Europa e Asia Centrale
Proseguono le persecuzioni alle minoranze etniche in Albania, Georgia, Russia, Turchia, Ucraina e Serbia-Montenegro. Gravi attentati ai diritti umani in Cecenia, dove la situazione "è sempre più degradata". Malgrado l'adozione di importanti riforme legislative in Turchia prosegue nelle carceri la pratica della tortura e non si fermano gli arresti per reati d'opinione.

Medio Oriente e Nordafrica
"L'esercito israeliano si è reso colpevole di violazioni che costituiscono crimini di guerra". Da parte loro, i gruppi armati palestinesi hanno ucciso 420 israeliani, di cui 265 civili, e tra questi 47 bambini. In Algeria il numero delle persone assassinate resta molto elevato.
Franco1 is offline  
Vecchio 19-06-2003, 22.17.48   #2
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Sì, questo mondo fa paura.

Il caldo insopportabile che dal mese di maggio mi sta cuocendo mi fa capire che non esiste nido dorato dove potermi rifugiare.
Che cercare di non vedere e non pensare non cambia la realtà.
L'impotenza del singolo non può molto, ma la consapevolezza di molti può fare la differenza.

A cosa serve avere un grosso conto in banca e una casa con l'aria condizionata se non c'è più cibo e acqua e ossigeno?!

Io sto cominciando nel mio piccolo con la scelta attenta nei miei acquisti.

Il dio denaro ed il dio potere sembrano aver soggiogato l'umanità.
A nessuno importa del domani. Avere una collana di diamanti nel deserto non salva dalla morte.

Le nostre personali responsabilità vanno cercate nei voti politici che diamo, nelle scelte quotidiane, nei nostri pensieri, nel nostro contributo.

Per esempio, se scrivessimo al Papa e ai capi di governo di distribuire nel mondo, insieme agli aiuti umanitari, pillole anticoncezionali e di incentivare famiglie con non più di tre figli?

Se riducessimo il più possibile ogni forma di spreco energetico e di risorse?

Se volgessimo, quotidianamente, il nostro pensiero carico d'amore alla nostra madre Terra e a tutte le sue creature?

Se riuscissimo, tutti quanti, ad imparare dagli errori propri e altrui?

La parola, i pensieri sono molto importanti ma più di tutto vale il nostro agire. Sono le nostre quotidiane azioni, le nostre intenzioni a creare la realtà di questo mondo in questo spazio, in questo tempo.


Quando il Presidente degli Stati Uniti decise di invadere l'Iraq, in quel preciso istante decine di soldati americani erano già morti.

Non lo sapevano ma da quella decisione scaturiva la loro morte.

Le nostre azioni si ripercuotono, inevitabilemente, nel futuro. Noi non conosciamo cosa produrranno, ma sappiamo di certo che contribuiranno.
Per questo ciascuno di noi è importante.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 19-06-2003, 23.51.18   #3
Claudio
Ciò che è, è!
 
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Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
Siamo un'umanità soggiogata

al potere centralizzato.
Purtroppo non ci rendiamo conto che stiamo accettando che pochi decidano le sorti di tutti. Non ci rendiamo conto dell'enorme potere che è insito nella volontà di ciascuno di noi. Se fossimo consapevoli che potremmo cambiare questo stato di cose dal giorno alla notte se solo lo volessimo davvero...
lo avremmo già fatto.
Il nostro dramma è che il potere di farlo ce lo abbiamo, ma non ci crediamo. Siamo stati ben addestrati a credere che non possiamo farlo, che non possiamo essere capaci di farlo. E così continuiamo a lasciare fare a quei pochi esserini che reputiamo capaci di governare la nostra fetta di pianeta.
Ma ci pensate...: noi italiani siamo 50 milioni circa e ci lasciamo governare da poco meno di un migliaio di persone in parlamento. E poi ci arrabbiamo pure!

In india si catturano gli elefantini e li si lega ad un paletto che finché sono piccoli non sanno abbattere e così si rassegnano. Ma anche quando sono diventati adulti e lavorano con grandi tronchi di albero, rimangono legati a quello stesso paletto. Solo che essendosi rassegnati da piccoli ora neppure ci pensano a cambiare la loro situazione, eppure potrebbero farcela benissimo.
Noi siamo ancora legati a quel paletto ma il nostro dramma è che siamo legati soprattutto alle nostre convinzioni di non avere forza abbastanza per cambiare con vera efficacia e radicalità.
Dal giorno alla notte, noi potremmo farlo, basta rendersene conto.

Ultima modifica di Claudio : 19-06-2003 alle ore 23.54.55.
Claudio is offline  
Vecchio 20-06-2003, 22.21.17   #4
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Sì, Claudio

hai ragione. E' proprio così.

Posso dirti che io ho cominciato a scavare intorno al mio paletto. Non sono riuscita a liberarmene del tutto (resta quel vago senso di impotenza) ma ora vedo che è solo un paletto. So che un solo uomo non ha il potere su 50 milioni di menti aperte, ma solo su menti chiuse.

Ed è la mia mente che ora comincia a cercare di riprendersi il proprio potere.
Gli uomini che possiedono il potere esteriore vogliono a tutti i costi impedire che le menti dei loro sudditi si risveglino.
Ma se nessuno riesce a svegliarsi non ci sarà più la scuola terrestre. La Terra diventerà come Marte e avremo perso una grande occasione di evoluzione.

Basta iniziare da noi, il resto poi si vedrà.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 22-08-2003, 09.57.22   #5
Gianfry
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Messaggi: 401
Come liberarci dalla paura per cambiare il mondo

Cari amici, condivido molto di quello che avete scritto, tranne il titolo del tema “Questo mondo fa paura”. E’ proprio la paura che ha ridotto il mondo in queste condizioni. E il fatto stesso di evocare la paura non fa altro che rafforzarla. Personalmente metterei un altro titolo, per esempio: “Come liberarci dalla paura per cambiare il mondo”. Voi avete giustamente detto che se noi lo vogliamo, abbiamo il potere di ribellarci alla tirannia che ci vuole schiavizzare, semplicemente cambiando modo di pensare e di agire.
Il modo per liberarci dalla paura e da tante altre cose che ci limitano c’è. Quest’epoca, che ai paurosi sembra tanto brutta, poi in fondo non lo è. Dipende da quale ottica si vedono le cose. Tutto il marcio che sta emergendo a livello planetario serve a farci comprendere quello di cui ci dobbiamo liberarci. La violenza e la distruzione che imperano nel mondo affondano le loro radici nella paura, che è mancanza d’amore. Dove c’è paura non potrà mai esserci amore. Quindi il compito principale di ogni essere umano è quello di sradicare dal proprio cuore la paura per far posto all’amore. Questa è l’epoca del raccolto generale. Tutto quello che abbiamo seminato nella storia dell’umanità (da circa 200.000 anni) lo stiamo raccogliendo ora. Perché proprio ora? Perché è stato raggiunto il limite massimo di espansione dello spazio-tempo ed è iniziata la fase di contrazione detta anche di ascensione. E l’ascensione deve cominciare proprio da qui sulla terra, poiché l’umanità e la terra hanno raggiunto il punto più basso della caduta di coscienza e quindi possiedono tutte le informazioni per poter ascendere essi stessi ed aiutare tutti gli altri mondi nella loro ascensione. E’ la terra e l’umanità che pilotano l’ascensione di tutta la creazione. La terra ha già cominciato ad ascendere e si trova più avanti rispetto all’umanità. Il cambiamento del clima è l’effetto dell’ascensione della terra. Ma anche l’umanità sta cambiando e velocemente, anche se all’apparenza non lo sembra. Il numero di persone che ascendono aumenta sempre di più, ma soprattutto ci sono le nuove nascite di bambini più evoluti che nel prossimo futuro imprimeranno un grosso cambiamento all’umanità. Tutto il caos serve proprio a farci cambiare ed in fretta. Chi non vuole ascendere, dovrà farsi da parte. Per ascendere basta l’intento costante di ascendere, che mette in moto la volontà e quindi il nostro autentico potere. In questa svolta epocale siamo assistiti da forze cosmiche di incredibile potenza e Dio stesso è sceso in azione per guidare l’ascensione di tutto lo spazio-tempo. E’ finita l’epoca della schiavitù dell’umanità. Basta la presa di coscienza del nostro potere a determinare profondi cambiamenti.
Vi auguro una buona ascensione.

Gianfry
Gianfry is offline  

 

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