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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 31-10-2003, 02.38.59   #21
leibnicht
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Data registrazione: 06-09-2003
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Perchè ?

Perchè nessuno dice che il vero, grande, angoscioso problema è quello dell'islam, della sua intrinseca, perversa prepotenza oscurantista ?
Facciamo finta di non vedere, oppure siamo tanto distratti dal nostro cronico bisogno di sentirci più furbi facendo gli avvocati del diavolo, che dentro quella religione germina un virgulto di violenza sanguinaria ?
Sono secoli e secoli, mille anni di esperienze di terrore che compongono la memoria dell'occidente nel suo confronto con gli orrori di quella follia fanatica.
Esiste un limite alla ragionevolezza ed alla tolleranza.
Non possiamo, non abbiamo il diritto di esporre al concreto rischio di un genocidio culturale il nostro mondo. Al fondamento della nostra disposizione a comprendere si pone un sistema di valori che rappresenta l'evoluzione di un sentirsi liberi e autentici nella facoltà individuale di giudicare.
La questione del crocifisso è banale e, personalmente, avrei giudicato pienamente sensata e razionale la decisione del giudice dell'Aquila in mille altri contesti.
Ma non se sollevata dalla proterva e presuntuosa arroganza di una superstizione che si crede interprete infallibile del mondo.
Non di fronte ad un credo fanatico che pretende di porre in una minorità le nostre coscienze di uomini liberi e critici.
L'islam, per quanto vediamo e per quanto i nostri antenati videro con lo stesso disgustato orrore, non è che sangue, odio e viscerale, bestiale crudeltà.
Smettiamola di blandire, come se fossero degni di proporre messaggi, o come se le ragioni delle nostre sottili analisi dovessero applicarsi all'ideologia del macello, questi mostri.
Quella demenziale e fanatica distruttività appartiene, per conoscenza empirica, al genoma della cultura islamica, e poco importa che in quel seno siano, nonostante tutto, emerse anche alcune personalità illuminate.
Anche nella feroce bestialità dei lager nazisti si distinsero uomini capaci di intelligenza ed umanità.
Ma questo non scagiona il nazismo.
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Vecchio 31-10-2003, 10.29.30   #22
Marco_532
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Re: Perchè ?

Citazione:
Messaggio originale inviato da leibnicht

La questione del crocifisso è banale e, personalmente, avrei giudicato pienamente sensata e razionale la decisione del giudice dell'Aquila in mille altri contesti....
...Non di fronte ad un credo fanatico che pretende di porre in una minorità le nostre coscienze di uomini liberi e critici.
L'islam, per quanto vediamo e per quanto i nostri antenati videro con lo stesso disgustato orrore, non è che sangue, odio e viscerale, bestiale crudeltà.

Appoggio la tua opinione...
non ho parlato io stesso dell'islam, perchè nel mio messaggio ho cercato di essere il più oggettivo possibile, senza fare discriminazioni....nonostante tutto credo che il problema dell'islam sia molto complesso e che non vada affrontato con la semplice non-accettazione, ma con il dialogo....peccato che lo sviluppo di quella cultura sia molto lontana dalla nostra. Qanto detto non cerca di far apparire la superiorità degli uni su gli altri, ma semplicemente che non è facile cercare un dialogo costruttivo quando entrambe le perti non partecipano con lo stesso spirito. Credo che il fatto stesso di non voler cogliere questa opportunità, sia sinonimo di fanatismo e netta auto-considerazione di superiorità di quelli che non accettano il dialogo, e limitando le possibilità di sviluppo che questo è in grado di apportare.
Marco_532 is offline  
Vecchio 31-10-2003, 12.19.43   #23
irene
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Messaggi: 474
Attenzione alle generalizzazioni

Esistono tanti Islam.
L'Islam degli integralisti, ma anche l'Islam dei Sufi...E, in mezzo, un ampio ventaglio di modalità di intendere e vivere questa religione.
Il problema dello Stato Italiano è, e sarà sempre più spesso, quello di restare laico, democratico e pluralista senza, per questo, aprirsi avventatamente a quanto (non laico, non democratico, e non pluralista) rechi in sè stesso la possibilità di sconfessare i capisaldi costituzionali a cui esso si ispira.
Mi pare che il caso di Ofena abbia fatto scalpore più per essere stato aperto, e "vinto", da un cittadino di religione islamica che non per la decisione del giudice in sè stessa. ..Ma, molto verosimilmente, quel giudice avrebbe assunto lo stesso provvedimento se la richiesta di rimozione del crocifisso fosse stata inoltrata da un induista, o da un ebreo...Non dimentichiamocelo.
irene is offline  
Vecchio 31-10-2003, 13.44.38   #24
Marco_532
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Re: Attenzione alle generalizzazioni

Hai ragione, non ho dato per scontato che dal particolare degli integralisti e fanatici islamici si sarebbe capito che mi riferivivo a tutti quelli che non accettano il dialogo credendo di essere in possesso della Verità.

Grazie per avermi dato la possibilità di spiegarmi meglio, facendomi evitare futuri fraintendimanti.
Ciao Marco.
Marco_532 is offline  
Vecchio 31-10-2003, 16.44.06   #25
Mary
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Messaggi: 2,624
Non conosco personalmente nessun mussulmano, ma mi sembra abbastanza chiaro che anche lì come in ogni dove vi sono i buoni ed i cattivi, prescindendo dalla fede religiosa.

L'islam con relativa cultura oggi si trova alla stregua dei cristiani di centinaia di anni fa. Forse nel 2800 ci sarà una maggioranza di islamici pacifici e tolleranti. Forse, non ne posso avere la certezza.

La tollerenza, comunque, non vuol dire sottomettersi al modo di essere e di pensare altrui.

I fanatici sono pericoloso ovunque si trovino, ma una cultura che proclama santo chi si uccide per uccidere gli infedeli, mi sembra un tantino pericolosa.

Se la richiesta di togliere il crocifisso fosse partita da un qualsiasi cittadino italiano forse si poteva anche condividere, nel rispetto di quello che pensavano anche gli altri frequentatori di quella scula.

Non è mai facile trovare il giusto equilibrio.

Ciao
Mary
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Vecchio 31-10-2003, 16.48.46   #26
leibnicht
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Rammento

Rammento che vi furono anche molti fascismi e molti nazismi.
Che Hitler, ad un certo punto, fece trucidare le sue SA, che vi furono anche intellettuali e movimenti artistici la cui ispirazione trovava politicamente ospitalità in quello stesso territorio ideologico.
Il problema non è l'eterogeneità all'interno di un credo politico o religioso, ma il fatto che esso, geneticamente, si presti alla degenerazione fanatica ed alla possibilità che si presti a farsi strumento di oppressione dell'uomo.
Quando un'idea, quale che essa sia, pretende in qualsiasi sua interpretazione di fare della vita umana il mezzo e non il fine della sua realizzazione, allora quell'idea è antiilluminista e contrasta con un radicale irrinunciabile del pensiero occidentale.
Quando l'essere umano configura il senso della sua presenza in vista di un disegno, qualsiasi, che lo superi, allora la sua esistenza cessa di fatto di rappresentare il limite ed il valore sacrale del suo agire.
E' in questo incubo della ragione che si generano i mostri.
leibnicht is offline  
Vecchio 31-10-2003, 17.26.50   #27
Sissi
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per la questione del crocifisso, penso che sia limitante che ci si attacchi a questioni come queste: magari se un occidentale va in un paese orientale non si deve aspettare che vengano rimossi i simboli della religione di quel paese. Ciò che conta è che un ciascuno, andando a vivere in un altro paese possa in totale libertà professare la propria religione senza essere minimamente discriminato. Non credo quindi che un crocifisso appeso sia un tale disturbo, però...... sul fatto che ogni aula scolastica italiana sia tenuta ad esibire un crocifisso come simbolo culturale oltre che religioso, beh su quello ci sarebbe da dire... la scuola è laica. Non penso che sia fruttuoso permettere che venga tolto un crocifisso da un'aula, ma allo stesso tempo trovo sbagliato che (come ho sentito dire alla radio) ci sia una disposizione che prevede l'esposizione di un crocifisso in ogni aula. La religione è un fatto interiore e la presenza di fedi diverse nel nostro paese è una realtà.
Insomma un compromesso: evitare di togliere i crocifissi nelle aule ove questi vi siano già, ma nel contempo cominciare a chiedersi se ha proprio senso che ogni aula scolastica venga dotata di un crocifisso, posto che la scuola non è luogo di culto.
Sissi is offline  
Vecchio 31-10-2003, 17.39.01   #28
irene
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Messaggi: 474
Islam e Stato laico

Mi sembra che, al di là della questione del crocifisso, il problema reale che pone l'Islam (in qualsiasi accezione lo si voglia intendere) nei confronti dello Stato Italiano (come nei cfr di qualsiasi Stato occidentale) consista nel fatto di essere una Teocrazia. Cioè un sistema non solo religioso, ma anche politico, che non conosce distinzione tra potere spirituale e potere temporale.
Quando l'Islam diventerà la religione maggioritaria dei cittadini di nazionalità italiana (perchè tale diventerà) che ne sarà delle istituzioni laiche che oggi reggono il nostro Paese?
irene is offline  
Vecchio 31-10-2003, 17.43.54   #29
Gianfry
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Messaggi: 401
La vicenda del crocifisso

La vicenda attuale del crocifisso di Ofena non è accaduta per caso, poiché il caso non esiste. La legge del Karma, che governa da sempre le vicende umane e di tutta la Creazione, ha stabilito che questo era il momento giusto per far emergere in pieno l’ipocrisia dei politici e dei cattolici italiani, la loro cieca sudditanza al dogma della chiesa acriticamente accettato, nonché le profonde contraddizioni delle leggi in cui si dibatte la società italiana. Questa potrebbe essere l’occasione propizia per usare finalmente la nostra testa e seguire il nostro cuore piuttosto che continuare a farci condizionare dal pensiero dei politici e dei clericali. Poiché non vogliamo pensare con la nostra testa ed occuparci direttamente della nostra realtà materiale e spirituale, abbiamo preferito finora affidarci completamente alle istituzioni politiche e religiose, cedendo loro il nostro potere. E i risultati di questa delega in bianco li abbiamo sotto i nostri occhi. Da una parte ci vantiamo di aver fatto delle leggi che riteniamo democratiche e giuste, secondo le quali per lo Stato italiano tutte le religioni hanno uguale dignità, salvo poi scatenare un putiferio perché un giudice qualunque applica tali leggi. Non ha importanza che la denuncia sia stata presentata da un essere umano di religione islamica; poteva essere un cittadino qualsiasi, anche italiano, magari un ateo. Non è questa ipocrisia? La verità è che siamo ancora molto condizionati dalla Chiesa che esercita tuttora un grosso potere politico sull’Italia. E questo potere si basa principalmente sulla diffusa ignoranza e sull’illusione della gente. Dico questo perché se usassimo il nostro cervello, senza bere tutto quello che ci è stato propinato dalla Chiesa per quasi 2 millenni, potremmo scoprire tanti inganni sui quali la religione ha costruito nei secoli il suo potere sulla gente ignorante.

La stragrande maggioranza della società occidentale crede nel mistero della crocifissione, ma non per propria convinzione, bensì perché educata da secoli nel dogma della Chiesa cattolica (e delle altre religioni cristiane) che si è radicato nella coscienza delle persone. Se improvvisamente viene tolto alla gente un simbolo importante della propria cultura, inciso nel proprio DNA, questa gente rimane disorientata senza più un riferimento, anche se quel simbolo magari non lo ha mai capito.
Se fossimo degli esseri ragionevoli potremmo approfittare di questa occasione per interrogarci anzitutto sul vero significato del crocifisso. Del resto viviamo in un epoca in cui tutto viene rimesso giustamente in discussione. Perché è tanto importante mostrare il crocifisso? Cosa significa per il cattolico? Abbiamo sentito tante personalità esprimere le loro opinioni in merito: “è un simbolo di pace e di speranza; è un simbolo della nostra civiltà, ecc”. Francamente non riesco a trovare nel crocifisso nessun valore.
Per me la crocifissione non ha alcun senso, è contro ogni logica e contro la legge divina del karma. Inoltre non capisco perché i cristiani continuino a mostrare il Cristo sofferente inchiodato sulla croce. Se fosse vero che è resuscitato, dovrebbero tirarlo giù e mostrarlo in altra luce raggiante e trionfante sulla morte. Sembra accertato che qualcuno (col nome di Cristos) andò sulla croce, ma chi può dimostrare che fosse Gesù? Che relazione c’è tra Gesù e Cristo? Non possono essere due persone diverse? Inoltre credo che nessuno possa dimostrare che Cristo sia risorto.
Ho il fondato sospetto che Gesù non sia mai andato sulla croce, anzi ne sono intimamente convinto. Come è possibile che Dio Padre mandi suo figlio come messaggero per annunciare la prossima venuta del Regno di Dio sulla terra e per diffondere l'amore, e poi lo manda sulla croce a subire una morte orrenda riservata ai criminali peggiori? Sarebbe una sconfitta totale dell'amore nei confronti della morte. E che utilità avrebbe avuto la crocifissione di Gesù per l'umanità? Ha forse giovato all'evoluzione dei cristiani? Li ha redenti dai loro “peccati”? Sembra proprio di no, a giudicare dalla loro storia di questi ultimi 2000 anni. I peggiori misfatti sono stati perpetrati proprio dai cosiddetti “cristiani” e nel nome di Cristo.
Secondo me la chiesa, o chi ha manipolato ad arte i vangeli e la storia di Gesù, hanno ingannato i cristiani facendo loro credere che Gesù si sia volontariamente immolato per cancellare i loro peccati. Niente di più aberrante! Gesù conosceva bene la legge del karma (e la legge di causa-effetto) e quindi non poteva né attirare su di sé l'esperienza della croce (perché non aveva un karma da sciogliere legato alla morte), né poteva addossarsi il karma dell'umanità perché non sarebbe servito a nulla. Neppure Dio Padre che è onnipotente intende annullare il karma dei suoi figli umani, perché non li aiuterebbe nella loro evoluzione. Ciascun essere umano ha la responsabilità di trascendere il proprio karma e perciò ciascuno raccoglie solo quello che lui ha seminato. La via che porta a Dio è quella della gioia e dell'amore e non la via della sofferenza. La sofferenza è solo il risultato della maturazione del karma.
Noi invece di gioire dell’opportunità che ci viene data, di liberarci finalmente di un inutile simbolo di sofferenza, stiamo scatenando una guerra di religione.
Credo che la Verità su Gesù e su Cristo verrà presto alla luce. Sarà uno shoc tremendo per la cristianità ma servirà a rompere le catene che l’hanno imprigionata per 2000 anni.

Ovviamente ognuno è libero di pensarla come vuole…Ma chiunque si fa uccidere volontariamente, qualsiasi sia la causa, non dimostra di essere veramente intelligente ed amare innanzitutto se stesso. Piuttosto dimostra di essere vuoto e basare la sua vita su ciò che gli altri pensano e penseranno di lui.

Infine mi sembra che da questa vicenda risulta chiaro il segno che il nostro paese è sempre più a-religioso o meglio omni-religioso.
Gianfry is offline  
Vecchio 31-10-2003, 18.23.39   #30
bomber
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Data registrazione: 27-09-2003
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ka questione che secondo me ha fatto tanto scalpore ,non e tanto pensare o meno a quello di togliere il crocefisso o meno il problema che secondo me ha pestato molti piedi (se cosi vogliamo dire ) e il fatto che persone che sono qui gentilmente accolte iniziono fare da padroni , da quanti anni cera li quel crocefisso ??
da 10 ,20 ,30 anni oforse anche di piu non so ,quando mio padre andava a scuola era appeso ,e adesso e ancora li e una parte della scuola e della nostra cultura millenaria ,e se proprio deve essere modificata sarebbe solo il popolo italiano che deve decidere se lasciarlo o meno e non una sola persona ....


penso che il gesto e un imposizione della volonta di un unica persona contro possibilimente quella di tutti ....come dico spesso qui in italia siamo in una democrazia fino a prova contraria e penso che alcune cose debbano essere decisi dalla maggioranza e non da un persona che vuole imporre il suo volere ,se poi come ha dimostrato piu volte nn puo vedere il crocefisso puo anche tornare a casa nn penso che nessuno lo trattera ....
bomber is offline  

 



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