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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 24-03-2004, 21.05.10   #31
Giuliano
Ospite abituale
 
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"è INUTILE CONTINUARE A DIRE CHE GLI USA HANNO ATTACCATO L'IRAQ PER INTERESSE. PUò ANCHE ESSERE COSì, MA ORA è IMPORTANTE VEDERE LA SITUAZINE ATTUALE."

l'hai scritto tu , giustamente

ora scrivi "ORA, gli americani non vedono l'ora di andarsene dall'Iraq, è una patata bollette che vorrebbero passare all'Onu, ma l'Onu quasi non esiste."

ora se leggi l'articolo del Corriere Della Sera che ho postato sopra , giornale direi ben poco rivoluzionario , vedrai , ed'e' ufficiale , (difatti gli altri che volevano spartirsi la torta senza rimetterci neanche un uomo fra l'altro, furbetti i francesi ,si sono incavolati),vedrai che



"I veri vincitori della prima fase di ricostruzione sono esclusivamente le corporation Usa più vicine alla Casa Bianca, selezionate con estrema cura. Non è un caso che su 1,8 miliardi di dollari, circa 600 milioni andranno alla Kellogg Brown & Root, una sussidiaria della Halliburton, cioè il gruppo specializzato in impianti petroliferi di cui dall’ottobre 1995 all’agosto 2000 è stato amministratore delegato l’attuale vicepresidente americano Richard Cheney. Il resto andrà quasi tutto ad altri cinque gruppi industriali tanto vicini al presidente da aver donato fra il 1999 e il 2002 oltre 2,8 milioni di dollari al partito repubblicano: Parsons Corp., Louis Berger Group, Fluor Corp, Washington Group International. Senza contare il Bechtel Group, grande azienda di San Francisco che aveva già ottenuto commesse per 2,5 miliardi di dollari per la ricostruzione del Kuwait nel ’91 e per la quale avevano lavorato in passato due uomini chiave dello staff di Ronald Reagan, l’ex segretario di Stato George Schultz e l’ex ministro della Difesa Caspar Weinberger. "



ma voglio terminare con il ricordare che
GLI AFFARISTI AMICI DI BUSH SONO SOLO LA PARTE PEGGIORE DELL'ESTABLISHMENT STATUNITENSE

e che personalmente non so se a questo punto sia il caso di lasciare il paese a se stesso
Giuliano is offline  
Vecchio 25-03-2004, 01.44.57   #32
nemamiah
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Messaggio originale inviato da Giuliano
"è INUTILE CONTINUARE A DIRE CHE GLI USA HANNO ATTACCATO L'IRAQ PER INTERESSE. PUò ANCHE ESSERE COSì, MA ORA è IMPORTANTE VEDERE LA SITUAZINE ATTUALE."

l'hai scritto tu , giustamente

ora scrivi "ORA, gli americani non vedono l'ora di andarsene dall'Iraq, è una patata bollette che vorrebbero passare all'Onu, ma l'Onu quasi non esiste."

ora se leggi l'articolo del Corriere Della Sera che ho postato sopra , giornale direi ben poco rivoluzionario , vedrai , ed'e' ufficiale , (difatti gli altri che volevano spartirsi la torta senza rimetterci neanche un uomo fra l'altro, furbetti i francesi ,si sono incavolati),vedrai che



"I veri vincitori della prima fase di ricostruzione sono esclusivamente le corporation Usa più vicine alla Casa Bianca, selezionate con estrema cura. Non è un caso che su 1,8 miliardi di dollari, circa 600 milioni andranno alla Kellogg Brown & Root, una sussidiaria della Halliburton, cioè il gruppo specializzato in impianti petroliferi di cui dall’ottobre 1995 all’agosto 2000 è stato amministratore delegato l’attuale vicepresidente americano Richard Cheney. Il resto andrà quasi tutto ad altri cinque gruppi industriali tanto vicini al presidente da aver donato fra il 1999 e il 2002 oltre 2,8 milioni di dollari al partito repubblicano: Parsons Corp., Louis Berger Group, Fluor Corp, Washington Group International. Senza contare il Bechtel Group, grande azienda di San Francisco che aveva già ottenuto commesse per 2,5 miliardi di dollari per la ricostruzione del Kuwait nel ’91 e per la quale avevano lavorato in passato due uomini chiave dello staff di Ronald Reagan, l’ex segretario di Stato George Schultz e l’ex ministro della Difesa Caspar Weinberger. "



ma voglio terminare con il ricordare che
GLI AFFARISTI AMICI DI BUSH SONO SOLO LA PARTE PEGGIORE DELL'ESTABLISHMENT STATUNITENSE

e che personalmente non so se a questo punto sia il caso di lasciare il paese a se stesso

Cortese Giuliano,forse ti sfugge che negli Usa a finanziare le campagne elettorali sono esclusivamente i gruppi industriali,ciò viene fatto alla luce del giorno,nel senso che i gruppi non finanziano come in Italia sottobanco e tutti i partiti o politici ,ma si schierano,un gruppo potete per uno,ed un'altro altrettanto gruppo potente per l'altro, dei due che corrono alla carica di Presidente. Schieramento che viene fatto previa presa di conoscenza dei programmi di politica finanziaria,e naturalmente promesse di affari, che il Governo si impegna a fare. Negli Usa ciò è normale e lecito.Che poi qualche scribacchino anche se di una notevole testata come il "Corsera",fa finta di non saperlo,per vestirsi da moralista,ha il sapore dell'ipocrisia.Per esempio il Corriere della Sera ha del tutto ignorato e non ha scritto un rigo sulla inchiesta di Vittorio Feltri su Libero,dove il signor Tanzi Calisto ha dichiarato,vero o falso che sia,una lista di nomi politici di sinistra e destra passando da centro,tra cui anche testate giornalistiche da il Foglio a il Manifesto, che hanno indascato bei saldoni.
Voglio dire,da che pulpito viene la prendica...
Pertanto c'è poco da scandalizzarsi. Non credere che Clinton e tutti gli altri che lo hanno proceduto,repubblicani e democratici, non avessero gruppi indutriali alle spalle.Negli Usa si dice:I Presidenti si cambiano,i grandi gruppi sono sempre gli stessi.

Salux
PS
Come vedi,penso con la mia testa e le opinioni della stampa,comunque al servisio del proprio padrone, non ha nessuno effetto su di me.
nemamiah is offline  
Vecchio 25-03-2004, 09.57.23   #33
Giuliano
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Messaggio originale inviato da nemamiah
Cortese Giuliano,forse ti sfugge che negli Usa a finanziare le campagne elettorali sono esclusivamente i gruppi industriali,ciò viene fatto alla luce del giorno,nel senso che i gruppi non finanziano come in Italia sottobanco e tutti i partiti o politici ,ma si schierano,un gruppo potete per uno,ed un'altro altrettanto gruppo potente per l'altro, dei due che corrono alla carica di Presidente. Schieramento che viene fatto previa presa di conoscenza dei programmi di politica finanziaria,e naturalmente promesse di affari, che il Governo si impegna a fare. Negli Usa ciò è normale e lecito.Che poi qualche scribacchino anche se di una notevole testata come il "Corsera",fa finta di non saperlo,per vestirsi da moralista,ha il sapore dell'ipocrisia.Per esempio il Corriere della Sera ha del tutto ignorato e non ha scritto un rigo sulla inchiesta di Vittorio Feltri su Libero,dove il signor Tanzi Calisto ha dichiarato,vero o falso che sia,una lista di nomi politici di sinistra e destra passando da centro,tra cui anche testate giornalistiche da il Foglio a il Manifesto, che hanno indascato bei saldoni.
Voglio dire,da che pulpito viene la prendica...
Pertanto c'è poco da scandalizzarsi. Non credere che Clinton e tutti gli altri che lo hanno proceduto,repubblicani e democratici, non avessero gruppi indutriali alle spalle.Negli Usa si dice:I Presidenti si cambiano,i grandi gruppi sono sempre gli stessi.

Salux
PS
Come vedi,penso con la mia testa e le opinioni della stampa,comunque al servisio del proprio padrone, non ha nessuno effetto su di me.

e io tutto questo non lo nego affatto
nego pero' che gli americani che contano adesso alla Casa Bianca non vedano l'ora di andarsene dall'Iraq

poi se vuoi continuare a sognare sulla purezza del clan al potere negli Usa adesso fai pure
Giuliano is offline  
Vecchio 25-03-2004, 14.17.31   #34
nemamiah
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Messaggio originale inviato da Giuliano
e io tutto questo non lo nego affatto
nego pero' che gli americani che contano adesso alla Casa Bianca non vedano l'ora di andarsene dall'Iraq

poi se vuoi continuare a sognare sulla purezza del clan al potere negli Usa adesso fai pure


Cortese Giuliano,devo dire che hai il difetto dell'arbitrio,ciò fa parte della tipicità della gente animata da ideologie e per tanto poco serena nei giudizi. Preferisco il ragionamento alla battuta.
Non si evince da nessuno dei miei interventi che sogno purezze nel clan della casa Bianca.Tuttavia pare che sei tu a mostrare ingenuità o malafede,e credi che basta essere appena di sinistra per essere puri.
Rileggi quanto da me scritto e capirai,forse,che degli americani a me non piace nulla e a tal proprosito mi piace riportare qui uno slogan "Nè Marx nè cocacola",credo sia chiaro.

semper salux
nemamiah is offline  
Vecchio 26-03-2004, 12.57.53   #35
Giuliano
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Data registrazione: 14-12-2003
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allora mi sono sbagliato,lo spero persino
per il resto tu non sai praticamente nulle delle idee che mi animano ti assicuro
mi fa piacere comunque di aver trovato allora qualcuno ,se e' vero quello che dici,che non ragiona con la logica della centenaria italica contrapposizione tra guelfi e ghibellini

andro' a leggere il tuo post dall'incipit interessante e ti lascio con due massime di uno dei miei autori di riferimento (ce li dovremmo aver un poco tutti , senza per questo cadere nella fede assoluta in un "maitre a penser"ma per evitare si farci delle idee in base a quello che ci propinano i mass media o i discorsi al bar dello sport,e per superare l'importante ma necessariamente limitata esperienza personale)),che come altri come Karl Polanyi con la "nostra" (intendo corrente) concezione provinciale e politica di destra e sinistra c'entrano ben poco,anzi nulla


"Non tutte le prigioni hanno le sbarre: ve ne sono molte altre meno evidenti da cui è difficile evadere, perché non sappiamo di esserne prigionieri. Sono le prigioni dei nostri automatismi culturali che castrano l'immaginazione, fonte di creatività."

Henry Laborit



"Dell’illusione della libera scelta ( o libero arbitrio)" Di Henry Laborit

La fallacità della sensazione di libertà si deduce dal fatto che ciò che condiziona la nostra azione è generalmente sotto il controllo dell’inconscio, e che, per contro il discorso logico rientra nel campo del conscio. È questo modo di vedere che ci permette di credere al libero arbitrio. Ma come potrebbe una scelta essere libera se noi non siamo coscienti dei motivi che determinano la nostra scelta, e come possiamo credere nell’esistenza dell’inconscio considerato che questo è inconscio per definizione? (….) Le Società liberali sono riuscite a convincere l’individuo che la libertà si trovasse nell’obbedienza alle regole della Gerarchia del momento (dell’epoca) e nell’istituzionalizzazione delle regole che bisogna osservare per elevarsi sino a quelle Gerarchie. I Paesi socialisti sono riusciti a convincere l’individuo che nel momento in cui la proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio sia stata soppressa, liberato dalla cessione al Capitale della sua capacità di lavoro, egli diviene libero, benché egli resti ugualmente imprigionato in un sistema gerarchico di controllo (dominazione)."


Saluti
Giuliano is offline  
Vecchio 26-03-2004, 13.44.48   #36
dawoR(k)
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Smile parole

che bisognerebbe stampare
su manifesti giganti
e regalare al mondo
queste :

Non tutte le prigioni hanno le sbarre: ve ne sono molte altre meno evidenti da cui è difficile evadere, perché non sappiamo di esserne prigionieri. Sono le prigioni dei nostri automatismi culturali che castrano l'immaginazione, fonte di creatività."

Henry Laborit

MERAVIGLIOSE !!!
wahankh .
(ahhh... è la mia costituzione
...praticamente )
dawoR(k) is offline  
Vecchio 26-03-2004, 15.48.41   #37
nemamiah
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Messaggio originale inviato da Giuliano
allora mi sono sbagliato,lo spero persino
per il resto tu non sai praticamente nulle delle idee che mi animano ti assicuro
mi fa piacere comunque di aver trovato allora qualcuno ,se e' vero quello che dici,che non ragiona con la logica della centenaria italica contrapposizione tra guelfi e ghibellini

andro' a leggere il tuo post dall'incipit interessante e ti lascio con due massime di uno dei miei autori di riferimento (ce li dovremmo aver un poco tutti , senza per questo cadere nella fede assoluta in un "maitre a penser"ma per evitare si farci delle idee in base a quello che ci propinano i mass media o i discorsi al bar dello sport,e per superare l'importante ma necessariamente limitata esperienza personale)),che come altri come Karl Polanyi con la "nostra" (intendo corrente) concezione provinciale e politica di destra e sinistra c'entrano ben poco,anzi nulla


"Non tutte le prigioni hanno le sbarre: ve ne sono molte altre meno evidenti da cui è difficile evadere, perché non sappiamo di esserne prigionieri. Sono le prigioni dei nostri automatismi culturali che castrano l'immaginazione, fonte di creatività."

Henry Laborit



"Dell’illusione della libera scelta ( o libero arbitrio)" Di Henry Laborit

La fallacità della sensazione di libertà si deduce dal fatto che ciò che condiziona la nostra azione è generalmente sotto il controllo dell’inconscio, e che, per contro il discorso logico rientra nel campo del conscio. È questo modo di vedere che ci permette di credere al libero arbitrio. Ma come potrebbe una scelta essere libera se noi non siamo coscienti dei motivi che determinano la nostra scelta, e come possiamo credere nell’esistenza dell’inconscio considerato che questo è inconscio per definizione? (….) Le Società liberali sono riuscite a convincere l’individuo che la libertà si trovasse nell’obbedienza alle regole della Gerarchia del momento (dell’epoca) e nell’istituzionalizzazione delle regole che bisogna osservare per elevarsi sino a quelle Gerarchie. I Paesi socialisti sono riusciti a convincere l’individuo che nel momento in cui la proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio sia stata soppressa, liberato dalla cessione al Capitale della sua capacità di lavoro, egli diviene libero, benché egli resti ugualmente imprigionato in un sistema gerarchico di controllo (dominazione)."


Saluti



va bene....
nemamiah is offline  
Vecchio 01-04-2004, 11.43.45   #38
viandanteinattuale
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non ho potuto

leggere tutti i vostri interventi...comunque dico la mia:
ha ragione dunadan...(vedi? qualche volta te la do...la ragione!!!)dobbiamo restare in iraq. non si puo' lasciare un paese al suo destino proprio adesso...scoppierebbe una guerra civile! ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare.
certo, e' stata una guerra strana: il petrolio ha giocato la sua parte. ma fondamentalmente questa è una guerra religiosa.
bin laden l'ha detto chiaro: è in corso una guerra all'occidente.
una guerra religiosa, indubbiamente!
gli estremisti arabi ci odiano. odiano il nostro modo di pensare liberamente, odiano il nostro modo di vestirsi, odiano il comportamento delle nostre donne, odiano in sostanza la nostra civiltà.
questo è un dato di fatto...molti imam l'hanno detto chiaro!
a questo punto tutto si complica...perchè ad un attaggo di guerra dovremmo rispondere con un'altro attacco di guerra. l'america l'ha fatto e, indubbiamente, ci stiamo avviando verso la terza guerra mondiale! ormai basta poco...altri due o tre attacchi come quello spagnolo e il mondo occidentale entrarà nel vortice di terrore e, conseguentemente, comincerà a mostrare davvero i muscoli. speriamo che cio' non avvenga. tutto si basa sui servizi segreti...sta a loro combattere questa guerra prima che diventi mondiale.
è un problema complesso...molto, molto, complesso!
viandanteinattuale is offline  
Vecchio 01-04-2004, 17.39.40   #39
Giuliano
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alla nostra grande civilta' comincia a mancare la "benzina",comincia a mancare l'energia perche' possa continuare con tutto il suo splendore

bisognava arrivare al petrolio prima di altri , come al gas dell'Afghanistan
o meglio dovevano arrivarci prima le corporation che contano, prima anche che il petrolio si potesse comprare in euro anche

prima che si presentassero i Cinesi come acquirenti di oro nero iraqeno

c'e' poco da fare , Bin Laden gli ha fatto un bel favore alla Rice e soci
chissa' perche' ora sono sotto inchiesta per non aver vigilato a sufficenza, mah che strano...
Giuliano is offline  
Vecchio 14-05-2004, 19.04.57   #40
bomber
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ed andarsene ora???
bomber is offline  

 



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