Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Cultura e Società
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali


Vecchio 21-07-2004, 11.02.58   #1
el cid
Ospite
 
Data registrazione: 21-06-2004
Messaggi: 36
arti marziali

io ho una mia idea particolare a riguardo!

a tutti gli utenti del forum:

cosa ne pensate???
el cid is offline  
Vecchio 21-07-2004, 14.49.17   #2
pennac
supreme being :O)
 
Data registrazione: 24-11-2003
Messaggi: 279
bella domanda ... io personalmente credo che il bisogno di sapersi in grado di difendere sia un modo come un altro per soccombere a delle paure legate all ' insicurezza ... poi , sai , ci sono una miriade di varianti ( la meditazione , lo yoga , la postura nei movimenti ) ... tutte cose che aiutano la mente e lo spirito , come la red bull ... ma se vuoi sapere qualcosa di più devi chiedere a giulio
pennac is offline  
Vecchio 24-07-2004, 06.56.25   #3
neman1
Ospite abituale
 
L'avatar di neman1
 
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
arti marziali

Pennac dice: soccombere a delle paure di insicurezza.....In particolare modo oggi la gente ha bisogno di "tecniche", sistemi di regole prestabilite per giungere a questa benedetta sicurezza interiore. Tra lo Yoga e le Arti Marziali opterei per la seconda, piu adatta a questi tempi. Lo Yoga, almeno la parte delle posizioni andava bene quando la gente lavorava ancora nei campi. Stava tutto il giorno in movimento per campare, allora lo Yoga era un sistema valido per decongestionare i muscoli da cui derivano gli immensi benefici. Bada: anche la mente un muscolo.....
Personalmente lo sconsiglierei, lo Yoga oggi, se non abbinato ad uno sport dinamico. Credo che la gente rispetto a prima non ha niente da rilassare. Il corpo umano riesce a fare ben di piu.......Oggi la maggior parte delle persone pratica lo Yoga (le classiche 16-32 posizioni perlomeno) come metodo per soccombere allo stress quotidiano attraverso tecniche di rilassamento che per carita' funzionano, ma non sapendo che rischiano di grosso di sensibilizzare ulteriormente il sistema nervoso senza andare a rafforzarlo veramente. Quindi va abbinato ad altre pratiche. Bisogna avere prima qualcosa da rilassare. Dello Yoga di oggi salverei solo le tecniche di respirazione con tutto lo smog che abbiamo nelle citta' e come metodi di concentrazione che scarseggia nelle persone di oggi.
Trovo le arti marziali piu evolute e quindi piu complete. Ma va bene anche semplicemente un Fit-boxing senza rincorrere alle tecniche, per sentirsi piu sicuri di se stessi ed a proprio agio con il corpo fisico.
Inoltre, sull aspetto delle meditazioni che viene largamente confusa con esercizi di concentrazione posso dire che va bene anche una passeggiata o salire le scale del palazzo. In parole povere qualsiasi azione puo portare ad uno stato meditativo....lavarsi i denti per menzionare un'altro esempio banale. Ciao
neman1 is offline  
Vecchio 24-07-2004, 10.37.24   #4
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
bello ....
le arti marziali bello sport...
anzi no ...
non e uno sport ..come dice la parola è un arte un tipo di filosofia di vita , ti aiuta a vivere la vita in un certo modo ....
diciamo se si apprende una determinata arte marziale questa ti insegna a vivere la vita sotto un ottica, ovviamente se si prende la cosa seriamente ....
bomber is offline  
Vecchio 28-07-2004, 17.54.37   #5
milarepa
Ospite
 
Data registrazione: 30-05-2004
Messaggi: 29
due piccioni con una ....

Un’attività che comprende i vantaggi dello Yoga e delle arti marziali cinesi di stile interno è il Taijiquan (l’energia della suprema polarità).
Ogni forma( Lu) legata alla respirazione, concentrazione , equilibrio e coordinazione, stimola e attiva i meridiani energetici portando e mantenendo uno stato di salute psico-fisica ottimale; è adatto a tutte le età.
Eseguito velocemente diventa Kung.Fu e la ripetitività dei movimenti predispone naturalmente alla difesa, generando autostima e sicurezza.
Naturalmente altre attività sportive hanno le stesse prerogative e decide quindi il gusto individuale del singolo. Coreograficamente il taijiquan è di una bellezza sconvolgente, anche i “brutti” sono-diventano bellissimi.
milarepa is offline  
Vecchio 04-08-2004, 01.46.44   #6
nemamiah
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
Re: arti marziali

Citazione:
Messaggio originale inviato da neman1
Pennac dice: soccombere a delle paure di insicurezza.....In particolare modo oggi la gente ha bisogno di "tecniche", sistemi di regole prestabilite per giungere a questa benedetta sicurezza interiore. Tra lo Yoga e le Arti Marziali opterei per la seconda, piu adatta a questi tempi. Lo Yoga, almeno la parte delle posizioni andava bene quando la gente lavorava ancora nei campi. Stava tutto il giorno in movimento per campare, allora lo Yoga era un sistema valido per decongestionare i muscoli da cui derivano gli immensi benefici. Bada: anche la mente un muscolo.....
Personalmente lo sconsiglierei, lo Yoga oggi, se non abbinato ad uno sport dinamico. Credo che la gente rispetto a prima non ha niente da rilassare. Il corpo umano riesce a fare ben di piu.......Oggi la maggior parte delle persone pratica lo Yoga (le classiche 16-32 posizioni perlomeno) come metodo per soccombere allo stress quotidiano attraverso tecniche di rilassamento che per carita' funzionano, ma non sapendo che rischiano di grosso di sensibilizzare ulteriormente il sistema nervoso senza andare a rafforzarlo veramente. Quindi va abbinato ad altre pratiche. Bisogna avere prima qualcosa da rilassare. Dello Yoga di oggi salverei solo le tecniche di respirazione con tutto lo smog che abbiamo nelle citta' e come metodi di concentrazione che scarseggia nelle persone di oggi.
Trovo le arti marziali piu evolute e quindi piu complete. Ma va bene anche semplicemente un Fit-boxing senza rincorrere alle tecniche, per sentirsi piu sicuri di se stessi ed a proprio agio con il corpo fisico.
Inoltre, sull aspetto delle meditazioni che viene largamente confusa con esercizi di concentrazione posso dire che va bene anche una passeggiata o salire le scale del palazzo. In parole povere qualsiasi azione puo portare ad uno stato meditativo....lavarsi i denti per menzionare un'altro esempio banale. Ciao

Condivido.
Credo che queste discipline possano farle realmente bene solo gli orietali,fanno parte della loro cultura e le sanno utilizzare meglio.

Un esempio:Molti sono i koreani che si cimentano nel canto lirico,addirittura vengono a studiare in Italia,ma gli italiani resteranno sempre i migliori,perchè questa disciplina che mette assieme cassa toracica mente e tecniche,è stata creata ad hoc per la sonorità della lingua italiana. Pertanto si hanno molti bravi cantanti lirici orientali,ma ami un Del Monaco,un Tagliavini,un De Stefano o Pavarotti.

Le rati marziali,con tutte le discipline ad esse connesse,sono state create per la tipologica fisica dell'uomo orientale,che per secoli si è tramadato,quasi ad essere spontanea,una certa articolazione e respirazione diversa dagli occidentali.Pertanto in occidente ci sono eccellenti maestri,ma mai nessuno potrà mettersi a confronto coi maestri nipponici,cinesi,koreani ecc.

Altro esempio:un africano non sarà mai un campione di ciclismo o di nuoto (nel senso di disciplina con le sue regole) o di ginnastica artistica.

Salux
nemamiah is offline  
Vecchio 06-08-2004, 17.30.01   #7
milarepa
Ospite
 
Data registrazione: 30-05-2004
Messaggi: 29
competizione????

E se fosse solamente per un piacere personale??
milarepa is offline  
Vecchio 03-09-2004, 00.16.59   #8
Aperouge
Ospite
 
Data registrazione: 19-07-2004
Messaggi: 20
1- non bisogna confondere fra arti marziali e sport di combattimento. La boxe non è mai, in nessuna sua variante, un'arte marziale.
2- Il tai-chi-chuan ad alta velucità non diventa Kung-Fu, diventa i movimenti che stanno alla base fisica di una delle serie del kung-fu. L'arte marziale si chiama così perchè è l'unione di più principi e, se ci si limita ai movimenti non si pratica un'arte marziale. L'arte marziale, filosoficamente parlando, muore nel momento stesso in cui si compete con delle regole. LA teoria dell'arte marziale vuole che le regole da applicare ad essa siano le stesse che andrebbero applicate in guerra dai Guerrieri: in pratica nessuna regola. Le regole servono solo per potersi allenare, ma se si combatte, non lo si fa per divertirsi, lo si fa per la vita, tua o di altri. Fare a botte per divertirsi è tipico di chi vive solo la fisicità dell'arte marziale.
3- La sicurezza. Strano, ma credo che nessuno di quelli che ha parlato di sicurezza abbia mai praticato seriamente un'arte marziale: l'unica cosa di cui ti rendi conto se pretichi seriamente un arte marziale è che, se ti picchi, non sai mai chi ti trovi davanti e potresti uscirne veramente male: basta una spinta per ammazzare una persona. In una situazione del genere non credo si possa dire che la consapevolezza di ciò dia origine ad un senso di sicurezza.
4- sul bisogno di regole, forse è un po' limitativo, ma potrebbe essere valido come argomento. Il motivo per cui uno ha questo bisogno, però, non credo sia uguale per tutti. COsì come non credo che questo da solo sia sufficiente per fer preticare con costanza un'arte marziale.
5- sul fatto che siano solo per gli orientali, non è vero. Indipendentemente dai discorsi filosofici, che sarebbero troppo lunghi, sappi che alcune scuole di Scrima Medievale hanno studiato le tecniche in uso nelle compagnie di venutra italiane dei periodi dal XIII al XV secolo ed hanno scoperto una ciorrispondenza pressochè totale con le forme evolute delle tecniche delle varie arti marziali (per i profani, alla fine, le varie arti marziali tendono tutte alla medesima forma di combattimento, anche se partono da presupposti e forme diverse) e, filosoficamente, è più o meno la stessa cosa. Certo se vogliamo veder cosa accade in certe palestre o dojo dove sembra che i praticanti siano usciti pari pari da un film di Karate Kid, allora forse la cosa assume un significato diverso. non si può certamente spigare ad uno che non ha mai studiato la necessità degli opposti il senso filosofico dell'iaccompagnare l'avversario nel suo movimento verso di te per imprigionarlo in se stesso. Così come il principio di azione e reazione, che sta alla base della fisica tradizionale e della nostra filosofia e psicologia, è anche il principio fondamentale delle arti marziali.

Citazione:
E se fosse solamente per un piacere personale??


Lo dice sempre anche il mio maestro.
Ma se non comprendi cosa vuol dire sembra egoistico.
Sono daccordo: deve essere un piacere personale, sennò tutto il resto è privo di fondamento.
Aperouge is offline  
Vecchio 03-09-2004, 08.59.38   #9
neman1
Ospite abituale
 
L'avatar di neman1
 
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
Ciao Aperouge

Capisco cio a cui vuoi arrivare ma volevo precisare lo stesso due dei tuoi punti.
1) sicurezza interiore: era intesa come il mettersi ad agio con il proprio corpo e conseguente sviluppo del coraggio. Non abbiamo pensato minimamente alla certezza di vincere. Credo di poter parlare anche per Milarepa
2) regole di combattimento in combattimento esistono e' come...
Ho partecipato (tra l'altro) ad uno stage di Jo-do (forma di Kendo senza protezioni) a Tokyo dove si allenava a colpire, tagliare l'avversario in un punto preciso per rendere il suo annullamento piu "estetico", efficace possibile e ricordare cmq la nobilta' delle arti marziali. Non so' se mi sono spiegato. Il pancrazio (senza esclusione di colpi e regole quale la nobilta') e' vietato per legge gia da un po'. Ciao
neman1 is offline  
Vecchio 04-09-2004, 12.35.26   #10
milarepa
Ospite
 
Data registrazione: 30-05-2004
Messaggi: 29
Boxe?

Gentile Aperouge Il tai ji quan, venne ufficializzato ai tempi di Chen Wang-Ting quando fu nominato ufficiale nella provincia di San-Tung nel 1618, codificò due nuove forme ( LU ) supplementari: Pao-Twi che significa che i pugni sono molto veloci e violenti come colpi di cannone e il lungo Chuan che aveva centootto posizioni.
Già TA MO ( Bodhidarma) trasferitosi in Cina per diffondere la Dottrina meditativa Buddista, conosciuta in Cina come CH’AN e in Giappone ZEN (piccolo il mondo), elaborò per i monaci di SHAO LIN SZU oltre al BADUANJIN (le otto pezze di broccato prezioso) altri tipi di esercizi: YIN-GIN CHING; HSI-SWI CHING e le diciotto mani di BUDDHA. Così fondò e divulgò la BOXE SHAO – LIN.
IL Tai Ji Quan è madre (naturalmente non è una mia affermazione) di tutte le arti marziali, anche del Kung –Fu.
Wu-Shu) in Cina comprende tutti gli stili, interni ed esterni; i combattimenti di Tai Ji Quan ci sono, con applicazioni, cadute, colpi e uso delle armi, ed è altrettanto temibile e paragonabile ad altri stili.
Naturalmente, chi si avvicina al Tai Ji Quan non ha simili velleità, predilige la meditazione, la respirazione e la consapevolezza del QI, comunque nella mia scuola, chi vuole diventare cintura nera di Kung-Fu, deve portare una forma di Tai Ji Quan di famiglia Yang,
Comunque per finire, il Tai ji Quan della famiglia Chen è esplosivo come il Kung- Fu e così il Ba Gua Zhang.
Forse è comunque più esatto definire il Tai Ji Quan arte Cinese (Taoista), dietro ogni movimento si trova la filosofia dello Yin e dello Yang (Chang San-Feng) e la relazione con I Ching.
Sicuramente mi associo a tutte le affermazioni di Neman1.
milarepa is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it