da cosa ha origine secondo voi?

da un lato c'e' la cultura religiosa ke inculca dei principi d moralita' (discutibili) come ad es. sull'omosessualita'
prima del cristianesimo nn aveva nessuna valenza negativa, successivamente ad opera delle dottrine religiose, secondo le quali la "fornicazione" doveva essere solo a scopo riproduttivo, la lussuria omosessuale, essendo fuori da questa ottica era sbagliata.. ma puo' essere solo tt qui?
o nasce dalla paura ke abbiamo della 'diversita' ?

cosa c fa presumere ke un 'normale' sia migliore di un disagiato psikico, e ke dare del matto a qlkno e' considerata un'offesa?

da cosa ha origine questa classificazione?

fin da piccoli veniamo abituati educati a far parte d un insieme d regole, comportamenti, modi d pensare ke c omologhino alla societa', reprimendo le ns naturali indoli

una specie d identita' collettiva ke crea una sicurezza illusoria d appartenenza, sara' magari per questo ke il diverso fa tanta paura? nel senso ke potrebbe incrinare questa sicurezza?

Il pregiudizio è una delle nostre difese.
Ci prepara ad affrontare qualcosa di nuovo in un determinato modo e, nella maggior parte dei casi ci è utile. Alcune volte però si sbaglia ed ecco che emergono i soliti equivoci ed è solo in questi casi che ci si accorge dell'esistenza dei pregiudizi. In realtà la mente umana è basata sul pregiudizio.

Da cosa ha origine il pregiudizio? Secondo me dalla paura, una paura folle di ciò che non si conosce, e anche dalla consapevolezza che basta poco per venire etichettati, la sicurezza della normalità è molto illusoria.

Viene considerato "normale" ciò che non attira lo sguardo, l'etichetta invece ci fa credere che sia visibile l'essenza di una persona, si è convinti, grazie all'etichetta di sapere tutto sull'altro, chi è, come vive, cosa pensa.

In una società evoluta le etichette dovrebbero scomparire, per lasciare il posto alla molteplicità dell'esistenza della persona. Anche l'etichetta di normalità dovrebbe scomparire, per lasciare il posto alle varie dimensioni della fragilità umana.

per Knacker:
concordo quando dici che il pregiudizio è una difesa verso qualcosa di nuovo, quindi, aggiungo io, nasce dalla paura di ciò che non si conosce.
Ma non credo che il pregiudizio nella maggioranza dei casi ci sia utile, anzi direi che in nessun caso è utile.

credo ke knacker abbia esteso il termine d pregiudizio a tt quelle manifestazioni d pensiero in ogni campo della vita non solo quelli d cui parlavo io, cioe' pregiudizio inteso come ad es. una reazione ad un evento d pericolo in cui abbiamo escogitato delle difese, e nel momento in cui c si ripresenta un'altra situazione d pericolo c rifacciamo a quello skema ke puo' rivelarsi utile ma potrebbe nn essere adeguato al nuovo pericolo

andiamo avanti per pregiudizi e ha ragione lui in tt i campi, la ns mente ne ha bisogno per catalogare le varie cose dargli una forma e riconoscere e rapportarsi alle nuove

mi sono incartata

...no, non ti sei incartata. Credo che a molte persone sfugge che in termini della mente, essa ha comunque il bisogno di affrontare la diversita', novita' per completare il processo del catalogare. Il fatto e' che la paura e conseguente chiusura in meccanismi collaudati non nasce dalla conoscenza del nuovo, ma dalla possibile perdita o risveglio del vecchio. Molto generico, ma per il momento mi fermo qui. Ciao

perfettamente d'accordo !!

.. succede che si è difronte ad una scelta, continuare a vedersi sempre nel proprio mondo e stereotipo (tipo), per cui ci si auto identifica in un personaggio .. oppure decidere di liberarsi dal personaggio scelto da una vita e vivere se stessi difronte ad un nuovo "soggetto" del quale non sappiamo nulla, un nuovo se stesso !

La paura che diventa sicurezza è il vecchio, l'incerto che diventa paura del nuovo, è fare quel passo per scoprirsi diversi ..

In qualche modo quindi il pregiudizio nasce dal bisogno di riconoscersi sempre nel proprio personaggio e nel non "sondare" altri "casi" ...