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Vecchio 27-09-2004, 20.29.15   #31
nicola185
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Re: La sostenibile leggerezza dei moralismi

Citazione:
Messaggio originale inviato da leibnicht
Sta tutta nella seguente equivalenza: essere non contrari ad ogni possibile guerra = essere favorevoli alla guerra tout court.
Rispondi, cara cernia, al seguente, modesto, questionario minimo.
1) Sei favorevole alla guerra?
2) Sei favorevole al massacro ed alla morte indotta ?
3) Sei favorevole al martirio?
4) Sei favorevole alla fame, agli stenti, alle privazioni ?
5) Sei favorevole alla schiavitù?
6) Sei favorevole al divieto di professare la tua fede ?
7) Sei favorevole alla disuguaglianza civile e giuridica di uomini e donne ?
8) Sei favorevole all'obbligo per i bambini di essere educati secondo dettami rigorosamente ideologici?
9) Sei favorevole ad uno Stato rigidamente religioso, la cui costituzione e leggi si coinformino letteralmente al dettato dei testi religiosi cosiddetti sacri ?
10) Sei favorevole a pratiche come la lapidazione e l'infibulazione?

Se avrai risposto "no" ad almeno sette domande, i tuoi principii sono in palese contraddizione con se stessi e, soprattutto, meritano un ripensamento critico in merito alla discussione in corso.

Vecchio mago della logica (perdona il tono confidenziale) è proprio dalla non accettazione delle nostre contraddizioni che scaturisce la parte più violenta di noi stessi. Anch'io rispondo no a tutte 10 e coerentemente con la mia miserevole condizione umana
accetto di essere contradditorio. Un caro saluto Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 27-09-2004, 22.15.17   #32
dana
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Re: La sostenibile leggerezza dei moralismi

Citazione:
Messaggio originale inviato da leibnicht
Sta tutta nella seguente equivalenza: essere non contrari ad ogni possibile guerra = essere favorevoli alla guerra tout court.

Essere non contrari ad ogni possibile guerra vuol dire in talune situazioni riconoscere la guerra come unica soluzione, o come il male minore.

Essere contrari alla guerra vuol dire cercare altre soluzioni ai conflitti, credere che con la guerra non si crea la pace, ma si prepara il terreno per un'altra guerra. Seguire la strada del dialogo, della collaborazione, della ragione vuol dire non arrivare al punto di non ritorno, dove la guerra appare come inevitabile.
E' più facile fare la guerra che non costruire la pace, e l'uomo può scegliere.

Ho risposto no a tutte e dieci le domande, ed eventuali contraddizioni non mi preoccupano. La guerra sì. E non dimentichiamo che oggi la guerra non è un esercito contro un altro esercito, ma è terrorismo.
dana is offline  
Vecchio 27-09-2004, 22.54.47   #33
leibnicht
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E allora

cari amici, se la qualità della riflessione non oltrepassa il limite del volere la botte piena e la moglie ubriaca... saluti a tutti! Continuate e auguri.

"(...) si chiedono e si concedono,
reciprocamente,
venia (...)"
(Orazio)
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Vecchio 27-09-2004, 23.20.32   #34
nicola185
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Messaggi: 0
Eh no!

Proprio adesso che volevo la guerra non mi puoi battere la ritirata. Battute a parte, se vogliamo pesare su una bilancia il contributo che ognuno di noi, tu compreso, sta dando attraverso le sue "farneticazioni" per il raggiungimento della pace, penso sarà il caso che dobbiamo cominciare tutti a farci un esame di coscienza. Se tu vuoi proporre dei paradossi ti si risponderà con risposte paradossali, se vogliamo invece attivamente contribuire alla realizzazione della pace forse è il caso che cominciamo a pacificare noi stessi, ad accettare, ti ripeto la violenza, le contraddizioni, l'odio che c'è in ognuno di noi. Sono certo, ed io mi metto per primo, che uccideremo il nostro nemico con altrettanza cruenza degli islamici o degli americani se fossimo spinti a farlo, se ci trovassimo in una situazione di esasperazione.
Personalmente se mi pongo, anche in maniera provocante e contradditoria come paladino della pace, è, perchè conosco molto bene l'odio che c'è dentro di me. Ma credi Leibnicht che non venga posseduto io pure da istinti di massacro nei confronti di quei bastardi che tagliano la testa senza pietà a dei padri di famiglia? Se uccidessero mio fratello li scorticherei, cazzo, ma ho la fortuna di non essere toccato da vicino, ho la fortuna di poter valutare le cose senza farmi guidare da una rabbia più che giustificata ma comunque sbagliata, comunque distruttiva, comunque generatrice di altra rabbia. E allora seguo la strada a me più congeniale, ma non per questo meno faticosa, anzi. L'odio l'ho pagato sulla mia pelle e l'ho scaricato addosso alle persone che più mi volevano bene. Mio padre in testa. Io la mia parte l'ho già fatta. Ora evidentemente tocca agli islamici
nicola185 is offline  
Vecchio 27-09-2004, 23.28.15   #35
cernia
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 91
Non si tratta di avere botte piena e moglie ubriaca, si tratta dell'aver creato una situazione di cui ora paghiamo tutti il caro prezzo.
A questo proposito cito il libro, che devo ancora comprare e leggere, ma che mi interessa molto, di Kerry, americana fautrice dell'opposizione a Bush che esprime la volontà del 90% degli americani stessi: Bush ha messo l'america in un vicolo cieco dal quale ora è difficile uscire. Leggilo anche tu e poi ne riparliamo...del resto, per avere un'idea congrua e imparziale bisogna sentire tutte le voci...

Quanto alle 10 domande, anche io rispondo, naturalmente, si a tutte. E non mi sento per niente contraddittoria: primo perchè sono convinta anch'io che la soluzione si possa trovare senza guerra (con la quale, per altro, non si fa altro che inasprire sempre di + l'animo di questa gente) e secondo perchè lungi da me credere che l'america (pardon, Bush) faccia tutto questo per salvare tutta una popolazione da un credo sbagliato, da pratiche sbagliate ecc...da quando in qua sarebbe così altruista da mettere a repentaglio la vita di tutti gli americani??
Perciò a questo punto, leibnicht, le cose sono tre: o sei molto, ma molto, ingenuo, o sei così idealista da essere fuori dal mondo, o evidentemente i tuoi interessi coincidono talmente tanto con la politica in atto che non vuoi vedere altri rovesci...

io, almeno la vedo così

PS: nonostante i tuoi ripetuti tentativi di "aprirmi" il cervello con argomentazioni giuste, sembri ancora una volta essere tu a contraddirti e a scrivere in un modo che può essere visto da più punti di vista.
Le tue 10 domande infatti, potrebbero presupporre che tu stesso faccia una critica alla politica di bush:

1) guerra, massacro morte indotta, martirio, fame, stenti e privazioni è tutto ciò che ha portato Bush con la guerra e l'embargo

2) schiavitù è tutto ciò che l'america da mezzo secolo e + ha imposto a mezzo mondo e non smetterà di imporre finchè non avrà sottomesso anche l'altra metà

3) il divieto di professare la propria fede non lo vedo proprio, anzi, sembra che i + felici di tutti di appartenere al loro credo siano proprio queste genti (credimi ho conosciuto un sacco di donne arabe contente di essere così) e chi non lo è può sempre cambiare paese senza che per questo tutti gli altri debbano essere bombardati

4) sulla disuguaglianza civile di uomini e donne si può anche parlare, ma ogni paese ha i suoi problemi che vanno risolti, ma non mi sembra proprio che si debbano risolvere con la guerra (e poi, stiamo sempre lì, che gliene frega a bush che ci sia disuguaglianza tra uomini e donne): allora in Africa bisognerebbe buttare una bomba a tutti gli africani perchè non capiscono che devono avere rapporti sessuali protetti per evitare il dilagare dell'aids??

5) idem per l'educazione dei bambini

6) per quanto riguarda lo stato rigidamente religioso, con dettami da seguire, anche quello dipende dai punti di vista: non mi sembra che in USA a ideologie andiamo meglio, se si pensa alla facciata da difendere dietro alla quale può accadere di tutto, basta che non viene fuori tutto il marcio che c'è dietro. Anche quei bambini, credimi, non crescono meglio

7) lapidazione e infibulazione saranno anche riprovevoli ma non meno degli esperimenti folli che si attuano nei laboratori occidentali, come cloni, cibo transgenico ecc ecc (scusate la ripetitività ma mi sembra ugualmente importante)

Quindi morale: dipende dai punti di vista. Basta un pizzico di moralità e buon senso per capire che la perfezione non sta da nessuna parte ma non sarà certo la guerra a portare ordine, specie se dettata da interessi materiali ed egoismi.

Saluti
cernia
cernia is offline  
Vecchio 28-09-2004, 11.28.08   #36
Kannon
Utente bannato
 
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Messaggi: 2,116
Re: Eh no!

Citazione:
Messaggio originale inviato da nicola185


Sono certo, ed io mi metto per primo, che uccideremo il nostro nemico con altrettanza cruenza degli islamici o degli americani se fossimo spinti a farlo, se ci trovassimo in una situazione di esasperazione.


Lo abbiamo già fatto, nel nostro medioevo, e forse, anche di peggio.

Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 28-09-2004, 11.52.26   #37
Naima
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Ma se non avete voglia di rileggere libri di storia, basta fare un giro nel sito di Emergency, per citarne uno.
Naima is offline  
Vecchio 28-09-2004, 22.18.20   #38
cernia
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Messaggi: 91
errata corrige

alle 10 domande, volevo scrivere, rispondo naturalmente NO (mi pareva si chiedesse se fossi contraria).
cernia is offline  
Vecchio 29-09-2004, 14.41.02   #39
Lunas
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Messaggi: 61
Chi è favorevole alla guerra, si arruoli.
Indossate la divisa , ed imbracciate il fucile o lanciate bombe ,spargete mine antiuomo....
Fatelo, con questi mezzi , mi dite cosa contruite?
? Costruire la libertà?MA quale libertà? e di chi? e perchè?
Vi fate ingannare ed ingannate voi stessi....

Sempre e solo contro la guerra senza se e senza ma.
E brilla sempre la bandiera arcobaleno e sempre brillerà....
Contro i potenti che vogliono impossessarsi del mondo,con la distruzione , col la demagogia, con la falsità , la prepotenza di chi crede di avere la verità in tasca e crede sempre di esser nel giusto...

La pace costa poco, molto meno della guerra.
Lunas is offline  
Vecchio 29-09-2004, 15.05.37   #40
Naima
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Messaggi: 672
il punto è che invece la guerra rende tanto!
Naima is offline  

 



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