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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 15-01-2005, 17.34.57   #41
Wuaw
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 83
Ritengo si debba rifondare la politica.
Per farlo occorre mettere a fuoco i problemi, prima ancora delle possibilità di riuscita.

Credo innanzi tutto che manchino soprattutto le idee, o forse che ce ne sono troppe e confuse, il che fa lo stesso.
Innanzi tutto, e parlo per piccolissima esperienza personale, nell’ambiente politico è difficile affrontare seriamente i problemi.
Infatti questi si dividono in due categorie: quelli che contrappongono gli schieramenti e quelli cosiddetti trasversali.
Sui primi si fanno battaglie interminabili, con contrapposizioni frontali, spesso ideologiche al di là del giusto e si finisce per applicare la teoria del “tanto peggio tanto meglio”.
In ogni caso ci si preoccupa sempre e solo del bene dello schieramento e mai del bene comune.
Sui secondi manca totalmente ogni interesse. Normalmente vengono messi da parte ed ignorati, talvolta quando le circostanze lo impongono, e non possono essere oggetto di bandiera di schieramento, si tende a dare la prima soluzione che capita pur di toglierseli di torno.

Questo ci dice che se evitiamo di cadere nel gioco delle contrapposizioni e cerchiamo il più possibile di manifestare sulle scelte politiche un chiaro convincimento, avremo fatto qualcosa che certamente non fa la stampa ed i mass-media.
Possiamo fare questo in questo ed in consimili forum, oppure discutendo fra amici, votando nelle cabine elettorali, e votando anche mediante la scelta del giornale o del programma televisivo.
Occorre soprattutto prendere posizione sui singoli problemi, evitando di schierarsi a priori.
Oggi oltretutto non è molto difficile: di ciascun schieramento si può facilmente credere quello che ne dice l’altro!
(ma questo è qualunquismo!)

Poi si dovrebbero avanzare soluzioni per problemi di fondo.
Capita a volte che attecchiscano.
Ottima l’idea di Giovanni sul voto contro, anche se mi sembra sia rimasta non chiaramente espressa.
Io la vedo come la necessità di neutralizzare il favoritismo ed il voto di scambio. Si possono avere facilmente un gran numero di voti facendo un ingiusto favore al proprio distretto elettorale. Bisognerebbe dare ai votanti non dello stesso distretto una sorta di diritto di veto.
Non è facile e ci vorrebbe una nuova legge elettorale, ma pensarla e porre il problema non è vietato.

Se il meccanismo di selezione dei partiti è malato (e credo fermamente che lo sia) si potrebbe fare una costituente con selezione stocastica, cioè scegliendo a caso chi deve andarci.
Difficilmente ci andrebbe peggio che con i necessari metodi di selezione della politica ed avremmo una assemblea veramente rappresentativa percentualmente della popolazione reale.

C’è il problema di fare coincidere i centri di tassazione (sgraditi ai cittadini) con i centri di spesa (mediante cui si colgono favori) e quindi di capire i livelli di intervento delle varie strutture pubbliche.

C’è il problema dell’uninominale e del proporzionale, da valutare non sulla base di una immediata convenienza per questo o quello schieramento come fanno i partiti, ma vedendone i problemi ed i risultati, oggi perché se ne torna a parlare e per l’ottimo motivo che il nostro è ancora un sistema misto e le modifiche non sono così lontane da non ricordare e potere confrontare le vecchie e le nuove soluzioni.

Credo di avere scritto troppo. Non vogliatemene.
Un caro saluto


Wuaw
Wuaw is offline  
Vecchio 16-01-2005, 16.49.59   #42
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
"Ritengo si debba rifondare la politica"
L'incipit dato da Wuaw al suo post mi ha impressionato per concisione, comunicatività e significato. Sono d'accordo con lui.
Aggiungerei alla sua esposizione sulle categorie dei problemi politici che quelli trasversali, proprio per il fatto di essere tali, si dimostrano come i veri nodi da sciogliere per garantire il buon funzionamento della società. Quelli che invece servono alla contrapposizione, più che problemi mi sembrano tatticismi a scopo elettorale. Purtroppo al futuro del singolo politico danno più peso i secondi, proprio per la loro natura di agenti polarizzanti, in grado di agire su chi deve rieleggerlo, e questo credo sia il principale motivo per cui vengono messi in primo piano.
I problemi veri, quelli che più spesso hanno caratteristiche di trasversalità politica, sono anche quelli che possono di più andare ad incidere sullo status quo e sugli immediati interessi di molti, cosa che nessun politico, specie in questa continua campagna elettorale, si azzarda a fare.
Concordo pure sul fatto che ogni piccola scelta, come quella del giornale da leggere, serve a manifestare le nostre preferenze. Tuttavia, perché l'effetto delle varie preferenze possa sommarsi fino a rendere evidente un orientamento collettivo (quello che mirano a sfruttare i pubblicitari della politica), le stesse preferenze devono essere rese pubbliche e riconoscibili ad un vasto pubblico (scusate la ripetizione).
La possibilità di prendere posizione sui singoli problemi si scontra con un altro fatto, la sostanzia pochezza culturale che la nostra politica ha alimentato negli anni, con il risultato che le categorie usate e pubblicizzate dai media che seguono la politica sono le stesse utilizzate dal parlare comune. Ciò ha portato ad una autoreferenzialità priva di contatti con la realtà in cui viene espressa, e la sostanziale incapacità perfino il chiamare le cose con il loro nome, rendendo ancor più difficile la discussione dei vari problemi sul tappeto.
Riguardo le soluzioni di fondo, volevo ricordare che la mia proposta del voto contro è forse meglio espressa nella discussione "Facciamoci partito!".
Le altre proposte cui viene accennato da Wuaw, per quanto interessanti, credo ci farebbero scivolare troppo lontano dalle esigenze pratiche di una riforma politica che deve necessariamente passare per un riforma culturale (di cui si parla altrove in questo forum).
Ciao
Giovanni
giovanni is offline  
Vecchio 17-01-2005, 09.57.39   #43
Rocco
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-05-2004
Messaggi: 301
Wink ...?

..proverò a risponderti con la prima cosa che mi viene in mente e col cuore.......

Probabilmente perchè TU non vali una cippa..! nel senso che hai MENO potere di far cambiare le cose rispetto a loro.

E forse...non hanno tutti i torti.

Ma ..non sarebbe una cattiva idea chiederlo ai diretti interessati , può darsi che ti rispondano.

Fare il politico è ormai un mestiere a tutti gli effetti , casomai ce ne fosse stato dubbio. ....

Io a dirti , il vero , fatico un pò a seguirti....quando dici che i politici "sono uomini come tanti "..però poi sembra che NOI TUTTI pretendiamo da loro le cose "degli uomini poco comuni " ..nel senso "delle grandi virtù.".....ed allora ???

Emergono non poche contraddizioni......


Ciao , a presto


Rocco
Rocco is offline  
Vecchio 17-01-2005, 11.00.52   #44
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
Questo significa forse che la tua posizione è per l'impossibilità di cambiare alcunché né che le cose cambieranno altrimenti?
giovanni is offline  
Vecchio 17-01-2005, 11.17.02   #45
Rocco
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-05-2004
Messaggi: 301
Thumbs up .......no......

..credo che la mia posizione l'abbia illustrata e sia anche piuttosto flessibile.

Solo che non riesco ad afferrare la tua ! ..sembra che credi che possiamo farci parte attiva ..e che sia impossibile mandare a casa l'attuale classe politica se non facendoci noi stessi appunto parte attiva.....però poi all'improvviso pare che spari a zero sui politici....

..insomma ..fatico a seguirti.

Fermo restando che ho provato a dare il mio contributo e di esser chiaro ...provo ad essere ottimista e credo che le cose si possano cambiare ,a nche se non è per nulla un impresa facile.

Bisogna scuotere , scuotere e ancora scuotere......

A presto


Rocco
Rocco is offline  
Vecchio 17-01-2005, 13.00.17   #46
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Anche se avevo promesso a me stesso di non entrare pîù in questa discuss. e di seguirla solo, ora per un attimo cambio idea.

L' idea che é stata espressa: che bisogna trovare il modo per avere dei politici che pensino al Paese e non a sé stessi o al proprio clan. Ottima idea. In teoria.

Quanto questa idea sia realizzabile, vediamo con un esempio.

Alla scoperta di tangentopoli, TIME scrisse: "gli Italiani sono sorpresi della rete di traffici e bustarelle nascosti che é stato scoperto e ne sono nauseati. La loro nausea non ha in realtà molto fondamento. Infatti la estesa corruzione scoperta é la migliore espressione della diffusa corruzione esistente nel Paese."

Come dire: "ognuno ha i politici che si merita".

E per me é stata un' altra occasione in cui mi son detto: la valutazione realistica, la si trova più sui giornali stranieri che su quelli italiani.

Antio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 17-01-2005, 13.16.14   #47
Rocco
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-05-2004
Messaggi: 301
Wink .grazie Antonio......

Mi hai dato il " la " per rispondere e dire per l'ultima volta come credo che si possa cambiare /rifondare la classe politica :

Semplice , cambiando NOI per primi e rifiutando tutto ciò che non vorremmo fosse MAI fatto a noi stessi.

Solo così si volta davvero pagina , senza pensare agli altri.


Un saluto




Rocco
Rocco is offline  
Vecchio 17-01-2005, 15.00.30   #48
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
Allora...
Tra il fatto che i politici siano persone come le altre e quello che li si pretende essere uomini poco comuni non vi è contraddizione: la prima è una constatazione del fatto che tutti condividiamo la stessa natura umana, la seconda è una constatazione di come la stessa natura umana possa portarci a credere taluni migliori/peggiori di altri. Siccome da questa considerazione possono emergere altre domande, non approfondisco ora.
Andando oltre: il mio potere di cambiare le cose è limitato, ne sono certo, ad una minima parte di quello a disposizione di chi svolge incarichi politici, in seno a partiti, associazioni, istituzioni o amministrazioni. Tra l'altro questi ogni volta che starnutiscono godono della cassa di risonanza fornitagli dai media, e spesso l'opinione più diffusa è quella di cui si sente più parlare, anche se diffusione e correttezza sono perpendicolari tra loro (significa senza necessaria correlazione reciproca).
Ancora: viene proposto di scuotere (tre volte, cioè parecchio), ed è proprio quello che sto cercando di fare, tentando di andare oltre il "cambiamo NOI per primi" aggiungendo, ma non contrapponendo, l'intimazione "stimoliamo gli altri a cambiare". Dire solo: "io il mio lo faccio, spero che gli altri facciano lo stesso" non aiuta molto più dell'accendere un cero a S. Gennaro (anche se aiuta, come ho in precedenza riconosciuto, ma adesso voglio porre l'accento su altro).
Rocco è d'accordo che le cose si possano cambiare ma che non è facile. Da soli l'impresa sarebbe improba, per non dire impossibile, o peggio pure inutile da tentare. Solo con l'aiuto di altri, con il supporto di persone con le quali si riesca a condividere un qualche progetto, anche minimale ma accettato da tutti, solo allora ciò che sarebbe giudicato folle per il singolo può venire inteso come una nuova possibilità anche dagli inizialmente scettici.
Infine, se io dichiaro di non voler pensare agli altri, per quale motivo dovrei aspettarmi che gli altri possano pensare a me?

Un affatto rallentato giovanni (Tenete il passo, chi si ferma è perduto)
giovanni is offline  
Vecchio 17-01-2005, 15.59.06   #49
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Caro Rocco,

il sistema che tu proponi funzionerebbe benissimo, se:

- non ci fossero Lottizzazione e Ricatti;
- se la classe ploitica che si é sistemata non fosse stata scelta per decenni colla cooptazione e il comparaggio, che mi paiono criteri che fanno la selezione al negativo.

Antio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 17-01-2005, 16.09.16   #50
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
un altro modo per dire che l' "opzione Rocco" non può funzionare, aspetto che Antonio proponga un'alternativa che non sia il lamento per l'impossibilità di risolvere la situazione, né la riproposizione di analisi che ribadiscano la già nota situazione di difficoltà da cui si parte.
giovanni is offline  

 



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