Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Cultura e Società
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali


Vecchio 26-09-2004, 01.21.09   #1
salice
Ospite abituale
 
L'avatar di salice
 
Data registrazione: 31-03-2002
Messaggi: 164
La guerra per il petrolio

Parlando con le persone a proposito della guerra, ma anche in questo forum, molti accusano Bush di aver fatto la guerra “per il petrolio”.
Un’ affermazione del genere mi lascia alibito, alibito – non perché è falsa, ma perché mi fa capire che chi lo dice non capisce l’importanza del petrolio.
Come ricordiamo in Italia con un referendum popolare i cittadini hanno rinunciato al nucleare come fonte energetica alternativa al petrolio. Vuol dire che - se qualcuno in medio oriente decidesse di chiudere i rubinetti - qui si fermerebbe tutto. “Tutto” - significa recensione economica, licenziamenti , meno soldi per la sanità, per il sociale, per i ospedali , aumento di povertà.
Se il fondamentalismo islamico riuscisse ad impadronirsi degli pozzi petroliferi – lo scenario che ho illustrato sopra diventerebbe realtà, loro fanno la guerra anche per il petrolio.
Il controllo delle fonti petrolifere darebbe forza e capacità agli fondamentalisti di decidere il destino dell’ occidente e nessuno si illude ormai delle loro intenzioni.
Siete ancora sicuri che una guerra “per il petrolio” è da escludere sempre, in tutte le circostanze, senza “se” e senza “ma”, oppure…
salice is offline  
Vecchio 02-10-2004, 11.58.55   #2
Giuliano
Ospite abituale
 
Data registrazione: 14-12-2003
Messaggi: 270
a parte il fatto che Saddam prima della guerra non poteva essere definito un fondamentalista,anche se certamente un tiranno.
e' che tu a mio parere non ti rendi conto che non si tratta del controllo occidentale sulle fonti energetiche , ma sul controllo su queste di un gruppo di super neocapitalisti che hanno il controllo di un gruppo di corporations , le quali tra l'altro intervenendo di fatto sulla politica internazionale,impediscono il rispetto dei protocolli di Kioto , fomentano per i loro interessi odio e guerra, clima che gli permettere di limitare di fatto i principi democratici (vedi Patriot Act), appoggiano un tipo di sviluppo che genera sempre piu' poveri (anche in Occidente) e sempre
meno ricchi,ma sempre piu' ricchi

se hai visto ieri il programma Report , ti sei potuto rendere conto di che tipo di neocapitalismo , nel caso di ieri la corrispondente parte italiana, si tratta

finto liberismo , in realta' monopolio , principi come "famiglia ricca , impresa povera)

negli States , che hanno una democrazia migliore della nostra , almeno dopo il caso Enron , Harken (quella di Bush Junior) e altri , hanno portato fino a quindici anni di carcere la pena per certi tipi di reato ai danni dei piccoli investitori

noi invece facciamo delle leggi che favoriscono questa gente

Saluti
Giuliano is offline  
Vecchio 10-10-2004, 15.03.11   #3
salice
Ospite abituale
 
L'avatar di salice
 
Data registrazione: 31-03-2002
Messaggi: 164
Questo continuo parlar male delle multinazionali, non lo accetto. Io non riesco a portare il gasolio per la mia macchina da più remoti angoli del pianeta, ma neanche Mauro, un “amico” che ha un “alimentari” sotto casa mia e a cui piacerebbe tanto vendere il petrolio al posto delle mozzarelle, non penso che riuscirebbe fare meglio di me.
Le multinazionali pensano solo al profitto? Ma anche a Mauro, nessuna notizia o articolo di giornale lo può emozionare di più - di aver venduto tutte le mozzarelle del banco.
La prossima volta mio caro Giuliano, che vai a comprare un paio di pantaloni di una piccola multinazionale che produce la stoffa in un paese A, i bottoni in un paese B che cuce in un paese C…- perché non vai dalla tua vicina di casa che ti può cucire un paio di pantaloni , non ti vendi la tua machina e ti compri un paio di biciclette, naturalmente stai attento ci sono anche multinazionali che producono le biciclette…
Mi sembra di aver letto che l’Italia non rispetta l’accordo di Kioto da essa firmato.
Perché dobbiamo andare lontano, l’Italia investe sulle energie alternative molto meno della media europea. Ci sono più panelli solari in Germania che in Italia, dove i panelli risulterebbero più efficaci.
Dove è la coerenza di chi ha votato contro il nucleare, sapendo di usare la corrente elettrica prodotta sempre da nucleare ma in Francia?
Incredibile, non ho parlato neanche della guerra.
salice is offline  
Vecchio 10-10-2004, 23.07.54   #4
Giuliano
Ospite abituale
 
Data registrazione: 14-12-2003
Messaggi: 270
???????

mah , che c'entra Mauro e l'energia alternativa italica ?

io sto parlando dei molti Chief Executive Officers di certe aziende , che per esempio hanno lasciato sul lastrico un sacco di risparmiatori , sto parlando del monopolio Benetton che possiede tra l'altro la Societa' Autostrade e ci fa pagare a noi l'acquisto della stessa
sto parlando anche dell' "insider trader" Bush che vendette le azioni della Harken poco prima che crollassero , sto parlando di gente come Tanzi .
tra l'altro hai ragione , in qualche modo l'energia alternativo italiana c'entra , visto che , come documentato nella trasmissione di cui sopra , c'e' chi tra questi "grandi imprenditori" italiani riesce perfino a vendere allo stato energia "sporca" per energia pulita,prendendoci pure sovvenzioni

Saluti e addio
Giuliano is offline  
Vecchio 10-10-2004, 23.45.12   #5
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
la guerra del pretrolio è uguale a tutte le altre guerre di potere ...
o meglio si cerca una bella scusa per la massa si camuffa come scusa ufficiale e si interviene a bomba....
anzi con bombe ...
non tanto diverso dalle crociate cristiane, o dalle guerre mongole , o dall'invasioni arabe o dalle guerre puniche per venire piu vicini alla nostra epoca come le guerre napoleoniche o la prima guerra mondiale o anche la seconda o ....
insomma aggiungetelo voi altre guerre tanto sono sempre quelle ...
bomber is offline  
Vecchio 11-10-2004, 09.40.49   #6
La_viandante
stella danzante
 
L'avatar di La_viandante
 
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
già

se e' cosi'lecito andare in guerra perke' nn si fermil'economia ad opera d qlkn ke decide d bloccare l'esportazione del petrolio

allora perke' era cosi' difficile dire stiamo andando in guerra per il petrolio piuttosto ke inventarsi balle sull'esportare la democrazia, trovar ele armi d distruzione d massa etc etc ?? evidentemente qlkno molto piu' in alto d noi ha reputato necessario mentire a proposito del vero scopo della guerra

perke'?

ma a parte questo, quando anke l'occidente prendesse il comando del commercio del petrolio, cosa c dice ke ne farebbero uso migliore dei legittimi proprietari, e ancora a parte questo, i legittimi proprietari nn avrebbero anke il diritto visto ke e' roba loro d decidere con ki commerciare o meno?
La_viandante is offline  
Vecchio 11-10-2004, 13.42.39   #7
leibnicht
Ospite abituale
 
L'avatar di leibnicht
 
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
Perchè

da che mondo è mondo le guerre hanno ricevuto da parte dell'establishment dominante due tipologie di giustificazioni: una a monte ed una a valle delle ostilità.
Generalmente, quelle a monte sono di ordine morale, religioso, ideologico e civile.
Quelle a valle, invece, sono di natura economica e/o geopolitica.
Di solito, i vincitori perseverano più a lungo nell'accreditamente della prima tipologia di ragioni, anche a guerra finita.
I perdenti, invece, consentono quasi subito a rinunciarvi, eventualmente sposando il punto di vista di chi ha vinto.
Credo che il motivo per cui vengono proposte motivazioni del primo tipo al sorgere di un conflitto, derivi dalla necessità di ispirare un atteggiamento più bellicoso ai combattenti ed al corpo sociale che è implicato nello sforzo bellico.
Quanto alle ragioni a valle, non dimentichiamo che sono individuate dalla stessa classe sociale che aveva prodotto le prime.
Credo che esse siano ispirate dalla necessità di rassicurare gli ex combattenti ed il corpo sociale che ha sopportato i costi umani ed economici della guerra, sulla possibilità concreta di evitare ulteriori conflitti, al fine di affrontare più costruttivamente il periodo di pace.

Quanto al possesso delle materie prime, io penso che le uniche ragioni per cui viene, in genere, consentito ai popoli che ne sono proprietari, di commerciarle e venderle, sia legato ad un principio di opportunità.
Fintanto che il "prezzo" (in termini economici, sociali ed umani) della materia prima è inferiore a quello che comporterebbe l'appropriarsene tout court, vige il riconoscimento della legittima proprietà.
Quando esso, invece, cade al di sotto del secondo, la necessità e l'opportunità hanno sempre indotto a scelte più drastiche.

Non credo che sia ragionevole aspettarsi che il nostro tempo faccia eccezione a queste regole da sempre confermate.
leibnicht is offline  
Vecchio 11-10-2004, 18.52.28   #8
Giuliano
Ospite abituale
 
Data registrazione: 14-12-2003
Messaggi: 270
si giusto , ma io comunque penso ci siano delle differenze importanti oggi , rispetto al passato, facciamo per esempio del medioevo , la volonta' di potenza che muoveva i "bellatores " a combattere non si concretizzava solo nell'accumulo di ricchezza , infatti ancora tutto non era determinato dal mercato e qui sta la maggiore differenza

la societa' si divideva generalmente in oratores,laboratores , e bellatores

i bellatores erano i piu' o meno grandi feudatari (ma la maggioranza piccoli e piccolissimi) e si' erano i piu' abbienti , ma molto relativamente in realta', rapportato soprattutto ad oggi,e inoltre "pagavano" i loro privilegi "esponendo loro e le loro cavalcature in battaglia" (cosi' e' scritto in una famosa memoria di uno scudiere dell'epoca)

e lo facevano veramente , basti pensare a quanti sono morti in battaglia , a quanti Riccardo Cuor di Leone ci sono stati...

Saluti
Giuliano is offline  
Vecchio 11-10-2004, 19.05.54   #9
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
la massa non pensa ...come diceva §Marx la massa è un corpo senza testa che fa quello che gli viene detto di fare non pensa non ragiona ma agisce ...
questo è il problema ...la massa non pensa e bisogna inventare delle scuse ragionavoli per soddisfare quello che sarebbe la coscienza di massa che per quanto sembra cosa sconosciuta rimane cosa molto influente ..
bomber is offline  
Vecchio 12-10-2004, 11.41.30   #10
Tamatja
Ospite
 
Data registrazione: 10-10-2004
Messaggi: 3
Ciao a tutti sono pienamente daccordo con Bomber
è verissimo, il popolo è solo un gruppo di pecore che scambia una fragola per una mela...d'altronde siamo invasi da questo "perbenismo" di stile ecopolitico e la maggioranza delle persone non arriva più in là del suo naso.Eppure c'è stato qualcuno che ci ha provato a ribaltare la situazione (Che Guevara)
ma hanno fatto di tutto per toglierlo di torno,troppo pericoloso.Disse "sarò più utile da morto che da vivo" e oggi come non mai credo sia esattamente la verità.
Tamatja is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it