sognamo ?

E sognamo... :1:
la domanda è semplice...
Per ora la gente ha sempre immagianto cosa farebbe se vincesse 10 milioni di miliardi di euro alla lotteria.
Consapevole di questo incubo, proviamo ad immaginare il vero sogno :1:

cosa fareste voi se improvvisamente, baciati dalla fortuna, da quell'unica fortuna che capita ad una persona ogni tanto sulla terra, vi svegliate e per miracolo perdete tutto quello che avete... TUTTO, TUTTI gli oggetti MATERIALI che avete, conti in banca, azioni, case e terreni... TUTTO. Perdete anche la cittadinanza e vi ritrovate per benevolo miracolo in una isola tropicale con altre poche persone che partecipano al sogno.

Adesso, finalemente e VERAMENTE LIBERI di vivere, cosa fareste ? :1:

Cercherete di rientrare in qualche modo nel sistema che vi teneva prigioniero ma tutto sommato vi accudiva (come un bimbo nel grembo)

o cercherete dinalmente di vivere ? :1:

mi piacerebbe sapere le vostre reazioni :1:

caspita che gioco!!!!
dovrò scrivere senza pensare...
pensare mi farebbe rientrare in una realtà
programmata...e se mi capitasse una cosa del genere
le realtà programmate non avrebbero senso
perchè in effetti un programma non esiste più...

perdere tutto....
perdere tutto vuol dire anche i doveri
quel dover fare ogni giorno le stesse cose in modo automatico
vuol dire sganciarsi dalle catene della routin
vuol dire non temere di perdere qualcosa...
qualsiasi cosa dal tram all' ultimo numero della tua rivista preferita

di contro mi trovo in un' isola tropicale
spero che non sia l' isola dei famosi
altrimenti non sbarco
e poi ragazzi...sole mare luna natura
ritrovare i ritmi naturali dell' uomo
perdersi a guardare le onde nell' eterno andare e venire
e altro ancora...

aspetto altri giocatori per continuare a giocare
e a sognare

Ci vorrebbe del tempo, ma riuscirei ad inserirmi anche in questo contesto.
Era così che si viveva qualche miliardo di anni fa, no?
Servivebbe soprattutto a ritrovarmi, cosa che oggi è scavalcata e seppellita da tutto il resto materiale.

secondo me non cambierebbe poi molto. cioè, cambierebbe il contesto, meno smog, niente giacca e cravatta machinette del caffè televisione e tutte ste cose automobili ecc ecc, ma la vita rimmarrebbe, di fatto quella, in sostanza: procurarsi da mangiare bere espletare le proprie funzioni corporali fare sesso innamorarsi dormire... cambierebbe il modo di divertirsi, sicuramente l'ambiente stimolerebbe la creatività... vabbè, ma anche nel nostro mondo non è che ci è vietata la creatività, e non è che poi siamo così accuditi, dai nostri capo ufficio, dal presidente del consiglio dai criminali ecc ecc

pensandoci bene il tuo sogno non è malvagio, forse mi sentirei libera da questa società, niente orari, nessun tipo di obbligo, sarei libera nei comportamenti.........però trovarmi su un'isola da sola insieme ad una tribù mi piacerebbe stare con degli isolani atipici che conoscono la mia lingua ed allora mi inserirei con loro basta che fanno tutto ciò che io non conosco.Così mi sentirò veramente LIBERA Il problema sta se fanno delle richieste strane e allora

Guarda l'unica cosa che mi romperebbe e che dovrei usare gli occhiali perchè al mare le lenti a contatto mi danno fastidio.

vivere li se riesci...
...morire se non ce la fai...

sarebbe bello!

Che splendido sogno

Meraviglioso!
Il fatto è che non ci avevo mai pensato!

A dire il vero quando gioco la schedina del super enalotto mi passa sempre un brivido di freddo gelido su per la schiena.
Vincere può non essere una vera fortuna, specialmente grosse somme.

Ritrovarsi, invece, su di un'isola (senza i famosi, per favore. Altrimenti è un incubo!) sarebbe fantastico.

Ritrovarsi a vivere da essere umano e non da alienato.
Poter ricominciare a vivere per quello che si è, confrontarsi con le proprie capacità e potenzialità.

Ma ritrovandomi su quell'isola dovrei poter conservare tutti i ricordi è le esperienze fin qui raggiunte altrimenti mi ritroverei nell'inconsapevolezza e forse cercherei di costruirmi una zattera per affrontare l'oceano. E ricominciare con gli errori.

Ciao
Mary

Penso che proverei una serie di sensazioni contrastanti. Sicuramente mi sentirei libera, nel senso che non ci sarebbero cartellini da timbrare, bollette da pagare, schede da cancellare eccetera eccetera. Però, siccome sono anche figlia del mio tempo, nel senso che sono abituata ad un certo modo di vivere, sicuramente proverei anche smarrimento. Dovrei crearmi dei nuovi punti di riferimento, oltre al fatto che dovrei imparare a mangiare il pesce che non mi piace per niente! Dovrei cambiare i ritmi (ma questo non sarebbe un grosso problema). Penso che la difficoltà più grande sarebbe quella di avere tanto tempo a disposizione e non riuscire a capire come sfruttarlo. Spero, almeno, di essere in compagnia...

Trovarsi a vivere in un’isola in compagnia di poche altre persone anch’esse estirpate dalla propria abituale condizione… è la cosa difficile. Perdere tutto quel che si ha non è un sogno, è una reale possibilità. Seguono le istruzioni per realizzarla:

- Andate in una qualunque banca ed investite tutti i vostri soldi in azioni ed obbligazioni: In una volta sola avrete perso gran parte del vostro danaro.
- Lasciate cadere la vostra carta di credito sul pavimento di un bar che non frequentate abitualmente e non denunciatene lo smarrimento: In breve il danaro che vi rimaneva ve lo sarete tolto dai piedi.
- Posteggiate la vostra auto davanti ad un passo carrabile: Ve la porteranno via gratis e chiederanno ingenuamente un riscatto.
- Anche se non è vero, dite a vostra moglie che possedete beni immobili che lei non sapeva voi aveste: Lei andrà via di casa dicendo che l’avete picchiata e chiusa fuori, poi chiederà la separazione ed un congruo assegno mensile per sé ed i vostri figli. Ora vi sarete liberati anche della famiglia.
- Lasciate il vostro lavoro.
- Lasciate aperta la porta di casa ed andatevene in campagna a tempo indeterminato: La gente porterà via tutto e col tempo tasse e condominio vi libereranno anche della casa.

In fine, mettetevi un paio di jeans con tasche vuote… et voilà! Il gioco è fatto.

Personalmente sarei pronto, a patto che l’isola offra risorse sufficienti a poter vivere in modo naturale senza carestie di sorta, allora ci andrei anche da solo, anche in questo stesso istante. Se la compagnia fosse buona, poi… andrei casa per casa a prelevare di peso i partecipanti pur di affrettare la partenza.