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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 05-01-2005, 10.46.03   #61
Tornelius
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 134
cultura: cos'è, a cosa serve e come si può promuovere

Mmh...
Io la cultura la considero come la conoscenza di aneddoti, quindi sinonimo di erudizione. Si oppone al filosofare che si occupa dell'interpretazione dei messaggi percepiti.
Quindi penso che la cultura fine a se stessa sia negativa ma se accostata al discernimento si può ottenere una sintesi che porta alla sapienza, una conoscenza completa delle cose.

La cultura è necessaria per essere considerati esseri umani.
Infatti lo studio del mondo è nostra esclusiva prerogativa che non riscontriamo nel mondo animale.
Quindi la cultura serve per rispettare la nostra essenza.

Promuoverla è difficilissimo perchè le persone hanno voglia di divertirsi in contrapposizione con la persona che ha voglia di sapere.
Di conseguenza, triste a dirsi, io vedo la cultura come qualcosa di inseguibile quasi esclusiamente in solitaria, è possibile anche proporla in una comunità ma quasi sempre si degenera in saccenza.
Per concludere, sarò pessimista ma dubito che la cultura possa essere promossa con buoni risultati, mentre promuovere la sapienza diventa addirittura impossibile...

Ultima modifica di Tornelius : 05-01-2005 alle ore 10.50.34.
Tornelius is offline  
Vecchio 05-01-2005, 10.58.58   #62
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
CULTUA SECONDO TORNELIUS

Caro Tornelius,

la tua defonizione di cultura mi va benissimo.

E per questo che ti segnalo un suo aspetto rilevante: a causa della divaricazione in corso della mentalità italiana da quella europea, la difficoltà di seguire una buona cultura in Italia, non credo si ritrovi nel resto della U.E.

Ti posso assicurare che in Francia la situazione é molto più soddisfacente. C' é una grande promozione e rispetto per la vera cultura. Difficile riassumere, ma ci provo: la superficialità italiana e il vivere alla giornata che é normale nel Päese della Confusione, difficilmente si trova nel resto dell' Europa.

Se vuoi due testi che indicano le differenze fra Italia e resto U.E. relativamente alla mentalità, che influisce sulla cultura, chiedimili.

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
antonio greco is offline  
Vecchio 05-01-2005, 16.19.08   #63
herzog
Ospite abituale
 
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
Talking allora...

Allora, giovanni, onde evitare nuovi fraintendimenti, perché non inizi tu?
Herzog
herzog is offline  
Vecchio 05-01-2005, 23.12.25   #64
giovanni
Ospite abituale
 
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Messaggi: 464
Dici bene herzog, è giusto che cominci io.
Comincio con il mio penultimo amore culturale: l'arte della persuasione.
Campo vastissimo, comprendente una serie di discipline che variano dalla retorica classica al marketing politico, passando per la psicologia sociale e le tecniche di recupero di chi è stato irretito dai cosiddetti culti distruttivi. Mi ci sono imbattuto verso la fine del maggio scorso, a causa della ricerca di una definizione ufficiale per la "dissonanza cognitiva", concetto che mi interessava usare per il mio sito (chi vuole clicchi sul mio profilo). Man mano che raccoglievo informazioni, mi rendevo conto non solo delle implicazioni, ma anche dell'ampiezza delle spiegazioni coerenti ottenibili tramite i nuovi concetti riguardo alla comunicazione cui siamo quotidianamente soggetti.
Ho dovuto interrompere per più di due mesi ogni lavoro e lettura utili al sito per il solo capire quale filone di ricerca seguire. Capirete bene che ogni volta che c'è di mezzo la persuasione, la propaganda e addirittura il controllo mentale (lavaggio del cervello, se preferite, anche se entrambe le definizioni sono dibattute), si deve stare molto attenti agli autori in cui si va a riporre fiducia.
Dopo questo primo periodo, in cui tramite un controllo incrociato delle fonti con autori di campi limitrofi che ritenevo affidabili avevo selezionato la strada da seguire, ho iniziato un approfondimento avvenuto soprattutto per il tramite della psicologia sociale, su testi inglesi ed americani.
Perché ritengo illuminante l'incontro con questa parte di sapere?
Vi siete mai chiesti a che pro un comunicatore come il Cavaliere oggi dice quel che domani prontamente smentisce o corregge? Perché gli opuscoli pubblicitari arrivano con l'offerta si regali sicuri anche in caso di non acquisto? Perché sugli scaffali dei supermarket accatto a prodotti di marca sicura figurano altri analoghi così anonimi da essere portati a chiedere chi mai li comprerebbe?
Questo particolare ambito culturale, attualmente rimandabile soprattutto ad una parte della psicologia sociale, offre risposte attendibili, in molti casi sperimentate in laboratorio e sul campo, per sollevare il velo su una parte di realtà altrimenti ineffabile.
Indirettamente, la detta ricerca ha mosso pure la mia decisione di lanciare questa discussione: quanto più la gente conosce, non solo sulla propaganda, quanto più completa e complessa sarà la sua visione del mondo, quanto meno appiglio sull'ignoranza e sul senso comune avranno demagoghi, profittatori e spin doctor.
A voi la palla!
Giovanni
giovanni is offline  
Vecchio 05-01-2005, 23.22.41   #65
giovanni
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Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
risposta a Tornelius

Ciao Tornelius
dici di dubitare "che la cultura possa essere promossa con buoni risultati". I fatti dicono che la cultura È stata promossa con buoni risultati: negli ultimi cinquant'anni il numero degli alfabeti si è ridotto come mai era successo in cinquemila anni (circa) di storia scritta; il numero delle persone che hanno conseguito un'istruzione superiore idem. Il problema semmai è quale tipo di competenze si vorrebbero promuovere, se meramente nozionistiche, come ancora fa la scuola, o se promuovere l'apprendere ad apprendere, o altro ancora di cui discutono gli attuali interessati alle scienze della formazione.
Credo che il tuo pessimismo sia più motivato dall'enormità (più o meno apparente) del compito, che dalla sua presunta impossibilità.
Giovanni
giovanni is offline  
Vecchio 06-01-2005, 05.34.09   #66
Tornelius
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 134
X Giovanni

Percarità non sono il tipo da tirarmi indietro in questioni come queste che giudico importanti per il progredire della società.
Scusami se non mi sono spiegato bene ma intendevo dire che la cultura è difficile da ottenersi solo in ambiente comunitario, mentre se riferita al singolo può portare ottimi frutti. Infatti la maggior parte delle cose che impariamo avvengono in un limitato contesto tra l'individuo e un libro, l'individuo e il computer o l'individuo e l'oggetto su cui riflettere. Pensa invece ai problemi che nascono ogni volta che bisogna istruire un gruppo di persone: ripulsioni verso l'oggetto di studio, rivalità tra gli studenti, dibattiti che sfociano nell'arroganza...persino in questo forum che quasi sempre si dimostra una buona comunità per scambiare idee spesso si cade nella saccenza, e non ti dico cosa succede in altri forum internautici meno qualitativi sotto questo punto di vista...
Quello che voglio dire è che bisogna fare distinzione tra la persona e le persone.
La persona è straordinaria, l'apice del creato che mostra addirittura segni di trascendenza--->adatta a progredire culturalmente.
Le persone, riferendomi ad un gruppo sostanzioso, quasi sempre rappresentano poca familiarità con l'essenza dell'essere umano ma molta con l'animale(tra l'altro sono pure più pericolosi di un gruppo di animali), mostrando segni di degrado che sfociano in violenza e mostrando la necessità di un patto sociale per sopravvivere prima dell'autodistruzione--->non adatti a progredire culturalmente.
E' proprio per questo che i grandi passi educativi hanno sempre riguardato l'incitazione alla conoscenza a partire dal singolo, questo concetto essenziale dell'epoca illuministica secondo me è vivo ancora ad oggi e trovo di una difficoltà insormontabile tentare di ribaltarlo.
Sai, prima di iscrivermi in questo forum ho provato a fare discussioni costruttive in altre community ma con poco successo, quando andavo al liceo mentre il professore spiegava noi maschietti pensavamo a come rimorchiare le ragazze, quando andai a Genova per protestare pacificamente contro la globalizzazione ho visto tanti manifestanti(conoscenti compresi) improvvisamente impazzire e scagliare sassi contro i cittadini del luogo che giustamente si barricavano in casa...


X Antonio: ti ho mandato la mail, aspetto con curiosità i testi che mi hai consigliato. Spero che il filmato da me linkato possa sdrammatizzare, anche se da sdrammattizzare c'è ben poco.
Tornelius is offline  
Vecchio 06-01-2005, 16.23.07   #67
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
Caro Tornelius
Scuse accettate e ben comprese, visto che anch'io sono spesso costretto ad ammettere di non riuscire a spiegarmi bene, specie quando con la controparte no vi è mai stato un precedente rapporto.
Non sono molto d'accordo sulla tua distinzione tra persona e persone, essenzialmente per il fatto che le persone sono, ognuna e singolarmente, persona. Concordo appieno sul fatto che sia dal singolo che si deve partire, intanto dal singolo più importante per ognuno: se stesso, come primo motore ed esempio per poter contribuire a cambiare gli altri, cosa fattibile solo se ognuno di noi ne parla. Come biasimare chi non ama la cultura quando spesso coloro che potrebbero avvicinarveli restano chiusi nei loro studi, chini sui loro libri? Io ho purtroppo spesso notato come si parli del proprio amore per il sapere, di fronte a estranei o semplici conoscenti, quasi con vergogna, e spesso solo fortuiti accenni rendono possibile scoprire come la persona che ci è di fronte, a volte insospettabilmente, sia un amante dalla poesia, o della filosofia o di qualche altra pubblicamente incoffessata branca della cultura.
È così forte il pregiudizio che vuole la maggioranza come massa incolta, da indurci a credere chiunque incontriamo come incapace di comprendere il nostro stesso amore per la conoscenza, invece troppo spesso siamo noi incapaci di aprire all'altro una possibilità di comunicazione e di scambio:
Proprio quella possibilità che invece qui ci si vuole dare.
Giovanni
giovanni is offline  
Vecchio 06-01-2005, 20.00.41   #68
Tornelius
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 134
X Giovanni

Infatti internet potenzialmente non ha limiti.
Il problema è che la stragrande maggioranza degli utenti utilizza il world wide web solo per seguire le notizie del calciomercato, scaricare musica pirata e pornazzi; se invece imparassero a sfruttare le potenzialità della rete per fare ricerche, comunicare in modo costruttivo e scaricare testi legalmente...beh, in questo caso i discorsi che in questo topic stiamo affrontando potrebbero avverarsi in modo prorompente per portare a quella che io credo possa essere la più grande rivoluzione culturale della storia.
Per ora è una cosa molto difficile da ottenere, questo forum penso che possa accendere una piccola fiaccola di speranza.

Ultima modifica di Tornelius : 06-01-2005 alle ore 20.03.47.
Tornelius is offline  
Vecchio 06-01-2005, 23.45.55   #69
giovanni
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Messaggi: 464
Dovremmo imparare a preoccuparci di meno degli altri e badare di più a ciò che interessa a noi. Pensi che la cultura, come credo la stiamo intendendo qui, sia qualcosa da promuovere e diffondere, di cui parlare e sulla quale scambiare opinioni? Fallo! qui e altrove.
Solo così si avrà la possibilità di scoprire quanti altri condividano gli stessi interessi, e così costruire una rete di relazioni che porti il nostro desiderio all'aperto ed in grado di diventare attraente per tutti coloro che vorrebbero risposte, ma si trovano di fronte solo a trasmissioni deficienti, maghi e demagoghi, e solitudine quotidiana.
giovanni is offline  
Vecchio 07-01-2005, 11.38.31   #70
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
IMPRESSIONE DI EMIGRATO

Se si promuovessero le azioni necessarie, ovviamente dopo analisi, per portare la cultura italiana, che ha contribuito a portare il Paese al disastro, al livello di altre culture europee........
........................
Allora ci sarebbe un barlume di di speranza per il Paese.

Ovviamento cio' non basterebbe, ma potrebbe contribuire. Per supplire alla latitanza, per decenni, della Pubblica Distruzione....

Antonio Greco
antonio greco is offline  

 



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