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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 16-12-2004, 10.44.06   #1
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Mondo malato

Dall’essere, all’avere, all’apparire.

Una cultura di stampo Holiwoodiano ha spostato gli obbiettivi della produzione, dalle realizzazioni di opere pratiche ad una semplice produzione di immagini. Le forze di vendita delle imprese si sono rese conto che faceva più business l’immagine che il prodotto finale. In pratica non era importante ciò che facesse un elettrodomestico, bensì era importante ciò che noi dicevamo che faceva.
Sull’onda di questo delirio di stampo Platonico, il vecchio manager nato nell’azienda e che conosceva il lavoro nella sua interezza, è stato ritenuto ben presto obsoleto e si è passata la gestione delle imprese a giovani manager più agguerriti e competitivi oltre che più aperti al cambiamento. Nessuno si è accorto che si buttava via il bambino con l’acqua sporca, in quanto si veniva a vuotare di ogni valore il patrimonio inestimabile dell’esperienza. Questa cultura ha prodotto e sta producendo, come effetti collaterali: menefreghismo, superficialità, risposte non date, lavori fatti a metà, soluzioni non rispondenti al problema, negazione dei problemi e tutta quella serie di malfunzionamenti che troviamo ad ogni angolo della nostra società moderna.
Questo può essere fastidioso se applicato alla gestione normale della nostra vita, ma diventa mortalmente pericoloso se lo applichiamo ad esempio alla cura della salute. Provate a pensare al medico che prende in consegna il vostro corpo malato o quello di vostro figlio ed immaginate che lo farà con la stessa competenza, cura, preparazione e dedizione, come oggi si lavora nelle aziende. Pensate che per quel medico, come per tutti gli altri esseri umani, non esiste nessuna necessità che voi guariate, ma esiste solo la necessità di arricchire e per fare quello non deve produrre risultati ma deve solo badare a perfezionare la sua immagine.
VanLag is offline  
Vecchio 16-12-2004, 11.04.32   #2
fallible
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Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
sanità

Pe favore, sono un Infermiere Professionale, ti prego di non fare esempi di questo tipo; noi tutti, nonostante l'Ospedale sia divenuto Azienda ed il Paziente Utente, dedichiamo la nostra vita lavorativa alla Cure (assistenza nella completezza dell'individuo e non solo riguardo la patologia) dei nostri assistiti.
Se devi buttar m..... su qualcuno fallo con altri soggetti che gli esempi non mancano!!!
fallible is offline  
Vecchio 16-12-2004, 11.36.01   #3
Naima
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Mi par di sentire il mio compagno. Questo è in pratica ciò che dice quasi ogni sera al rientro a casa, dopo c.a. 12 ore che è in giro... 44 anni, un'esperienza fatta più sul campo che sui libri, un tecnico che conosce le macchine, sa come si costruiscono, come funzionano, come si riparano, quanto possono essere pericolose se non ben collaudate o ben mantenute, portando persone a più di 50mt di altezza. L'azienda per la quale ha sputato l'anima è stata venduta ad un gruppo di investori americani, "fondendosi" con un altra azienda importante. Risultato? Tutti comandano, tanti managers, ingegneri appena laureati in posizioni di comando. Periti tecnici come il mio compagno con esperienze da far impallidire, ad eseguire ordini assurdi, partecipare a riunioni di ore, anche diverse al giorno, per poi sentirsi rinfacciare di dover recuperare tali ore di notte o la domenica (al sabato lavora già..) e sentirsi insolentire con male parole per via del FATTURATO. Sapendo poi che lo scopo dei proprietari è più fatturato possibile, aumentare il valore dell'azienda per poterla rivendere nel 2007 guadagnandoci. Non interessa tanto far progredire l'azienda su basi solide, in modo che abbia un futuro. I venditori si venderebbero anche la madre pur di aumentare il portafoglio, tant'è che vendono l'impossibile, senza avere poi la capacità produttiva necessaria a soddisfare tutti gli ordini, tanto alla fine ne scaricano la responsablità su qualche mancanza degli addetti alla produzione. Il tutto si riperquote drasticamente sulla qualità del prodotto, che pur di essere fatturato, viene consegnato al cliente a volte anche contro il parere del servizio controllo qualità.
Naima is offline  
Vecchio 16-12-2004, 12.16.31   #4
dvd++
Ospite
 
Data registrazione: 18-11-2004
Messaggi: 10
Ciao a tutti.

Lasciando perdere che non è mai saggio fare di tutta l'erba un fascio, c'è da chiedersi se hai mai lavorato in una qualche azienda, e se si, in quale.
Ci sono aziende serie, aziende meno serie, aziende assolutamente non serie, e quest'ultime generalmente durano poco; in quelle serie i giovani manager (e non solo loro), se sono furbi, stanno zitti e cercano di imparare da chi ha più esperienza, altrimenti alla prima prova che devono affrontare da soli ne escono con le ossa rotte.
D'accordo che all'immagine si dà molta importanza, però dietro ci deve essere il prodotto: se un elettrodomostico fa schifo, la gente non lo compera per quanto bello lo si possa descrivere, o se lo compera e se ne pente poi se ne ricorda per gli acquisti futuri.
Menefreghismo, superficialità, risposte non date, lavori fatti a metà e chi più ne ha più ne metta sono tutti i presupposti del fallimento per una azienda (evidentemente non seria).
Personalmente, lavoro in una azienda che fornisce servizi, e questi servizi sono costantemente giudicati per i contenuti, anche perchè sono estremamente costosi (molto più che
l'elettrodomestico), per cui chi li richiede non può permettersi di avere solo immagine.
Personalmente, richiedo servizi e costantemente li giudico, sempre nel rispetto del lavoro altrui.

Mi associo a fallible: non tutti quelli che lavorano lo fanno solo per lo stipendio (sopratutto nella sanità)

Mi dispiace per Naima (e per il suo compagno). Anche questo può succedere, ma voglio credere, o per lo meno sperare, che questa sia una eccezione, non la regola.

Ciao, ciao
dvd++ is offline  
Vecchio 16-12-2004, 12.30.57   #5
Naima
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Il fatto è che l'azienda prima della fusione e dell'acquisto da parte del fondo di investimento, era più che seria. Diciamo ai primi posti nel settore (se non al primo) nonostante sia nata negli anni 90 e ve ne siano altre sorte da molto più tempo.
Naima is offline  
Vecchio 16-12-2004, 12.46.33   #6
Kim
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
I venditori si venderebbero anche la madre pur di aumentare il portafoglio, tant'è che vendono l'impossibile, senza avere poi la capacità produttiva necessaria a soddisfare tutti gli ordini

Per il resto avrai anche ragione ma che io sappia da che mondo è mondo il compito dei venditori è vendere e le direttive le da l'azienda e non sono certo approssimative
La capacità produttiva e un problema aziendale e non certo del venditore che è chiamata per quello mi sembra..già non è propriamente un lavoro dei piu' facili e nemmeno dei meglio pagati
figuriamoci poi se in prima persona dovvesse limitarsi nel ruolo....non capirei cosa è li a fare, considerando poi che se come libero professionista paga i contributi all'Enasarco sai come deve stare allegro alla fine....
Questo in linea generale si intende
Kim is offline  
Vecchio 16-12-2004, 14.06.44   #7
Naima
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
? per venditori intendo dipendenti dell'azienda, nel reparto commerciale. Di solito vanno a visitare i clienti (almeno i nostri fanno così) e per porporre un prototipo, prima chiedono alla produzione se è possibile produrlo. Per dare consegne certe e che si possono rispettare, devono pure concordare prevntivamente con la produzione.
Naima is offline  
Vecchio 16-12-2004, 14.19.21   #8
Naima
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Non credo che sia logico promettere mari e monti se si sa già che non si potranno mantenere le promesse, soltanto per far vedere che si ha un bel portafoglio e che potenzialmente si potrebbe fattuare tanto. Bisogna anche essere concreti e realisti e considerare le reali capacità produttive e semmai cercare di migliorarle se le potenzialità di vendita lo richiedono.
Naima is offline  
Vecchio 16-12-2004, 15.29.08   #9
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
? per venditori intendo dipendenti dell'azienda, nel reparto commerciale

infatti vedi non sapendolo io l'ho espresso solo in linea generale
Kim is offline  
Vecchio 16-12-2004, 16.54.05   #10
dvd++
Ospite
 
Data registrazione: 18-11-2004
Messaggi: 10
Naima, il tuo caso è un pò particolare, perchè l'obiettivo degli attuali proprietari è quello di vendere ricavandoci, e quindi non hanno interesse per l'azienda di per se stessa; una azienda
seria ha altri obiettivi, per esempio ingrandirsi ed acquisire solidità; se è ancora più seria, cerca di fare in modo che chi ci lavora ci si trovi bene, sopratutto con il rispetto delle persone. Posso solo augurarvi che l'azienda sia venduta a qualcuno che ci crede...

Per quanto riguarda i venditori, è verissimo quello che dice Naima; ma non è neppure sbagliato quello che dice Kim, anzi ne ho incontrati diversi di così: in un precedente lavoro, ero io stesso
"venduto" come consulente, ed il commerciale che mi piazzava l'ultima cosa a cui pensava era se avevo le conoscenze tecniche per affrontare le problematiche del cliente (allora ero alle prime
armi), e me che meno se mi interessava il progetto cui dovevo partecipare. Esperienze non semplici, ma molto formative...
Semplicemente, c'è chi il proprio lavoro lo fa bene, e c'è chi lo fa male.

Ciao, ciao.
dvd++ is offline  

 



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