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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 21-02-2005, 10.48.27   #51
Tormentor
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Data registrazione: 13-02-2005
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beh dal tuo discorso si capisce che non ti è chiaro ciò che volevo chiedere in questo thread.



La domanda era "cosa fai di concreto per cambiare le cose?"

Se tu hai un sito, beh complimenti, non vedo dove tu possa arrivare con 900 visite, ma ok.

Forse arriva più lontano un brigatista col fucile o un missionario cattolico in africa...boh. punti di vista.

comunque, per chiarezza, concordo pienamente con ciò che hai detto
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Vecchio 21-02-2005, 14.56.15   #52
giovanni
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Le cose si possono cambiare in bene o in male, o addirittura arrivare a non cambiarle affatto grazie o nonostante gli sforzi fatti.
Un idiota con un fucile può certamente incidere sulla vita altrui in maniera molto profonda, può come minimo cambiare la vita in morte. Ma per il vivere sociale è necessario più persuadere che minacciare, nel primo caso posso ottenere il supporto necessario a far vivere le mie idee più di me, nel secondo, ammettendo di essere molto efficiente nell'uso della forza, posso solo sperare di non finire vittima di uno che voglia usare i miei stessi mezzi.
Riguardo alla mia personale lotta per cambiare le cose: 900 visite del sito sono sempre meglio di 100 e molto meglio di nessuna. È un possibile punto di partenza, come lo è questa discussione che probabilmente lascerà ognuno nelle sue opinioni (l'assenza di contatto diretto rende molto difficile che ci si persuada ad abbracciare l'opinione di sconosciuti, per quanto sensate possano essere).
Un'altra cosa. Per agire su qualsiasi meccanismo sperando di non fare danni si dovrebbe avere una qualche idea di come funziona. Nel caso della società, si deve conoscere la storia, la sociologia, la psicologia, l'economia, ecc. o almeno se ne deve avere un'idea che vada oltre l'infarinatura culturale di cui solitamente ci si dota quanto basta per giustificare i nostri pregiudizi.
Si deve essere consapevoli di molte cose, prima fra tutte della possibilità che l'idea per cui si lotta potrebbe rivelarsi fallace o addirittura nefasta. Si dovrebbe imparare a coltivare dubbi che, per esempio, il Lenin che qui scrive non sembra di possedere.
Ben povera cosa sarebbe vedere l'agire solo nel fare qualcosa agli altri o con gli altri. Per agire bene si deve pensare, ci si deve confrontare, si deve riflettere sulle altrui opinioni: o vuoi forse che il primo che si alza, domani, con l'idea che il mondo sarebbe migliore se non ci fossero tormenti né Tormentor prenda e ti spari senza aver avuto la cortesia né di leggere né di ascoltare le tue opinioni?
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Vecchio 21-02-2005, 15.31.35   #53
Tormentor
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ma ho detto che chi usa il fucile fa bene?

quota. [attenzione devo aver scritto esplicitamente che uno col fucile fa bene ad usarlo e non cose che hai intuito tu]


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Vecchio 21-02-2005, 16.24.55   #54
giovanni
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No. Ma così come posso aver male interpretato io possono farlo anche altri. La frase "forse arriva più lontano un brigatista col fucile..." comunque non sembra molto ambigua.
O forse è il tuo pensiero a risultare ambiguo (ricordo un'altra incomprensione a proposito di tue "simpatie" fasciste).
O forse sono io ad essere troppo ambiguo e non capisco me per primo, figuriamoci gli altri.
Magari se ci dicessi cosa intendi TU per "fare", visto che mi pare i molti che qui hanno scritto la loro interpretazione non hanno soddisfatto i tuoi criteri...
Magari sto scrivendo a vuoto e la mia mente risente del dopopranzo...
giovanni is offline  
Vecchio 21-02-2005, 16.47.16   #55
Tormentor
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oh no guarda molti di coloro che hanno scritto qui hanno soddisfatto i miei criteri [che non sono i criteri di uno che sta qui a fare domande ma piuttosto quelli che servono per poi far riflettere le persone e far nascere, forse, in loro quella scintilla che dice "ok ora ho parlato e ho riflettuto, ora devo agire"].


cmq, anche la frase del brigatista...non ho detto che il brigatista fa bene a sparare alla gente.

Ho detto che arriva piu lontano!

Ovvero che raggiunge i suoi obiettivi!

Pensa se Hitler avesse solo parlato agli amici di come la pensava. Punto. Senza fare altro? credi ci sarebbe stato il nazionalsocialismo?

E lenin? Marx? Se avessero vissuto la loro vita? Si certo avrebbero pensato a quello che era il loro ideale , ma se non avessero scritto libri, agito etcetc non sarebbero arrivati da nessuna parte.


NON mi interessa il vostro ideale. Ciò su cui volevo farvi riflettere era la probabile incapacità di fare qualcosa, di far seguire azioni a ciò che pensate.

Comunisti, capitlaisti, democratici, cattolici, fascisti, pazzi scatentati alla ricerca del male assoluto, non mi interessa.

Questo è quello che volevo dire. spero sia chiaro finalmente.
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Vecchio 21-02-2005, 17.09.28   #56
antonio greco
L' Emigrato
 
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Messaggi: 637
[quote]Messaggio originale inviato da Tormentor

NON mi interessa il vostro ideale. Ciò su cui volevo farvi riflettere era la probabile incapacità di fare qualcosa, di far seguire azioni a ciò che pensate.

Caro Tormentor,,

hai scritto la frase qui citata, che riguarda il fenomeno più sorprendente per un emigrato che partecipa a forums. Lo faccio da circa un anno e sono sempre sorpreso dal fatto che moltissimi partecipanti (come Giovanni talvolta) chiacchierano tanto a lungo senza mai mostrare proposte concrete.

Mi sono detto: " e vero che, negli ultimi anni, ho notato in Italia una deriva negativa della mentalità. Ma é comunque sorprendente quante poche persone vanno verso l' azione.

Mi sono chiesto se questo é la conseguenza della indigestione, per certi, degli spettacolini leggeri della TV, i quali hanno lo scopo (voluto o inconscio) di addormentare. Oppure é la reazione alla confusione imperante nella società ?

Oppure sono trasmesse le "Onde sublimali" ? (tecnica per trasmettere messaggi per intervalli brevissimi per cui si assorbono senza sapêrlo).;

Se puoi ripsondermi per favore.

L' Emigrato
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Vecchio 21-02-2005, 17.52.37   #57
Tormentor
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a mio parere le cause stanno nella deresponsabilizzazione del tutto.



Il meccanismo è questo.

Se io metto in una gabbia un individuo x e gli rendo difficile la vita, avrà MOOOLTA difficoltà a pensare ad altro che non sia procurarsi il cibo per la sopravvivenza.

Una volta entrato nel circolo del "e-e-eh non si fa così ...se pensi non ti do da mangiare..o pensi o mangi..." automaticamente e inconsciamente l'individuo tende a mangiare e si rifiuta di pensare.

Ti domanderai "perchè però in russia nei tempi della rivoluzione le masse che pure avevano difficoltà a mangiare si sono mosse?"

La risposta è piuttosto semplice.

E' avvenuto lo stesso fenomeno.

"hey gente! vedete che quello lì non vi dà da mangiare!?? Se fate quello che vi dico io vi darò da mangiare e sarete tutti felici!"

O in Germania

"hey gente! guardate che bastardi questi alleati, ci hanno tolto tutto dopo la 1° guerra mondiale! E guardate la Giudea che ha dichiarto guerra alla Germania boicottando tutti i prodotti tedeschi! Se fate ciò che vi dico filo per segno vivrete in pace e avrete da mangiare"

con la differenza che i primi si so morti de fame lo stesso...i secondi no.


Oggi avviene lo stesso.

"hey gente guardate! Quelli si rubano i soldi!! se fate quello che vi dico vi do da mangiare e vi faccio lavorare!"

e l'altro

"no! io non rubo! se morite di fame è colpa del precedente governo! fate come vi diciamo noi che mangerete etcetc"

è un circo nel quale tutti coloro che fanno i giostrai [i "master of puppets"come direi io] guadagnano milioni su milioni... e nessuno puo fermarli perchè tutti abbiamo bisogno di mangiare.


in realtà il problema è alla base. e lo è sempre stato dal 20000 a.C.

Se io pensassi ai miei fratelli e i miei fratelli pensassero a loro volta a me e agli altri, non ci sarebbe questo problema.

MA è un utopia. E me ne rendo conto.

Di conseguenza, per tornare al discorso iniziale, la televisione funge da sedativo. Le cose vanno male, te ne sei accorto, ma ti addormento facendoti guardare gli ebrei che muoiono in tv, la premiata dittta, gli appelli per la pace, i gulag e le foibe, i dibattiti politici per farti credere che non stanno lì a rubare ma per lavorare seriamente, i talk show dove viene elevata su un piedistallo tutta la peggior feccia sociale..etcetc.
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Vecchio 21-02-2005, 18.44.55   #58
antonio greco
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ADESSO CAPISCO

Ciao Tormentor,

ora ho capito il sistema, grazie. Mi sembra vero.

Ma comunque non possiamo trascurare l' altro fattore: a causa della deriva della mentalità italiana, rapidissima oggi, si vedono gli effetti dell' utopia degli ultimi lustri.

L' utopia che abbiamo a lungo masticato é, mi sembra:

anche se forse siamo l' unico Paese della U.E. ove il merito non conta, la raccomandazione o la conoscenza si, o tutto é divenuto incerto per l' imperio dei quattro dittatori (Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazio, Allegra Gestione), credevamo di poter conservare l' impegno, la qualità, la capacità, l' efficienza, etc...

CI SIAMO SBAGLIATI.. I VALORI sono scappati....


Antonio Greco
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Vecchio 21-02-2005, 23.48.57   #59
giovanni
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x Tormentor
Quanto detto al penultimo tuo post significa forse che parlare non è una forma d'azione? E scrivere un sito lo è meno dello scrivere un libro?
Riguardo alla "probabile incapacità di fare qualcosa", non credo dipenda da "incapacità", ma solo da mero calcolo di convenienza, o magari realismo o troppa poca follia. Di sicuro nessuno fa niente se non spera di ottenerne dei risultati.
Riguardo gli ideali: a me interessano. Non voglio rischiare di stimolare chicchessia a far del male, legittimandolo facendogli credere che raggiungere i suoi obiettivi è meglio che rimuginarvi sopra senza far nulla per metterli in pratica.
Mi dispiace, ma la chiarezza del tuo scopo non me lo rende per questo più comprensibile, né condivisibile. Suscita piuttosto in me molte domande, il che potrebbe anche essere positivo, chissà quali sarebbero le risposte...
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Vecchio 22-02-2005, 00.17.06   #60
Tormentor
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Citazione:
Quanto detto al penultimo tuo post significa forse che parlare non è una forma d'azione? E scrivere un sito lo è meno dello scrivere un libro?


Dipende da come lo si fa.

La domanda che rende queste due azioni rilevanti è: quanto influiscono nella società?

Ovvero:

se io dico al mio vicino di casa "sai io la penso così". Punto, poi tonro a casa e mi piazzo davanti al pc a giocare.

se io esco. Mi piazzo al centro della piazza. Salgo sulla fontana. Megafono==> "IO LA PENSO COSI'!"

sono due cose diverse.


Se io creo un sito che avrà una pubblicità buona e un gran numero di visite allora avrò fatto qualcosa di rilevante nel contesto sociale. Se io faccio un sito su altervista che nessuno vedrà mai [io ne ho due e sono uno per una gilda di un gioco di ruolo e un altro per uno spazio personale, entrambi non ambiziosi di grande fama...]non ho alcuna rilevanza sociale.




Citazione:
Riguardo alla "probabile incapacità di fare qualcosa", non credo dipenda da "incapacità", ma solo da mero calcolo di convenienza, o magari realismo o troppa poca follia.


Leggi la risposta che ho dato ad Antonio Greco. Ti spiega come la penso riguardo le cause di questi fenomeni di "mero calcolo di convenienza" o di "realismo o troppa poca follia".



Citazione:

Di sicuro nessuno fa niente se non spera di ottenerne dei risultati

perchè?

vedi sopra.

Citazione:
Riguardo gli ideali: a me interessano. Non voglio rischiare di stimolare chicchessia a far del male, legittimandolo facendogli credere che raggiungere i suoi obiettivi è meglio che rimuginarvi sopra senza far nulla per metterli in pratica.


Beh su questo potremmo discutere addirittura su un altro thread.

Io credo che alla base di un dialogo, di un confronto di idee, ci sia la coerenza.

Immagina: tu la pensi in un modo e sei coerente con te stesso. Sei però circondato da gente che non è coerente e prima ti dice una cosa, poi come gira il vento cambia idea. Come puoi sostenere un dialogo serio e migliorare sia te che gli altri [e quindi la società in cui vivi] se la gente non vive seriamente e con coerenza la propria vita?


Di conseguenza non posso sperare di vincere una guerra se non ho davanti un nemico ben schierato.

ANZI! L'esempio della guerra è già errato. Non voglio combattere una guerra. Voglio discutere con qualcuno! Come faccio a discutere con qualcuno se davanti ho gente che ora mi dice una cosa e dopo ne fa un'altra e poi ne dice un'altra ancora?

Citazione:
Mi dispiace, ma la chiarezza del tuo scopo non me lo rende per questo più comprensibile, né condivisibile. Suscita piuttosto in me molte domande, il che potrebbe anche essere positivo, chissà quali sarebbero le risposte...



Mi fa comunque piacere discutere con te, dato che vedo rispetto e voglai di confrontarsi, cosa che vedo mancare in un altro genere di utente in questo forum [si è capito a chi mi riferisco? naaa]
Tormentor is offline  

 



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