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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 25-02-2005, 16.03.18   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Due Paesi, Quasi Due Stati

EVOLUZIONI MEDIORIENTALI



Due Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Lo Stivale, che fu unificato con morti, sacrifici, trincee, rivoluzioni, per formare un nuovo stato. La Palestina, in cerca ora di una gestione indipendente, di un nuovo stato.

Due stati, almeno come obiettivi. Ma la realtà ?

Per l’ Italia. La divaricazione dall’ Europa, la deriva della società alla fine del secolo XX, indicano la reale, inconfessata, tendenza. La quale, concisamente, puo’ esprimersi cosi:

le promesse fatte dagli Italiani che unificarono lo Stivale non sono state mantenute. O per volontà dei cittadini o per loro incapacità, la Democrazia é rimasta sulla carta, la Costituzione.
le attuali evoluzioni della società italiana indicano una chiara tendenza verso molteplici reti, nascoste talvolta, confessate talaltra, di cordate, associazioni, clans, congreghe, bande, mafie, gangs, alleanze. Chiamiamole tutte con un solo realistico nome (la verità puo’ far male, ma permette di avanzare): tribù.
sulla carta, o poco più, c’ é uno stato. Ma in realtà, o per la confusione italiana, o per l’ incapacità di una struttura statale poco seria, i poteri sono soprattutto locali: quelli dei capi tribù.
gli Italiani, un po’ superficiali, non si chiedono (come farebbe un altro popolo europeo) perché questo avviene. Ma, dall’ Europa, i perché si vedono.

Gli Italiani, che già avevano, alla fine della guerra, un DNA un po’ dubbio, diciamo poco europeo, lo hanno poi degradato alla fine del XX secolo. Tanti i motivi. Penso che quello generale sia: il DNA italico attuale non permette la gestione di grandi sistemi. Né il Paese, né l’ Alitalia, forse neanche la FIAT.

Le cause ? Tante, ricondicibili all’ allontanamento dalla cultura medio-europea ed alla ricerca, inconscia per alcuni, irresponsabile per altri, di un equilibrio da repubblica bananiera. I nuovi poteri dei capi tribù sono in evoluzione (talora con lotte), sovrapposti, contrastanti, talora nascosti. Spesso forti, negativi (ostruzioni, ricatti), in contrasto con quelli dello stato. Il quale, poveretto, continuando cosi, diverrà un finto stato.....il quale nega un futuro ai nostri figli.

Per la società italiana sembra chiaro:

che l’ ignoranza diffusa (e il mancato interesse per la ricerca) dei motivi ab ovo del degrado italiano sono lo handicap più importante per avere, un giorno, forse, nello Stivale, un vero stato.
il degrado della società non si arresta, per il motivo suddetto. Quello dell’ economia ne é la conseguenza immediata.

Per la Palestina. Sembra di intravedere due tendenze contrapposte. Da una parte una tradizionale cultura mediorientale, che promuove la tradizionale acquisizione di poteri da parte di capi tribù, spesso rivali. Dall’ altra una forte spina dorsale patriottica (a differenza degli Italiani), la quale fa da molla potente verso la ricerca di un nuovo equilibrio, l’ equilibrio di uno stato. Sapranno i Palestinesi strutturarsi ed abdicare alle battaglie fra tribù ? Capiranno, che per costruire uno stato, occorre sradicare la corruzione ?

Puo’ darsi che, entro vent’ anni, i Palestinesi formino uno stato civile, con strutture funzionanti e meccanismi stabili. Se gli Israeliani glie lo permetteranno.

Per il bacino del Mediterraneo: sembra quindi delinearsi uno stato che, fra il totale disinteresse e insipienza dei cittadini, va allo sfascio, abbandona. Ed un altro che vuole sorgere. Il secondo deve dimostrare di saper gestirsi (nonostante la cultura araba). Mentre il primo ha dimostrato, negli ultimi 15 anni almeno, di non saperlo fare. Per via della cultura di tipo latino-americano.

C’ é una speranza ? Forse un piccolo barlume: se nasce un gruppo determinato, organizzato, dalle idee chiare (sono quelle che mancano) e alleato ai Valori.

Attenzione. I quattro Dittatori (Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazione, Allegra Gestione) continueranno a sfasciare lo Stato Italiano. Perché sono incoscienti. E perché, in un Paese senza né regole né valori, sono incontrastati.


Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per presentare le CAUSE primarie dello sfascio in corso)

P.S. Le linee direttive del programma necessario e urgente per la società italiana (un nuovo patto sociale da definire), il quale permetta al Paese di divenire una società europea a pieno titolo, capace anche di sviluppare un’ economia fiorente (dopo gli sforzi necessari), sono già pubblicate. Gli interessati me ne chiedano copia o le coordinate Internet.
antonio greco is offline  
Vecchio 25-02-2005, 16.12.23   #2
bluemax
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Messaggi: 766
Re: Due Paesi, Quasi Due Stati

Citazione:
Messaggio originale inviato da antonio greco
EVOLUZIONI MEDIORIENTALI



Due Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Lo Stivale, che fu unificato con morti, sacrifici, trincee, rivoluzioni, per formare un nuovo stato. La Palestina, in cerca ora di una gestione indipendente, di un nuovo stato.

Due stati, almeno come obiettivi. Ma la realtà ?

Per l’ Italia. La divaricazione dall’ Europa, la deriva della società alla fine del secolo XX, indicano la reale, inconfessata, tendenza. La quale, concisamente, puo’ esprimersi cosi:

le promesse fatte dagli Italiani che unificarono lo Stivale non sono state mantenute. O per volontà dei cittadini o per loro incapacità, la Democrazia é rimasta sulla carta, la Costituzione.
le attuali evoluzioni della società italiana indicano una chiara tendenza verso molteplici reti, nascoste talvolta, confessate talaltra, di cordate, associazioni, clans, congreghe, bande, mafie, gangs, alleanze. Chiamiamole tutte con un solo realistico nome (la verità puo’ far male, ma permette di avanzare): tribù.
sulla carta, o poco più, c’ é uno stato. Ma in realtà, o per la confusione italiana, o per l’ incapacità di una struttura statale poco seria, i poteri sono soprattutto locali: quelli dei capi tribù.
gli Italiani, un po’ superficiali, non si chiedono (come farebbe un altro popolo europeo) perché questo avviene. Ma, dall’ Europa, i perché si vedono.

Gli Italiani, che già avevano, alla fine della guerra, un DNA un po’ dubbio, diciamo poco europeo, lo hanno poi degradato alla fine del XX secolo. Tanti i motivi. Penso che quello generale sia: il DNA italico attuale non permette la gestione di grandi sistemi. Né il Paese, né l’ Alitalia, forse neanche la FIAT.

Le cause ? Tante, ricondicibili all’ allontanamento dalla cultura medio-europea ed alla ricerca, inconscia per alcuni, irresponsabile per altri, di un equilibrio da repubblica bananiera. I nuovi poteri dei capi tribù sono in evoluzione (talora con lotte), sovrapposti, contrastanti, talora nascosti. Spesso forti, negativi (ostruzioni, ricatti), in contrasto con quelli dello stato. Il quale, poveretto, continuando cosi, diverrà un finto stato.....il quale nega un futuro ai nostri figli.

Per la società italiana sembra chiaro:

che l’ ignoranza diffusa (e il mancato interesse per la ricerca) dei motivi ab ovo del degrado italiano sono lo handicap più importante per avere, un giorno, forse, nello Stivale, un vero stato.
il degrado della società non si arresta, per il motivo suddetto. Quello dell’ economia ne é la conseguenza immediata.

Per la Palestina. Sembra di intravedere due tendenze contrapposte. Da una parte una tradizionale cultura mediorientale, che promuove la tradizionale acquisizione di poteri da parte di capi tribù, spesso rivali. Dall’ altra una forte spina dorsale patriottica (a differenza degli Italiani), la quale fa da molla potente verso la ricerca di un nuovo equilibrio, l’ equilibrio di uno stato. Sapranno i Palestinesi strutturarsi ed abdicare alle battaglie fra tribù ? Capiranno, che per costruire uno stato, occorre sradicare la corruzione ?

Puo’ darsi che, entro vent’ anni, i Palestinesi formino uno stato civile, con strutture funzionanti e meccanismi stabili. Se gli Israeliani glie lo permetteranno.

Per il bacino del Mediterraneo: sembra quindi delinearsi uno stato che, fra il totale disinteresse e insipienza dei cittadini, va allo sfascio, abbandona. Ed un altro che vuole sorgere. Il secondo deve dimostrare di saper gestirsi (nonostante la cultura araba). Mentre il primo ha dimostrato, negli ultimi 15 anni almeno, di non saperlo fare. Per via della cultura di tipo latino-americano.

C’ é una speranza ? Forse un piccolo barlume: se nasce un gruppo determinato, organizzato, dalle idee chiare (sono quelle che mancano) e alleato ai Valori.

Attenzione. I quattro Dittatori (Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazione, Allegra Gestione) continueranno a sfasciare lo Stato Italiano. Perché sono incoscienti. E perché, in un Paese senza né regole né valori, sono incontrastati.


Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per presentare le CAUSE primarie dello sfascio in corso)

P.S. Le linee direttive del programma necessario e urgente per la società italiana (un nuovo patto sociale da definire), il quale permetta al Paese di divenire una società europea a pieno titolo, capace anche di sviluppare un’ economia fiorente (dopo gli sforzi necessari), sono già pubblicate. Gli interessati me ne chiedano copia o le coordinate Internet.

guarda guarda...
c'è una notizia proprio di oggi che denota quanto poco gli Italiani sono interessati alla cosa pubblica... ANZI a volte premiano chi ha una posizione di tutto rispetto grazie agli invidiatissimi SOTTERFUGI.

Si sa, quanto piace all'Italiano medio l'uomo che si è fatto da solo e che grazie a delle FURBERIE (che stranamente sono invidiate dall'italiano e mai condannate) ha preso possesso della TRIBU' cui tu alludi.

Volevo riportare a seguito un articolo appena letto su repubblica:

Da "REPUBLICA"
Mediaset, in 31 cd la verità dei Pm
"Frodi fiscali, falso in bilancio"
di LUCA FAZZO e MARCO MENSURATI



MILANO - Silvio Berlusconi sapeva tutto, dice la Procura di Milano. Sapeva tutto dei trucchi con cui venivano gonfiati i prezzi dei diritti tv, e centinaia di milioni venivano sottratti alle casse di Fininvest prima e di Mediaset poi. E sapeva tutto della rete di società offshore grazie a cui i proventi dell'affare venivano consegnati nelle mani dei suoi due figli maggiori, Piersilvio e Marina.

Trentuno cd rom consegnati ieri ai difensori del presidente del Consiglio racchiudono il riassunto dell'indagine per appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio condotta dai pm milanesi Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale. Ci vorranno giorni ai difensori per leggerli tutti. Ma bastano poche ore per capire di essere davanti a un quadro impressionante.
La parte decisiva è costituita dalle testimonianze, dalle rogatorie e soprattutto dalla relazione conclusiva che la Procura ha affidato agli analisti della Kpmg.

Lo schema grafico in cui Kpmg ha ricostruito gli intrecci tra le società del gruppo Mediaset e quelle del "comparto riservato" farebbe venire l'emicrania anche a uno specialista di scatole cinesi. È il riassunto di come nel corso di dieci anni siano state create dagli specialisti di Berlusconi società ombra che rilevavano dalle otto major di Hollywood i diritti televisivi e li rivendevano a Mediaset al termine di una serie di intermediazioni utili solo a farne lievitare il prezzo.
Ma dentro i 31 cd rom c'è praticamente di tutto.

Ci sono le copie degli accordi segreti che certificano che le società off shore in cui finivano i soldi Mediaset erano di proprietà di Pier Silvio e Marina; ci sono i vari progetti di Mills, il "grande architetto" legale incaricato da Berlusconi; ci sono gli elenchi dei titoli dei film comprati da società ombra della famiglia Berlusconi e rivenduti a prezzi esorbitanti al Biscione (tra questi, tanto per fare un esempio, tre film di Maciste degli anni '50 ceduti per oltre un milione di euro); ci sono infine le testimonianze di dipendenti, di manager Mediaset e del mondo del cinema, e delle loro segretarie.

Come ad esempio quella di Silvia Cavanna, segretaria personale di Carlo Bernasconi, presidente di Medusa, che racconta di come, sotto l'avanzare dell'inchiesta giudiziaria, le vennero ripuliti i computer dai vertici di tutto quello che poteva costituire una prova e di come allo camion carichi di carte portarono dalla Svizzera in Lussemburgo tutti i documenti scottanti.

Una montagna di materiale, insomma, da cui emerge in maniera netta il meccanismo di quella che ha tutte le caratteristiche di una gigantesca truffa: in primo luogo ai danni del fisco italiano, cui Berlusconi in cinque anni secondo i calcoli degli investigatori avrebbe sottratto almeno 126 miliardi di lire. Il tutto finiva nelle due compagnie possedute dai figli di Berlusconi attraverso gli ormai famosi trust creati dall'avvocato londinese David Mills.

Mentre a Los Angeles la mente dell'operazione era un personaggio un po' misterioso, assai poco amato in Fininvest ma dal potere inattaccabile: Daniele Lorenzano, uomo di fiducia di Silvio Berlusconi a cui - dice più di un testimone - rispondeva direttamente.
Nelle pagine depositate dai pm milanesi si legge però anche una storia parallela, che è quella di una indagine condotta tra mille difficoltà. Una su tutte: l'evidente ostruzionismo del ministero della Giustizia. Durante l'inchiesta suscitò molto scalpore la polemica tra la procura e via Arenula quando il ministero bloccò le rogatorie in corso in Svizzera. Dalla lettura degli atti si apprende oggi che lo stesso schema si è ripetuto in occasione di altre rogatorie.

In particolare il ministro Castelli e il suo staff si sono a lungo rifiutati di inoltrare alle Bahamas la richiesta di rogatoria che, alla fine, ha permesso ai magistrati di scoprire buona parte dei flussi finanziari.
(25 febbraio 2005)
bluemax is offline  
Vecchio 25-02-2005, 16.34.12   #3
antonio greco
L' Emigrato
 
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Messaggi: 637
Il Cittadino e lo Stato

Vi informo che la materia "rapporto fra il cittadino italiano e lo stato" é toccata, superficialmente, nella mia Lettera dall' Europa dal titolo "Cullarsi nelle fatue illusioni".


http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)

L' Emigrato
antonio greco is offline  

 



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