LETTERA APERTA AL PRESIDENTE CIAMPI
(inviata a due giornali)
Parigi, li 24-1-05



Onorevole Presidente,

Lei ha recentemenete fatto il punto sull’ informazione. Dicendo fra l’ altro: “La fiducia é essenziale per l’ economia”, ed inoltre: “I giornalisti devono avere la schiena diritta, é un dovere morale”; ed infine: “l’ Italia va scossa”.

Sarebbe impossibile naturalmente non concordare con tali autorevoli auspici, ben appropriati all’ Italia di oggi. Vorrei in questa occasione supporre che Lei, per l’ alto ruolo che ricopre, sia tenuto informato dell’ attuale progressiva degradazione della società, la quale é ormai senza più “paletti”. Spero proprio di poter ipotizzare, in particolare, (ma mi piacerebbe averne conferma dal suo Segretario Generale) che Lei sia informato delle attuali evoluzioni sociali, di grande importanza per i cittadini, ed in particolare per gli emigrati, e desidererei porle i seguenti quesiti:

vista la crescente divaricazione fra Italia ed Europa;
visto lo stato di degrado della società italiana in molti settori e in molte regioni;
se i contorni dell’ attuale società italiana, come essa é divenuta, Le sono noti, pensa che sia realmente possibile per i giornalisti tenere la schiena dritta ? Sono note al presidente le vicende dei giornalisti Biagi e Santoro, i quali possono considerarsi esemplari, ma eccezionali, nel tenere la schiena dritta ?
sa il Presidente che la società italiana é un eccezione in U.E. per le diffuse condizioni di confusione, di irresponsabilità, di rassegnazione e di allegra gestione sociali ? Nella attuale confusione imperante, quali enti ed istituzioni dovrebbero definire e mettere in atto le molte misure necessarie per instaurare il clima di fiducia, da Lei invocato, necessario all’ economia ed ad una società che voglia essere a livello europeo ?

Colgo l’ occasione per rinnovare la mia dichiarazione di disponibilità, già manifestata a Sua Signoria lo scorso anno, per presentare a persone di Sua fiducia, la lista delle CAUSE primarie del degrado galoppante e delle inefficienze diffuse. Cause le quali sono state da me identificate durante un’ inchiesta fatta dall’ Europa per molti anni. E dei molti strumenti che sarebbero necessari per scuotere una società confusa e rassegnata, per rendere la fiducia al Paese e l’ economia competitiva. La cosa, pur se molto difficile, sarebbe fattibile, io credo, ma solo dopo un’ adeguata e obiettiva riflessione, che non credo sia stata ancora intrapresa. Per la quale le testimonianze di emigrati sarebbero necessarie. Per l’ inizio di tale riflessione, per la quale sarei disponibile a dare il mio contributo di esperto delle CAUSE del degrado, proporrei il testo allegato “La Fiera dell’ assurdo”, il quale mi sembra adeguato per mettere in risalto le differenze fra la Società della Fiducia, giustamente auspicata dal Presidente, e l’ attuale società italiana.

La mia disponibilità, a tenermi a disposizione di suoi fiduciari, é giustificata dal fatto di essere forse l’ unico emigrato che abbia fatto per almeno dieci anni un’ inchiesta sulle cause del degrado (allarmai Romiti nel ’90) e sulla divaricazione dall’ Europa che conta, ed anche dal fatto che non vedo sui media riflessioni dello stesso tipo, che pur sembrano necessarie.

Le porgo i rispettosi saluti di un emigrato, partito nell’ 82 per trovare in Francia una qualità di vita a livello europeo.

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(ex funzionario europeo, consulente in TLC, analista delle CAUSE del declino)
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Nota aggiunt.: le persone interessate ad avere copia degli allegati, me ne facciano richiesta

Ti ammiro per la tua costanza e la tua tenacia. Non fermarti!