Avere idee che si collocano a sinistra di uno schieramento politico (che, poi, ironia della sorte, rispetto al Presidente della Camera o del Senato risultano dal suo punto di vista a destra).
In pratica, come lavoratore dipendente, figlio di operai, mai avrei potuto difendere gli interessi degli industriali & co. Ho letto diverso materiale sul socialismo e sul comunismo e in molto di esso mi identifico. Tuttavia, credo di essere ancora in grado di comprendere quando sbaglia l'uno o l'altro schieramento. Credo altresì di essere in grado di apprezzare ciò che a mio avviso di buono c'è, indipendentemente dallo schieramento. Poi, i casi della vita possono indurti a diventare amico di questo o di quel politico e, per logica conseguenza, farti votare per lui, indipendentemente dal partito in cui milita.

giusto per mantenere alto il livello di questa conversazione parliamo dei colpi ke l'economia deve dare,
a tutti quei cacasotto che ora devono scegliersi la pagnotta io dico a campanate!!!! mangiate pagnotte e fate fallire tutte le ditte di briosc e cornetti!

un po' di testi di politica obsoleta direbbero che se li stipendi nn reggono il costo della vita si fa recessione non sviluppo ma ke cce frega! evviva baffone

Quali sono le idde che si collocano a sinistra, e quanto guadagnano al mese costoro che le promuovono?



Ciao.

sarò lungo

Questi elementi mi fanno sorridere e riflettere, ammesso che siano veri; di certo sono verosimili.
Non tanto per un modo un po’ “creativo” (per usare un termine caro al tuo vicepresidente Tremonti) che hai nel provare a cambiare discorsi e nel (non)rispondere alle questioni, quanto per le incongruenze politiche che scrivi; e le incongruenze non sono né di destra né di sinistra, sono solo l’anticamera di analisi non solo superficiali ma addirittura false e quel che più è inquietante - secondo il mio punto di vista - è che una siffatta buia anticamera non promette di condurre ad alcuna stanza, ma di perdersi nell’oblio, che è la negazione della storia, e quindi della verità.

Comunque apprezzo il tentativo di rispondere, provo a replicare, ma più che altro ti invito quantomeno a riflettere sul fatto che evidentemente non possono essere le televisioni la tua unica fonte di informazione e di “verità”, tanto più se, come tu stesso dici, ti avvicini da solo pochi mesi al controverso e intricato mondo della politica. Desidero inoltre informarti che in Italia il sistema radiotelevisivo è un po’ diverso da quello di molti altri paesi occidentali, e questo porta spesso e volentieri a far sì che almeno i 2/3 delle reti pubbliche si trovino di fatto gestite da chi ha in mano il potere politico, ancorché legittimato da un voto popolare. Ovvero i 2/3 delle reti pubbliche sono in mano a Berlusconi in quanto leader della coalizione governativa, e del resto credo sia difficile sostenere il contrario, se si pensa a cosa è successo ai vari Santoro, Biagi, Luttazzi, e all’Annunziata per citare alcuni ben tristemente noti esempi.
Poi sempre a differenza di altri paesi democratici e occidentali, europei e non, in Italia abbiamo un sistema atipico anche per quanto concerne la gestione, la diffusione, e la storia “tout court”delle reti nazionali private, che comunque, senza ripercorrerne le viucissitudini e “gli aiuti” politici anche illeciti ricevuti, coperti poi non da assoluzioni e spesso nemmeno da prescrizioni, bensì direttamente da amnistie concesse 8sempre dai politici), appartengono senza ombra di dubbio per i 3/5 direttamente alla famiglia Berlusconi, ed anche in questo caso mi basta citare la questione Mentana (ovvero la decisione di non farlo più “parlare” in tv, trovando nel suo caso la “scusa” della promozione) per dimostrare la gestione politica delle stesse, omettendo di menzionare Fede perché non mi piace sparare sulla Croce Rossa.

Dunque tu, residente da 25 anni all’estero, non conoscitore della politica italiana fino a pochi mesi fa, ti imbatti in siffatto sistema di gestione radiotelevisivo italiano come tua unica fonte di (dis)informazione - repetita iuvant - gestita da Berlusconi. Mi viene in mente il “Mito della caverna” di Platone.
In conclusione tristemente prendo atto di ciò che tale sistema ha prodotto.

Ora veniamo alle questioni, non vorrei mi si dicesse che, per una volta che comunque correttamente rispondi, sorvolo io.


L’Italia è una Repubblica, certo la sovranità appartiene al popolo, ma, trattandosi non di una democrazia diretta bensì di una democrazia parlamentare, sono le camere a legiferare e a votare la fiducia del Presidente del Consiglio dei Ministri, che viene incaricato dal Presidente della Repubblica.
Ovvero noi di fatto votiamo dei parlamentari (che non hanno un mandato imperativo come da garanzia Costituzionale), saranno poi loro a votare sia il Presidente della Repubblica, sia a fare le leggi. Non votiamo dunque il Presidente del Consiglio, non abbiamo il presidenzialismo, fino a prova contraria, anche se Berlusconi (e Bossi) ancora non si capacitano di tutta questa dose di “democrazia, pluralismo e centralismo” e, non potendo modificarne tutto l’assetto della Costituzione, stanno provando a riscrivere la Costituzione svuotando semplicemente di significato il Parlamento, le cui regole sono definite nella seconda parte della costituzione, quella che stanno difatti cambiando.
Dunque ciò premesso D’Alema ha potuto democraticamente e nel pieno rispetto del Parlamento divenire Presidente del Consiglio. Peraltro vorrei ricordarti che allora D’Alema era il leader del partito di governo che più aveva preso voti dagli Italiani, e che aumentava consensi in base ai risultati delle ultime elezioni di allora.
Tuttavia, quando nel 2000 ci furono le Elezioni Regionali, il centrosinistra ebbe un lieve calo di voti, e nel complesso su 15 regioni in cui si votò perse 3 regioni, che nel 1995 erano governate da loro: Liguria, Abruzzo, Lazio. Vinse invece in Campania con Bassolino; il resto rimase invariato esattamente come era alle precedenti elezioni del 1995. Totale: elezioni 2000 Destra-Sinistra 8-7. nel 1995 invece era Destra-Sinistra 6-9.
Con questa parziale sconfitta Berlusconi chiese subito le dimissioni del governo, D’Alema accettò di dimettersi e si andò a nuove elezioni, quelle del 2001, in cui vinse Berlusconi.
Corsi e ricorsi della storia, nel 2005 si sono nuovamente tenute le elezioni, nelle stesse Regioni.
Solo che questa volta il risultato fu non una vittoria di 8-7 per la destra, e nemmeno si tornò ai livelli del 1995 quando la sinistra vinse per 9-6. Nossignore, a questo giro la Sinistra ha sbancato con uno spiazzante 11-3, strappando regioni di fondamentale importanza al centro destra come Liguria, Piemonte, Lazio, Calabria e vincendo in Puglia con un candidato addirittura di Rifondazione Comunista. Inoltre nelle regioni in cui già governava il centro sinistra non solo ha tenuto, ma ha addirittura aumentato i consensi, come nella Campania di Bassolino.
Però Berlusconi non si è dimesso, ha fino all’ultimo cercato di non fare nulla di nulla, ma messo alle strette dai suoi alleati, ed anche dal Presidente della Repubblica, i quali ancora hanno un minimo di rispetto per la Costituzione e soprattutto per il Parlamento, ha dovuto formalizzare la crisi. Ed oggi, pur Berlusconi essendo il leader, l’unico in crisi, avendo subito una perdita di oltre 7 punti percentuali dalle ultime elezioni ed avendo sempre e sistematicamente perso consensi in tutte le elezioni di qualsiasi natura fossero dal 2001 ad oggi, ciò nonostante Berlusconi si ripresenta alla camera chiedendo la fiducia del Parlamento, procedura assolutamente corretta e legale, ma incoerente rispetto a quanto accaduto esattamente 5 anni prima, quando lui stava all’opposizione. E soprattutto, D’Alema allora si dimise, senza ripresentarsi alle camere per una fiducia, fiducia che avrebbe anche potuto ottenere, grazie all’appoggio di Cossutta e dei Comunisti Italiani, fuoriusciti da Rifondazione, e grazie all’appoggio di Mastella e dei suoi che nel pieno rispetto del loro mandato di Parlamentari ritennero fosse preferibile un governo di centrosinistra ad uno di centrodestra, e lo ritengono tutt’ora.
Questa è una risposta, io credo, in tema con la tua questione “D’Alema”, avendo fatto un esatto parallelismo di cosa avvenne e di come due leader politici si comportarono.
Invece non vedo cosa tutto questo c’entri con il ritaglio dei collegi elettorali, non mi risulta D’Alema, Prodi o chi per esso abbiano mai proposto una simile riforma “scottante” e “sconcertante”, e qualsiasi riforma di ampio respiro, non dimenticarlo, il centro sinistra provò a farlo coinvolgendo anche la minoranza di centrodestra, con la Bicamerale, cosa che è ben lontana invece dal dna di Berlusconi, dimostrando in questo modo di voler essere un Sovrano indiscusso, il punto però è che sta perdendo il Popolo.





Anche in questo caso rispondi ad una domanda accusando gli altri, come dire… Stalin ha fatto questo questo e questo… e allora Hitler? Risposta direi insoddisfacente, almeno per me.


Questa risposta mi soddisfa, rappresenta comunque una ammissione che Berlusconi ha poca diplomazia, o, per usare le parole che lo stesso Fini pronunciò nei suoi confronti poche settimane fa, “non capisce niente di politica”. A te piace così e preferisci una simile persona ad un politico di professione, come sostieni. Che dire, parafrasando una sura del Corano ti dico, “tieniti la tua religione io mi tengo la mia”.



Questo è un falso clamoroso. Berlusconi ha ereditato nel 2001 un Italia certamente migliore (o se vogliamo meno peggiore) di quella che lasciò nel 1995, e questo non lo dico io ma lo dicono i dati Istat ed anche tutti i dati europei. L’Italia era in crescita. Basti pensare al fatto che siamo entrati nel Smi con Prodi, il quale forse non è un grande comunicatore, certamente ha una sua idea di politica economica che non a tutti è comprensibile, non a tutti piace, non a tutti convince. Ma almeno ha avuto l’onestà intellettuale di dire a tutti gli italiani che non si poteva in alcun modo perdere il treno dell’Europa, e che i conti non erano affatto a posto. Istituì, tra le altre cose, una eurotassa, con la promessa che l’avrebbe restituita per circa i 2/3 agli italiani in seguito. E tale promessa fu mantenuta. Oggi invece l’Italia non cresce, poi possiamo discutere quanta responsabilità abbia direttamente il governo Berlusconi in questo e quanto incidano fattori esterni di recessione economica, fattori internazionali di instabilità e altro. Ma di certo posiamo affermare che, ad oggi, le misure economiche intraprese da questo governo non sono servite neppure per contenere tali problemi, a meno che non abbiamo una visione cieca della politica economica, ritenendo che le misure una tantum e la vendita del patrimonio dello Stato possano alla lunga risolvere i nostri problemi, ma spero vivamente non sia a questi livelli.



Bossi Fini Follini La Malfa Bobo Craxi e gli altri fanno ciò che qualsiasi alleato farebbe ed è giusto che faccia: vigilano. E se ritengono che si stia andando in una direzione pericolosa per il Paese, sono liberi e legittimati dalla Costituzione a sfiduciare Berlusconi e a trovare, se ne hanno la capacità, un nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri. Questo perché un qualsiasi parlamentare nel momento stesso in cui viene eletto, diventa rappresentante della Nazione, e non solo della parte che lo ha eletto. Si chiama democrazia, si chiama libertà.
Come tutte le cose, l’importante poi è non abusare di tali diritti, ma non mi pare proprio che gli attuali alleati di Berlusconi stiano abusando, a me pare invece che vorrebbero fare ciò che sanno sarebbe giusto scrollandosi di dosso un politico ormai giunto nella sua fase di declino e che non ha prodotto alcun beneficio per il Paese, ma solo per se stesso; tuttavia ancora non lo fanno, forse perché sperano di poter incidere di più nel nuovo Governo, forse perché ritengono che sarebbe peggio se il paese venisse governato dall’attuale centrosinistra, forse perché sono attaccati alle loro poltrone. Ma il dato di fatto è che nemmeno i suoi alleati sono contenti, e con essi, parte dei loro elettori.

Grazie ad internet è possibile trovare tutto. Prova a cercare Marx, Engels, Lenin, ecc... Credo che la tua curiosità sarà soddisfatta.

Risposta "sbagliata"!

Rileggi bene "la domanda"!

Ciao.

C'è chi nasce per servire chi per essere servito!! , indipendentemente dalla famiglia!! , nell'adolescenza la coscenza si forma , guai leggere filosofie politiche , i rancori contro le differenze sociali vanno accettati per essere discussi e superati con mete e aspirazioni!! il giovanissimo è come la carta assorbente e non distingue acqua da inchiostro!! il problema una volta per tutte è , non demolire il colosso per averne una briciola!! , ma aspirare e lottare per divenire , crescere come lui!!. Si può giacere nel mondo della sinistra solo divenendone un capo!! pigliando per il.......naso coloro che destra o sinistra sempre lo piglieranno in quel posto!! io feci le mie scelte a 15 anni quando lavorando per altri , dai colleghi mi sentii dire più volte!! < il libretto di lavoro!! le marchette!! per la pensione!! > fiero mi ripetei!! ( Dio mi è testimone!!) se devo pensare da ora che da vecchio necessiterò la pensione , mi aspetta una vita che non merita di essere vissuta!! Nessuno mi regalò nulla!! a 39 anni smisi l'attività commerciale e con le mie finanze autogestisco la mia pensione che quando arriverà sarà di 300euro al mese!! Ho dato nella vita come bisonte e ora vivo come un camaleonte (al sole ) , voi di "sinistra" Bean fate e vorreste esattamente il contrario!! < l'impetuosità del fiume??.....da dove sorge!! > nello scegliere il mio futuro considerai ,quello di sinistra riceve , quello di destra dà!! ma per Dio!! , io non sono di destra , solamente non sono di sinistra!! capitooo!!. E posso riempirti le orecchie di molti altri argomenti che non siano"politica" o Berlusconi!!. Io non ho letto!! ho semplicemente vissuto e dove rovisto?? rovisto sempre nel mio sacco?? nò direi sacchetto dove stà la mia farina!! e non quella degli altri presa a prestito!!. Indigesto?? .... e pensa che sono ...modesto!!.

Posto che la nostra è una democrazia parlamentare rappresentativa (e cioè che i cittadini italiani eleggono i propri rappresentanti);
posto che questi rappresentanti, una volta eletti, non hanno mandato imperativo (praticamente si possono rimangiare le promesse o possono comunque deludere i propri elettori);
posto che, a questo punto, l'unica arma che l'elettorato ha è quella di "punire" e "sfiduciare" i predetti rappresentanti attraverso il voto (e cioè non votandoli più);
vi chiedo:
non è una plateale e quasi plebiscitaria "mozione di sfiducia popolare" il risultato del voto delle ultime amministrative?
non è un segnale forte che gli italiani non vogliono aspettare un anno perchè ci sia una svolta radicale al governo?
può ancora l'attuale maggioranza al governo ritenersi tale, e cioè maggioranza legittimata dalla volontà popolare?

A quelli più esperti inoltre vorrei chiedere: secondo voi, all'indomani del voto amministrativo, non c'erano le stesse condizioni di contraddizione e di inadeguatezza tra maggioranza al governo e volontà popolare che condussero, nel '94, l'allora presidente della repubblica Scalfaro a sciogliere le camere? (Attenzione, questa è la prerogativa che la nuova costituzione vuol togliere al Capo dello Stato!!!!!)
Scusate se faccio errori, ma scrivo a memoria: nel '94, all'indomani di "tangendopoli" e alla luce di un voto amministrativo che di nuovo portò la sinistra al clamoroso successo, Scalfaro sciolse il Parlamento, perchè non più rappresentativo; e Berlusconi, morto di paura per la pericolosa svolta che si profilava (secondo lui), creò Forza Italia.
Correggetemi se sbaglio.

Guarda che la farina del tuo sacco, a furia di rimestarla e senza rimpinguarla, prima o poi finisce....
Credi che qualcuno mi abbia regalato qualcosa? Hai presente cosa significa non aver mai provato "la gioia" di camminare normalmente? Pensa che io sono lavoratore dipendente ma non ho la mentalità del tipico lavoratore dipendente. So assumermi le mie responsabilità, pagando anche, se capita. A me non interessa se Berlusconi ha un sacco di soldi. Un po' più interessa se deve gestire i miei, perché vorrei lo facesse nel migliore dei modi e non dando l'impressione (come invece sta facendo) di tirar sempre l'acqua al suo mulino. Quando passerà a miglior vita, cosa ne sarà di ciò che ha accumulato? E se i suoi eredi litigassero e sperperassero tutto il suo patrimonio? Tutto sommato sono felice di non possedere (o essere posseduto da) cotali e cotante ricchezze! Io giro tranquillamente, senza necessità di guardie del corpo che vengano a controllare nella mia stanza da letto, se si è intruffolato qualcuno, mentre sto facendo l'amore con mia moglie!
Non invidio Berlusconi, solo vorrei che uscisse dalla scena pubblica perché i danni pubblici ricadono sui cittadini.... anche su di me!