L'astensione dal voto.... diritto o rinuncia ad un diritto? Secondo voi?

Una volta credevo fosse un dovere votare....anzi lo credevo grazie ad una serie di condizionamenti...tutt’ora in corso ma non per me.

Ora credo che in uno stato in cui vi è una totale disparità di trattamento, considerazione, diritti e doveri, dove le fasce più povere e sono in molti hanno solo da sperare che per loro cambi qualche cosa attraverso il voto, ecco io credo sia fondamentale votare, né un diritto né un dovere ma una necessità.....perlomeno doverosa ed a favore di coloro che non possono permettersi di perdere anche quella speranza....

Quindi penso che alla fine l'astenersi sia una rinuncia ad un diritto....chi ti parla di doveri vuole solo condizionarti ed insinuare "il senso di colpa" del normale cittadino non capendo che forse l'astensione è una chiara risposta....anche se come ho precedentemente detto non l'attuerei mai.

x Kim

condivido il tuo pensiero.

Gli eventi dovrebbero aver fatto riflettere di più tutti quanti.
Se non ti occupi di politica la politica si occuperà di te.

La gente si è disinderessata per tanto tempo di politica ed oggi è entrata nelle nostre decisioni più intime oltre che nel borseggiare nelle nostre tasche.

Votare sia per un sì che per un no, è un modo necessario per dimostrare che abbiamo ancora un cercello funzionante che il suo possessore usa.

Non andare a votare è il modo più disonesto per togliere agli altri la libertà di pensiero.

L'astensionismo tende a rendere nullo il referendum, questo vuol dire impedire agli altri di esprimere e far valere il proprio diritto.

Chi propone di non andare a votare sta dicendo: impedisci agli altri di decidere su quel problema.

Mossa sleale e non certo democratica.
Ma visto che la chiesa si è intromessa ci sarà certamente la folla dei bigotti e dei fanatici a disertare le urne.

Ciao
Mary

Speriamo che tutti gli italiani siano giudiziosi e si muovino compatti verso i loro seggi. Bisognerebbe anche spiegare a molti che non lo sanno che quelli che si astengono dal votare è come se fossero andati a votare NO. Infatti i voti del No vengono sommati al numero delle persone che non sono andate a votare.Secondo una nostra legge assurda la gara non è solo tra chi vota SI' e chi NO, ma NO vale anche per chi si è astenuto. Chiaro?

Non è proprio così.. Chi è contrario a queste modifiche sulla legge 40, non andando a votare impedisce che sia raggiunto il quorum e che quindi il referundum sia valido.
Se non vanno a votare almeno la metà degli elettori italiani, il referendum non ha valore, anche se la maggior parte dei voti espressi sono favorevoli. Non so se è chiaro

Il voto oltre essere un diritto è anche allo stesso modo un dovere...
penso anche che se una cosa ci è stata assegnata andrebbe sfruttata fino in fondo e possibilmente con la modalità migliore ....
indubbiamente però spesso non è così... ce chi di questo diritto ne abusa o lo lascia cadere come fosse una cosa non propria...
nel caso poi del referendum andare a votare ed in modo particolare si si pensa di votare NO è un atto di rispetto per chi non la pensa come noi e un modo di cercare di far valere una volta tanto il proprio pensiero.

La costituzione italiana parla di diritto e di dovere civico per quanto riguarda il voto politico... quando si parla di elezioni...

Ma riguardo i referendum ritiene lecita la scelta dell'astensione...

Si ma non certo per farci un favore...i voti nelle politiche ecc. fanno comodo a tutti, ma nei referendum a turno l'astensionismo fa sempre comodo a qualcuno.....

beh penso che sia la conscenza di ogni persna che lo spinga ad andare a votare....perche quando ti chiedono il tuo parere è proprio il momento di muoversi sempre ovviamente che si volia costruire qualcosa di utile...

Beh, il referendum tende a distruggere più che a costruire. Distrugge una o più parti di una legge che si vuole (a torto o ragione) osteggiare. Credo però che l'astensione, pur essendo ammessa per legge nel caso dei referendum, sia veramente un brutto espediente....