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Vecchio 06-06-2005, 19.39.06   #101
pisquo85
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Citazione:
Il fondamento di tutta la legge 40 è condensato in quel famigerato articolo n.1 nel quale, fra i soggetti coinvolti, si enuncia chiaramente il soggetto embrione. Quindi, al pari dell'uomo e della donna, anche l'embrione è soggetto coinvolto e portatore di diritti.
Premesso che molti sostenitori del SI' hanno travisato quanto dice questo articolo dicendo che esso equipara i diritti dell'embrione a quelli di qualsiasi altra persona... cosa che non è vera...
L'art.1 dice:
comma 1. Al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana è consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalità previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito.
La legge dice che sono assicurati tutti i diritti dei soggetti coinvolti, compresi quell idel concepito, non dice che sono uguali tra loro...
C'è da chiedersi, perchè si è sentito il bisogno di dare dei diritti al concepito? Beh, se non si desse una dignità, dei diritti al concepito, questo verrebbe "cosificato", ridotto a "cosa" e non è così... quella è vita umana. Pensate agli enormi interessi economici che sono in gioco... l'embrione diventerebbe una merce, una cosa...

la legge 194 è citata nell'articolo 14 e non viene messa in alcun modo in discussione...
art. 14
comma 1. È vietata la crioconservazione e la soppressione di embrioni, fermo restando quanto previsto dalla legge 22 maggio 1978, n. 194
pisquo85 is offline  
Vecchio 06-06-2005, 19.46.59   #102
Kim
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La legge dice che sono assicurati tutti i diritti dei soggetti coinvolti, compresi quell idel concepito, non dice che sono uguali tra loro...
C'è da chiedersi, perchè si è sentito il bisogno di dare dei diritti al concepito?


Te lo spiego subito per in seguito rivedere e cancellare la 194 che come avrai letto nelle pagine precedenti è stato un obbligo per Andreotti il dare seguito al referendum


Ripeto:


http://www.kattoliko.it/leggendaner...a/dc_aborto.htm



Ripeto:

Il tradimento con la sottoscrizione della legge n. 194, del 22 maggio 1978, e con la difesa della stessa legge davanti alla Corte Costituzionale

È noto a tutti che la legge n. 194/1978 reca le sottoscrizioni di un presidente della Repubblica, di un presidente del Consiglio dei ministri e di quattro ministri, tutti democristiani. "In effetti ebbi una crisi di coscienza e mi chiesi se dovevo firmare quella legge. — dirà dopo qualche anno il sen. Giulio Andreotti, che all’epoca era il presidente del Consiglio — Ma, se io mi fossi dimesso, nessun altro democristiano poteva firmarla. Si sarebbe aperta una crisi politica senza sbocco prevedibile, in un momento grave per il Paese. Una crisi che avrebbe forse creato anche complicazioni internazionali. Con le dimissioni avrei cioè contribuito a un male maggiore di quello che volevo evitare. Così firmai"





Al momento la 194 non è in discussione...al momento...ora si stanno occupando di altro....."abbi fede"....
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Vecchio 06-06-2005, 20.10.22   #103
pisquo85
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Siccome andreotti qualche anno dopo la sua firma per la 194 ha detto che non voleva firmarla, ma che lo fece per il bene del paese... adesso, volgiono cambiare la legge 194?
Sinceramente non vedo il nesso...
pisquo85 is offline  
Vecchio 06-06-2005, 20.43.55   #104
Vale
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Citazione:
[i]Messaggio originale inviato da pisquo85
Sinceramente non vedo il nesso...
Il nesso è sempre quello: la commistione tra gli obblighi di uno stato laico e le convinzioni personali di parrocchia.
Con questo non voglio dire che laicità è sinonimo di immoralità. Tutt'altro. Ma non si può imporre con legge il proprio senso morale personale derivante dalla propria fede (qualunque sia), approfittando della carica politica che temporaneamente (speriamo!) si ricopre.
Senza contare quanti fra i politici ne fanno solo una questione di aggregazione del consenso della Chiesa e dei cattolici radicali, in vista delle prossime politiche.
Uno dei diritti più importanti è quello di nascere sano!
Nella nostra società, che già discrimina alla nascita sotto il punto di vista economico e sociale, nascere con una malattia (o con la sua predisposizione genetica) significa perdere automaticamente e tacitamente una serie innumerevole di diritti.
Perchè, per un errato e bigotto senso della vita, si devono condannare alla sofferenza bambini e genitori?
Ah, già! poi le mamme possono abortire!!!!
Ma perchè l'aborto, quando è la stessa scienza che può evitarlo, sia con il controllo preventivo, sia con la ricerca anche sugli embrioni?

Ripeto, c'è qualcosa che mi sfugge, c'è qualcosa di distorto e di malefico in questa legge, che riesce a colpire tutti: le donne; i bambini che vogliono nascere e vogliono nascere sani; i poveri che non si possono pagarsi l'intervento all'estero; i genitori che hanno il sacrosanto e genetico desiderio di procreare nonostante un qualche impedimento fisico glielo impedisca nei modi canonici; ecc. ecc.
Vale is offline  
Vecchio 06-06-2005, 20.57.37   #105
rodi
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Vale
...
Ripeto, c'è qualcosa che mi sfugge, c'è qualcosa di distorto e di malefico in questa legge, che riesce a colpire tutti: le donne; i bambini che vogliono nascere e vogliono nascere sani; i poveri che non si possono pagarsi l'intervento all'estero; i genitori che hanno il sacrosanto e genetico desiderio di procreare nonostante un qualche impedimento fisico glielo impedisca nei modi canonici; ecc. ecc. [/b]

La parte sana del cristianesimo incita alla gioia, al vivere con pienezza il proprio corpo ed ad averne rispetto non infliggendogli torture inutili...fa riferimento ad un Cristo che come messaggio principale dice 'mi sacrifico io per voi in modo che possiate essere liberi voi' e assolutamente non dice 'fate tutti come me'...

La parte che io ritengo malata della chiesa è quella che inneggia all'autosofferenza e fustigazione e al lasciar lì e a non prendere provvedimenti verso situazioni che innescano meccanismi di malessere a catena...vedi la mancata vera presa di posizione verso la pedofilia (ma vuole essere solo un esempio)...si sa che sono catene che se non cerchi di spezzarle non possono che creare altre catene di sofferenza...vedi la strumentalizzazione e deviazione di un concetto come il perdono...

perchè?

ma perchè è molto più facile strumentalizzare un'anima con una forte sofferenza interiore che non una gioiosa...

ma è la mia considerazione personale...non pretendo che sia vera per tutti...è vera però per me e per la mia coscienza.

rodi is offline  
Vecchio 07-06-2005, 10.06.32   #106
Naima
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Il fatto di abrogare questa legge non significa che non ce ne debba essere una. Ho sentito parlare di eugenetica con una leggerezza rivoltante. Una signora sulla sessantina che conosco da quando ero piccola, parlando del referendum mi disse preoccupata del fatto che si possa arrivare a scegliere i figli come al supermercato. D'accordo che si può cambiare idea nella vita, ma la stessa donna negli anni settanta, ancor prima della 194, andò in Svizzera ad abortire e non per motivi economici, nè di età, nè altri seri impedimenti, se non il fatto che avendo già cinque figli non se la sentiva di mettere al mondo il sesto per stanchezza. All'epoca votò a favore della 194 e oggi mi si scandalizza per la diagnosi pre-impianto. Ma signori... la diagnosi pre-impianto è un'amniocentesi anticipata. Vi sta scrivendo una che ha una propria fede, anche se non cattolica, che non ricorrerebbe mai alla fecondazione assistita per motivi del tutto personali, ma appunto per questo ritiene che la legge di uno stato non possa basarsi su convinzioni religiose!Soffro di una malattia che spesso preclude la fertilità, oltre che essere dolorosa e a volte invalidante, io non ho mai provato a cercare una gravidanza, ma molte donne nelle mie condizioni o in condizioni anche peggiori si. Ne conosco molte che hanno affrontato una FIVET, con e senza successo. Ho visto la loro disperazione e la delusione sulle facce dei mariti e compagni. Anche a me prima di conoscerle, poteva sembrare un capriccio, come altri in questa sede lo hanno definito, il fatto di voler provare l'esperienza di una gravidanza a tutti i costi, ma adesso che ho visto e conosciuto non me la sento più di liquidare la faccenda con tanta leggerezza. Guardate che la FIVET non è uno scherzo e la donna in effetti si sottopone ad un stress non indifferente, pur se informata di ciò a cui andrà incontro e pensate che possa farlo per un capriccio? Qualcuno dovrebbe partecipare ad una delle nostre riunioni di sostegno e forse, dico forse, imparerebbe qualcosa di più.
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Vecchio 07-06-2005, 10.11.58   #107
pisquo85
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Il nesso è sempre quello: la commistione tra gli obblighi di uno stato laico e le convinzioni personali di parrocchia.
Ma non c'è nesso... cosa c'entra Andreotti con questa legge?
Ti ripeto poi, questa non è una legge cattolica, ho già spiegato il perchè...

Citazione:
Nella nostra società, che già discrimina alla nascita sotto il punto di vista economico e sociale, nascere con una malattia (o con la sua predisposizione genetica) significa perdere automaticamente e tacitamente una serie innumerevole di diritti.
Ragionamento in atto: questa creatura secondo me non è adatta a vivere in questa società, non la faccio nascere.
Io questa la chiamo eugenetica.

[OT]
Citazione:
un Cristo che come messaggio principale dice 'mi sacrifico io per voi in modo che possiate essere liberi voi' e assolutamente non dice 'fate tutti come me'...
[/OT]
Non è esattamente così, comunque non c'entra nulla con la discussione visto che questa non è una legge cattolica e visto che non si vuole far soffrire nessuno.
pisquo85 is offline  
Vecchio 07-06-2005, 10.30.32   #108
Mirror
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L'astensione? No grazie.

Il referendum è uno strumento importante di democrazia diretta.

Si dovrebbe votare come suggerisce la propria coscienza, responsabilmente, dopo essersi doverosamente informati.
Si può anche lasciare la scheda in bianco se...

Perciò l'idea dell'astensionismo, anche se lecita e legale, la quale cerca di sfruttare il meccanismo del quoziente obbligatorio del 50%... è una posizione che non apprezzo.

E' una ammissione indiretta di paura di un leale confronto, di una conta obbiettiva;
Lo si voglia ammettere o meno.

Detto questo, ognuno si prenda la propria responsabilità...

Il mondo è e non sarà altro che l'insieme delle nostre scelte, più o meno grandi, più o meno volute.


Ultima modifica di Mirror : 07-06-2005 alle ore 10.34.09.
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Vecchio 07-06-2005, 10.47.35   #109
Naima
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La diagnosi genetica preimpianto (PGD) consente a coppie ad elevato rischio di generare un figlio affetto da una grave e non guaribile malattia genetica di selezionare pre-embrioni (allo stadio di 6-8cellule) non affetti da reimpiantare in utero. A causa delle sue ridotte possibilità di successo e difficoltà diagnostiche viene offerta, in alternativa alla diagnosi prenatale, a coppie a rischio sterili e a quelle che per ragioni etiche o religiose per nessuna ragione intendono interrompere una gravidanza. Per costoro questo approccio diagnostico è l'unico disponibile per evitare la nascita di figli malati. La PGD è stata inoltre recentemente proposta per la ricerca delle anomalie cromosomiche di numero nei pre-embrioni di coppie sterili con basso rischio genetico per aumentare le loro possibilità riproduttive.La maggior parte delle coppie a rischio si sottopone invece alla diagnosi prenatale, da anni applicata nel nostro paese, eseguita tra la 10 e la 20 settimana di gravidanza, che in caso di feto affetto, nella maggioranza dei casi esita in una interruzione della gravidanza.L'interruzione è permessa, non per selezionare bambini sani ma perché la nascita di un bambino gravemente ammalato avrebbe conseguenze irreparabili sulla psiche della madre. Ciò premesso, sorgono spontanee alcune domande: il trasferimento coatto in utero di un pre-embrione affetto quale effetto potrà avere sulla salute psicho-fisica della madre? Ma ancora più importante: è lecito definire eugenetica una diagnosi preimpianto di malattia grave e inguaribile? In tutto il mondo si dibatte sul potenziale eugenetico della PGD, ma solo paventando che, in assenza di organismi di controllo, possano essere accolte le richieste di genitori ansiosi, non di evitare la nascita di figli affetti da gravi patologie (uso medico della PGD), ma di selezionare figli esenti da difetti minori o peggio ancora figli con particolari tratti vantaggiosi, caratteristiche fisiche o attitudini, o ancora figli di uno specifico sesso (uso non medico della PGD).Il dibattito verte in pratica su quelli che vengono definiti usi non medici della PGD, considerando gli usi medici eticamente accettabili. Tra gli scopi medici, e quindi non controversi, della PGD storicamente si sono annoverate per prime le malattie genetiche gravi, ma poi nel tempo anche lo studio di geni di suscettibilità, le malattie genetiche ad insorgenza tardiva e, sia pure con qualche perplessità, lo studio del sistema HLA per la selezione di pre-embrioni compatibili con fratellini affetti da gravi patologie che necessitano di trapianto di midollo osseo. E'giusto avere un figlio per salvarne un altro? Sì, se la famiglia lo amerà e ne avrà cura allo stesso modo del fratello malato.

MARIA CRISTINA ROSATELLI, docente di biologia molecolare all'Università di Cagliari, dipartimento scienze biomediche e biotecnologie, Ospedale Regionale per le Microcitemia di Cagliari
www.golinellifondazione.org
Naima is offline  
Vecchio 07-06-2005, 10.56.44   #110
pisquo85
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In America già è possibile scegliere il sesso del nascituto con l'analisi preimpianto.
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