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Vecchio 01-06-2005, 11.43.49   #11
Mr. Bean
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ieri sera durante la visione di un film sulla tivu la7 gold (da non confondere con la7) tra i vari spot pubblictari è uscito quello del fronte per l'astensionismo. Non ho notato invece quelli del sì e del no. Che caso, vero?
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Vecchio 01-06-2005, 21.22.25   #12
Aleksandr
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Infatti non ha nessun senso votare no a tutti e quattro i quesiti. Se si è contrari non si va direttamente a votare. Votare no significa aiutare quelli del si.. Fatevi un po' i calcoli!
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Vecchio 01-06-2005, 23.48.30   #13
Aleksandr
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Il 12 giugno non andrò a votare perchè
voglio DIFENDERE LA VITA
e fare fallire questi referendum!

Copia e diffondi a tutti i tuoi contatti email gli slogan di FattiSentire.net

Le ingannevoli ragioni dei quattro sì secondo Giorgio Carbone

di Giorgio M. Carbone* - (C) IL FOGLIO - 12 maggio 2005

Il Comitato per il sì sta diffondendo da giorni dei volantini e dei testi su siti internet (www.comitatoreferendum.it) e i suoi esponenti sono tutti presi dal recitare il festival dell’inganno. Esaminerò quelle che loro chiamano le “quattro buone ragioni per votare sì ai referendum sulla fecondazione assistita” e ne dimostrerò l’infondatezza e il carattere ingannevole.

1) Dicono “vota sì per tutelare la salute delle donne, eliminando il limite dei tre embrioni e l’obbligo di trasferirli tutti contemporaneamente nell’utero, anche se malati o incapaci di svilupparsi, con la conseguenza che si espone la donna all’aborto o a parti plurigemellari, rischiosi per lei e per i nascituri”.

Se desiderassi tutelare la salute della donna, farei innanzitutto un’azione preventiva a tutela della fertilità e poi metterei in campo tutte le risorse della microchirurgia e della farmacologia per curare realmente la sterilità maschile (1) o femminile e l’infertilità. (2) Se desiderassi davvero la salute della donna, non la sottoporrei alle tecniche di fecondazione assistita (3) le quali per se stesse sono pericolose e nocive alla sua salute (4): basti pensare ai numerosi studi condotti su donne che hanno praticato la fecondazione artificiale e che hanno subito la rottura delle tube, dell’utero, o la sindrome da iperstimolazione ovarica (5, 6, 7) .
Inoltre, se desiderassi evitare le gravidanze plurime, il mezzo tecnicamente più sicuro sarebbe quello di produrre solo un embrione e trasferirlo nell’utero (8) : nel centro medico La Sala di Reggio Emilia in questo modo sono aumentate le gravidanze da fecondazione in vitro.

2) Dicono ancora “vota sì per aiutare coloro che sono affetti da patologie ereditarie gravi, come la talassemia o la fibrosi cistica, oppure malattie infettive, ad avere bambini sani consentendo la diagnosi preimpianto”.

Ma questo “aiutare” chi è affetto da malattie geneticamente trasmissibili ad avere figli sani significa selezionare i suoi figli allo stadio embrionale. Ad esempio gli embrioni talassemici sarebbero buttati e quelli non talassemici sarebbero trasferiti in utero. Ma che medicina è questa che uccide il malato? Da almeno 20 anni è possibile curare il feto umano affetto da talassemia con il trapianto di midollo osseo. Questo è il vero aiuto che posso dare alle coppie talassemiche.

3) Dicono “vota sì per cancellare la norma che equipara i diritti del concepito a quelli della madre e del padre. Nessuna legge al mondo prevede che l’embrione sia riconosciuto come persona giuridica”.

L’embrione umano, contrariamente alle opinioni di alcuni scienziati, è un organismo vivente della specie umana, è la prima fase dell’esistenza di ognuno di noi. E’ la biologia dello sviluppo che ci offre questa evidenza. La scienza non si basa sulle opinioni di uno o due scienziati, non si fonda su argomenti di autorità, come l’ipse dixit dei discepoli di Pitagora, ma si fonda su migliaia e migliaia di studi sperimentali condotti nei migliori centri di ricerca e convalidati dalla comunità scientifica internazionale.

Inoltre, è falso dire che “Nessuna legge al mondo prevede che l’embrione sia riconosciuto come persona giuridica”. Basti leggere la Risoluzione del Parlamento Europeo A2-327/1988 “Anche lo zigote [embrione unicellulare] deve essere protetto e non deve essere indiscriminatamente usato per esperimenti”; la Convenzione Europea di Biomedicina del 1996: “L’embrione e il feto umano vanno trattati nel rispetto della dignità umana”.

Certamente l’embrione umano non ha gli stessi diritti del padre e della madre: è evidente che non ha i diritti politici, ma ha sicuramente quel diritto che è alla base di tutti gli altri, cioè il diritto alla vita, che nel suo caso si concretizza nel diritto a nascere. Poiché si trova in una condizione di particolare debolezza, il suo diritto alla vita merita una speciale tutela. Infatti, il diritto è nato storicamente e ha senso per difendere e promuovere gli interessi di chi vive in una situazione di debolezza e non per difendere i diritti del più forte, il quale impone la sua volontà con la violenza e il sopruso.

3) Dicono “vota sì per consentire la ricerca scientifica sulle cellule staminali di origine embrionale. Da queste ricerche dipende gran parte del futuro della biomedicina e la possibilità di trovare cure per malattie oggi molto diffuse, come il Parkinson, l’Alzheimer, il diabete, i tumori. Da esse può derivare una speranza per milioni di persone. Perché impedirlo, lasciando che gli embrioni attualmente congelati e non utilizzati deperiscano, quando potrebbero essere utili per la ricerca per scoprire nuove cure? Non è questo un modo più giusto di valorizzare la dignità umana che riconosciamo all’embrione destinandolo a un’azione di solidarietà con chi soffre?”.

Anche in questo caso sono le evidenze scientifiche convalidate a livello internazionale che ci vengono incontro. Da anni si sa che le staminali prelevate da viventi allo stadio embrionale provocano crisi di rigetto e forme tumorali nei pazienti che le ricevono (Vogel, in “Science” 2000, p. 1418). Inoltre, oltre che nocivo, è anche inutile usare per la ricerca gli embrioni umani che sono attualmente congelati perché esistono da anni delle banche di staminali embrionali secondarie, il cui uso non comporta nessun problema etico, perché non implica la soppressione di nessun embrione.

Faccio notare come la terza citazione ammetta implicitamente la dignità umana dell’embrione umano e come affermi uno strano concetto di solidarietà: l’uomo allo stadio embrionale sarebbe destinato ad un’azione di solidarietà con chi soffre. Ma perché un’azione possa dirsi solidale è necessario che chi la compie paghi di persona e non che faccia pagare ad altri. Ora nel caso proposto sono dei biologi o dei ginecologi che destinerebbero alla ricerca dei propri simili allo stadio embrionale, senza che questi ultimi possano dire nulla.

4) Dicono “vota sì per consentire la fecondazione eterologa e permettere, anche alle coppie con problemi gravi di sterilità, di avere figli”. E’ una formulazione accattivante: sembrerebbe che la legge sia proprio cattiva perché vieta di avere figli a chi li desidera e vieta un atto di generosità come la donazione di gameti.
Ma nessuno ha diritto ad avere un figlio per il semplice motivo che i diritti si esercitano solo sulle cose e mai sui propri simili, altrimenti li riduciamo a cose o a schiavi dei nostri desideri.
Una coppia può avere il nobilissimo desiderio di avere un figlio, ma questo desiderio non potrà mai trasformarsi in un diritto al figlio. La legge, vietando la fecondazione eterologa, vuole tutelare il bambino perché abbia un padre e una madre che, biologicamente ed effettivamente siano identificabili. Difende il diritto del minore di sapere chi sono i genitori che lo hanno generato.

Se vincessero i sì lo Stato si assumerebbe la responsabilità di far nascere bambini che hanno solo un genitore biologico tra i due componenti della coppia. Cosa quanto mai singolare in un’epoca in cui la ricerca scientifica ci mostra ogni giorno che passa l’importanza della conoscenza del proprio patrimonio genetico. La legge andrebbe modificata o integrata in altre parti.
In particolare dovrebbe essere chiarito se chi cede (solitamente a pagamento, contrariamente all’abitudine di chiamarlo donatore) i propri gameti possa restare anonimo, o debba essere individuabile dal figlio biologico, sia per eventuali necessità di salute, sia per coloro che – cresciuti – desiderassero conoscere i propri genitori (fatto ampiamente riconosciuto dagli studi di psicologia, ma che anche solo il buon senso rende comprensibile). Dovrebbe anche essere noto l’utilizzo dei gameti di ciascun donatore, per escludere l’eventualità – remota ma non impossibile – di incesti tra i discendenti di uno stesso genitore. Sono tutti problemi che si sono posti all’attenzione dei legislatori anche in altre nazioni (per esempio Gran Bretagna e Svezia), dove da più lungo tempo l’eterologa è stata ammessa. E la soluzione che viene sempre più adottata è quella di rendere individuabile chi dona i propri gameti. Questo fatto ha solitamente fatto calare drasticamente il numero dei donatori.
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Vecchio 01-06-2005, 23.50.20   #14
Aleksandr
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Quindi, gli slogan usati dal comitato per il sì si reggono su due gambe. La prima è l’infondatezza medico-scientifica: sembra che non conoscano la letteratura scientifica più recente su questa complessa materia. La seconda è l’inganno fraudolento dietro il quale – e non c’è bisogno della zingara per indovinarlo – ci sono gli ingenti interessi economici dei laboratori che praticano la fecondazione extracorporea ( il costo di un ciclo di fecondazione oscilla dai 5000 euro ai 10.000 euro). Sono gambe traballanti. Speriamo che non reggano più.

Io non andrò a votare per questi tre motivi: 1) l’onere della prova spetta a chi ha promosso i referendum. Sarà lui a dover dimostrare che il 51 per cento (50% + 1, ndr) degli italiani è contrario alla legge vigente; 2) se anche andassi a votare no, farei il gioco dei sì: ammettiamo che su 100 italiani 51 vadano a votare, e che questi 51 si dividano in 31 sì e 20 no; allora i 20 no avrebbero aiutato il sì, perché se fossero stati a casa il referendum non sarebbe passato; 3) non voglio peggiorare la legge attuale.

*Professore di Bioetica a Bologna presso la Facoltà di Teologia dell’Emilia Romagna
******
NOTE
tratte da www.nonsivota.splinder.com - http://nonsivota.splinder.com/post/4799734
1 - Un terzo circa degli uomini che si sottopone alle cure dell'andrologo contro l'infertilita' riesce ad avere una paternita' naturale. Sono i risultati emersi dal primo studio pluriennale multicentrico sul trattamento dell'infertilita' maschile presentati in occasione del XX congresso nazionale della Societa' italiana di andrologia in corso a Capri. Sett 2003.
2 - Almeno una fecondazione in provetta su due può essere evitata utilizzando tecniche meno invasive e meno costose, come inseminazione intrauterina e stimolazione dello sviluppo ovarico. Lo hanno affermato il 7.5.2004 a Roma il direttore dell'istituto di Ginecologia dell'università di Cagliari, Gian Benedetto Melis, e il ginecologo Victor Gomel, dell'università di Vancouver (e padre del primo bimbo in provetta nato in Canada, nel 1983) al congresso dell'Associazione mondiale di medicina riproduttiva (Warm)
3 - La PMA non funzionava prima e non funziona dopo la legge. “L'intervento deve essere ripetuto da 5 a 6 volte per avere la probabilità del 50% di ottenere il figlio desiderato, e da 13 a 15 volte per raggiungere la probabilità del 95-99%” (on. Domenico Di Virgilio, 20.2.2002; fonte: resoconti parlamentari). Queste frequenze sono precedenti alla legge 40.
4 - I rischi dipendono dalla tecnica, non dalla legge
Patologia della gravidanza (Bernasko Obst Gynecol 1997; Daniel, Fert Steril 2000; Wang,Hum Reprod 2004)
1.gravidanze multiple
2.ipertensione
3.gravidanza extrauterina
4.distacco placentare
5.aborto spontaneo
6.parto pretermine
7.taglio cesareo nel 50% dei casi
8. mortalità materna 14.9 versus 5.2 /100000 donne causata da preeclampsia e emorragia post partum
Dal 2002 al 2004, ben 19 articoli, di cui 3 su Lancet e 2 sul New England Journal of Medicine, hanno segnalato i rischi della fecondazione assistita, soprattutto per i gemelli monozigoti ma anche per la donna.
5 - La sindrome da iperstimolazione ovarica era sindrome ben più grave prima della legge 40. I rischi della Sindrome da iperstimolazione ovarica dipendono infatti dai regimi farmacologici e di monitoraggio adottati, che prima della legge 40 venivano applicati in maniera molto più pesante, a discrezione dei medici, senza informare dei rischi le pazienti
La legge 40 limita il numero di embrioni da trasferire e vieta di crioconservarli: rende inutile la produzione di molti ovociti e consente di diminuire i dosaggi di gonadotropine e adire a IPEROVULAZIONE PERSONALIZZATA cioè a dosi inferiori, con meno effetti collaterali.
Uno studio danese valuta l’atteggiamento di due gruppi di donne sottoposte a iperstimolazione ovarica a dosi alte o a dosi basse: le prime sono disposte ripetere il trattamento altre tre volte, le seconde altre sei. (C. Campagnoli, ginecologo endocrinologo, Torino, il Foglio del 13.4.2005).
Dati ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embryology) 2001 (pubblicati gennaio 2005, vedi sopra, ma precedenti la legge)
Sindrome da iperstimolazione ovarica: 155 casi su 18602 cicli di trattamento
forma lieve: 8 - 20% (nausea ed ingrossamento delle ovaie). Si risolve spontaneamente.
forma più grave: circa 0,6% (dolori addominali, ascite, insufficienza renale acuta, coagulazione intravascolare disseminata). Anche mortale. Una donna morta in Finlandia. Una donna morta in Italia (dato Corriere della sera 21.4.2004).
Il rapporto pubblicato nel dicembre 2003 Istituto nazionale statunitense per la salute (Nih), che raccoglie i dati relativi al successo delle tecniche di fecondazione assistita in tutta l’America e in Portorico nell’anno dell’indagine (2001) elenca almeno altre dieci complicanze della sindrome e aggiunge che le Società Assicurative, a causa di queste possibili complicazioni, spesso non coprono il rischio legato a queste pratiche.
6 - Vedi la storia di Brigitte-Fanny Cohen.
7 - «È scientificamente innegabile: due stimolazioni blande per ricavare tre embrioni più altri tre sono assolutamente meno rischiose di una sola per ottenerene sei. In questo caso i pericoli di iperstimolazione, e quindi di trombosi e insufficienza renale, sono infinitamente più elevati. Due mie pazienti furono colpite da trombosi profonda femorale, e addirittura da trombosi della vena giugulare. Tutto questo accade per effetto dell’accanimento con il quale si vogliono ottenere più embrioni da trasferire. Oggi su 50 donne stimolate in un mese con superstimolazione blanda per ottenere tre embrioni, 6-7 pazienti finiscono in iperstimolazione. Figuriamoci cosa accadeva prima che la legge 40 introducesse delle garanzie».
[Professor Orazio Piccinni, ginecologo, Bari]
8 - Trasferire più di tre embrioni riduce le possibilità di successo (ESHRE, ASSISTED REPRODUCTIVE TECHNOLOGY SUCCESS RATES CDC 2001).
Belgio, Finlandia, Danimarca trasferiscono uno o due embrioni nella quasi totalità della casistica, con analoghe percentuali di successo. (ESHRE)

http://www.fecondazioneartificiale.sp linder.com/
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Vecchio 02-06-2005, 05.15.55   #15
uranio
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Ogni giorno che passa la confusione mi aumeta riguardo questo referendum. E' un referendum molto importante però c'è per me poca chiarezza o meglio non mi fido. Io sarei pure propensa a votare x il sì , ma siamo sicuri che gli scopi sono quelli evidenziati? Oppure è anche un modo per aprire la strada alle più assurde manipolazioni?La Montalcini ha scritto "ABBI IL CORAGGIO DI CONOSCERE" ma nel contesto per chi ha letto questo libro dice "STAI ATTENTO ALLA MENTE UMANA PERCHE' PUO' ANDARE OLTRE A CIO' CHE E' LECITO E GIUSTO." A me questo mi preoccupa perchè ritengo queste parole vere.................

Ultima modifica di uranio : 02-06-2005 alle ore 05.18.53.
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Vecchio 02-06-2005, 11.17.33   #16
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Il referendum vuole, attraverso la vittoria del sì, permettere la creazione e distruzione di tanti embrioni; l'uccisione di tante vite umane. Per quanto non ci sia un opinione comune per tutti sul fatto che l'embrione sia persona, l'embrione sin dalla prima cellula, lo zigote, è vita umana questo concetto è alla base della biologia.
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Vecchio 02-06-2005, 11.41.04   #17
Kim
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Certamente l’embrione umano non ha gli stessi diritti del padre e della madre: è evidente che non ha i diritti politici, ma ha sicuramente quel diritto che è alla base di tutti gli altri, cioè il diritto alla vita, che nel suo caso si concretizza nel diritto a nascere. Poiché si trova in una condizione di particolare debolezza, il suo diritto alla vita merita una speciale tutela. Infatti, il diritto è nato storicamente e ha senso per difendere e promuovere gli interessi di chi vive in una situazione di debolezza e non per difendere i diritti del più forte, il quale impone la sua volontà con la violenza e il sopruso


Molto giusto e con questo se è possibile cancelliamo pure la 194 sull'aborto e cosi' non ci pensiamo proprio piu'
Quantomeno aumenteranno le vendite di ferri da maglia o cose simili....ma almeno l'economia riparte quella dovrebbe interessare molto allo "zigote" che qualcuno i "forti" non hanno voluto e chissà perchè...
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Vecchio 02-06-2005, 11.52.49   #18
Aleksandr
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La legge prevede l'aborto nei casi estremi, ma ci dovrebbero essere degli aiuti psicologici ed economici affinchè la madre si convinca a tenere il bambino secondo quanto è scritto e invece in pratica non esistono!

Per me l'aborto è omicidio. Lo stato non può rendere legale un omicidio! Se ci sono donne che vogliono uccidere il proprio figlio in grembo allora possono scegliere di andare da qualche pazzo medico clandestino, ma a loro rischio e pericolo; io non voglio sentirmi responsabile di un atto cruento come l'aborto perciò se ci fosse anche un referendum a riguardo lo renderei illegale.

Ultima modifica di Aleksandr : 02-06-2005 alle ore 12.01.29.
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Vecchio 02-06-2005, 12.03.43   #19
Kim
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La legge prevede l'aborto nei casi estremi, ma ci dovrebbero essere degli aiuti psicologici ed economici affinchè la madre si convinca a tenere il bambino secondo quanto è scritto e invece in pratica non esistono!

Per me l'aborto è omicidio. Lo stato non può rendere legale un omicidio! Se ci sono donne che vogliono uccidere il proprio figlio in grembo allora possono scegliere di andare da qualche pazzo medico clandestino, ma a loro rischio e pericolo; io non voglio sentirmi responsabile di un atto cruento come l'aborto perciò lo renderei illegale.



Ecco grazie della precisazione finalmente il fronte dei NO ci ha chiaramente spiegato cosa intende fare dopo il reso nullo di questo referendum ovvero rivedere ed in seguito eliminare la legge 194

Certo che a voi le gambe del tavolo non tremano e dai e dai venite sempre fuori

Ed in Quanto alla ridicolaggine del tuo "aiuti psicologici ed economici" non è neppure commentabile chiunque è di buon senso e sia presente alla vita, anzi alla nostra vita sociale non puo' che farsi una bella risata sul "lo stato dovrebbe" sono anni che dovrebbe e sono secoli che non fa....

- afferma Emma Bonino - gli avversari del referendum puntano a rimettere in discussione la legge sull'aborto per tornare alla sua criminalizzazione".
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Vecchio 02-06-2005, 12.16.13   #20
Aleksandr
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Veramente alle conseguenze per la legge sull'aborto non ci avevo ancora pensato, comunque quando questa ancora non c'era le donne abortivano illegalmente perchè c'era ancora una mentalità bigotta secondo la quale avere dei bambini fuori del matrimonio fosse un crimine; ora questa mentalità non c'è più per fortuna e non sarebbe più un motivo di emarginazione nella società! E poi mi risulta che ci siano già altri stati, l'Irlanda per esempio, in cui l'aborto è attualmente illegale, e non mi pare che ci sia una strage di donne che muoiono causa aborti clandestini.
Aleksandr is offline  

 



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