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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 03-06-2005, 15.47.32   #41
Mr. Bean
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7. E l'ultimo, il n°4, sulla fecondazione eterologa?

Bisogna fare una premessa: alla fecondazione eterologa si ricorre solamente in casi gravi di sterilità. Detto ciò, poniamoci una domanda: si è madre e padre solo quando a nostro figlio abbiamo trasmesso il nostro corredo cromosomico? In altre parole, si è madre e padre solo se il figlio è nato dalla coppia dei genitori? Come sanno tutti, le cose sono più complesse. I bambini adottati hanno un padre e una madre, a pieno titolo. Ed essi non sono meno genitori di altri solo perché il loro bambino è stato adottato. Bisogna tenere a mente questo concetto elementare per comprendere il senso del quarto referendum, che, per l'appunto, vuole consentire la fecondazione assistita anche utilizzando gameti (spermatozoi nel caso degli uomini e ovociti nelle donne) di donatori esterni alla coppia. Se in una coppia la donna accetta di usare il seme di un donatore, vietare questo tipo di fecondazione ha solo due sbocchi: impedire per sempre a quella donna di partorire o costringerla, sempre che disponga dei mezzi economici necessari, a recarsi in uno qualsiasi dei paesi dove la fecondazione eterologa è consentita. Perché vietare quello che in tutti i principali paesi europei è consentito e che era consentito anche in Italia, nei centri privati specializzati, fino

all'approvazione di questa legge?



8. Se vincono i Sì può aprirsi la strada a una moderna eugenetica, vale a dire la possibilità di programmare in laboratorio i figli scegliendo sesso, colore degli occhi, etc.?

No, nella maniera più assoluta. Prima di tutto perché gli stessi scienziati respingono con forza questa prospettiva in linea di principio e in linea di fatto. Il codice deontologico dei medici prevede in modo esplicito che ogni intervento sul genoma umano sia teso unicamente alla prevenzione e correzione di condizioni patologiche. In altre parole i soli interventi possibili sono a scopo di cura. Quindi sono ammessi test genetici (la cosiddetta diagnosi preimpianto) solo al fine di rilevare eventuali malformazioni o malattie ereditarie e prevenire così la scelta sofferente dell'aborto. In termini

più generali siamo favorevoli a limiti certi e invalicabili (clonazione umana, mamme-nonne, utero "in affitto"). Limiti che anche nel caso di vittoria dei Sì ai referendum rimarrebbero assicurati dalla normativa vigente.


9. La sfida sui referendum è anche una sfida tra laici e cattolici?

Neppure questa affermazione è vera. I referendum investono alcune norme di una legge dello Stato e i cattolici, e credenti al pari dei laici, hanno su questo opinioni diverse. Alcuni sono favorevoli alla legge cosi com'è, altri la vorrebbero cambiare. La realtà è che nel mondo cattolico esiste lo stesso pluralismo - cioè la stessa articolazione di opinioni - presente nel mondo laico. Questa è una ricchezza per tutti, per i cattolici e per i laici, perché consente alle persone di scegliere sulla base delle proprie convinzioni e della propria coscienza.



10. Quali sono le ragioni fondamentali per andare a votare e votare Sì?

La ragione di fondo per andare a votare e votare Sì è nel desiderio di compiere un atto concreto di solidarietà verso chi

oggi non può mettere al mondo un figlio. Verso chi soffre a causa di una malattia che domani la scienza potrebbe curare. Questa volta non si vota per un partito e neppure per un candidato. Si vota per una speranza in più. Si vota per una vita migliore. Si vota per aiutare chi è malato a guarire. Si vota per dei valori importanti che toccano l'esistenza quotidiana di ciascuno di noi: vita, speranza, guarigione.



Il rispetto delle idee deve essere anche in questo caso il punto fondamentale per riuscire a discutere di queste problematiche e per affrontare in ogni caso l’esito delle votazioni referendarie.



Paradosso vuole che il “pacato pensiero del clero” e, mi duole dirlo, anche di sua Santità abbiano portato le discussioni su un tono radicale e per nulla incline al confronto; stavolta l’estremismo troppo spesso imputato ad altri tipi di religioni che indubbiamente hanno comportamenti da condannare nei confronti delle donne, ha smascherato il volto più truce del credo cattolico; quello capace di minacciare quasi la scomunica (il prossimo passo qual è, l’Inferno senza passare per il Purgatorio?) per chi andasse a votare, quello che definisce un cattivo cattolico chi dovesse accingersi a compiere il terribile gesto di recarsi alle urne, e magari poi accoglie tra le proprie braccia portatori di “democrazia assassina” e torturatori tutt’altro che redenti ai funerali di Karol Wojtila senza alcuna presa di distanza dalle “gesta” di questi personaggi.



Ancor più paradossale pare quella che a questo punto possiamo tranquillamente chiamare imposizione all’astensione fatta dal mondo cattolico ai suoi “adepti” (mi sembra più adatto questo termine in questo caso!): una religione che dovrebbe comunque difendere le proprie idee, il proprio credo, argomentandolo con convinzione, preferisce nascondersi dietro il non voto e non dicendo un più che legittimo NO, e l’unico motivo che riesce a diffondere dai numerosissimi mezzi di comunicazione che ha a disposizione è “la vita non si può mettere ai voti”, ma a questa affermazione demagogica preferisco rispondano le notizie specifiche sui quattro quesiti che ho riportato nella prima parte dell’articolo, e addirittura che la gente non è abbastanza informata sulle questioni in dibattito quando tra internet, giornali, volantini e televisione ora sembra si parli solo di questo.



Ma non è giusto imputare assurde colpe a chi non ritiene di avere le idee chiare su queste tematiche; o almeno, una colpa mi sento di dargliela: il non recarsi alle urne. Secondo me questa diviene una colpa nel momento in cui con la tua astensione non permetti a chi decide di esprimersi che il suo voto assuma valore, non hai rispetto per le idee degli altri, siano più o meno uguali alle tue, sia che le consideri giuste o meno. Esiste la possibilità di votare scheda bianca, di far raggiungere il cosiddetto quorum così che le parti avverse si confrontino quantitativamente senza che la forza delle loro opinioni sia resa nulla da un “esercito di sfaticati”. Per questo ritengo gravissima la presa di posizione del partito degli astensionisti, cattolici e non, e penso sarebbe un grandissimo gesto di civiltà recarsi comunque alle urne, sia che ci si esprima per il Si, sia che ci si esprima per il NO e ancor di più lo sarebbe andare lasciando scheda bianca ma permettendo comunque la riuscita dei referendum; ma questo resta un piccolo grande sogno nel paese dei pagnottisti che invitavano ad andare al mare invece che a votare, nel paese che prepara il ritorno della “balena bianca scudocrociata”, in un paese che si illude ancora di essere laico.
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Vecchio 03-06-2005, 16.16.15   #42
Aleksandr
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Astenersi non significa far fallire la democrazia come cerchi di far credere! Il referendum, prevede un quorum, percentuale di partecipazione al voto, 50% dei votanti, ed è prevista anche la possibilità di astenersi come espressione di una precisa volontà politica; è come se si dicesse "non sono d’accordo sull’utilizzo del referendum su un tema così delicato". La vita di persone allo stato embrionale non è una schedina del totocalcio! Tu allora dici di votare no.. Certo, così si contribuirebbe ad alzare il quorum: come se oltre che oscurantista e contro la scienza, fossi anche cretino! È chiaro che lo scopo dell’astensione è fare fallire il referendum e non c’è niente che vada contro la democrazia, fa tutto parte delle regole del gioco.
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Vecchio 03-06-2005, 16.24.59   #43
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Astenersi non significa far fallire la democrazia come cerchi di far credere! Il referendum, prevede un quorum, percentuale di partecipazione al voto, 50% dei votanti, ed è prevista anche la possibilità di astenersi come espressione di una precisa volontà politica; è come se si dicesse "non sono d’accordo sull’utilizzo del referendum su un tema così delicato". La vita di persone allo stato embrionale non è una schedina del totocalcio! Tu allora dici di votare no.. Certo, così si contribuirebbe ad alzare il quorum: come se oltre che oscurantista e contro la scienza, fossi anche cretino! È chiaro che lo scopo dell’astensione è fare fallire il referendum e non c’è niente che vada contro la democrazia, fa tutto parte delle regole del gioco.

questo accade perché ormai tutti quelli che voterebbero no si sono convinti ad astenersi. Alzare il quorum se chi si astiene andasse a votare e votasse no, non sarebbe una vittoria automatica per il sì. La cosa incredibile è che ci sono i comitati per li sì e quelli per l'astensione. La possibilità che uno vada a votare no non è presa nemmeno lontanamente in considerazione...
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Vecchio 03-06-2005, 16.58.01   #44
bomber
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pensandoci forse la legge sulla sperimentazione sugli embrioni nn sarebbe così sbagliata solo che il tutto potrebbe essere una porta spalancata per usi un pò meno umanistici ...
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Vecchio 03-06-2005, 17.01.06   #45
La_viandante
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la cosa triste e' che il gioco non c'e' mai stato, l'esito del referendum e' stato sapientemente deciso a tavolino dallo stato italian/vaticano
e tutti coloro che stanno pensando che davvero si astengono sul voto sulla "vita" stanno negando alle coppie sterili la possibilita' di procrearla la VITA, facendo esattamente il gioco assolutista dei fuhrer al governo, vaticani e non
e tutto gioca sul quorum, vero asso nella manica dello stato assolutista che abbiamo
inutile scornarci qui tra astensionisti e non
la sconfitta è per tutti, il popolo che non ha mai avuto davvero voce
se il referendum fosse stato fatto al contrario?
non per abrogare ma votando si per mantenerla la legge? senza un quorum da raggiungere in modo da non sfruttare il numero di chi si non puo' andare a votare perche' e' all'estero e non riceve notizia, perche' e' malato etc etc
gia' sarebbe stata una sfida leale e democratica
invece e' tutto sbagliato...le basi referendarie sono sbagliate e sempre dalla parte di chi non vuole sentire il popolo
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Vecchio 03-06-2005, 17.12.11   #46
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Tra l'altro, se avessero indetto i referendum nella stessa data delle regionali avremmo risparmiato qualche soldino. Solo che allora, come avrebbero fatto i nostri governanti a mandare sms a tutti?
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Vecchio 03-06-2005, 17.22.25   #47
bomber
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la cosa triste e' che il gioco non c'e' mai stato, l'esito del referendum e' stato sapientemente deciso a tavolino dallo stato italian/vaticano
e tutti coloro che stanno pensando che davvero si astengono sul voto sulla "vita" stanno negando alle coppie sterili la possibilita' di procrearla la VITA, facendo esattamente il gioco assolutista dei fuhrer al governo, vaticani e non
e tutto gioca sul quorum, vero asso nella manica dello stato assolutista che abbiamo
inutile scornarci qui tra astensionisti e non
la sconfitta è per tutti, il popolo che non ha mai avuto davvero voce
se il referendum fosse stato fatto al contrario?
non per abrogare ma votando si per mantenerla la legge? senza un quorum da raggiungere in modo da non sfruttare il numero di chi si non puo' andare a votare perche' e' all'estero e non riceve notizia, perche' e' malato etc etc
gia' sarebbe stata una sfida leale e democratica
invece e' tutto sbagliato...le basi referendarie sono sbagliate e sempre dalla parte di chi non vuole sentire il popolo



la cosa triste di questo referendum è il fatto che si sentia solo una voce quella dei Si.. ma non perchè la comunicazione si basava su un regime, ma in modo particolare perchè il tutto era legato ad un indifferenza voluta dai comitati del No..
per difendere i No ho sentito solo delle motivazioni religose e quando ho avuto la fortuna di sentirle...
indubbiamente sembra che la ragione sia in mano ai Si ...
però penso che nessuno abbia realmente considerato gli eventuali usi nefasti di queste leggi ...
insomma speriamo che il buon senso prevalga ...
ma quando si fa una legge per forza di cose non si deve quasi mai affidare la sorte al buon senso anche perchè spesso molte persone non riescono neppure a raggiungere una soglia di comunicazione decente...
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Vecchio 03-06-2005, 17.44.36   #48
La_viandante
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la cosa triste.. altra lacrimuccia, e' ke dopo questo referendum il cui esito e' gia' stato deciso, si usera' il risultato per avvalorare la tesi di quanto gli italiani vogliano (per òloro spontanea volonta' eh? mica per qualsiasi tipo di plagio o coercizione.. e' una scelta libera)rinunciare a tanti altri diritti, quello di avere voce ai referendum, quello di abortire, perche' e' il passo immediatamentre successivo a questo, quello che gli italiani acclamano a gran voce le ragioni papali su quelle di stato.. (e ke popò di papa!!!!)
be' la prossima congelazione permessa e' quella del cervello umano ancora pensante(specie in via di estinzione)
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Vecchio 03-06-2005, 20.13.09   #49
Kim
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quello di abortire, perche' e' il passo immediatamentre successivo



L'aspettavano da anni un'occasione simile e non se la lascieranno scappare, è stata una loro " svista" la 194 ora con pazienza è arrivato finalmente il momento giusto....nella vita basta avere pazienza......



http://www.kattoliko.it/leggendanera.../dc_aborto.htm



Il tradimento con la sottoscrizione della legge n. 194, del 22 maggio 1978, e con la difesa della stessa legge davanti alla Corte Costituzionale

È noto a tutti che la legge n. 194/1978 reca le sottoscrizioni di un presidente della Repubblica, di un presidente del Consiglio dei ministri e di quattro ministri, tutti democristiani. "In effetti ebbi una crisi di coscienza e mi chiesi se dovevo firmare quella legge. — dirà dopo qualche anno il sen. Giulio Andreotti, che all’epoca era il presidente del Consiglio — Ma, se io mi fossi dimesso, nessun altro democristiano poteva firmarla. Si sarebbe aperta una crisi politica senza sbocco prevedibile, in un momento grave per il Paese. Una crisi che avrebbe forse creato anche complicazioni internazionali. Con le dimissioni avrei cioè contribuito a un male maggiore di quello che volevo evitare. Così firmai"



Bella motivazione....tanto per capirci....!!!



Ultima modifica di Kim : 03-06-2005 alle ore 20.29.36.
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Vecchio 03-06-2005, 20.35.40   #50
rodi
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quello di abortire, perche' e' il passo immediatamentre successivo



L'aspettavano da anni un'occasione simile e non se la lascieranno scappare, è stata una loro " svista" la 194 ora con pazienza è arrivato finalmente il momento giusto....nella vita basta avere pazienza......



http://www.kattoliko.it/leggendanera.../dc_aborto.htm

La direzione è quella, ma non credo sia così facile ottenere qualcosa per l'aborto o anche per il divorzio.
Su questi referendum stanno usando con demagogia la confusione della gente, la non completa preparazione scientifica...e conservare la serenità d'animo ascoltando ciò che dicono i difensori del no e dell'astensionismo non è facile...anche per chi un minimo può capirci.
Però gli altri temi, aborto e divirzio, non credo riusciranno a toccarli...sono più immediati da comprendere.

E poi per quel che riguarda la fecondazione assistita proviamo ad inserire nel nostro schema le alternative che si verrebbero ad offrire a chi un figlio non riesce ad averlo in maniera naturale:

andare all'estero
ADOZIONE

e mi risulta che sia più facile ottenere un'adozione passando attraverso le strutture cattoliche...
non è anche questa la solita difesa di businness?
rodi is offline  

 



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