I referendum di questi giorni mi hanno fatto riflettere molto su un particolare: la voglia di un figlio. Poiché io, a causa della mia situazione fisica, ho trascorso gli anni delle elementari in un istituto (per la precisione 6 anni tondi - dal settembre 1964 al settembre 1970) e conosco queste tristi realtà che sono gli istituti, e visto che l'anno prossimo pare chiudano diversi orfanatrofi, perché dunque non far combaciare il desiderio di un figlio con il desiderio dei figli abbandonati (io vedevo mio padre una domenica ogni due, perché non c'erano molti mezzi di trasporto e mio padre ancora non aveva la patente e l'auto, e il resto della famiglia nei periodi di vacanza, ma c'erano bambini che non vedevano per anni la propria famiglia) di avere qualcuno che li capisca e li aiuti? E' così necessario un figlio proprio (che poi con l'eterologa forse proprio al 100% non lo sarebbe comunque)? Perché non pensiamo anche a loro?

e chi vuole un figlio proprio e non adottato come fa?

allo stato attuale delle cose, va all'estero...

E io che sono portatrice di una malattia come la talassemia cosa faccio.....................sdo nc_
BELLA L'ITALIA E BELLI GLI ITALIANI

non tutti gli italiani...sai quanto, alcuni di noi, ci abbiamo provato a rendere valido questo referendum...e non solo attraverso internet...

non mollare la tua protesta perchè sinceramente non credo che la cosa si fermerà e cadrà nel nulla.

Vedrai che ci sarà un seguito...proteste, ricorsi etc. perchè quelle norme dal punto di vista giuridico fanno molta acqua.

A quanto so io le pratiche per l'adozione non sono poi così semplici qui in Italia.
E mi risulta pure che le domande superano il numero di bambini adottabili.

Bisognerebbe comprendere qual'è il meccanismo che rende difficile un'adozione in Italia ma consente di farla all'estero.
Quali sono le organizzazioni che possono trarre un vantaggio da questo...
etc.

Trovo limitante che occorra essere sposati. Io è il mio compagno non abbiamo intenzione di sposarci, non lo riteniamo necessario, però se volessimo adottare saremmo costretti a farlo.

Non è giusto poi pensare che l'adozione la debbano prendere in considerazione forzatamente le coppie che non possono avere figli naturali. Se non vogliono adottare questi vengono quasi guardati come egoisti o disprezzati. Facile parlare per chi non ha probelmi e si sente giustificato a non ricorrere all'adozione perchè ha figli suoi, chissà cosa farebbe se fosse sterile. So di coppie che hanno figli naturali e anche adottati, evidentemente se lo possono anche permettere economicamente, ma sono comunque da ammirare perchè molte volte i bambini adottati, soprattutto se già grandicelli, sono piuttosto difficili, perchè possono aver subito grossi traumi. Ho un'amica che lavora al tribunale dei minori e si vede arrivare genitori adottivi disperati perchè il ragazzino li minaccia o addirittura li aggredisce. Bisogna pensare che non sempre arriva un neonato in fasce, soprattutto se i genitori superano una certa età ed è anche logico questo. Ma a volte i piccoli hanno subito violenze o comunque l'abbandono e la condizione di orfani sono già un grosso trauma. Non è da tutti adottare bimbi così e io personalmente non me la sento di giudicare chi non se la sente.

Infatti! Se partiamo dalla soddisfazione del bisogno della persona da adottare, certo che sarebbe meglio se andasse ad abitare in una famiglia dove ci sono già altri figli. In questo modo non avrebbe tutte le attenzioni più o meno morbose su di sè, il figlio adottivo. Non ci sarebbe fraiontendimenti secondo me... Occorre capire che il ragazzino ferisce perché a sua volta è stato ferito. L'amore riuscirebbe a ristabilre tutto se solo lo si volesse.