L'Italia sembra essere il 'paese degli indifferenti' eppure è un paese che conta un gran numero di volontari, sia di gruppi laici che di gruppi religiosi.
Volontari che si occupano dei più disparati bisogni:
dalla cura degli handicappati, alla compagnia agli anziani, all'assistenza dei bambini malati, al babisitteraggio di quelli che hanno i genitori in carcere, a quelli che si occupano dell'ambiente e vanno a ramazzare boschi e spiagge, a quelli che vanno a dare assistenza a domicilio ai malti terminali, a quelli che cercano di alleviare i dolori dei senza tetto, a quelli che si occupano del recupero dei tossici...

Come funziona questo mondo?
Cosa spinge un essere umano a farsi carico del bisogno di un altro che non conosce?
E come sono organizzati i gruppi?
E perchè così tanto in un paese che per altri versi può sembrare indifferente?

Perché -grazie a Dio!- l'indifferenza è solo timore apparente..
quando non sai bene 'come' rispondere alle molte esigenze,
alle più disparate problematiche umane, civili..

Ma il bisogno di condivisione, penso sia necessità primaria
nell'uomo e la solidarietà ne è il perno, a mio avviso..

Come sono organizzati..?
Laici, religiosi.. persone come te e me
che sentono sia giunto il momento di fare qualcosa
al di fuori dell'ambito 'politico' che spesso si autoconfina nel dialettico.. così s'inventano un modo di donare il proprio tempo per una causa che spesso è anche la loro magari avendola vissuta in prima persona e sentendo il desiderio di poter essere a loro volta utili ad un ipotetico-reale 'fratello' che si trovi a passare attraverso la medesima difficoltà..

Un altro modo di fare politica, reale, sostanziale.. mutante..(che muta.. le cose, o se non altro.. la/le coscienze di chi la fa e di chi ne usufruisce, e perché no... anche di chi ci gira attorno..: la società stessa, noi..!)!



Gyta