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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 15-07-2005, 13.18.40   #1
no_war
Ospite
 
Data registrazione: 13-07-2005
Messaggi: 3
basta bombe in Europa - via dall'Iraq subito

Via dall'Iraq subito! E' ora di una mobilitazione permanente contro al guerra

Ci stanno trascinando in una guerra sporca che non vogliamo!

Chi le paga le guerre, in termini di sangue e di sacrifici economici, se non i lavoratori?
Noi vogliamo che le bombe non uccidano più lavoratori innocenti! E pensiamo che il modo migliore per scongiurare questo pericolo sia opporsi in ogni modo alla guerra!
I soldati italiani che occupano l’Iraq devono andarsene subito da quel paese!

Le bombe di Madrid e Londra stanno seminando paura tra la gente.
È su questa paura che i vari Berlusconi, i Pisanu, i loro compari malavitosi come Dell’Utri e gli “oppositori” alla Prodi fanno affidamento per creare quel clima che rende la loro guerra “inevitabile”. Chi sono questi politicanti che oggi si ergono a paladini della nostra sicurezza? Sono gli stessi che viaggiano in elicottero e su lussuose limousine mentre noi semplici lavoratori andiamo a morire su linee ferroviarie fatiscenti (gennaio di quest’anno: 17 pendolari morti a Crevalcore, sulla tratta Bologna – Verona, a causa del binario unico di circolazione e dei tagli alla sicurezza ferroviaria); sono gli stessi che quando hanno un raffreddore trovano a loro disposizione interi reparti di ospedale e le migliori equipe mediche, mentre noi siamo costretti a periodi d’attesa lunghi ed estenuanti per un semplice posto letto, e siamo costretti a fare i conti con la malasanità.
Questi loschi figuri sono gli stessi che hanno assolto gli stragisti fascisti di Piazza Fontana, la bomba di Stato che ha fatto 17 morti!
Questi novelli “paladini” della nostra sicurezza hanno costruito e costruiscono le loro fortune, i loro privilegi e i loro odiosi sfarzi sui nostri stenti, sui nostri patemi, sui 100 operai italiani che muoiono ogni mese nei cantieri e nelle fabbriche, sulla ricompensa economica che Bush ha promesso loro per il sostegno alla sporca guerra di sterminio in Iraq (intere città rase al suolo, alcune decine di migliaia di uomini, donne, vecchi e bambini rimasti uccisi, traumatizzati, mutilati e storpiati sotto i colpi delle loro “bombe democratiche”). Davvero non ci stupisce che il popolo iracheno tenti in ogni modo di cacciare l’invasore! E siamo solidali con il popolo iracheno che resiste a tanta ferocia!

I politicanti del Centrodestra e del Centrosinistra contano sulla nostra paura di morire su un vagone della metropolitana, sulla nostra paura di perdere un figlio, un amico, un compagno, un fratello, un genitore. Fomentano questa nostra paura sperando che si trasformi in arrendevolezza rispetto alla “inevitabilità” della bomba in Italia. Noi dobbiamo impedirglielo! Noi dobbiamo trasformare la paura in mobilitazione contro la guerra!

Proponiamo a ogni cittadino di rendere visibili queste semplici parole “Via dall’Iraq subito!”. Sui muri dei quartieri, nei condomini, fuori dalle scuole, nelle università, nei luoghi delle vacanze, sul lungomare, sui tornanti delle montagne, sui mezzi pubblici, nei bagni pubblici, negli ospedali, scrivendolo su bigliettini da affiggere nei posti di lavoro, su lenzuola da esporre dai balconi, sulle spille, sugli adesivi. Ovunque!
Queste scritte devono diventare visibili più di quanto lo furono le bandiere della pace. È ora di smetterla di parlare di cose astratte, passiamo alle cose concrete: via le dall’Iraq subito!

A tutti quelli che non vogliono rassegnarsi all’”inevitabilità della bomba in Italia”!
A tutti quelli che non vogliono rassegnarsi ad un futuro di ingiustizia, miseria e guerra!
Ora basta: costruiamo una grande campagna permanente contro la guerra!

Comitato Pendolari Contro la Guerra
email: via_subito@libero.it sito web: via_subito.blog.tiscali.it
Scriveteci, dateci il vostro sostegno, contribuite con le vostre idee a costruire una grande campagna per il ritiro
immediato delle truppe, aderite al comitato, contagiate chi vi sta attorno, date l’esempio nel vostro ambito!
no_war is offline  
Vecchio 15-07-2005, 13.41.36   #2
Adele
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-05-2005
Messaggi: 72
Bellissimo il messaggio, ma a parte le vere e purtroppo ovvie considerazioni, cosa proponi? Come si può cambiare lo stato delle cose secondo te? Sono scesa in campo per impedire la guerra in Iraq con mezzi inutili quali bandiere appese e manifestazioni . Vuoi sapere perché abbiamo fallito?Perché la vera dittatura non era quella di Saddam ma quella delle nostre pseudo democrazie ( appena iscritta al forum avevo pensato di proporre una discussione sul tema : Cos'è la democrazia? penso proprio che prima o poi lo farò)e il guaio è che esse sono subdole e invincibili. Denunciare e abbattere i vecchi sistemi è l'inizio, bisogna trovare anche il modo di costruire qualcosa di nuovo.
In bocca al lupo
Adele is offline  
Vecchio 15-07-2005, 13.53.13   #3
no_war
Ospite
 
Data registrazione: 13-07-2005
Messaggi: 3
...come fare?

Come facciamo? Credo che l'aspetto principale tu l'abbia già sottolineato...siamo scesi in piazza contro la guerra con "mezzi inutili". Oggi concretamente proponiamo di dare vita ad un movimento che riprenda le grandi mobilitazioni degli anni passati, ma che sia incisivo nella società....partiamo dalla gente.
Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa, tutte queste piccolezze, insieme, fanno la spina dorsale del movimento, poi serve un 0biettivo comune e concreto.

Abbiamo visto quanto i partiti dell'"opposizione" abbiano cavalcato strumentalmente il movimento contro la guerra....bene, oggi ci fidiamo di meno, ma abbiamo una maggiore necessità (coscienza e situazione materiale) di mettere fine a questa guerra.

Partiamo dalla gente...iniziamo a rendere visibile una volontà ferma e irremovibile Via le truppe dall'Iraq.
E' il primo passo per combattere la dittatura "democratica"... e poi:
agitazione, propaganda, blocchi stradali, ferroviari, cortei....una grande mobilitazione.
Oggi abbiamo da spendere in questo senso, perchè ogni giorno che passa l'orrore della guerra si avvicina a casa nostra.
E non è solo per paura che ci dobbiamo muovere, noi...ma certamente è anche la paura che fa mobilitare milioni di persone.

Ora possiamo decidere: o lasciamo che questa paura diventi il carburante del razzismo, della mobilitazione reazionaria della gente, la carica per un'altra marcia su roma a corollario di chissà quale allarmismo e velleità guerrafondaia, oppure questa paura deve diventare il motore della mobilitazione...

Se tu sei daccordo...non farci gli auguri.
Prendi contatto con noi, diffondi il materiale, propaganda la necessità di mobilitarsi, contribuisci tu stesso\a con i tuoi sentimenti, pensieri, le tue idee.

Siamo una realtà aperta, democratica e plurale, di gente qualunque che non vuole morire su un treno perchè Bush e Berlusconi, Blair e Aznar violentano un popolo e ano una terra per luridi interessi.

Credo che siano milioni di persono, che vogliono esattamente la stessa cosa.....

Non auguri, quindi. Sostegno.

Un abbraccio
no_war is offline  
Vecchio 15-07-2005, 13.59.08   #4
Adele
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-05-2005
Messaggi: 72
Mi dispiace, ne ho perse troppe di battaglie in questo modo... manifestazioni, dibattiti, petizioni... non è per la libertà dell'Iraq che si dovrebbe lottare, ma per la nostra! Te lo ricordo la vera dittatura è qui.

Ultima modifica di Adele : 15-07-2005 alle ore 14.05.02.
Adele is offline  
Vecchio 15-07-2005, 14.39.59   #5
Adele
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-05-2005
Messaggi: 72
OK no war, ci ho pensato... mi hai convinta.
d'altronde chi nasce rivoluzionaria non può morire rassegnata.
Scaricherò il materiale dal sito! in effetti, dimostrare l'opposizione verso un determinato stato di cose è un nostro imperativo morale, non lo si può delegare ad altri.
Adele is offline  
Vecchio 15-07-2005, 15.32.37   #6
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Troviamo che la tecnica propagandistica proposta, ovverosia il cosiddetto "scrivere sui muri con bombolette spray", pur nella nobiltà della finalità, essendo volta a diffondere nella popolazione la consapevolezza della necessità del ritiro delle truppe dai territori occupati, non potrà che essere di "straordinaria efficacia", intendiamo dire la cosidetta "zappa sui piedi".

Dopo esserci riuniti nel consiglio dei soviet, abbiamo deliberato quanto segue:

A) la zappa sui piedi NON E' una mossa intelligente, infatti
B) inadeguata al fine prescelto, ossia la propaganda di un'idea presso la popolazione, infatti
C) dai dati demografici considerati in sede di consiglio risulta che la maggior parte della popolazione italiana non è adolescente, bensì adulta e anziana, ed essendo che
D) la tecnica del grafitto può attirare le simpatie del minoritario gruppo di adolescenti, anzi di una parte di questo, ossia quel sottogruppo adolescenziale che aderisce a movimenti hip-hop, anarcoidi, o comunisti, i quali
E) per l'ideologia dei gruppi ai quali sono affiliati, per lo più anticapitalisti e pacifisti, hanno già sviluppato una coscienza di classe per cui
F) non necessitano di essere portati alla coscienza di classe, quindi
G) l'efficacia del "graffitto di strada" dovrebbe essere rivolta a quella maggioranza della popolazione costituita da adulti e anziani che
H) possono inoltre sostenere con il loro diritto di voto acquisito il nostro movimento ma
I) da una elementare analisi sociologia sugli atteggiamenti degli adulti rispetto ai graffitti di strada risulta che
L) la gran parte di essi considerano detto grafitto deturpamento illecito di pubblica proprietà ad opera di vandali criminali drogati e senza cervello per cui
M) per un elementare processo psicologico tenderanno ad attribuire detta opinione espressa sui muri opinione propria di vandali criminali drogati senza cervello per cui
N) essi prenderanno le distanze da detta opinione allo stesso modo in cui prendono le distanze da detti vandali, diventando critici e ostili, per la proprietà transitiva psicologioca, coi i vandali e con le loro idee, ossia quella espressa tramite graffitto murale

per quanto sopra riferito il consiglio dei soviet boccia, senza appello, la proposta di utilizzare quale mezzo di propaganda i cosidetti atti vandalici.
r.rubin is offline  
Vecchio 15-07-2005, 15.43.08   #7
oizirbaf
Ospite abituale
 
 
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
Re: ...come fare?

Citazione:
Messaggio originale inviato da no_war
Come facciamo?


Ora possiamo decidere: o lasciamo che questa paura diventi il carburante del razzismo, della mobilitazione reazionaria della gente, la carica per un'altra marcia su roma a corollario di chissà quale allarmismo e velleità guerrafondaia, oppure questa paura deve diventare il motore della mobilitazione...


Non auguri, quindi. Sostegno.

Un abbraccio

... mobilitarsi contro la lobby degli armamenti significa anche e semplicemente esprimere pacatamente le ns. opinioni tra coloro che ci circondano (io ho venduto il caffe' zapatista "Rebelde" comprato dal Centro Sociale Sisma di Macerata anche al mio compagno di lavoro che vota AN, dopo averne regalato un pacchetto a tutti: il commercio internazionale equo solidale nasce anche da piccoli gesti!

Sottolineo pacatamente, perche' solo chi non e' intimamente convinto ha bisogno di alzare la voce! Per far questo non occorre essere logorroici avvocati, basta simpatia umana e la fatica di ... in-formarsi per informare e formare. Il razzismo nasce dall'ignoranza, non da cattiveria d'animo INNATA!

Un abbraccio di sostegno per lasciare alle future generazioni un mondo piu' giusto ... e la coscienza pura di aver fatto quel che potevamo (... non ci si sente mai sconfitti DENTRO in tal caso!)

Hasta siempre!
oizirbaf is offline  
Vecchio 15-07-2005, 15.55.59   #8
no_war
Ospite
 
Data registrazione: 13-07-2005
Messaggi: 3
precisazioni

Per prima cosa rinnovo l'abbraccio ad Adele...in effetti hai ragione, chi nasce rivoluzionario non può morire rassegnato!

Per la critica sul fatto delle scritte rispondo: c'è scritto bene "Via dall'Iraq subito!" propagandato con ogni mezzo a disposizione. Manifesti, scritte, spille bandiere, maglie, blocchi stradali, ferroviari, azioni collettive di sensibilizzazione e di opposizione CONCRETA.... dipende dalla forza, dalle possibilità e dalle condizioni.

Il materiale NON si scarica ancora dal sito....si posta sul sito (via mail!): che ognuno metta al servizio collettivo creatività, fantasia, ingegnosità, estro..... siamo pendolari, per ora siamo solo pendolari.....abbiamo lanciato un appello in cui crediamo, siamo convinti che sia un appello giusto, adesso cerchiamo e forniamo sostegno a tutti coloro che lo condividono. La campagna nazionale si conduce dal basso, con tutti quelli che aderiscono

Saluti, scriveteci anche via mail, ci organizzeremo sempre meglio!
no_war is offline  
Vecchio 15-07-2005, 17.00.12   #9
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
rendere visibili queste semplici parole “Via dall’Iraq subito!”. Sui muri dei quartieri


critico solo questo, per le spille ovvio, non c'è problema
r.rubin is offline  
Vecchio 15-07-2005, 22.45.14   #10
oizirbaf
Ospite abituale
 
 
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
critico solo questo, per le spille ovvio, non c'è problema


... porca puzzona, COMPAGNO/A (...lo so e' imperdonabile ma non ricordo se sei maschio o femmina :-((( ) RUBIN del Soviet locale,

IL SOVIET SUPREMO riunito in seduta plenaria a casa mia (siamo 4 e tutti pellerossa!) ... aveva deciso ...

... ma ora tu ci hai simpaticamente spiazzati e dunque:

IL SOVIET SUPREMO INTIMA AL COMPAGNO NO WAR DI ATTACCARE
I MANIFESTI NEGLI SPAZI APPOSITI (cioe' tra una pubblicita' di pannolini
e una di dentifricio sbiancante o, come dicono a Velletri, withening) CON
I SOLDI CHE INVIEREMO (come primo atto rivoluzionario, se ci verra' comunicato come inviarli).

Dato che non siamo solo contro ma anche per, chi vorra' gustare il delizioso caffe' zapatista "Rebelde" (100per100 arabico, 3 euro a pacchetto, 250g, minimo 10 pacchetti), aiutando cosi' la dignita' del lavoro equo e solidale delle comunita' del Chiapas organizzate in cooperativa, potra' rivolgersi alla piu' vicina sede dell'associazione YA BASTA!


Macerata tel. 0733-230481
yabasta-mc@libero.it

Milano tel. 02-6705185
yabasta@tin.it

Bologna tel. 051-4210727
yabasta.bologna@tin.it

Roma tel. 06-7217682
yabasta.roma@ecn.org

... scusate la pigrizia: non trascrivo gli altri indirizzi perche' ho il computer mezzo scassato.
Per telefono vi diranno l'indirizzo a voi piu' vicino.

Mo' basta, anzi ya basta!

Ciao Rubin, sono d'accordo con te, ... ma non farlo sapere troppo in giro!

:-)) good night and sweet dreams!
oizirbaf is offline  

 



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