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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 21-10-2005, 01.26.41   #1
Braveheart
Ospite abituale
 
Data registrazione: 20-09-2005
Messaggi: 162
La scuola di oggi....

Oggi si sente spesso parlare della scuola in crisi, da rifare e cose simili. Come sappiamo, la scuola prima di dare l'istruzione dovrebbe educare la persona ed insegnarli ad interagire con il mondo circostante. Perchè oggi come oggi ciò nelle scuole non avviene quasi più? QUesto è il mio parere: attualmente la maggiorparte dei mestieri, anche quelli più umili, richiedono un titolo di studio (da quatno ho capito anche per fare il cassiere ti chiedono il diploma!). E' anche vero però che a molti giovani oggi non va di studiare, e se fosse per loro si fermerebbero tranquillamente alla terza media e inizierebbero a lavorare. Ma visto che dall'altra parte c'è una società che ti chiede il diploma anche per fare lo spazzino, una persona, nonostnate non abbia voglia di studiare, è costretta a frequentare le superiori per ottenere il pezzo di carta....ed a fronte di ciò, la scuola, per adeguarsi alle esigenze della società, consegna facilmente il titolo di studio ai giovani in modo da toglierseli di mezzo. Ed ecco allora che arriviamo al punto in cui la scuola non è più un mezzo per crescere interiormente e culturamente, ma solo un luogo dove bisogna obbligatoriamente andare per un tot di anni per prendere il pezzo di carta e lavorare!
Insomma, secondo me questa è una delle cause principali che hanno provocato la decadenza della scuola italiana.
Voi che ne pensate?
Braveheart is offline  
Vecchio 21-10-2005, 10.55.56   #2
winged_red_tear
Ospite abituale
 
L'avatar di winged_red_tear
 
Data registrazione: 21-04-2005
Messaggi: 132
Io sono uno studente liceale e ho gradualmente sviluppato un odio profondo verso la scuola, tanto che ora come ora credo che sto studiando solo per un pezzo di carta e ciò demoralizzante pensando a quanti anni mi mancano ancora

Se la scuola provasse a formare anche le persone dal punto di vista umano, se magari si cominciasse a discutere su argomenti che possono offrire nuovi spunti di riflessione, a parlare di perché studiamo e delle possibilità che avremo.

Poi io sono stato pure sfortunato perché ho trovato persone ostili e all'interno dell'ambiente scolastico sono molto chiuso.

LA SCUOLA MI HA SOLO DATO INSICUREZZE, NOIA E TRISTEZZA.
winged_red_tear is offline  
Vecchio 24-11-2005, 19.23.59   #3
fabyosx
Ospite
 
Data registrazione: 08-07-2005
Messaggi: 16
Per me non è un problema solo della scuola italiana, anche se in altre nazioni va sicuramente meglio.
La scuola purtroppo è un riflesso della società; nel mondo tutto è ormai ridotto ad essere merce, tutto ha un costo, e se qualcosa non ha utilità pratica è considerata inutile e eliminata.
A cosa dovrebbe servire la scuola, perchè è nata? Il suo ruolo principale è l'apprendimento, l'insegnare agli allievi ad usare il proprio potenziale, ad usare la mente, ad imparare ad affrontare la vita. La scuola dovrebbe essere una grande discussione, dinamica, in cui tutti imparano, anche gli insegnanti, proprio perchè il mondo è in continuo movimento.
La scuola dovrebbe aiutare gli allievi ad affrontare le situazioni avverse facendo affidamento sulle proprie potenzialità, dovrebbe affinare le capacità di ognuno.
E invece, che fa?
Purtroppo l'obiettivo primario dell'andare a scuola è il voto, si studia per il voto, a memoria, mettendo da parte l'apprendimento.
Oltretutto si studiano argomenti assolutamente inutili, si standardizzano gli obiettivi, non si discute, si ascolta, si finge di ascoltare, senza possibilità di replica.
Da una struttura dinamica siamo passati ad una estremamente rigida, gerarchica, dove uno parla ed il ruolo degli altri è solo quello di memorizzare per il successivo test di apprendimento (sigh)...
In più mettiamoci che l'insegnamento non è nemmeno obiettivo e avremo fotografato la situazione attuale dell'insegnamento.
In una parola, inutile.
fabyosx is offline  
Vecchio 24-11-2005, 19.52.23   #4
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
gira e rigira la storia è sempre la stessa. Quando andavo a scuola io (ho finito con la maturità nel 1978) occorreva il pezzo di carta per lavorare. Solo è cambiato il titolo del pezzo di carta: allora si chiamava diploma, oggi laurea! Non c'è alcun decadimento, solo svalutazione come per tutto il resto.
Mr. Bean is offline  
Vecchio 24-11-2005, 20.16.00   #5
edali
frequentatrice habitué
 
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
Secondo me uno dei principali motivi di decadenza della scuola è il metodo di insegnamento. Nel xxi – esimo secolo si insegna come cent’anni fa: lezioni frontali, lavagna e il libro di testo. Qualche laboratorio linguistico e dei laboratori per le materie di specialità, i quali non riescono a seguire lo sviluppo tecnologico (non parlando della formazione e dell’aggiornamento degli insegnanti, precarietà ecc)
Quello che è cambiato moltissimo è l’apprendimento dei ragazzi. Che non si legge più o quasi più. Se non si legge neanche per il proprio piacere, sicuramente la lettura del libro di testo diventa un calvario. Tutto sembra una punizione. Sia da una parte della cattedra, che dall’altra. Piccoli tentavi esistono, ma non sono stati adottati dalla maggior parte degli interessati. Io per prima abolirei i libri di testo. Almeno quelli obbligatori. Cambierei tutti i moduli. Tutto multimediale. Tutto una ricerca personale, guidata. Insomma. La figura di insegnante dovrebbe essere cambiata. Non più un maestro, ma una guida, un tutor.

Giusto ieri cercavo la definizione della maieutica: La incollo pure qua:
“ s.f.
1 TS filos., metodo di discussione concordemente attribuito a Socrate che, figlio di una levatrice, amava affermare di non possedere la verità ma solo di saperla portare alla luce estraendola dall’animo dell’interlocutore
2 TS pedag., orientamento educativo volto a sollecitare l’autonomo sviluppo delle capacità degli allievi “

Ultima modifica di edali : 24-11-2005 alle ore 20.18.10.
edali is offline  
Vecchio 25-11-2005, 11.37.23   #6
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
a chi interessa la scuola?

La scuola in sé è interesse comune perché capitalizza la cultura e l'umanità: prepara progressivamente la società già di oggi e non solo di domani. Ma quale spazio occupa la scuola nella coscienza politica e sindacale? Il liberismo selvaggio non può ammettere istituzioni che in termini economici consumino invece di produrre. La scuola, quindi, si basa sempre più sulla soggettività delle docenti (pochissimi sono i docenti) e spesso con ottimi risultati. Ma chi la tutela dagli impiegati della cattedra e dai fannulloni dei banchi?
romolo is offline  
Vecchio 25-11-2005, 12.45.59   #7
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
Chi sa rispondermi?

Salve,
chi sa rispondere alla seguente domanda:

"Che differenza c'è fra la scuola pubblica italiana e la scuola coranica di Riad ?

Che introducono nel cervello due DVD con due programmi diversi?

Altre differenze?

Saluti.

kantai.
kantaishi is offline  
Vecchio 25-11-2005, 14.02.09   #8
fabyosx
Ospite
 
Data registrazione: 08-07-2005
Messaggi: 16
Citazione:
Messaggio originale inviato da edali

Quello che è cambiato moltissimo è l’apprendimento dei ragazzi. Che non si legge più o quasi più. Se non si legge neanche per il proprio piacere, sicuramente la lettura del libro di testo diventa un calvario. Tutto sembra una punizione. Sia da una parte della cattedra, che dall’altra. Piccoli tentavi esistono, ma non sono stati adottati dalla maggior parte degli interessati. Io per prima abolirei i libri di testo. Almeno quelli obbligatori. Cambierei tutti i moduli. Tutto multimediale. Tutto una ricerca personale, guidata. Insomma. La figura di insegnante dovrebbe essere cambiata. Non più un maestro, ma una guida, un tutor.

Giusto ieri cercavo la definizione della maieutica: La incollo pure qua:
“ s.f.
1 TS filos., metodo di discussione concordemente attribuito a Socrate che, figlio di una levatrice, amava affermare di non possedere la verità ma solo di saperla portare alla luce estraendola dall’animo dell’interlocutore
2 TS pedag., orientamento educativo volto a sollecitare l’autonomo sviluppo delle capacità degli allievi “




Sul fatto che pochissimi leggano ancora sono daccordo, pochi provano piacere leggendo un libro, e questo non fa che peggiorare la situazione. Le nuove leve preferiscono "istruirsi" guardando la TV, magari qualche pseudo idolo che sentenzia dall'alto di un reality.

Sulla maieutica non so nulla, purtroppo, mi informerò al più presto al riguardo.
fabyosx is offline  
Vecchio 25-11-2005, 17.48.15   #9
bside
Ospite abituale
 
L'avatar di bside
 
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
>Tutto multimediale


Su questo non sono daccordo. Ho pessimi ricordi dei professori che spiegavano coi lucidi! I migliori insegnanti che ho avuto erano quelli che col braccio e col gesso tenevano banco per una o due ore senza bisogno di "supporti" di alcun genere. Erano gli unici a rendere anche interessanti le lezioni. Quelli che sparavano lucidi a raffica erano di una noia mortale.


>Tutto una ricerca personale, guidata. >Insomma. La >figura di insegnante dovrebbe essere >cambiata. Non più >un maestro, ma una guida, un tutor.


Su questo sono daccordo. Lo studente è prevalentemente un attore passivo nella sua formazione, specie a livello universitario.
Ad esempio le tesi che dovrebbero essere frutto del proprio sacco vengono invece assegnate dal professore. In realtà dovrebbe essere lo studente a proporre un argomento di studio, su qualche argomento che lo interessa.
Se ciò è fattibile per le facoltà umanistiche, per quelle scientifiche è un'utopia perché da un lato molti studiano materie ai quali sono poco interessati, dall'altro i laureandi costituiscono una preziosa manovalanza a basso costo per mandare avanti la ricerca.
bside is offline  
Vecchio 25-11-2005, 23.18.27   #10
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
tra il dire e il fare...

Credo che parlare in generale della scuola per dire come dovrebbe essere non sia molto difficle. Ma ho l'impressione che fare scuola sia cosa ben più difficile: anche perché chi insegna è trattato male economicamente, tanto che si mostri quanto che non si mostri all'altezza della situazione. Ho comunque l'impressione che, così come sono, scuola superiore e università sono sempre più anacronistiche e resistono perché i ragazzi e i giovani sono parecchio bravi.
romolo is offline  

 



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