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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 05-12-2005, 22.05.06   #21
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
ehi, Mary, vacci piano. Capisco quello che vuoi dire, ma se cominci tu a considerare gli uomini al di sotto delle bestie...i conti che vorresti far tornare, non toneranno mai.
Lavoro da oltre vent'anni nell'ambito del disagio sociale e specificatamente nel penale. Quel ragazzo marocchino che stanno cercando per la violenza sessuale a Bologna io l'ho conosciuto. Stasera fra l'altro mi sembra di avere sentito al tg (ero distratta) che in Spagna hanno preso lui o uno degli altri componenti del gruppo implicato in una rissa dove morirono altri due ragazzi marocchini di 17 anni, due estati fa. Avevo conosciuto anche uno di loro. Quello che stanno cercando ora, allora era una delle vittime dell'aggressione ed ora sembra sia carnefice di un'altra. La ragazza di Bologna. La mia città, dove anch'io scendo sempre dall'autobus per tornare a casa la sera.
Ti posso dire con certezza che quando vieni a contatto con gli occhi e le storie di queste persone, dei carnefici, non dimentichi comunque mai la sofferenza che la loro violenza ha provocato ed è proprio da quello che si comincia a lavorare con loro e quello è sempre la nostra stella polare in tutta la strada che si percorre insieme a loro.
Ma ti assicuro che se il nostro sguardo vedesse bestie e non persone, la dignità della sofferenza delle loro vittime non verrebbe mai riconosciuta e onorata da chi le ha fatte soffrire e restituiremmo alla strada uomini che si comportano sempre più come bestie proprio come restituirebbe loro il nostro sguardo.
Da molti anni in Francia e da molto meno in Italia è nata una pratica bellissima che si chiama "mediazione penale". Non sto a dilungarmi, se a qualcuno interessa può cercare su internet gli scritti della Morineau. E' una opportunità che si offre alle vittime e ai colpevoli di reati, di incontrarsi e ascoltarsi reciprocamente. E' uno spazio neutrale di ascolto per entrambi.
E' vero, la vittima in Italia e non solo, ha pochissima attenzione e nessuno spazio di ascolto per la sua sofferenza. Forse con l'introduzione della mediazione penale, le cose potranno cambiare e lo spero.
Ma che i colpevoli non siano puniti, questo non è vero. Lavoro nel penale e so di cosa parlo.
Certo, se parli di reati come il falso in bilancio o la corruzione e l'evasione fiscale, ti do perfettamente ragione. In questi casi il carnefice è davvero superprotetto.
Glielo dico sempre ai miei ragazzi di smetterla di spacciare, rapinare, scippare e rubare nei supermercati e di darsi al falso in bilancio o evadere le tasse, ma son testoni e non mi ascoltano!
Però farei una deroga a quanto ho scritto fino ad ora.
Stasera a BLOB ho visto Borghezio. Lui sì che è il grado zero dell'evoluzione umana e chiedo scusa al grado zero.
lobelia is offline  
Vecchio 06-12-2005, 13.53.55   #22
odissea
torna catalessi...
 
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Data registrazione: 30-08-2005
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Messaggio originale inviato da lobelia
ehi, Mary, vacci piano. Capisco quello che vuoi dire, ma se cominci tu a considerare gli uomini al di sotto delle bestie...i conti che vorresti far tornare, non toneranno mai.
Lavoro da oltre vent'anni nell'ambito del disagio sociale e specificatamente nel penale. Quel ragazzo marocchino che stanno cercando per la violenza sessuale a Bologna io l'ho conosciuto. Stasera fra l'altro mi sembra di avere sentito al tg (ero distratta) che in Spagna hanno preso lui o uno degli altri componenti del gruppo implicato in una rissa dove morirono altri due ragazzi marocchini di 17 anni, due estati fa. Avevo conosciuto anche uno di loro. Quello che stanno cercando ora, allora era una delle vittime dell'aggressione ed ora sembra sia carnefice di un'altra. La ragazza di Bologna. La mia città, dove anch'io scendo sempre dall'autobus per tornare a casa la sera.
Ti posso dire con certezza che quando vieni a contatto con gli occhi e le storie di queste persone, dei carnefici, non dimentichi comunque mai la sofferenza che la loro violenza ha provocato ed è proprio da quello che si comincia a lavorare con loro e quello è sempre la nostra stella polare in tutta la strada che si percorre insieme a loro.
Ma ti assicuro che se il nostro sguardo vedesse bestie e non persone, la dignità della sofferenza delle loro vittime non verrebbe mai riconosciuta e onorata da chi le ha fatte soffrire e restituiremmo alla strada uomini che si comportano sempre più come bestie proprio come restituirebbe loro il nostro sguardo.
Da molti anni in Francia e da molto meno in Italia è nata una pratica bellissima che si chiama "mediazione penale". Non sto a dilungarmi, se a qualcuno interessa può cercare su internet gli scritti della Morineau. E' una opportunità che si offre alle vittime e ai colpevoli di reati, di incontrarsi e ascoltarsi reciprocamente. E' uno spazio neutrale di ascolto per entrambi.
E' vero, la vittima in Italia e non solo, ha pochissima attenzione e nessuno spazio di ascolto per la sua sofferenza. Forse con l'introduzione della mediazione penale, le cose potranno cambiare e lo spero.
Ma che i colpevoli non siano puniti, questo non è vero. Lavoro nel penale e so di cosa parlo.
Certo, se parli di reati come il falso in bilancio o la corruzione e l'evasione fiscale, ti do perfettamente ragione. In questi casi il carnefice è davvero superprotetto.
Glielo dico sempre ai miei ragazzi di smetterla di spacciare, rapinare, scippare e rubare nei supermercati e di darsi al falso in bilancio o evadere le tasse, ma son testoni e non mi ascoltano!
Però farei una deroga a quanto ho scritto fino ad ora.
Stasera a BLOB ho visto Borghezio. Lui sì che è il grado zero dell'evoluzione umana e chiedo scusa al grado zero.

pensa te che persone si incontrano su questo forum.

lobelia mi confermi che i tuoi interventi vale sempre la pena leggerli con attenzione.

beh che altro dire?

In questo 3d il "controtema" dell'indifferenza l'ho lanciato io, per cui dovrei avere qualcosa di intelligente da aggiungere, ma davanti a questo argomento mi sento come vuota.

E' un tema che mi stanca prima ancora di affrontarlo.

Qualcuno di voi giustamente dice che è inutile accusare gli altri di indifferenza, che sarebbe meglio farsi un esame di coscenza per poi scoprire alla fine che siamo tutti uguali, tutti indifferenti.
Non mi sento nè di confermare, nè di sconfermare questa tesi.

Certo che siamo tutti uguali: la paura, l'istinto di conservazione, l'impulso alla fuga ce lo abbiamo tutti. Davanti a un'aggressione, a un'ingiustizia o a qualsiasi violenza, tutti istintivamente tendiamo a girarci dall'altra parte.....ma sono anche convinta che c'è qualcosa di meglio in noi, sapete?

Vorrei fare un'osservazione a questo punto e forse chi lavora nel sociale mi capirà un po' meglio di altri. O forse no, chi lo sa?

Notavo quanto ha detto Romolo, che ci riferisce dei campi lavoro.
Mi stupisco sempre quando, nel sentire che qualcuno è impegnato socialmente, spesso molte persone subito si coplimentano, ma che bravo, grazie alle persone come te che danno speranza, ecc.

Lo riscontro personalmente tutti i giorni, al punto che ogni volta che mi chiedono che lavoro faccio mi sento in imbarazzo a rispondere, perchè già so che mi sentirò dire: no???ma che bravaaaaa.

Ma perchè?

Tutti abbiamo il nostro personale senso di solidarietà. C'è chi ha deciso di assecondarlo al punto di farlo diventare un lavoro, ma non siamo mica santi o persone super-eccezionali-impazzite(oh...beh, forse quest'ultima cosa si).

tutti abbiamo dentro di noi la solidarietà. Tutti noi la manifestiamo nel nostro modo personale. Ma tutti noi abbiamo paura di ciò che non conosciamo, abbiamo paura di rischiare per noi stessi, figuriamoci per un altro.

Se solo cercassimo di essere un po' più forti di questa paura e del nostro istinto di conservazione, non potrebbe essere il mondo un po'migliore, e anche noi stessi?


Non dobbiamo avere così paura della sofferenza nostra e altrui, ci sono cose peggiori della sofferenza. L'indifferenza per me è una di queste cose.

Cosa mi costa chiamare il 113 e sorbirmi una notte in questura magari? Non ho molto di più da perdere se mi giro dall'altra parte?

saluti a tutti
odissea is offline  
Vecchio 06-12-2005, 14.03.58   #23
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Non dobbiamo avere così paura della sofferenza nostra e altrui, ci sono cose peggiori della sofferenza. L'indifferenza per me è una di queste cose.


complimenti!!! e grazie!

Kim is offline  
Vecchio 06-12-2005, 15.49.20   #24
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
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Messaggio originale inviato da odissea
....Cosa mi costa chiamare il 113 e sorbirmi una notte in questura magari? Non ho molto di più da perdere se mi giro dall'altra parte?
[/b]

Il succo, sta proprio qui. Nel valore che diamo ad una notte persa in questura e quello che sta accadendo ad una persona che non conosciamo e che soprattutto non sa che potremmo aiutarla.
Infatti, se una persona ci chiede aiuto direttamente, è forse più probabile agire in quanto ci vorrebbe ancora più coraggio a dirle: "no scusa, ma ho un impegno o ho paura e quindi arrangiati".
Di vigliaccherie sono piene le nostre vite, anche quelle degli eroi ufficialmente accreditati. E' nell'umana natura.
Si tratta forse solo di buttare ogni tanto un po' di zavorra, un sano repulisti periodico delle cianfrusaglie che appesantiscono le nostre esistenze e convinzioni e muoversi snelli, con sempre poche e selezionate cose da non voler perdere.
Tolta la chincaglieria inutile che lo soffoca, il primo e forse a volte l'unico a restare, credo sarà sempre il rispetto di se stessi che, restando solo lui, non ci potremmo più permettere di perdere.
Semmmmmbra facile!
Certo che a parlare sempre come zarathustra, una di queste volte ci credo davvero e mi ricoverano. " Ma questo é il tormento di ogni grande maestro dell' umanità" Eheheheh!
lobelia is offline  
Vecchio 07-12-2005, 17.57.46   #25
Mary
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Messaggio originale inviato da lobelia
ehi, Mary, vacci piano. Capisco quello che vuoi dire, ma se cominci tu a considerare gli uomini al di sotto delle bestie...i conti che vorresti far tornare, non toneranno mai.
........
Ma che i colpevoli non siano puniti, questo non è vero. Lavoro nel penale e so di cosa parlo.
Certo, se parli di reati come il falso in bilancio o la corruzione e l'evasione fiscale, ti do perfettamente ragione. In questi casi il carnefice è davvero superprotetto.
Glielo dico sempre ai miei ragazzi di smetterla di spacciare, rapinare, scippare e rubare nei supermercati e di darsi al falso in bilancio o evadere le tasse, ma son testoni e non mi ascoltano!
Però farei una deroga a quanto ho scritto fino ad ora.
Stasera a BLOB ho visto Borghezio. Lui sì che è il grado zero dell'evoluzione umana e chiedo scusa al grado zero.

Io non considero assolutamente l'uomo al di sotto delle bestie, anzi l'uomo è capace di elevarsi a vette altissime.
Dico che l'uomo ha la capacità di scendere molto al di sotto del livello degli animali.
Non sono una zoologa, spero si possa dire così, la mia cultura è data dai documentari splendidi dati in tv. Ma non ho mai visto comportamenti di animali che possano essere in qualche modo paragonati alle nefandezze commesse da esseri umani.
Era solo un paragone. O meglio, una constatazione.

Io non sono per l'essere umano perfetto, per la cancellazione di ogni forma di peccato, per l'eliminazione totale del male. Sarei da rinchiudere in manicomio, ammesso che ce ne siano ancora in Italia. Io sono per l'evoluzione dell'uomo non per la sua involuzione. Attualmente sembra in fase predominante la seconda.

Se un figlio uccide brutalmente i genitori per eredità, per malattia mentale, per gelosia, per i più futili motivi credo sia corretto che resti in prigione. Una prigione umana e non da medioevo, ovviamente.

Se un branco violenta e uccide un'adolescente credo debba essere certa che scontino la pena, l'allontanamento dalla società per un lungo periodo di tempo.

Chi ha una capacità emotiva e mentale accettabile trova la punizione già in se stesso nel senso di colpa, o nel tentativo di rimediare a quel che ha fatto.
Ma un essere che ha perso la propria intelligenza emotiva, la propria capacità di comprendere le azioni che commette, per il bene della collettività non deve essere lasciato libero di continuare nelle sue scorribande.
L'esempio più facile da comprendere è quello dei pedofili.

Un pedofilo non smette mai di esercitare, allora perchè vengo lasciati liberi così facilmente?
Se quello stupratore che ha ucciso quella splendida ragazza, alcuni giorni fa, fosse rimasto in prigione sino alla vecchiaia,
quella giovane donna avrebbe potuto vivere in serenità la sua vita.
Torno a ripetere che le vittime sono dimenticate e non tutelate, mentre per i carnefici esiste ogni sorta di protezione e tutela.

Nonostante le nefandezze commesse io resto per un carcere a misura d'uomo. Un carcere che trasformi davvero chi ha la possibilità di essere trasformato.
Io sono contraria alla pena di morte, anche se qualche volta mi viene da pensare che a volte andrebbe applicata seduta stante, dai parenti delle vittime.
Pensiamo ad alcuni condannati a morte che dopo dieci, quindici anni si trasformano in persone completamente diverse.

Ma ce ne sono altri che dopo dieci venti anni tornano a fare quel che hanno già fatto. Prima di rimetterli in libertà si dovrebbe avere una certa sicurezza.

Mi domando solo da dove scaturisce questa eccessiva protezione verso i carnefici. E l'eliminazione totale di ogni forma di sicurezza, protezione, conforto, aiuto, sostegno per le vittime.
Ci consideriamo civili se asciughiamo il sudore al boia dopo che ha eseguito il suo lavoro?
Forse la vittima se lo meritava?

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 08-12-2005, 02.45.10   #26
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
scusa Mary, ma il tema mi sembra tanto serio e impegnativo, riguarda fra l'altro in pieno aspetti difficilissimi del mio lavoro ...dici cose anche molto vere...stasera però io ho preferito viaggiare un po' più leggera. Prossimamente proverò a risponderti sulla base della mia esperienza personale, anche se sicuramente non sarò esaustiva e nemmeno all'altezza delle questioni che poni.
Buona notte
lobelia is offline  
Vecchio 08-12-2005, 10.18.18   #27
bomber
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Messaggio originale inviato da odissea
ciao lo....ciao a tutti.

volevo aprire anche io un 3d sull'argomento. In particolare sono rimasta SCONVOLTA da quello che è accaduto a Bologna.

Una ragazza aggredita e picchiata alle 20.30 di sera lungo una strada trafficata: molti hanno visto, nessuno la soccorre, infine l'aggressore la stupra.

Perchè nessuno ti aiuta?

E' proprio vero che da mondo e mondo certe cose non cambiano mai. Facciamoci tutti gli affari nostri, che va bene, e speriamo che quella ragazza non sia mai nostra madre, nostra sorella o nostra figlia. Chissenefrega!

o no?





Esiste un nome psicologico per questo comportamento... ovvero si chiama responsabilità diffusa ....
questo fenomeno venne lanciato come un comportamento che spesso attuamo ma che spesso provoca indifferenza ...
spiego meglio il nome di questo comportamento fu dato da alcuni psicologi americano quando si verifico un fatto di cronaca nera a New york . una notte d'estate in un quartiere non di lusso ma neppure di quelli poveri poveri una donna fu massacrata da due persone la donna urlo talmente forte che ben in 52 appartemanti abitati si sentirono le sue grida di aiuto ma nessuno chiamo la polizia, questo fece scalpore perche su 52 persone potenzili che hanno sentito le grida di questa donna nessuno è intervenuto ???
beh gli psicologi provarano a spiegarlodefinendolo responsabilità diffusao ovvero ogni persona che ha sentito quelle grida non è intervenuta perchè nel suo pensiero ha delegato ad altri di ntervenre, insomma ogni persona che sentiva le urla pensava che il dovere di avvertire la polizia fosse di un altro per cui delegavano ad altri questa responsabilità ... per cui si è teorizzato che più persone assistano al fatto e piu potrebbe essere ignorato perche ogni persona da agli altri il compito di aggire...
in tal senso è un comportameno che può portare delle conseguenze terribili come quello di bologna ...
in effetti è sembre bene avvertire le forze dell'ordine in tutti i casi anche quando pensiamo che qualcuno abbia gia fatto meglio una volta in piu che nessuna ... in caso sempre che manchi il coraggio di farlo di persona....
bomber is offline  
Vecchio 08-12-2005, 11.44.26   #28
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
...quindi ognuno "rimbalza" la propria responsabilita' all'altro...se ho capito il senso...

Ciao Bomber



Vaniglia
Vaniglia is offline  
Vecchio 08-12-2005, 12.58.32   #29
lobelia
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Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
sì, un po' come avviene (all'inverso) quando si interviene in troppi e tutti stanno sul ferito a dire ognuno la propria (compresa la simpatica frase "secondo me è morto") e intanto a quello manca l'aria per tutte quelle teste e voci sopra di lui e c'è però sempre qualcuno che si prende finalmente la responsabilità di mandare via tutti.
In fondo l'istinto di intervenire è insito in noi, anche in chi poi decide di non farlo. Difficilmente non ci si pone neppure la domanda "che faccio?".
Diciamo che c'è "confusione diffusa" nell'uso di questo dono della natura.
Ricordo che anni fa ebbi un incidente con lo scooter ed il signore anziano che con la sua auto lo aveva provocato, tentava disperatamente di aiutarmi, cercando di sollevare lo scooter rovesciato sulla mia gamba. Purtroppo lo scooter era pesante ed il signore, poco muscoloso, non ci riusciva e mi rimollava ogni volta di peso lo scooter sul ginocchio.
Dal fondo della pozzanghera di melma in cui ero caduta e sotto una pioggia torrenziale, ad un certo punto riuscii a tirare fuori un po' di voce e dirgli "grazie, molto gentile, ma ora smetta di aiutarmi"
Non vorrei alimentare in questo modo la già folta schiera di considerazioni che già affollano la nostra mente quando cerchiamo un motivo per non intervenire, ma a volte purtroppo accade che si peggiorano le cose.
Nel mio lavoro ad esempio ho avuto occasione di approfondire le dinamiche delle risse. Il loro svolgimento in quel senso, spessissimo si fonda sul nobilissimo istinto di intervenire in aiuto a qualcuno in immediate e gravi difficoltà.
Tornando al tema principale, sempre grazie al mio lavoro, ho potuto constatare quanto sia veramente difficile a volte comprendere al momento che il nostro "non intervento" consenta il verificarsi di quella violenza fino in fondo, rendendoci così pienamente complici del carnefice non solo idealmente, ma anche penalmente.
"Sì è vero, non ho fatto niente per evitare che accadesse, ma mica l'ho ammazzato io!"
La responsabilità è un concetto sempre diretto, individuale, di trincea, a volte però le accordiamo una postazione nelle retrovie.

Ultima modifica di lobelia : 08-12-2005 alle ore 13.08.12.
lobelia is offline  
Vecchio 08-12-2005, 14.18.05   #30
kantaishi
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Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
Re: violenza sessuale

[quote]Messaggio originale inviato da lobelia
[b]Cosa continua a non cambiare a questo mondo e perchè?

Salve,
secondo gli archeologi e psicologi più ottimisti,il modo attuale di pensare della gente comune risale a 14.000 anni fa.
Secondo i pessimisti,a 450.000 anni fa.
Secondo gli esoteristi a 10 milioni di anni fa.
Se il cervello non cambia,la società non può cambiare.

Parola di Brain-driver.

Kantai
kantaishi is offline  

 



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