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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 11-12-2005, 12.21.00   #71
Melany
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Quindi, Melany, se tu avessi anche due figli (perché questa è la reale situazione), sfasceresti la famiglia?

Melany:
Ciao Mr Bean,intanto scusa per la risposta un po' in ritardo,ma ultimamente sono stata un po' latitante nel forum.
Certo,è difficile rispondere alla tua domanda per me perchè io non sono madre quindi devo fare proprio un grande lavoro di immedesimazione.Non ti so dare risposte certe,mi sento solo di dire una cosa.I figli,a qualunque età,non sono certo stupidi e capiscono più di quanto si creda.Capiscono se fra i genitori ci sono malumori e musi lunghi,per quanto ci si sforzi di fare la farsa capiscono lo stesso.Non si può ridurre la vita familiare ad una commedia e se ci sono cose troppo gravi che nel nostro animo non riusciamo a perdonare diventa squallido fare finta di niente quando dentro si è pieni di rancore.Penso che da quì potremmo trarre spunto per aprire un altro post sul perdono.Mi è capitato di discutere altrove dell'argomento perdono,altrove arrivammo alla conclusione che perdonare non vuol dire certo proninciarlo a parole:"sei perdonato",il perdono è una cosa interiore.La capacità di perdonare poi è ovviamente variabile da persona a persona,io ho scritto come penso che vivrei io la cosa,ma lungi da me dare un insegnamento agli altri.Certo un'altra riflessione che mi sento di fare è che sicuramente non è la stessa cosa che due persone finiscono a letto insieme o che hanno una relazione che è durata per molto tempo.Il primo caso sforzandomi,riesco un po' a capirlo,può capitare un momento di sbandamento,di crisi coniugale e via dicendo.Ben diversa la relazione col marito della collega che ad esempio va avanti da un anno.
Melany is offline  
Vecchio 11-12-2005, 14.44.16   #72
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
mah, credo che ognuno debba solo fare i conti con se stesso e con la situazione in cui si trova ed anche soprattutto provare ad immaginarsi cosa desidererebbe che succedesse se quello che sta accadendo a lui, invece capitasse al proprio compagno e/o compagna a cui dice di tenere.
Non risolve tutto, ma spesso nella vertigine è un'operazione mentale che si rimuove ed aiuta invece a rivedere le cose da un'altro punto di vista meno opportunista

E' la sensazione di essere dimenticati a fare male.

Un giramento di testa può cancellare l'altro dal nostro orizzonte o invece essere una opportunità per riconsiderare con noi stessi ed eventualmente con lui, se riteniamo che la questione sia seria, la qualità dell'interesse che abbiamo ancora ad averlo ancora al nostro fianco.

Sulla questione dei figli, tutto è conseguente alla chiarezza ed all'affetto tra i due genitori anche nel conflitto e nel dolore.
Le nostre questioni sentimentali interne ed esterne, non sono affari loro, ma la qualità del rapporto che si gioca tra i loro genitori e quella che entrambi giocano con i figli, sì.

Lobelustra parlò e forse pure romolo saziò
lobelia is offline  
Vecchio 11-12-2005, 15.02.27   #73
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Re: vertigine

Citazione:
Messaggio originale inviato da romolo
Lo sai che appartieni a un popolo?

Bene, non l'ho mai messo in dubbio, datemene le coordinate e vediamo cosa accade.

AAAAAAAA Cercasi metà della mela appassionata e intelligente, disposta a pazientare, a non rompere i c.... ,a non fare tragedie ed architettare vendette, quando ho altro al quale non mi posso sottrarre, da fare
lobelia is offline  
Vecchio 11-12-2005, 15.55.02   #74
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
[quote]Messaggio originale inviato da lobelia
[.............................. .............................. ...................
Un giramento di testa può cancellare l'altro dal nostro orizzonte o invece essere una opportunità per riconsiderare con noi stessi ed eventualmente con lui, se riteniamo che la questione sia seria, la qualità dell'interesse che abbiamo ancora ad averlo ancora al nostro fianco.
.............................. .............................. ......................
La ragazza non volle abbandonare a se stessa la propria madre affetta da demenza, ma certe volte avrebbe voluto darle una coltellata o strozzarla, altre volte la guardava con tenerezza struggente... (cito a memoria).
E nel caso in cui invece della madre ci fosse una moglie? O un marito? L'etica della monogamia necessaria per legge, non certo per natura, come giudicherebbe la trasgressione? Meglio la lealtà che libera o il compromesso che salva?
romolo is offline  
Vecchio 11-12-2005, 17.33.21   #75
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Citazione:
Messaggio originale inviato da romolo

La ragazza non volle abbandonare a se stessa la propria madre affetta da demenza, ma certe volte avrebbe voluto darle una coltellata o strozzarla, altre volte la guardava con tenerezza struggente... (cito a memoria).
E nel caso in cui invece della madre ci fosse una moglie? O un marito? L'etica della monogamia necessaria per legge, non certo per natura, come giudicherebbe la trasgressione? Meglio la lealtà che libera o il compromesso che salva?
[/b]


Rapporti di stretta parentela e relazioni sentimentali, anche se a volte regolate dalla legge, son cose molto diverse.
Il tuo esempio potrebbe comunque in parte calzare nel caso anche il partner sia affetto da demenza senile


In ogni caso gli obblighi reciproci all'interno del matrimonio, sono sempre stati regolati più dalle parti in causa che dalla legge stessa.
Ti cambierebbe qualcosa se la tua fosse una lunga convivenza non regolata da coniugio ufficiale?
Cambierebbe qualcosa nel giudizio degli altri che tanto t'interessa, nel tuo senso di inadeguatezza rispetto alla relazione che senti in crisi, nella paura di far male ad una persona, nella pena a vederla ignara e preoccupata ed infine nel desiderio di viverti quella vertigine senza che nessuno ti rompa i c...e ritrovando al rientro a casa serenità e sorrisi, oltre che le camicie stirate?
Rispondi tu a una mia domanda, se ti va.
Cosa vorresti che lei facesse per te se quella vertigine la stesse vivendo lei con un'altro?

Un'altra domanda da farsi potrebbe essere:
Cosa salva il compromesso?
E a risposta sincera, domandarsi ancora:
Ne vale la pena?

Circa la mia situazione risponderò con un po' più di calma, sto appunto considerando dolorosamente se il compromesso che ho trovato, valga la pena o non sia invece il peggiore dei mali per tutti
lobelia is offline  
Vecchio 11-12-2005, 20.09.33   #76
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
Re: lobelia

E' molto grave che i conviventi, quali che siano i loro orientamenti sessuali, non usufruiscano degli stessi diritti dei coniugi

Il Bellantonio,

Se la mia lei vivesse "quella vertigine", toglierei il disturbo...

Durante un campo all'estero ho visitato l'ultimo piano di un ospedale: un ricettacolo di promiscuità abbandonata e senza speranza. Creature di ogni età e deformi brulicavano emettendo suoni inarticolati. A tratti su quei volti compariva un lampo di umanità: quando vedevano una caramella o si rimboccava la loro coperta...
Da un luogo anche vagamente simile a questo vorrei che il compromesso salvasse una persona a me cara: a costo di non liberarmene

Mi interessano i pareri degli altri se sono sofferti e di onestà indubitabile

Esiste lo spry della?

Ultima modifica di romolo : 11-12-2005 alle ore 20.11.14.
romolo is offline  
Vecchio 11-12-2005, 23.10.41   #77
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Re: Re: lobelia

Rispondo a romolo un po' per volta.

Romolo:E' molto grave che i conviventi, quali che siano i loro orientamenti sessuali, non usufruiscano degli stessi diritti dei coniugi

Lobelia: D'accordissimo, quindi temi solo le conseguenze legali?


Romolo: Se la mia lei vivesse "quella vertigine", toglierei il disturbo...

Lobelia: non mi hai risposto. Ti chiedevo cosa desidereresti che LEI facesse PER TE in quella situazione.
Perfeziono la domanda:
Vorresti che lei fosse leale con te, tenesse conto di te e ti mettesse al corrente di quello che le sta capitando fuori e dentro di sè, offrendoti eventualmente anche la possibilità di togliere il disturbo a tempo debito se lo desideri, o preferiresti essere fatto fesso ed eventualmente scoprire in altro modo che le condizioni della vostra relazione sono cambiate e che lei nel cuscino a fianco al tuo, sogna un altro e non te lo dice per paura di ferirti, ma in fondo per far durare la vertigine il più possibile senza disturbi di frequenza?


Romolo: ...Da un luogo anche vagamente simile a questo vorrei che il compromesso salvasse una persona a me cara: a costo di non liberarmene.

Lobelia: Ma secondo te io devo distinguere tra tradimenti pianificati e giramenti di testa e tu non vuoi distinguere tra un lager terzomondista ed una casa di riposo della previdente, organizzata e gaudente emilia romagna?
Siamo tutti e due abbastanza intelligenti e quindi è impossibile che non capiamo.
Allora forse ci sarà un dato di fondo, un principio, al quale nessuno di noi due vuole rinunciare in teoria, ma che nello stesso tempo al momento sembra magicamente attenuarsi sulla nostra pelle.
La lealtà, l'attenzione verso l'altro, l'altro come persona.
Sentirsi colpevoli di dimenticare l'altro, non piace a nessuno dei due e le nostre due attuali situazioni ci stanno mettendo di fronte a questo e non lo vogliamo accettare perchè non ci conviene. Quello che perderemmo nel confermare coerentemente il nostro principio, ci sembra per ora troppo grande. Vogliamo delle attenuanti, cerchiamo alibi per attenuare le nostre responsabilità, per prendere tempo.
Io lo ricordo a te e tu lo ricordi a me. Così è molto più facile


Romolo: Mi interessano i pareri degli altri se sono sofferti e di onestà indubitabile

Lobelia: spero che dalle mie parole traspaia questo. Mi dispiacerebbe il contrario, davvero ;(


Romolo: Esiste lo spry della?

Lobelia: il gas esilarante sembra esista, ma non credo c'interessi. Meglio continuare a riuscire a guardarsi ogni tanto da fuori del nostro ombelico e oltre che finalmente arrabbiarci, provare anche poi tenerezza, trovare il coraggio di prendere decisioni dignitose per salvare o chiudere e pure una sana risata per la nostra ridicolaggine e le cazzate che continuiamo a raccontare al nostro stesso ombelico



Romolo!!!!!! Se la mia mamma non fosse malata di demenza senile, potrei parlarle e dirle eventualmente anche cose che potrebbero non piacerle. Ma almeno potrei parlarle
Tu hai questa possibilità, puoi anche non usarla, dipende quanto è importante lei per te.
Non sto dicendo che devi necessariamente confidarle ogni cosa. Questo dipende dal vostro tipo di relazione e da come è lei che conosci solo tu. Voglio dire che se ci tieni a lei, verrebbe quasi naturale affrontare un momento di crisi cercando di capire insieme cosa fare e a che punto si è entrambi all'interno di quella relazione. Io non lo so cosa desideri tu davvero.
A me non è mai successo di avere "giramenti" durante mie relazioni con altri. Quindi parlo forse perchè ho la bocca. Nel caso mi succederà, poi ti farò sapere Ma so come si è comportato il padre di mio figlio nei miei confronti quando ha cominciato a capire che non mi desiderava più come un tempo. Me l'ha cominciato a dire con dolcezza e preoccupazione per noi.
E quando ad un certo punto mi ha detto che gli facevo lo stesso effetto di sua sorella, io che sono figlia unica, non ho avuto per un attimo il dubbio di avere voglia di avere nel mio letto un fratello.
C'era un matrimonio con tutte le postille legali, c'era pure un figlio piccolo, ma quando mi ha proposto di fare i separati in casa per il bambino, non ho avuto titubanze. Gli ho aperto la porta di casa e l'ho liberato, liberando anche me ed il figlio da un futuro di assenze e silenzi molto peggiori di quelle reali.
Ora però basta pesantezze, non ce le meritiamo. Se vuoi ti racconto una favola

Ultima modifica di lobelia : 11-12-2005 alle ore 23.19.05.
lobelia is offline  
Vecchio 12-12-2005, 20.08.54   #78
romolo
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Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
Re: lobelia

ok, lobelia: il tuo metodo di analisi è prevalentemente sperimentale: tendi a generalizzare il particolare. Il mio invece è piuttosto deduttivo: tento l'applicazione dell'universale al particolare. Ma nella sostanza, non formuli principi in cui non mi riesca di riconoscermi. L'impeto espositivo farebbe pensare ad una percezione della realtà in bianco e nero, senza l'indefinita gamma di sfumature del grigio. Ma sono certo che non è così.
E' fuori discussione che opto per la chiarezza reciproca nel rapporto di coppia: mi sembrerebbe sinistra una vicinanza fisica che fosse parallela ad una lontananza affettiva. "L'amore va e viene. L'importante è che resti tra noi" e, se resta, è chiaro e leale.
Penso che la soluzione di una casa di riposo affidabile per tua madre sia doverosa: l'affetto, per quanto grande, non supplisce il trattamento qualificato che corrisponda a tutte le esigenze di un paziente.
Come tutti i tuoi lettori del Forum, riconosco l'elevata caratura del tuo pensiero. Non siete pochi a dar prova di personaltà straordinarie.
Mi domando, infine, quanto parte abbia nelle tue vicende affettive
il tuo carattere. Mi piace immaginarti, senza presunzione, capace di metterti al di sopra o al di sotto degli altri, ma non alla pari. Per questa fantasia, non privarci di una tua favola.
romolo is offline  
Vecchio 13-12-2005, 02.57.41   #79
lobelia
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Messaggi: 448
risposta per romolo

invece di una favola ti racconto cosa mi è successo stasera, veramente pochi minuti fa.
Al termine di una serata spensierata in compagnia di persone care, sono salita sulla mia macchina per fare ritorno a casa. Non so come, forse la musica evocativa della radio, forse il vino, forse la spensieratezza che ancora attardava a sfumare, ho perso la strada del ritorno e mi sono ritrovata in aperta campagna immersa in una bruma liquida e lucida, senza avere la più pallida idea di dove mi trovassi.
Senza preoccuparmene troppo, ho vagato ancora senza oriente nè occidente e poi, giudiziosamente, ho intuito e ripreso la strada di casa.
I miei pensieri erano finalmente lievi, mi piaceva guidare da sola nella notte, pensare, ascoltare la musica e le parole di un critico cinematografico e poi sono arrivata. Ho parcheggiato, mi sono attardata ad ascoltare un pezzo che mi piaceva, finito di fumare con calma una sigaretta, spento il motore, la musica si è interrotta e...ho improvvisamente realizzato di avere parcheggiato sotto la casa dove vivevo meno di due mesi fa. La mia casa. Quella dove vivevo con mio figlio da persona libera, prima della follia che ho improvvisamente deciso solo il 16 di ottobre e realizzato quasi in trance il 28 dello stesso mese.
Mi sono allora appoggiata allo schienale del sedile ed ho pianto, quanto ho pianto. Lentamente, senza singulti.
Sempre piangendo, ho girato la chiavetta dell'accensione, ho fatto retromarcia, e ho corretto la traiettoria ed ora sono qui. E piango ancora e a volte sorrido e poi di nuovo lacrime che scendono silenziose.
Io non sono una personalità straordinaria. E la caratura del mio pensiero è tra le più semplici che io conosca. Prendo decisioni avventate e mi metto in situazioni pericolose. Non è la prima volta. Come se non avessi la capacità o la volontà di proteggermi. Di ragionare a freddo delle emozioni o dei sensi di colpa. Di calibrare le conseguenze. Come se pensassi: ora mi butto perchè devo e voglio farlo, perchè "è giusto così" e poi qualcosa succederà a salvarmi se va tutto male, se no, pazienza.
In fondo ho una grande fiducia in me e nelle persone e penso sempre che sia impossibile che io possa fare loro del male e quindi, dal particolare all'universale, anche loro non abbiano nessun motivo per farmi del male.
E vivo malissimo il senso d'impotenza e pure quello di colpa. Non sono brava con me stessa. Non so mai cosa voglio veramente, perchè desidero sempre che stia bene anche a chi mi è a fianco.
Sento anche molto negli altri il ritorno di quanto posso valere e volere io.
Ed è vero, il mio carattere ha ovviamente grande parte nelle mie vicende affettive. Ho perso due persone importanti ed il fatto che la prima avesse smesso di desiderarmi, ha naturalmente molto a che fare anche con mie responsabilità.
La seconda l'ho lasciata andare io. Ho chiuso per non morire. Ho rinunciato ad una grande passione, ad un amore, un'intelligenza ed un'intimità di un'intensità mai provate prima. Pretendeva da me cose che non capivo nemmeno, si lacerava e mi lacerava per questa incomprensione. Voleva tutto, perchè diceva che se non è tutto, non è niente. Io non sapevo concepire che potesse esistere una persona che mi amasse così diversamente da quanto lo amavo io. Perchè io lo amavo infinitamente, c'era solo lui per me, ma non bastava mai, non era mai così che desiderava e non sapevo concepire un modo diverso dal mio.
Probabilmente il mio desiderio d'amore e la mia scarsa capacità di empatia ,come dici tu romolo, si sono incontrate con una grande personalità sì, ma piuttosto squilibrata. Ho fatto certamente bene a chiudere, a salvarmi, ma sono ancora qui a ricordare quella dolcezza, attenzione e passione sfrenate. E tante volte penso invece di avere sbagliato tutto.
Gli sono comunque grata, mi ha insegnato molte cose anche ferendomi profondamente. Gli piaceva farmi sentire il male che secondo lui io gli provocavo, non governavo più la mia vita. Ho imparato tanto, nel bene e nel male. Nessuno mai mi aveva affrontato così.
Forse sono cresciuta con lui, anche se non abbastanza. Una delle ultime cose che mi ha detto è che lui mi aspetterà e che io non lo dimenticherò perchè lui è stato come un sasso nello stagno della mia vita. E' il solito esagerato, ma c'è un fondo di verità
A parte questo revival sentimentale un po' favolesco (vista la serata è d'obbligo e poi volevi una favola, no?), ora che ho smesso di piangere, che dire ancora? Non so più nemmeno da che parte ho cominciato e non ho voglia di rileggere.
Dovrei ora parlare di mio figlio e di quanto incida il mio carattere in questo rapporto. Mio figlio è una persona meravigliosa, è dolce, intelligente, profondo, attento, paziente e saggio. E' un'animo gentile. Ed è bellissimo. Davvero. Lo dicono tutti, non solo io. L'unico suo grande difetto è l'indolenza
Non so come ce l'abbia potuta fare con me e non ho tanta voglia di parlarne stasera qui
E del rapporto con mia madre, se ne parlassi, sfaterei un mito. In sei anni di psicoterapia conclusa ormai forse dieci anni fa, sono riuscita a non parlarne mai

Scusa se sono andata OT come immagino e grazie della tua acuta ed affettuosa attenzione
lobelia is offline  
Vecchio 13-12-2005, 07.02.12   #80
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Messaggi: 2,566
accipicchia Lobelia... non aggiungo altro!
Mr. Bean is offline  

 



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