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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-01-2006, 14.00.17   #1
romolo
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Femminismo senza muffe

Per quali finalità comuni i femminismi dovrebbero battersi in Europa nei prossimi 5 anni? (5 o altro numero, purché si eviti l'indeterminato. L'ideale sarebbe programmare gli obiettivi da perseguire a breve, media e lunga scadenza).
Le "pari opportunità" sono da preferirsi alla cultura della differenza e della diversità?
Come le donne possono contribuire a fare del mondo vecchio un mondo nuovo?

Ultima modifica di romolo : 04-01-2006 alle ore 14.02.16.
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Vecchio 05-01-2006, 23.53.51   #2
lobelia
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Re: Femminismo senza muffe

Citazione:
Messaggio originale inviato da romolo
Per quali finalità comuni i femminismi dovrebbero battersi in Europa nei prossimi 5 anni? (5 o altro numero, purché si eviti l'indeterminato. L'ideale sarebbe programmare gli obiettivi da perseguire a breve, media e lunga scadenza).
Le "pari opportunità" sono da preferirsi alla cultura della differenza e della diversità?
Come le donne possono contribuire a fare del mondo vecchio un mondo nuovo?


1) lo sviluppo di tutte le forme possibili per la crescita di una cultura laica che faccia discendere i propri principii dalla conoscenza e dall'intelligenza e che accolga ogni diversità come parte indispensabile dell'intero. Dove il senso d'imparità, d'alterità non scompaia, ma sia vissuto con consapevolezza e rispetto per se stessi, per la propria diversità e dell'altro.
2) la salvaguardia dell'autodeterminazione della donna nella salute, nella sessualità e nella gravidanza;
3) una legislazione comune, intelligente, in tutti i settori, che vada oltre l'imposizione alle aziende ma che sia di sostegno ed uguale per tutti, che permetta alle donne che lo desiderano o che hanno bisogno di farlo, di lavorare e di crescere professionalmente anche avendo figli.
Senza dover sottostare a ricatti, senza essere costrette a licenziarsi e, in caso contrario, senza doversi inventare rampanti "uomine" sterili, o ridursi se prolifiche, ad asini da soma.
Una legislazione del lavoro e politiche sociali giuste, che non permettano discriminazioni per nessuno e per nessun motivo.
4) una scuola dove tutto questo sia pane quotidiano.


VOTANTONIOVOTANTONIOVOTANTONIO !
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Vecchio 06-01-2006, 00.10.24   #3
tammy
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le leggi ci sono

LEGISLAZIONE SULLE PARI OPPORTUNITÀ in Italia

Legge n. 164 del 1990
Istituisce la Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Legge n. 125 del 1991: Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro
- Istituisce il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e di uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, con compiti sia di informazione e sensibilizzazione sia di controllo e verifica dei progetti di azioni positive.
- Istituisce le figure di Consiglieri e Consigliere di parità anche a livello provinciale, oltre che regionale: pubblici funzionari, il cui compito è promuovere iniziative contro la discriminazione sessuale.
- Prevede finanziamenti ad hoc per la realizzazione di progetti di azioni positive.

Legge 215/92: Azioni positive per l'imprenditoria femminile
- Promuove l'uguaglianza sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne nell'attività economica e imprenditoriale.
E' diretta a:
- favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria femminile, anche in forma cooperativa;
- promuovere la formazione imprenditoriale e qualificare la professionalità delle donne imprenditrici;
- agevolare l'accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile;
- favorire la qualificazione imprenditoriale e la gestione delle imprese familiari da parte delle donne;
- promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi.

Decreto Legislativo n. 29 del 1993: Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego (Articoli 7 e 61)
- Stabilisce che le amministrazioni pubbliche debbano garantire parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.
- Istituisce le quote di donne nelle commissioni di concorso.
- Stabilisce la partecipazione delle dipendenti delle amministrazioni pubbliche ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni.

Legge 53/2000: Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città
- Provvede a coordinare ed armonizzare attraverso un testo unico le disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità.
- Comprende tutte le regole sui permessi fruibili dalle mamme e dai papà per badare ai figli in tenera età ed è caratterizzato da una puntuale individuazione del testo vigente delle disposizioni.

Decreto Legislativo n. 196 del 2000: Disciplina dell’attività delle consigliere e dei consiglieri di parità e disposizioni in materia di azioni positive, a norma dell’articolo 47, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144
- La cosiddetta “nuova 125” potenzia le funzioni delle consigliere di parità, ampliando il ruolo in giudizio, istituendo un fondo di 20 miliardi finanziato dal Ministero del lavoro e creando la rete nazionale delle consigliere.
- Le discriminazioni possono essere dirette (assunzioni rivolte a soli uomini, mancata assunzione delle donne sposate, licenziamento delle donne in attesa, assegnazione delle mansioni) oppure indirette (selezione, carriera, formazione, assunzioni nominative per soli uomini e mancanza di servizi).

Primo comma dell’Art. 51 della Costituzione
“Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.”


Basterebbe applicarle e farle rispettare.
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Vecchio 06-01-2006, 01.04.01   #4
lobelia
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Re: le leggi ci sono

Citazione:
Messaggio originale inviato da tammy
LEGISLAZIONE SULLE PARI OPPORTUNITÀ in Italia

Legge n. 164 del 1990
Istituisce la Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Legge n. 125 del 1991: Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro
- Istituisce il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e di uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, con compiti sia di informazione e sensibilizzazione sia di controllo e verifica dei progetti di azioni positive.
- Istituisce le figure di Consiglieri e Consigliere di parità anche a livello provinciale, oltre che regionale: pubblici funzionari, il cui compito è promuovere iniziative contro la discriminazione sessuale.
- Prevede finanziamenti ad hoc per la realizzazione di progetti di azioni positive.

Legge 215/92: Azioni positive per l'imprenditoria femminile
- Promuove l'uguaglianza sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne nell'attività economica e imprenditoriale.
E' diretta a:
- favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria femminile, anche in forma cooperativa;
- promuovere la formazione imprenditoriale e qualificare la professionalità delle donne imprenditrici;
- agevolare l'accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile;
- favorire la qualificazione imprenditoriale e la gestione delle imprese familiari da parte delle donne;
- promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi.

Decreto Legislativo n. 29 del 1993: Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego (Articoli 7 e 61)
- Stabilisce che le amministrazioni pubbliche debbano garantire parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.
- Istituisce le quote di donne nelle commissioni di concorso.
- Stabilisce la partecipazione delle dipendenti delle amministrazioni pubbliche ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni.

Legge 53/2000: Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città
- Provvede a coordinare ed armonizzare attraverso un testo unico le disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità.
- Comprende tutte le regole sui permessi fruibili dalle mamme e dai papà per badare ai figli in tenera età ed è caratterizzato da una puntuale individuazione del testo vigente delle disposizioni.

Decreto Legislativo n. 196 del 2000: Disciplina dell’attività delle consigliere e dei consiglieri di parità e disposizioni in materia di azioni positive, a norma dell’articolo 47, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144
- La cosiddetta “nuova 125” potenzia le funzioni delle consigliere di parità, ampliando il ruolo in giudizio, istituendo un fondo di 20 miliardi finanziato dal Ministero del lavoro e creando la rete nazionale delle consigliere.
- Le discriminazioni possono essere dirette (assunzioni rivolte a soli uomini, mancata assunzione delle donne sposate, licenziamento delle donne in attesa, assegnazione delle mansioni) oppure indirette (selezione, carriera, formazione, assunzioni nominative per soli uomini e mancanza di servizi).

Primo comma dell’Art. 51 della Costituzione
“Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.”


Basterebbe applicarle e farle rispettare.


Si deve ricominciare. Da noi. Dalle nostre piccole vite. Dalla quotidianità di tutti i giorni. Non si deve mai smettere.
Ci si deve indignare delle cose ed anche di noi stesse, si deve riflettere e si deve parlare. Non ci si deve mai stancare.
E quando siamo stanche sappiamo che ci saranno altri vicino a noi con i quali abbiamo condiviso cose importanti, che ci sosterranno a non cedere. Che staranno con noi e noi faremo così con loro.
Si deve ricominciare a fare cultura e controinformazione. In tutti gli angoli ed in tutti gli incroci. Dal giornalaio, al lavoro, in famiglia, in autobus, al supermercato, dal medico, su questo forum e dove caspita ci capita.
La cultura sta di nuovo correndo via da noi, dalla gente. Dall'idea di bene comune.
Le leggi si svuotano prima di significato per le persone e poi possono essere disattese senza che alcuno se ne accorga.
Se non c'è un disegno, un senso che le accomuni, che le renda intelligenti, che faccia discenderne altre con quel senso, sempre in quella direzione, si svuotano ad una ad una come case abbandonate.
L'introduzione del lavoro interinale e del lavoro a tempo determinato hanno di fatto annullato tutto quello che era stato costruito. Sciolto come neve al sole.
Non hanno nemmeno più bisogno di disattendere alcuna legge per ricattarti.
Toccheranno la 194 con quelle ipocrite mani santificate dal "rispetto per la vita".
E della Costituzione che vuoi che interessi ormai. Per molti è una pappardella inutile e noiosa e basta. Non è colpa loro. Le cose si svuotano se non le continui a riempire di senso.
Non poteva durare in eterno senza più quel senso per tutti o per molti.
E' un lavoro che non sta mai fatto. Dovremo ricominciare. A parlare tra noi, con le persone, a pagare sulla nostra pelle le ingiustizie ad indignarci davvero, a scontrarci e a trovare nuovi piani di incontro.
Dei lavori che non stanno mai fatti comunque noi donne siamo grandemente esperte e forse quindi avvantaggiate
lobelia is offline  
Vecchio 06-01-2006, 01.24.41   #5
romolo
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Messaggi: 278
Re: Re: le leggi ci sono

Citazione:
Messaggio originale inviato da lobelia
Si deve ricominciare. Da noi. Dalle nostre piccole vite. Dalla quotidianità di tutti i giorni. Non si deve mai smettere.
Ci si deve indignare delle cose ed anche di noi stesse, si deve riflettere e si deve parlare. Non ci si deve mai stancare.
E quando siamo stanche sappiamo che ci saranno altri vicino a noi con i quali abbiamo condiviso cose importanti, che ci sosterranno a non cedere. Che staranno con noi e noi faremo così con loro.
Si deve ricominciare a fare cultura e controinformazione. In tutti gli angoli ed in tutti gli incroci. Dal giornalaio, al lavoro, in famiglia, in autobus, al supermercato, dal medico, su questo forum e dove caspita ci capita.
La cultura sta di nuovo correndo via da noi, dalla gente. Dall'idea di bene comune.
Le leggi si svuotano prima di significato per le persone e poi possono essere disattese senza che alcuno se ne accorga.
Se non c'è un disegno, un senso che le accomuni, che le renda intelligenti, che faccia discenderne altre con quel senso, sempre
in quella direzione, si svuotano ad una ad una come case
abbandonate.

L'introduzione del lavoro interinale e del lavoro a tempo determinato hanno di fatto annullato tutto quello che era stato costruito. Sciolto come neve al sole.
Non hanno nemmeno più bisogno di disattendere alcuna legge per ricattarti.
Toccheranno la 194 con quelle ipocrite mani santificate dal "rispetto per la vita".
E della Costituzione che vuoi che interessi ormai. Per molti è una pappardella inutile e noiosa e basta. Non è colpa loro. Le cose si svuotano se non le continui a riempire di senso.
Non poteva durare in eterno senza più quel senso per tutti o per molti.
E' un lavoro che non sta mai fatto. Dovremo ricominciare. A parlare tra noi, con le persone, a pagare sulla nostra pelle le ingiustizie ad indignarci davvero, a scontrarci e a trovare nuovi piani di incontro.
Dei lavori che non stanno mai fatti comunque noi donne siamo grandemente esperte e forse quindi avvantaggiate


lobelia ha compendiato la problematica.
Suggerirei di visitare: www.pde-art51.org
romolo is offline  
Vecchio 08-01-2006, 03.10.23   #6
Weyl
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Messaggi: 728
Re: Re: le leggi ci sono

Citazione:
Messaggio originale inviato da lobelia
Si deve ricominciare. Da noi. Dalle nostre piccole vite. Dalla quotidianità di tutti i giorni. Non si deve mai smettere.
Ci si deve indignare delle cose ed anche di noi stesse, si deve riflettere e si deve parlare. Non ci si deve mai stancare.
E quando siamo stanche sappiamo che ci saranno altri vicino a noi con i quali abbiamo condiviso cose importanti, che ci sosterranno a non cedere. Che staranno con noi e noi faremo così con loro.
Si deve ricominciare a fare cultura e controinformazione. In tutti gli angoli ed in tutti gli incroci. Dal giornalaio, al lavoro, in famiglia, in autobus, al supermercato, dal medico, su questo forum e dove caspita ci capita.
La cultura sta di nuovo correndo via da noi, dalla gente. Dall'idea di bene comune.
Le leggi si svuotano prima di significato per le persone e poi possono essere disattese senza che alcuno se ne accorga.
Se non c'è un disegno, un senso che le accomuni, che le renda intelligenti, che faccia discenderne altre con quel senso, sempre in quella direzione, si svuotano ad una ad una come case abbandonate.
L'introduzione del lavoro interinale e del lavoro a tempo determinato hanno di fatto annullato tutto quello che era stato costruito. Sciolto come neve al sole.
Non hanno nemmeno più bisogno di disattendere alcuna legge per ricattarti.
Toccheranno la 194 con quelle ipocrite mani santificate dal "rispetto per la vita".
E della Costituzione che vuoi che interessi ormai. Per molti è una pappardella inutile e noiosa e basta. Non è colpa loro. Le cose si svuotano se non le continui a riempire di senso.
Non poteva durare in eterno senza più quel senso per tutti o per molti.
E' un lavoro che non sta mai fatto. Dovremo ricominciare. A parlare tra noi, con le persone, a pagare sulla nostra pelle le ingiustizie ad indignarci davvero, a scontrarci e a trovare nuovi piani di incontro.
Dei lavori che non stanno mai fatti comunque noi donne siamo grandemente esperte e forse quindi avvantaggiate

Non confondiamole con le leggi fisiche.
Esse non decrittano le immutabilità della fenomenologia del mondo sociale.
Le leggi nascono e muoiono, il sentire sociale ed il maggior bene comune le ispira e la avvalora, nessun teorema le convalida.

Le leggi fisiche non impongono nulla alla natura.
Il contratto sociale è un contratto: vale a termine.
Weyl is offline  
Vecchio 08-01-2006, 11.14.50   #7
lobelia
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Re: Re: Re: le leggi ci sono

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
Non confondiamole con le leggi fisiche.
Esse non decrittano le immutabilità della fenomenologia del mondo sociale.
Le leggi nascono e muoiono, il sentire sociale ed il maggior bene comune le ispira e la avvalora, nessun teorema le convalida.

Le leggi fisiche non impongono nulla alla natura.
Il contratto sociale è un contratto: vale a termine.

Appunto.
E mi piace pensare ad esempio che se mio figlio un giorno mai siederà ad un tavolo dove si comincia ad immaginare un disegno di legge, avrà in mente un'idea di bene comune molto più ampio di quello del proprio pisello
lobelia is offline  
Vecchio 08-01-2006, 17.55.01   #8
romolo
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Messaggi: 278
elezioni politiche

Fra tre mesi, esattamente il 9 aprile, si svolgeranno le elezioni politiche: per la politica di chi?
Ho fiducia nel nuovo femminismo e nelle donne in generale: da sempre sono loro che gestiscono le nascite e i lutti. Conto sulla loro capacità di elaborare la morte della politica avvenuta ad opera degli affaristi di destra e dei moralisti di sinistra. Credo che potranno mettere al mondo un modo nuovo di fare politica.
Che cosa pensate voi?
romolo is offline  
Vecchio 08-01-2006, 18.07.23   #9
lobelia
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Messaggi: 448
Re: elezioni politiche

Citazione:
Messaggio originale inviato da romolo
Fra tre mesi, esattamente il 9 aprile, si svolgeranno le elezioni politiche: per la politica di chi?
Ho fiducia nel nuovo femminismo e nelle donne in generale: da sempre sono loro che gestiscono le nascite e i lutti. Conto sulla loro capacità di elaborare la morte della politica avvenuta ad opera degli affaristi di destra e dei moralisti di sinistra. Credo che potranno mettere al mondo un modo nuovo di fare politica.
Che cosa pensate voi?


Se mai avverrà e aldilà di tutti gli errori che certamente si potranno fare, sarà almeno certamente più pratico

lobelia is offline  
Vecchio 10-01-2006, 13.50.09   #10
Melany
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Messaggi: 422
Re: Femminismo senza muffe

Citazione:
Messaggio originale inviato da romolo
[
Le "pari opportunità" sono da preferirsi alla cultura della differenza e della diversità?
Come le donne possono contribuire a fare del mondo vecchio un mondo nuovo? [/b]


Sulla prima domanda mi pare che nel 2006 la risposta dovrebbe essere ovvia: pari opportunità per tutti. Spero che hai scritto questa domanda solo per sentire le opinioni altrui e non perchè avevi qualche dubbio sulla risposta.
Passiamo alla seconda domanda.
Chi ha detto mai che le donne devono avere pari opportunità perchè così si rivoluziona il mondo? Le pari opportunità si basano sul principio della libertà e non sul fatto che si deve dare pari opportunità a chi ha capacità super eccezionali.
Che mi dici ad esempio dei diritti delle persone down? i down è risaputo che hanno tempi di apprendimento più lenti rispetto a chi non è down, quindi impiegano più tempo per raggiungere gli stessi risulati di chi non è down. Magari poi hanno qualche talento che altri non hanno, ma per le cose di tutti i giorni sono più lenti. Ne segue che non possono certo rivoluzionare il mondo. E con questo? Non hanno diritto alle pari opportunità con chi non è down?
La pari opportunità si basano sulla libertà e sul rispetto delle persone, fine. Niente rivoluzioni.
Melany is offline  

 



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