Beh, in realtà nemmeno io...
Stavo solo facendo l'avvocato del diavolo...
Ruolo che non amo molto... ma che a volte prendo...

A parte ciò,
questa potrebbe essere un'interessante lettura sul problema della pedofilia - libro chiaramente sconsigliato ai minorenni.

http://www.carmillaonline.com/archiv...01/001634.html


Elia

Condivido quel che dici.
Ma questo non toglie che occorre essere molto pratici.

Se Tizio ha il braccio ingessato non per questo ha il diritto (e noi possiamo permetterlo) di andare in giro a dare pacche sulle spalle a chi non può difendersi.

I pedofili sono persone malate, convengo.
Ma se un tale ha preso l'influenza aviaria non credo che possiamo tranquillamente dirgli che può viaggiare in tram, andare a teatro, salire su di un affollato aereo ecc. ecc.
Deve essere tenuto in isolamento e sotto cura fino a quando non guarisce. Sbaglio?!

Il guaio è che per l'influenza si muoverebbero in trenta secondi mari e monti, per uno stupro, per un mostro pluriomicida, per violenze di ogni genere pare che la gente ragioni in un altro modo.
Un pedofilo, uno psicopatico può tornare in libertà per uccidere ancora (vedi cronache e cronache anche recenti), ma qualcuno si preoccupa anche delle vittime innocenti?

Forse, chissà, può darsi, qualcuno, non troppi però, uno alla volta....

Ciao
Mary

Io non condivido che si dice che un pedofilo è un bambino !

Rai.it
Articolo stampato dal portale rai.it

Chi è un pedofilo? "Il problema è la crisi dell’adulto di oggi, che non è in grado di affrontare rapporti alla pari. E un pedofilo è un adulto che con molta raffinatezza ideologica avanza delle pretese di amore e di sesso verso i bambini, che vuole rapporti con ragazzini al di sotto dei 12 anni. Ciò che più inquieta in questi siti, è il voler far passare la pedofilia come una delle tante forme espressive dell’orientamento sessuale. Ci sono tante scuole che avanzano questo tipo di mentalità, ma una cosa è certa: a prescindere dal fatto che sia o meno un malato, è certamente persona capace di intendere e di volere, sa esattamente ciò che vuole, sa chi ha davanti, sa come avvicinare il bambino e colmare un vuoto, quando c’è.

Il punto critico è che per una malattia corporea, si può tranquillamente parlare di isolamente fintanto che uno è guarito...
ma quando si passa alle malattie mentali...
sono cavoli amari...

Perché questo?

Quando è che si può dire che una persona è malata mentalmente?

Questo è il problema... È assai difficile trovare una legge che salvaguardi la libertà delle persone, e allo stesso tempo permetta di mantenere in prigione o in degli istituti di cura, persone schizzate...

Se uno ha tentato il suicidio una volta, significa che tenterà di rifarlo anche in seguito?
Se uno ha stuprato una donna, significa che tenterà di farlo anche in futuro?

E chi siamo noi, per conoscere il futuro?
Possiamo noi permetterci di dire che uno ha dei problemi mentali, e per questo bisogna rinchiuderlo?
Siamo noi in grado di metterci nella posizione in cui preveniamo i delitti...

Assai interessante sul discorso prevenzione è il film Minory report di Spielberg con Cruise...

http://www.internetbookshop.it/dvd/s...=8010312042287

Ma restando nel mondo realtà, si potrebbe finire anche a parlare della guerra preventiva fatta dagli USA in Irag...

Lì non era giusto la prevenzione, ma per i pedofili sì?

Non mi sembra molto coerente il discorso...

Se non si è per una seconda occasione, per un tentativo... per una nuova chance...
significa che si è per la prevenzione... ma la prevenzione, è o non è qualcosa di giusto?

Bel dilemma...

Immagino che ci sia stato un fraintendimento...
Io dicevo che si può notare in diversi adulti pedofoli, che loro stessi hanno subito abusi sessuali quando erano bambini... e che è da allora che sono iniziati i problemi...
Da vittime diventano carneficine...


Elia

P.S.: un po' off-topic... ma vabbé...
L'omicidio non mi pare comunque mai giusto.
Mentre sulla prevenzione... è discutibile...
È giusto che uno paghi per le azioni dannose che commette, ma che poi lo si lascia in prigione per prevenzione, mi sembra un po' assurdo/esagerato... no?

Che dire forse ogni esperienza è un caso a sè , non ho mai creduto che si diventa pedofili perchè si subisce la stessa violenza da bambini perchè per mia esperienza personale si fugge al contatto fisico è una lama di coltello che ti entra ogni volta che qualcuno ti sfiora c'è ripugnanza, anzi un bambino abusato quando diventa adulto è protettivo verso i bambini non può cercare il contatto fisico è un controsenso piuttosto farei del male ad adulti, io un pedofilo lo vedo diversamente perchè ne ho conosciuti diversi , e preferisco non entrare nei particolari , ci saranno anche alcuni casi ,di come dicono le statistiche ,ma credo che è più diffuso in altri tipi di abusi , concludo nel dire che in quasi tutti i crimini c'è una storia di violenza quando erono bambini , ma non condivido totalmente che si attribuisca che un bambino che ha subito una violenza sessuale potrà essere un probabile pedofilo da adulto.
questo è un mio punto di vista

[quote]Messaggio originale inviato da Elijah
[b]

E chi siamo noi, per conoscere il futuro?
Possiamo noi permetterci di dire che uno ha dei problemi mentali, e per questo bisogna rinchiuderlo?
Siamo noi in grado di metterci nella posizione in cui preveniamo i delitti...

Assai interessante sul discorso prevenzione è il film Minory report di Spielberg con Cruise...

Film che ho visto e che non credo riguardi il nostro argomento.

Se una tigre entra in casa e sbrana la tua famiglia, tu che fai?

Dici: poverina aveva fame? ora che è sazia non mangerà più nessuno!

Il pedofilo, il ladro, l'assassino, il truffatore non sono altro che persone normalissime, come tutte le altre solo che...... svolgono un'attività che danneggia la comunità. Tutto qui.

Dilungarci nel cercarne le recondite o palesi motivazioni non modifica in alcun modo la realtà.
La nostra compassione o comprensione o tolleranza o giustificazione non le renderà diverse da quel che sono.

Questi sentimenti servono solo a chi li prova.

La realtà è bene diversa dalle teorie più varie: un tizio ruba una mela e va in galera, (in genere qualche giorno, se proprio gli va male) un tale ruba qualche miliardo di euro e se ne sta pacificamente a casa sua o continua la vita mondana meglio di prima.

Il pedofilo, lo stupratore, l'assassino se ne va qualche mese o anno (se proprio è scalognato) in prigione e poi se ne torna tranquillamente alle vecchie occupazioni.

Questa è la realtà.
Chi protegge, chi ha compassione, chi è vicino alle varie vittime?!

Ciao
Mary

"La vendetta và gustata lentamente...."

E' vero che ci sono situazioni in cui la rabbia assale i pensieri dell'uomo ma si ci deve dare un limite... Le conseguenze di chi abusa o istiga l'omicidio devono essere le sue stesse le ounizioni delle sue stesse azioni. L'uomo apprende da se stesso altrimenti mai nessuna pena potrà mai servire...

Beh, cos'altro dovrei dire? E cos'altro dovrei fare?

So che non capirai... come nemmeno le persone capivano Gandhi quando diceva:
"Tu hai sbagliato? Io pagherò al tuo posto"


Elia

Esatto, se difendo la mia vita da chi la minaccia e dovessi dare un colpo che poi risulta mortale sarebbe legittima difesa, perciò secondo me non è una colpa, il responsabile della morte a questo punto diventa l'aggressore stesso che muore... Insomma, io penso che non è nè sbagliato, nè giusto! Se la difesa della vita poi riguarda quella di altre persone penso che intervenire può essere invece anche un grave dovere!...e ovviamente anche in questo caso se il colpo è mortale la responsabilità di tutto è sempre dell'aggressore.. Io la penso così!!