Proprio ieri Luciana Littizzetto a che tempo fa ha parlato dell'assalto dei vari 892892, 1240, 1288, in televisione: non è che stiamo tutto il giorno a cercare numeri telefonici, al massimo prendiamo le pagine gialle. Ora anche come pubblicità in genere (oltre a questi casi emblematico-disperato-esasperati) veniamo tartassati.
Ecco: cosa ne pensate di pubblicità occulta? Qual è il futuro della pubblicità televisiva di cui siamo bombardati e un po' "imbesuiti"?
Aggiungo una cosa: io so che non utilizzerò mai l'892 892 ma ieri mi sono trovata a cantarlo e poi 1240, suona fischia e canta. Se è successo così a me, i bambini come ne usciranno?

!!!

G

P.s. Non dimentichiamoci che
Non c'è latte senza biscotto; Non c'è 12 senza 88!
Cose dell'altro mondo, non credo...

Hai ragione, è un motivetto assai orecchiabile e mi ritrovo a volte a canticchiarlo anche io, però non lo trovo così "pericoloso" o, meglio, dannoso, come per esempio quello di un sugo per la pasta. Si trovano a pranzo mamma, figlio e nuovo compagno della mamma ed il bambino porta via il piatto di pastasciutta all'uomo dopo avergli chiesto se gli vuole bene...Ecco, quella per me è una pubblicità che mette sì in evidenza la perspicacia dei bambini, ma alla fine anzichè sorrisi andrebbe magari insegnato al bimbo che i ricatti, anche quelli che sembrano più innocui, vanno sempre evitati.

Campanellino

Azz, i ricatti nella pubblicità del sugo.....vediamo proprio tutto nero.

A me fa piacere che ci sia la pubblicità sulle reti private, perchè così non dobbiamo pagare il canone....se poi c'è tanta gente he oltra che a chiamare il 1240 o 892892 si mette a chiamare le maghe e le cartomanti, bè mi par giusto che quste persone vengano fregate da chi con tutta evidenza prende in giro.

Cmq a parte tutto, gradirei programmi interessanti ad orari accessibili a tutti, piuttosto che i vari quiz e quizzini che ci sono prima dei tg, quando poi alle 2.00 di notte mi fanno un dibattito sul futuro del mio paese.
Altro che pubblicità, mettiamola se serve a garantire un servizio che tuttìora manca.

Hola

Hai ragione, non se ne può più di quiz, quizzettoni e quizzettini, ma se li trasmettono evidentemente c'è una buona parte di persone che li gradisce...
Riguardo alla pubblicità non mi disturba affatto, ma quando è di qualità però!
Quella del 1288 mi sembra molto ben studiata, per esempio.

Bye

Campanellino

Concordo pienamente con Aristippo, anzi !!!
Be', anch'io gradirei più pubblicità di qualità, come quella fondata su cultura e tradizione (regione Sicilia)

Prima ho pensato una cosa: non è che poi i bambini si mettono a telefonare all'892892 o 1288 ( ) e ti fanno spendere soldi a palate?



Valentina

Approfitto di questo intervento, per sottolineare un particolare importante che anche a me sfuggiva:
"Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi deve per legge R.D.L.21/02/1938 n.246 pagare il canone di abbonamento TV. Trattandosi di un'imposta sul possesso o sulla detenzione dell'apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall'uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive".

mi sembra assurdo, visto che già nel prezzo del televisore è compresa una tassa (l'IVA). Conosci per caso la normativa in altri Paesi dell'UE?

Riporto la legge così come l'ho trovata nel web :

RDL 21/02/1938 Num. 246

Regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246
(in Gazz. Uff., 5 aprile, n. 78). --

Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni.

Articolo 10
Art. 10.

Ove l'abbonato non intenda o non possa, per qualsiasi ragione, più usufruire delle radioaudizioni circolari e continui a detenere l'apparecchio presso di sè, deve presentare al competente ufficio del registro apposita denuncia su carta semplice non oltre il mese di novembre di ciascun anno, indicando il numero di iscrizione nel ruolo e specificando il tipo dell'apparecchio di cui è in possesso, il quale deve essere racchiuso in apposito involucro in modo da impedirne il funzionamento.

La denuncia deve essere fatta a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Alla denuncia l'utente deve unire un vaglia postale (con modulo in uso per pagamenti di tassa) di lire 10,20, intestato all'ufficio del registro, per spese dell'involucro su accennato ed accessori.

Qualora l'utente intenda cedere o alienare l'apparecchio è del pari obbligato alla denuncia di cui sopra, nella quale deve indicare il cognome, nome, paternità e domicilio del cessionario od acquirente. In questo caso è esonerato dall'obbligo del pagamento della somma di lire 10,20 di cui al comma precedente.

L'utente con abbonamento semestrale che ceda o venda l'apparecchio entro il primo semestre dell'anno è dispensato dal pagamento del canone relativo al secondo semestre a condizione che entro il 30 giugno denunci all'ufficio del registro presso il quale trovasi iscritto a ruolo l'avvenuta cessione con le generalità del cessionario o acquirente e comprovi che quest'ultimo abbia pagato il canone.

L'utente che ha effettuato le denuncie di cui sopra deve altresì restituire al competente ufficio del registro, entro il 31 dicembre dell'anno in cui ha presentato le denuncie medesime, il libretto di iscrizione a ruolo.

Qualora l'utente intenda riaprire l'apparecchio già suggellato, deve farne domanda su carta semplice in triplice esemplare al competente ufficio del registro, con il contemporaneo pagamento della somma di lire 5,20 da versarsi con vaglia postale intestato all'ufficio medesimo. L'ufficio del registro, dopo aver preso nota di tale richiesta sul ruolo di consistenza degli abbonati, passerà i tre esemplari delle domande al competente ufficio tecnico erariale.


Ma mi domando : Come caxxo è possibile che io mi debba attenere ad un REGIO DECRETO LEGGE....stando a questa legge per pagare il canone dovrei fare un vaglia di 10,20 lire......ma aggiornamenti ?

Se spieghi loro che non conviene farlo, credo proprio di no.

Campanellino

Non conosco la normativa degli altri paesi ma so che questa è la legge in Italia.

Vi prego di tornare ora al tema proposto dalla discussione, ovvero: La pubblicità televisiva